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c La fondazione dei partiti in Europa e la loro influenza nel mondo arabo

I sistemi politici moderni del mondo arabo non permettono ai loro cittadini di scegliere i loro rappresentanti nel governo, neanche quelli che accettano pacificamente il ricambio delle autorità. Alcuni di questi sistemi politici danno il diritto di fondare delle associazioni politiche, sociali, economiche, educative e professionali; ad esempio i partiti, i sindacati, le organizzazioni e i club sociali, i multimedia, e altre istituzioni nella società civile. Tutte queste risorse contribuiscono a formare i cittadini e a sensibilizzarli nel controllo dell’autorità costituita.

Il fenomeno dell’impatto delle forze popolari sulle autorità ufficiali dello stato, che è il proprietario unico delle decisioni, caratterizza le moderne società politiche formando ciò che si chiama la vita politica.

Lo sviluppo del concetto di democrazia presente in queste società, incoraggiò i cittadini a partecipare agli affari pubblici in modo attivo, nel senso che ogni cittadino aveva e ha il diritto di partecipare alla vita sociale e di esprimere le sue opinioni, liberamente e pubblicamente.

Il cittadino partecipa alla vita politica con i suoi comportamenti e le sue idee individuali o tramite un lavoro comunitario frutto di un gruppo di pressione sociale o tramite un lavoro nei partiti, senza dimenticare il ruolo che gioca l’opinione pubblica235 nei sistemi politici democratici. Ci sono vari punti di somiglianza tra

235 Opinione pubblica è il giudizio e il modo di pensare collettivo della maggioranza dei cittadini, o anche questa maggioranza stessa. Il concetto di o.p., intesa anche come sistema di credenze sulla cosa pubblica, nasce con l'idea moderna di democrazia rappresentativa, definita da J. Locke come governo dell'opinione.

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queste forze; per esempio, le organizzazioni interne e gli scopi sociali, ma ci sono anche punti diversi secondo le appartenenze politiche delle persone.

Quindi i partiti provano a governare secondo le loro ideologie e secondo una democrazia accettabile, basata sui partiti stessi. Perciò, i partiti sono un punto di riferimento per tutto ciò che riguarda la pratica dell’autorità politica. Quest’ultima non è separata dall’opinione pubblica e dalla collaborazione nella vita dello stato ma è attiva nel fondare una vera politica nel paese e nel creare una vera collaborazione tra i governanti e i governati.

Il partito è un gruppo di persone organizzato. È il più potente tra le organizzazioni nelle società civile che controlla il comportamento del governo, e ha uno stretto legame con la democrazia. Perciò, i partiti che sono ben organizzati e attivi si trovano nelle società democratiche236. Scriveva Benjamin Costant nel

1816: «un partito è una riunione di uomini che professano la stessa dottrina politica»237.

Il termine ‘partito’ si usò all’inizio per descrivere i gruppi che erano presenti nelle antiche Repubbliche come in quella romana238 nel periodo dell’Italia

rinascimentale e i comitati che preparavano le elezioni censitarie nelle monarchie

costituzionali239. In quel periodo questo concetto non significava

un’organizzazione politica regolata in un’entità giuridica indipendente; invece nella democrazia moderna si usa per indicare delle organizzazioni popolari che esprimono opinioni e interessi per le persone appartenenti alla società stessa.

236 M. MUNZER, al-ʿelm al-siyasi, La scienza politica, 20083, s.e., s.l., p. 215. 237 M. DUVERGER, op. cit., p. 11.

238 Per storia della Repubblica romana (509 - 264 a.C.) si intende il periodo Repubblicano di Roma, dalla caduta dei Re sotto Tarquinio il Superbo, fino alla conquista dell'Italia a sud della pianura padana. Qui verranno, quindi, affrontati i principali aspetti sociali, le prime istituzioni, l'economia del periodo, la prima organizzazione militare, le prime forme di arte, cultura, lo sviluppo urbanistico della città.

