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3. Inghilterra

3.4. Sviluppo professionale

3.4.2. Formazione in servizio

Sono molteplici le forme racchiuse nel termine di formazione in servizio (continuing professional development), finalizzate a migliorare e potenziare la pratica degli insegnanti inglesi. Si tratta di attività ed interventi svolti non solo entro contesti didattici di tipo formale, ma realizzate informalmente in una pluralità di contesti ed ambienti diversi.

Procedendo secondo una progressione che va dal contesto della scuola e si allarga via via verso ambiti più esterni, il primo luogo entro il quale si realizza la formazione in servizio è dato dalla singola scuola, dove si programmano e trovano realizzazione attività di coaching, mentoring, supporto ed accompagnamento individuale nei confronti dei docenti nel periodo di prova, e si sostanziano in colloqui e incontri per l’analisi delle performance individuali, insegnamento di gruppo (team teaching), condivisione di buone pratiche, osservazione delle sessioni di lezione, feedback, etc.

Un secondo livello di attività include reti di scuole, nella forma di network di istituti che impostano interventi di aggiornamento, riflessione ed analisi su aspetti metodologico-didattici, o riguardanti tematiche di respiro, o ancora lo sviluppo delle policy nel campo educativo. Le reti di scuole operano inoltre con efficacia nella diffusione ed attuazione di nuove disposizioni definite a livello centrale, ad esempio nella comprensione ed utilizzo dei nuovi standard per accedere al qualified teacher status.

Infine ad un livello ancora più esteso troviamo le attività esterne alla rete di scuole, che si sostanziano in corsi di formazione, preparazione di tipo post-laurea, conferenze, visite di studio e scambi internazionali, sino a periodi sabbatici per insegnanti esperti.

La responsabilità del sistema della formazione in servizio è condivisa da una pluralità di enti ed organismi sia pubblici che privati, tra i quali figurano il governo centrale, mediante il Ministero per l’Infanzia, la Scuola e la Famiglia, la TDA, il National College for Leadership of Schools and Children’s Service, il Consiglio generale degli insegnanti inglesi, sino ai dirigenti di istituto ed ai docenti coinvolti.

L’agenda politica per la formazione in servizio dei docenti scolastici è attualmente definita all’interno del documento 2020 Children and Young People’s Workforce Strategy, pubblicato nel dicembre del 2008.37 In esso sono incoraggiate le forme di partnership di lavoro integrata tra diversi attori. Le misure previste per il mondo della scuola includono aspetti diversi e tra loro collegati,

37 Department for Children, Schools and Families (DCSF) (2008b), 2020 Children and Young People's Workforce Strategy, London: DCSF, (http://publications.dcsf.gov.uk/default.aspx?PageFunction =productdetails

&PageMode=publications&ProductId=DCSF-01052-2008&).

quali ad esempio l’invito a potenziare la costituzione di reti e cluster di scuole per una migliore razionalizzazione delle attività di formazione continua dei docenti, oltre che di un più forte impatto sui destinatari ed un più efficiente impiego delle risorse. Inoltre si insiste sul riconoscimento del diritto di ciascun insegnante a poter fruire di una formazione in servizio di qualità, cui deve corrispondere la possibilità effettiva di goderne non solo nella fase iniziale di inserimento nella scuola, ma lungo tutto il corso della carriera. Infine particolare risalto è posto sulle misure finalizzate a far divenire sempre più quella dell’insegnante una professione a livello di master’s level, grazie anche ad una serie di facilitazioni rivolte al personale già impiegato che voglia perfezionare i propri studi, con il conseguimento di una laurea corrispondente al secondo livello definito dal Processo di Bologna.

L’organismo che più di altri svolge un ruolo di primo piano nella formazione in servizio degli insegnanti, la TDA, fornendo orientamento e informazione, nel corso del 2009 ha pubblicato un documento specifico in cui viene delineata la strategia per conseguire gli obiettivi fissati dal governo, propone un approccio basato su tre priorità principali per il periodo 2009-2012.38 In primo luogo si punta a promuovere una cultura dell’apprendimento, abilitando le scuole a sostenerne la diffusione collegando strettamente lo sviluppo della formazione continua dei singoli insegnanti a quella dell’intera struttura scolastica, utilizzando il periodo di prova dei docenti e l’analisi delle performance individuali in funzione della programmazione della formazione rivolta a tutto il personale docente. Inoltre si intende potenziare la coerenza tra le attività promosse e la collaborazione tra istituti scolastici, incrementando le opportunità di collaborazione a livello locale, regionale e nazionale, riducendo le duplicazioni e tenendo sotto controllo la coerenza interna ed insieme la sostenibilità delle pratiche formative. In terzo luogo ci si propone di aumentare la qualità e ricettività del sistema, cosicché le scuole possano fare il migliore uso delle risorse esistenti, ivi comprese quelle di carattere tecnologico e finanziario.

Le attività didattiche possono essere svolte all’interno della scuola, ovvero nell’ambito dell’amministrazione locale, presso una struttura di istruzione superiore o un’istituzione per la further education, o ancora presso un ente di formazione privato. Ad offrire formazione e supporto alla formazione continua degli insegnanti nello specifico campo del middle management, come si è osservato precedentemente, è il National College.

I formatori possono appartenere ad un ampia gamma di agenzie: atenei e centri di istruzione superiore, staff degli istituti scolastici, consulenti delle amministrazioni locali per le attività formative, ispettori, consulenti privati.

