• Non ci sono risultati.

CAPITOLO  3   – Applicazione del contratto EPC in ambito progettuale

3. Il progetto STEPPING

3.1 Focus sull’implementazione delle attività pilota in Italia

All’interno del progetto STEPPING coesistono quattro azioni pilota che hanno lo scopo di testare sul mercato delle soluzioni innovative riguardo l’applicazione del contratto EPC per favorire interventi di efficientamento energetico nelle Pubbliche Amministrazioni.

L’obiettivo dell’azione pilota italiana è il coinvolgimento di almeno dieci Comuni nella regione Piemonte con l’elaborazione di almeno un piano d’investimento, basato su contratti EPC su edifici pubblici. Environment Park Spa all’interno del progetto STEPPING svolge il ruolo di partner tecnico per la Pubblica Amministrazione. Infatti, ricopre un ruolo di supporto tecnico data anche dall’esperienza del progetto 2020TOGETHER25 legato ai contratti EPC nel settore dell’efficienza energetica.

Quindi, sulla base della metodologia d’implementazione, pubblicata con le linee guida del progetto, la società Environment Park S.p.A. dovrà prima selezionare gli edifici pubblici in base al loro potenziale di risparmio energetico, su cui verranno svolte successivamente le diagnosi energetiche.

Il lavoro di selezione e degli edifici deve avvenire di concerto con le amministrazioni comunali, per verificarne sin da subito la fattibilità “politica” degli interventi. Molti di questi, infatti, presentano dei vincoli strutturali o barriere burocratiche che impediscono di poterli inserire nel pool di edifici da mettere a gara.

Una volta individuati gli edifici su cui è possibile intervenire e che presentino delle caratteristiche di risparmio potenziale che siano appetibili anche per il mercato di società ESCO, Environment Park S.p.A. effettua le diagnosi energetiche secondo i dettami della normativa UNI CEI EN 16247 1-2.

Il passo seguente è quello dell’elaborazione dei dati ricavati dalle diagnosi energetiche e proporre all’amministrazione delle proposte di piano di investimenti che considerino fattori

                                                                                                               

25  http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-energetiche/progetti-energia-

come il costo totale dell’investimento, la durata, target di risparmio energetico, la tipologia di finanziamento e altre variabili tecnico-finanziarie.

Questo processo si svolge parallelamente in più enti locali. Quando questi approvano gli schemi finanziari, c’è un’operazione di aggregazione della domanda, pooling, nel senso che si raggruppano più edifici di più amministrazioni pubbliche per raggiungere una massa critica di intervento al fine di rendere appetibile economicamente gli interventi per le ESCO. Uno dei problemi dei bandi pubblici è che si presentano molto spesso situazioni di gare pubbliche per interventi di efficienza energetica che non hanno riscontro sul mercato, spesso perché gli interventi di efficientamento proposti hanno tempi di ritorno troppo elevati o poco convenienti.

Successivamente alla fase di aggregazione, si producono i documenti di gara, che devono essere discussi e revisionati, fino ad arrivare alla pubblicazione ufficiale del bando. Prima di procedere con la produzione dei documenti di gara è necessario stabilire quale sia la stazione appaltante per gli interventi di efficientamento energetico.

Tutti i passaggi appena descritti dell’assistenza tecnica ammnistrativa per il supporto di enti pubblici al lancio di una gara per l’individuazione di una ESCO attraverso l’attivazione di un contratto di Energy Performance Contract, rappresentano una procedura piuttosto complessa. Di seguito si riportano schematicamente le fasi principali, che saranno poi analizzate più nel dettaglio:

1) Ingaggio amministrazione pubblica; 2) Raccolta dati per singolo edificio;

3) Analisi dati e selezione edifici per gara EPC; 4) Firma accordo tra le parti;

5) Audit energetici;

6) Simulazione Piani Economico Finanziari e definizione benchmark di gara; 7) Prima redazione documenti di gara;

8) Discussione documenti; 9) Revisione documenti di gara;

10) Consegna documenti e lancio della Gara.

Analizzando più in dettaglio le singole fasi, l’ingaggio dell’amministrazione pubblica può avvenire contattando ogni singola amministrazione pubblica di un determinato territorio, attraverso momenti pubblici di presentazione dell’iniziativa (ad esempio tramite convegni, workshop, roundtable, ecc.) oppure attraverso bandi di selezione.

Questa attività si rende necessaria qualora non sia la pubblica amministrazione la promotrice degli interventi di efficientamento energetico.

Al termine della fase d’ingaggio, gli enti pubblici che hanno manifestato interesse nell’attivazione di procedure per l’attivazione di contratti EPC, dovranno fornire una serie di dati riguardanti le caratteristiche degli edifici del loro patrimonio. Per facilitare tale attività Environment Park S.p.A. organizza degli incontri specifici presso le singole amministrazioni, descrivendo le informazioni richieste e fornendo un documento da compilare in modo da facilitare la rappresentazione dei dati raccolti, le informazioni richieste sono: nome edificio, indirizzo, destinazione d’uso, superficie utile, volume lordo riscaldato, consumo annuale energia termica, costo annuale acquisto energia termica, consumo annuale energia elettrica, costo annuale acquisto energia elettrica, costo annuale manutenzione ordinaria, presenza di vincoli, interventi recenti di riqualificazione energetica e intestatario bollette energetiche. Dopo aver ottenuto dalle pubblica amministrazione i dati richiesti si definiscono quali edifici potranno essere inseriti all’interno di una procedura EPC.