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La fondazione dei partiti è spesso collegata alle condizioni sociali della società stessa. Lo sviluppo dei partiti in ampia misura si collega allo sviluppo della democrazia in generale e a quella occidentale in particolare240. Questa fondazione è

legata di solito alle situazioni e alle condizioni di ogni società a livello sociale, economico ed educativo ma anzitutto alla democrazia che vige nella società stessa. La nascita dei partiti è legata a quella dei gruppi parlamentari e dei comitati elettorali che raccolgono le istanze e le rappresentanze politiche all'interno di un parlamento. In alcuni paesi, il deputato è obbligato a essere iscritto a un gruppo parlamentare, come ad esempio in Italia241. Invece in altri paesi, i primi gruppi parlamentari erano quelli locali trasformatisi ulteriormente in gruppi ideologici. In Libano, questi gruppi sono definiti blocchi parlamentari242 quando seguono la

stessa ideologia. I deputati appartenenti a un blocco si riuniscono insieme al di fuori del parlamento per discutere la loro ideologia e per rintracciare un sistema di reclutamento di altri deputati all`interno del loro gruppo, al fine di farlo crescere e

240 R. MICHELS, Political parties, tran. by Eden and Ceder Paul, the Fre press, New York 1962, pp. 78 - 80.

241 Nel Parlamento italiano tutti i deputati e i senatori devono essere iscritti a un gruppo, secondo il partito di appartenenza oppure secondo le loro tendenze politiche. Per costituire un gruppo parlamentare è necessario raccogliere almeno venti iscrizioni alla Camera e 10 al Senato, ma l'ufficio di Presidenza può autorizzare in determinati casi anche la costituzione di gruppi più ridotti. I parlamentari che non fanno parte di nessun gruppo o che non hanno potuto costituirlo sono iscritti ai "gruppi misti" della Camera di cui fanno parte. I gruppi parlamentari decidono la destinazione dei parlamentari nelle varie Commissioni. Queste, distinte per materia (pubblica istruzione, finanze, affari costituzionali e così via), hanno una parte importante nella discussione e decisione di ogni legge. Infatti, a esse il Parlamento può delegare la decisione (Commissioni in sede deliberante), oppure può affidare l'incarico di esaminare la proposta di legge e portare le sue osservazioni all'intero Parlamento (Commissioni in sede referente). Ai gruppi, in particolare ai capigruppo, spetta poi il compito di decidere, con il presidente, il calendario dei lavori di ogni Camera.

http://www.pbmstoria.it/dizionari/dizcittadino/lemmi/231.htm 242 Il blocco in arabo è ketlah (ةلتك).

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renderlo più forte, arrivando anche a comprare i voti, cioè pagare i deputati per votare i loro progetti.

Si dice che nel parlamento inglese, per lungo tempo e in una maniera quasi ufficiale, esisteva uno sportello nella Camera dove i parlamentari andavano a riscuotere il prezzo del loro voto al momento dello scrutinio243. Può essere che altri paesi siano stati influenzati e abbiano adottato il sistema inglese dove i gruppi parlamentari (blocchi) usano oggi lo stesso sistema inglese per far passare il loro progetto, cioè pagano altri deputati fuori del gruppo per aver un voto in più nel parlamento.

Il caso più comune invece è un gruppo di persone che si raggruppano attorno

a un candidato al parlamento per appoggiarlo e sostenere il suo programma al fine di convincere la gente a votarlo, aiutarlo nella campagna elettorale, organizzare un ufficio per aiutare tutti gli elettori a risolvere i loro problemi che riguardano le elezioni. Uno dei primi comitati in Francia era il gruppo di studenti, che si formò nel 1876, e che sostenne la candidatura di Émile Acollas244 nel 6° circondario di Parigi.