Nel maggio del 2008 il Learning and Skills Council (LSC), un’agenzia governativa attualmente assorbita dalla Skills Funding Agency (SFA), ha introdotto il marchio nazionale di qualità per l’eccellenza della formazione. Mediante un processo rigoroso di analisi, valutazione e certificazione, lo standard per la qualità della formazione (Training Quality Standard: TQS) assolve la funzione di accreditare gli organismi della formazione continua che abbiano dimostrato di aver raggiunto elevati livelli di qualità e di essere in grado di soddisfare i fabbisogni formativi dei soggetti occupati al livello di eccellenza.

Dal punto di vista della programmazione ed organizzazione della formazione in servizio, i finanziamenti pubblici vengono assegnati direttamente alle scuole, ciascuna delle quali definisce i propri fabbisogni formativi in relazione alle indicazioni contenute nel piano di sviluppo dell’istituto e, laddove specificato, dai vincoli apposti dal governo alla forma di finanziamento. Il contributo finanziario non è circoscritto rigidamente alla formazione in servizio, ma ciascuna scuola ha facoltà di decidere in quale misura destinare il finanziamento al continuing professional development, sulla

38 Government UK, Training and Development Agency for Schools (TDA) (2009d), cit.

base di una lettura dei fabbisogni espressi dal corpo docente. Tali fabbisogni rappresentano l’esito di varie attività di analisi, tra le quali la valutazione sistematica della performance degli insegnanti ed il confronto tra le competenze da loro possedute ed il framework di standard professionali per gli insegnanti. Non da ultimo, a rivestire un ruolo rilevante nella determinazione dei fabbisogni formativi di istituto, figurano le aspirazioni allo sviluppo della carriera espresse dai docenti.

Circa la dimensione temporale del continuing professional development, non è previsto un livello minimo che per legge debba essere destinato alle attività di formazione degli insegnanti.

Ciononostante le condizioni di servizio per i docenti delle scuole in Inghilterra precisano che ciascun insegnante sia tenuto a svolgere annualmente 195 giornate di lavoro, delle quali 190 in attività didattiche. Le rimanenti cinque giornate sono destinate ad una serie di ulteriori attività, inclusa la formazione continua. L’organizzazione, il calendario e la scelta dei contenuti della formazione in servizio sono di competenza del dirigente scolastico. Va considerato in proposito che gli insegnanti hanno il dovere professionale di aggiornare le proprie metodologie di insegnamento ed i propri programmi di lavoro partecipando ad interventi formativi nel corso dell’intera carriera lavorativa. Entro questi limiti generali, la partecipazione dipende sia dalle caratteristiche dei fabbisogni individuali che dall’ammontare delle risorse complessive assegnate alla scuola. In tal modo, il tempo destinato al CPD può essere compreso a livello individuale tra un minimo di qualche ora ad una serie di giornate, sino a giungere talvolta ad un periodo protratto di studio in forma part-time o full time per la preparazione di qualificazioni nazionali. I corsi possono tenersi nel corso dell’orario di lavoro, oppure successivamente all’attività didattica, o nel corso dei week end e delle festività. I consigli direttivi delle scuole possono coprire le spese sostenute dagli insegnanti che partecipino ad attività formative al di fuori dell’orario di lavoro.

Una forma che sta prendendo piede negli anni recenti consiste nella qualificazione professionale degli insegnanti attraverso la ripresa degli studi universitari in vista del conseguimento di qualificazioni post-laurea, quali in particolare al laurea magistrale (Master degree) o il dottorato (doctorate). Il governo, tramite la TDA, supporta economicamente gli organismi formativi, in specie gli atenei universitari, che propongono tale offerta formativa. Nello specifico a livello governativo si è stabilito di dare la priorità allo sviluppo di nuove lauree di secondo livello in insegnamento e apprendimento (Master in teaching and learning: MTL), in coerenza con la strategia 2020 Children and Young People's Workforce che stabilisce di rendere quella dell’insegnante una professione a livello Master, facendo leva sul continuing professional development. Tale qualificazione ha preso avvio nell’aprile del 2010. E’ interessante notare come il raggiungimento del MTL sia programmato sviluppando le skill professionali e le competenze specialistiche dei docenti direttamente sul posto di lavoro, supportando gli insegnanti con l’ausilio di un coach, debitamente formato allo scopo, interno alla scuola la cui attività si raccorda con quella di un tutor appartenente all’organismo di istruzione superiore.

Inoltre va sottolineato come all’interno degli istituti scolastici si svolga un’attività continua di orientamento, supporto e sviluppo professionale ad opera degli insegnanti più esperti nei confronti dei colleghi di nomina più recente, non limitatamente ai nuovi insegnanti. In questo caso gli Advanced Skills Teachers sono tenuti a condividere il loro livello di expertise con i colleghi della scuola di appartenenza e, quando programmato, con quelli di altre scuole associate. Inoltre coloro che appartengono alla categoria di Excellent Teacher sono contrattualmente impegnati a partecipare alla formazione dei newly qualified teachers ed a svolgere la funzione di mentore nei confronti di altri insegnanti della scuola.

Infine un ulteriore ausilio alla formazione ed aggiornamento continuo degli insegnanti è costituito dal canale televisivo Teachers’ TV, che ha avviato le proprie trasmissioni nel 2005. Il canale,

finanziato dal governo ma indipendente dal punto di vista editoriale, offre programmi di formazione ed aggiornamento, risorse per l’attività didattica ed informazioni e notizie sul settore dell’istruzione.