Gli edifici da un punto di vista qualitativo dovranno in generale rispettare le seguenti caratteristiche:

• Essere energivori;

• Non essere soggetti a vincoli che possano limitare o impedire interventi di riqualificazione energetica;

• Avere le bollette intestate direttamente alla PA proprietaria;

• Non essere stati oggetto di interventi di riqualificazione energetica negli ultimi anni. Per definire quanto energivoro è un edificio è necessario analizzare i suoi dati di consumo e dimensionali. La valutazione considera alcuni dati assoluti in termini dimensionali e di consumo.

Gli edifici di piccole dimensioni e con pochi consumi non sono appetibili ed interessanti per il mercato delle ESCO, per questo vengono considerati alcuni valori minimi da rispettare:

• Superficie utile > 1000 mq;

• Volume lordo riscaldato > 4000 mc;

• Consumo di gas metano annuo > 30.000 mc;

• Costo annuo per l’acquisto di gas metano > 20.000 euro.

Successivamente alla verifica del rispetto delle soglie minime, si dovranno analizzare alcuni indicatori energetici come:

• consumo energia termica / superficie utile; • Consumo energia termica / volume riscaldato;

• Costo annuo per acquisto energia termica / superficie utile; • Costo annuo per acquisto energia termica / volume riscaldato.

Anche in questo caso potranno essere utilizzati dei valori di benchmark per determinare quanto interessante risulta essere un edificio.

Dopo aver individuato tra tutto il patrimonio di edifici quelli che rispettano tutti i parametri precedentemente elencati si fissa un incontro con l’amministrazione locale per confermare tale scelta e verificare che non sussistano altri motivi di esclusione (es. lavori di riqualificazione energetica già programmati e da eseguire a breve).

Definito l’elenco degli edifici si procederà alla firma di un accordo tra la PA e l’ente erogatore del servizio di assistenza tecnico amministrativo e giuridico. Tale accordo dovrà impegnare le parti nel proseguire le attività fino alla pubblicazione della gara per l’individuazione di una ESCO e la conseguente attivazione del contratto EPC.

La fase successiva prevede la redazione delle diagnosi energetiche in accordo con la norma tecnica UNI CEI EN 16247 1-2. In questa fase la pubblica amministrazione dovrà fornire tutta la documentazione tecnica disponibile (rilievi stato di fatto, libretti impianti, schemi impianti, bollette energetiche, ecc.), oltre che rendere gli edifici disponibili per sopralluoghi ed indagini strumentali per approfondire la conoscenza dell’edificio.

Al termine di questa fase su ogni edificio verrà prodotta una diagnosi che avrà come risultato la simulazione dei possibili interventi di efficientamento energetico con i relativi benefici in termini di risparmio economico-energetico

Sulla base dei risultati delle diagnosi energetiche sarà possibile simulare diversi scenari di contratto. Nello specifico, gli elementi caratterizzanti un contratto EPC sono:

• Durata;

• Percentuale di risparmio energetico sulla baseline storica di consumo;

• Percentuale di risparmio economico per la PA sulla baseline storica di costo per la gestione energetica degli edifici (acquisto vettori energetici e manutenzione);

• Valore degli investimenti.

Il valore di queste variabili potrà essere definita attraverso delle simulazioni economiche e finanziarie redatte sulla base dei risultati delle diagnosi.

In quest’ambito Environment Park S.p.A. nell’ambito del progetto ha elaborato uno strumento informatico (EPC Simulation Tool) quale strumento di supporto agli enti locali in grado, tramite l’inserimento dei dati di input sui consumi energetici, di simulare dei possibili schemi di investimento basati sui contratti EPC.

Figura 22: EPC Simulation Tool: schermata con possibili scenari di investimento Fonte: Environment Park S.p.A.

Diversi scenari con differenti valori potranno essere presentati alle amministrazioni pubbliche, le quali potranno individuare quale scenario risulta preferibile sulla base delle loro esigenze. Gli scenari possibili possono prevedere una maggiore durata con conseguente maggior valore degli investimenti e dei risparmi sia energetici che economici o una minor durata con un minor valore degli investimenti e dei risparmi sia energetici che economici.

Figura 23: Esempio di simulazione del piano di investimenti proposto da Environment Park S.p.A. alla PA Fonte: Environment Park S.p.A.

Dopo aver individuato lo scenario ottimale e definito i valori di benchmark si passerà alla redazione di una prima bozza dei documenti di gara, i documenti saranno:

1) Bando;

2) Disciplinare di gara; 3) Allegati al bando; 4) Schema di contratto; 5) Capitolato di gestione;

6) Piano di verifica e misura della prestazione.

In questa fase bisogna inoltre individuare il personale impiegato negli uffici preposti alle gare ed ai contratti dei referenti.

Una prima bozza dei documenti di gara verrà presentata alla PA e discussa con i referenti precedentemente individuati, una serie di incontri dovranno essere organizzati presso la pubblica amministrazione, in modo da raccogliere i dubbi e le richieste di modifica, aggiornamento ed integrazione che eventualmente potranno essere richiesta dalla PA.

Environment Park, insieme al gruppo di lavoro di supporto giuridico, revisionerà i documenti fino a quando saranno pienamente condivisi con la pubblica amministrazione.

L’ultima versione condivisa dei documenti di gara verrà ufficialmente consegnata all’amministrazione pubblica, la quale attraverso il suo ufficio gare li pubblicherà aprendo di fatto la selezione pubblica della ESCO, al fine di attivare il contratto EPC. Durante la durata della gara il gruppo di lavoro potrà supportare la stazione appaltante in eventuali richieste di chiarimenti da parte dei possibili offerenti.

Documenti correlati