I piccoli gruppi regionali o nazionali parlamentari fondati dopo la Rivoluzione Francese nel 1789 in Francia, erano quasi simili ai partiti come oggi li intendiamo noi. I membri di questi gruppi avevano lo stesso scopo e gli stessi interessi comuni, perciò si riunivano per la richiesta e per la difesa dei diritti dei cittadini. Seguirono poi, i gruppi dei parlamentari che credevano nella stessa ideologia, e cercavano alleati parlamentari e altri deputati credenti nella loro ideologia, per diventare più potenti nel Parlamento/Camera. Nello stesso momento, apparvero i comitati elettorali in Europa.

243 M. DUVERGER, op. cit., p. 18.

244 Émile Acollas (1826 – 1891) fu un giurista e politico francese e fu il primo candidato socialista sotto la Terza Repubblica.

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Numerosi sono i raggruppamenti e le associazioni che determinano la nascita di un partito politico. Il Partito Laburista Britannico nacque in seguito alla decisione presa dal Congresso delle Trades - Unions245 del 1899 con lo scopo di

creare un’organizzazione elettorale e parlamentare, nonostante l’esistenza del Partito Laburista Indipendente diretto da Keir Hardie246 e soprattutto quello del raggruppamento d’intellettuali socialisti, la ‘Società fabiana247’. James Bryce248

propose di distinguere due categorie di partiti socialisti: i partiti operai creati dai sindacati e quelli socialisti propriamente detti, creati da parlamentari e intellettuali. Questi ultimi furono più teorici e molto meno pratici dei primi.

L’azione della ‘società fabiana’ nella creazione del Partito Laburista illustra l’influenza delle società di pensiero e dei raggruppamenti di intellettuali sulla genesi dei partiti politici. È nota la parte avuta dalle associazioni studentesche e dai gruppi universitari nei movimenti popolari dell’Ottocento in Europa e nel sorgere dei primi partiti di sinistra. Ci furono varie fondazioni di partiti da parte di intellettuali e di pensatori ma è raro che il partito abbia trovato in seguito una base popolare che gli consentisse di ottenere dei successi in un regime di suffragio universale249.

245 Il Congresso Trades Union Congress (TUC) (in italiano Federazione Sindacale) è una confederazione che unisce i sindacati del Regno Unito.

246 James Keir Hardie (1856 – 1915) fu un politico scozzese. Segretario del sindacato minerario scozzese dal 1886, nel 1892 fu eletto deputato (l'unico) del Partito Socialista. L'anno seguente fondò l'Independent Labour Party, di cui rimase presidente fino al 1900. Nel 1906 creò tramite l'unione di Trade Unions e partito socialista il Partito Laburista Britannico, che presiedette fino al 1908.

247 Società fabiana = Fabian Society (detto anche fabianismo), è un movimento politico e sociale britannico nato alla fine del XIX secolo e facente capo alla Fabian Society. Questa associazione fu istituita a Londra nel 1884 e si proponeva come scopo istituzionale l'elevazione delle classi lavoratrici per renderle idonee ad assumere il controllo dei mezzi di produzione.

248 James Bryce (10 maggio 1838 – 22 gennaio 1922) fu un politico, storico e giurista inglese e fu presidente della British Academy dal 1913 al 1917.

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Non possiamo dimenticare l’influenza della Chiesa a livello della fondazione di partiti, ad esempio, in Olanda il primo partito politico Anti - Rivoluzionario250 fu

costituito dai calvinisti251 nel 1879, in opposizione al Partito Conservatore

Cattolico. In Belgio, invece, l’intervento delle autorità religiose fu decisivo per lo sviluppo del Partito Conservatore Cattolico, per reagire contro l’insegnamento laico e per proteggere l’educazione religiosa.

Questa enumerazione di vari organismi e d’influenze esterne che promuovono la creazione di un partito politico non può far dimenticare l’intervento dei raggruppamenti industriali e commerciali: banche, grandi imprese, intese industriali, sindacati, e padronali.

Secondo Key252 lo sviluppo dei partiti è accompagnato a quello della

democrazia che dà la possibilità al pubblico di arrivare a governare e difendere l’idea del diritto del popolo nella partecipazione al potere. Il presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson253 fu uno dei primi che appoggiò l’organizzazione dei partiti d’America, per nominare i candidati e per appoggiare i votanti durante lo

250 ARP = Anti – Rivolutionaire Partij.

251 Quello che oggi è indicato sotto il nome di calvinismo è una dottrina cristiana sorta nel XVI secolo nell'ambito della Riforma protestante a seguito dell'opera e della predicazione di Giovanni Calvino. Le chiese che seguono la dottrina calvinista sono spesso chiamate Chiese riformate, sebbene il termine sia talvolta utilizzato per indicare l'insieme più vasto delle chiese protestanti. Le chiese calviniste condividono le principali dottrine del cristianesimo e delle altre chiese, in particolare per quanto riguarda l'unità e trinità di Dio e la natura divina di Gesù Cristo, così come formulate nei primi concili ecumenici e fissate nel credo niceno-costantinopolitano. Il calvinismo si differenzia dalla Chiesa cattolica ma anche dal luteranesimo per le sue particolari visioni dottrinali, come ad esempio la presenza reale ma solo spirituale di Cristo nell'Eucaristia, il principio regolatore del culto e la proibizione di adorare immagini religiose

252 Valdimer Orlando Key, Jr. (13 Marzo 1908 – 4 ottobre 1963) fu un politico americano e studioso delle elezioni.

253 Thomas Jefferson (13 aprile 1743 – 4 luglio 1826) fu un politico, scienziato e architetto statunitense. È stato il 3º presidente degli Stati Uniti d'America ed è inoltre considerato uno dei padri fondatori della nazione.

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sviluppo della democrazia negli anni 1793 e 1794, in quanto espressione della sua avversione per i federalisti e gli aristocratici e della sua amicizia con la Francia254.

Sigmund Neumann parla dell’iniziazione dei partiti in Inghilterra durante la rivoluzione del XVII secolo, in Francia nel periodo della grande rivoluzione e in Germania nell’anno 1848255. Macridis precisa cinque fasi di sviluppo dei partiti in

Europa occidentale e negli Stati Uniti, considerando l’inizio della prima fase nel XIX secolo256.

Il politologo Giovanni Sartóri notò che il partito occupò il posto della fazione nel XVIII secolo con uno sviluppo di concetti: dall’intolleranza alla tolleranza, dalla tolleranza al diritto della differenza da quell’ultima alla diversità257.

Vari scrittori e politologi del mondo arabo parlano anche dell’origine della fondazione dei partiti. Zaydan sostiene che la fondazione dei partiti politici è collegata al parlamento, dicendo che non ha nessun senso la presenza di un partito se non è collegato al parlamento; nonostante si assista alla presenza di partiti/gruppi in antichità che sono diversi dai partiti di oggi. Il loro scopo non era l’interesse di tutto il popolo della nazione ma perseguivano interessi più privati. Descrive i primi partiti in Europa nominando il partito di Tory258 e quello di

254 V. O. KEY, political parties & pressure groubs, 19695, Harvard University, U.S.A., pp. 201 - 202.

255 S. NEUMANN, op. cit., pp. 12 - 13.

256 R. C. MACRIDIS, political parties, New York & London, Harper Forchbooks, s.l., 1967, p. 5. 257 G. SARTÓRI, op. cit., p. 13.

258 Il Partito Conservatore e Unionista (in inglese Conservative and Unionist Party), chiamato anche semplicemente Partito Conservatore (Conservative Party), è un partito di centrodestra d'ispirazione conservatrice e unionista britannico. Detto anche Tory Party e i suoi sostenitori Tories.

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Whig259 in Gran Bretagna come i più antichi partiti in Europa260. Invece Ḥusayn Ğamil261 asserisce che la fondazione dei partiti, nel senso moderno della parola, si

sviluppò in Gran Bretagna partendo dal 1641 fino al 1830, e che la sua origine in Francia si può far risalire all’inizio della Rivoluzione Francese cioè nel 1789.262

Notiamo come la maggior parte di quelli che parla della nascita moderna dei partiti, considera la fondazione di questi ultimi, collegata alla nascita e alla struttura dei parlamenti in Europa e negli Stati Uniti d’America; sebbene non tutti concordino nell’origine della loro fondazione. Qualcuno non entra nei dettagli (Jean Blondel e Macridis), invece gli altri, parlando della Gran Bretagna, assegnano la comparsa dei partiti al periodo della famiglia Stuart263 e all’epoca Cromwelliana (1649-1660) come equivalente di Repubblica, quando furono fondati i due partiti inglesi: Tory e Whig (Neumann, Zaydan e Ğamil). Al contrario, altri parlano della fondazione di partiti negli Stati Uniti d’America alla

259 Il Whig, viene spesso descritto come uno dei due grandi partiti politici, per le connotazioni di tolleranza religiosa e sociale quello "di stampo progressista", contrapposto al partito Tory, "di stampo conservatore", presente in Inghilterra, e più tardi nel Regno di Gran Bretagna e nel Regno Unito tra il tardo XVII secolo e la metà del XIX. Mentre le origini dei Whig si rifanno alla monarchia costituzionale, i loro avversari si richiamavano all'assolutismo monarchico. Non vi fu una politica di partito coesa almeno fino al 1784, anno dell’ascesa di Charles James Fox come leader del ricostituito partito dei Whig schierato contro il partito al governo dei nuovi Tory di William Pitt il Giovane .

260 G. ZAYDAN, op. cit., pp. 146 - 147.

261 Ḥusayn Ğamil (1908 – 2002) fu un avvocato, deputato e ministro irakeno. Egli fu un confodatore del Partito Nazionale Democratico in Iraq.

262 Ḥ. ĞAMIL, nash'at al-aḥzab al-siyasiyyah, la fondazione di partiti politici, al-Dar al-ʿarabiyyah lil mawsuʿat, Beirut 1984, pp. 31-35.

263 Il Casato degli Stuart, o Stewart, o "Stiuard" è stato la casa reale della Scozia e successivamente della Gran Bretagna. Il casato era di origine bretone. Il casato regnò sul Regno di Scozia per 336 anni, tra il 1371 e il 1707. Dopo la morte di Elisabetta I d'Inghilterra, l'ultima monarca della dinastia Tudor, il casato degli Stuart le succedette sui troni di Inghilterra e Irlanda. Tra il 1603 e il 1707 gli Stuart furono i regnanti sui tre regni di Scozia, Inghilterra e Irlanda con la formula dell'unione dinastica. In seguito il loro posto come famiglia reale venne preso dagli Hannover. Diversi membri di vari rami cadetti o illegittimi sono presenti ancora oggi.

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fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, per un periodo che va dal 1793 al 1800 (Bryce, Key, Duverger e al-Khatib). Questi studiosi erano concordi non soltanto sulla data della fondazione dei partiti ma anche sulle cause della fondazione.

Secondo Maurice Duverger, le cause della fondazione dei partiti sono collegate al parlamento ma anche fuori di quest’ultimo. Mentre La Palombara e Weiner ci presentano tre teorie sulla fondazione di partiti: a) la teoria della fondazione del sistema all’interno del parlamento, che concorda con quanto ci ha indicato Duverger antecedentemente. b) La crisi di legittimità che studiò Namier264, nella ricerca su La struttura politica all'ascesa di Giorgio III in due volumi nel 1929, e Rustow265 nella sua ricerca sui partiti in Svezia, secondo i quali i partiti politici si fondano quando le autorità che governano non riescono a risolvere la crisi di legittimità e si creano i partiti o gruppi per risolverla. c) La crisi della partecipazione che è stata in Europa nel XVIII e XIX secolo e poi nelle altre nazioni nel XX secolo. d) La teoria dell’aggiornamento che vede la fondazione delle nuove forze pubbliche, compresi i partiti, come risultato di cambiamenti economici, sociali, come la crescita dei mercati nazionali e della tecnologia266.

La Palombara e Weiner apprezzano la crisi di legittimità e quella di partecipazione, e vedono che il partito non si realizza se non arriva a un certo grado di crescita e di maturità267.

Louis Maisel e Joseph Cooper discussero varie teorie che riguardano la fondazione di partiti: la prima teoria, sulla quale nutrono qualche dubbio, considera il partito come un risultato dell'aggiornamento (come anche secondo La Palombara

264 Lewis Bernstein Namier (1888 - 1960) fu uno storico polacco naturalizzato britannico.

265 Dankwart Alexander Rustow (21 dicembre 1924 – 3 agosto 1996) fu un professore delle scienze politiche e sociologo.

266 La Palombara & Weiner, political parties and political development, Princeton University Press 1966, pp. 8-21.

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e Weiner). Il dubbio sulla validità di questa teoria sorge nella generalizzazione in tutti i sistemi moderni e nella difficoltà di dare un’interpretazione al rapporto tra i partiti e l’aggiornamento268. La seconda del clivaggio o sfaldamento (cleavage) che

è come una delle cause della fondazione dei partiti; Lipset269 e Rokkan270 videro la

possibilità di diverse definizioni del clivaggio, da una parte, quando considerarono il partito come un gruppo di votati di una terza parte o quando si concentrarono sui sistemi avanzati271. La terza teoria è quella del riallineamento (realignment),

(Sundequist272 e Burnham273) nella quale videro una teoria non evolutiva nel

cambiamento. Mentre nella quarta teoria, la spaziale o territoriale, videro una forma speciale della teoria del clivaggio, la quale si concentra sugli oggetti di divisione e sul loro approccio economico e tecnologico. Invece, videro nella quinta teoria della permeazione (permeation) uno degli aspetti della teoria dell’aggiornamento274. Alla fine della loro interpretazione non presentarono

un’opinione precisa nella fondazione di partiti.

Blondel si accontentò di presentare due maniere della fondazione delle forme sociali e dei partiti: una naturale e l’altra artificiale; la differenza tra esse è la stessa differenza tra la confessione e l’associazione. Egli vide che la fondazione dei partiti in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d’America è più vicina alla maniera

268 Louis Maisel & Joseph Cooper, Political parties: development and decay, Sage publications &

Bevely Hills, London 1978, pp. 16 - 17.

269 Seymour Martin Lipset (18 marzo 1922 – 31 dicembre 2006) fu un sociologo statunitense. Studioso di impostazione funzionalista, si è interessato soprattutto dei problemi della stratificazione e della mobilità sociale e della partecipazione politica.

270 Stein Rokkan (4 luglio 1921 – 22 luglio 1979) fu un politologo e sociologo norvegese e fu professore di politica comparata all'Università di Bergen.

271 Louis Maisel & Joseph Cooper, op. cit., p 21.

272 Donald Kenneth Sundquist (15 marzo 1936 -) è un politico statunitense. 273 Walter Dean Burnham (1930 -) è un politologo statunitense.

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naturale, senza definire una teoria generale sulla fondazione di partiti275. Mentre Sartóri fornisce nella pluralità la causa della fondazione e si può capire in tre livelli: pluralità culturale, sociale e politica276. Egli definì tre condizioni per la

fondazione di partiti: a) il conflitto sociale che deve essere ampio e completo, e che può essere un conflitto di tribù o etnico o religioso o nelle classi della società. b) Il bisogno dell’appoggio del popolo. c) L’ipotesi che il partito è la forza277.

Allora possiamo terminare dicendo che ci sono vari politologi che parlano