• Non ci sono risultati.

Formazione del personale curante

Nel documento Pianificazione integrata LAnz LACD (pagine 66-69)

Parte III: Approfondimenti qualitativi

4 Approfondimento di vari aspetti del sistema

4.1 Elementi trasversali ai settori

4.1.4 Formazione del personale curante

La carenza di personale curante

La penuria di personale curante in ambito socio-sanitario è un tema che torna costantemente d’attualità. La recente pandemia da Coronavirus ne ha evidenziato la portata. L’invecchiamento della popolazione, la maggiore complessità delle esigenze di cura, dovuta alla riduzione della durata della degenza nelle strutture acute, la percentuale elevata di abbandoni della professione e un numero ancora insufficiente di diplomati residenti sono le concause di una penuria di infermieri/e diplomati/e e di altre figure professionali complementari in tutti gli ambiti delle cure. Il Consiglio di Stato è da sempre sensibile e consapevole di queste criticità, rese ancor più evidenti dall’attuale situazione legata al COVID-19. Diventa dunque prioritaria l’adozione della misura 25.5 del Programma di legislatura 2019-2023 inerente al rafforzamento della presenza di personale curante formato in Ticino, aumentando il numero di allievi delle scuole socio-sanitarie di livello secondario II e terziario e favorendo il rientro nel circuito lavorativo dei professionisti che hanno lasciato la professione per svariati motivi.

Creazione dell’“Osservatorio sulle formazioni e le prospettive professionali nel settore socio-sanitario”

Per far fronte a queste svariate tematiche con una visione coerente e uniforme a livello cantonale, l’11 gennaio 2012, il Consiglio di Stato ha costituito un gruppo operativo interdipartimentale (DECS-DSS) con lo scopo di monitorare e proporre azioni volte a coordinare l’evoluzione delle formazioni in campo socio-sanitario con le esigenze e le pianificazioni del settore. Il gruppo operativo “Osservatorio sulle formazioni e le prospettive professionali nel settore socio-sanitario” rappresenta una piattaforma di dialogo e scambio tra

32 Questa tematica è sviluppata interamente in questo capitolo, senza allegato.

Approfondimento di vari aspetti del sistema Pianificazione integrata LAnz – LACD 2021-2030

enti di formazione e servizi cantonali di riferimento per le strutture sanitarie e socio-sanitarie, in cui le persone trovano impiego al termine della formazione.

L’attività dell’Osservatorio ha conosciuto finora tre fasi distinte, di cui l’ultima ancora in corso

La prima fase (2012 - 2014) si è concentrata sulle tematiche legate alle indennità di stage degli studenti infermieri, ai profili e al fabbisogno di infermieri sul territorio. Gli obiettivi raggiunti in questo periodo sono stati:

- la conoscenza e la maggiore comprensione delle problematiche fra le persone attive nei diversi contesti;

- l’armonizzazione delle indennità di stage nelle formazioni infermieristiche (SUPSI e Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche – di seguito SSSCI) entrate in vigore con l’anno scolastico 2014/2015.

In particolare, con due risoluzioni governative, la n. 3635 del 27 giugno 2012 e la n. 39 del 15 gennaio 2013, sono stati definiti rispettivamente il principio dell’equiparazione delle retribuzioni tra gli studenti infermieri delle due scuole e l’ammontare delle indennità versate durante i periodi di stage;

- la definizione della nuova quota di suddivisione del numero di studenti (cure infermieristiche), ammessi fra SUPSI (finora 1⁄3 )33 e SSSCI (finora 2⁄3 )34, in prospettiva, 1⁄2 - 1⁄235, rimasta tuttavia “congelata” in attesa di una verifica del potenziale formativo di ogni istituto;

- la redazione dei rapporti “Fabbisogno di personale nelle strutture sanitarie del Cantone Ticino” e “I profili in uscita degli/delle infermieri/e formati/e dalla SUPSI e la SSSCI”.

La seconda fase (2014 - 2017) ha trattato quattro temi, sviluppati all’interno di altrettanti gruppi di lavoro e più precisamente:

- la creazione di un sistema di indicatori36 che permettesse di monitorare l’evoluzione del fabbisogno, anche rispetto al numero di studenti in formazione;

- l’adozione di misure concrete per aumentare il numero di infermieri attivi, prolungare la loro vita professionale e favorirne il rientro dopo periodi di interruzione lavorativa;

- la realizzazione di uno studio di fattibilità per l’introduzione, entro il 2018, di un master SUPSI in cure infermieristiche;

- l’approfondimento delle problematiche legate all’implementazione di un sistema di incentivi per incrementare il numero di posti di stage per gli studenti in formazione.

I risultati del lavoro dei quattro gruppi sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa congiunta DECS-DSS-SUPSI il 6 febbraio 2018. In particolare, il sistema di indicatori è stato approntato ed è previsto il suo aggiornamento biennale; sono state studiate le misure concrete per aumentare la durata di vita nella professione di infermiere e, a decorrere dall’anno accademico 2018/2019, è stato attivato il master SUPSI in cure infermieristiche con cadenza biennale. L’approccio all’implementazione di un sistema di incentivi ha messo in evidenza la necessità di affrontare contemporaneamente altri problemi legati agli stage, definiti nella terza fase dei lavori.

La terza fase (2018 - in corso) prevede, oltre al proseguimento dei lavori riguardanti gli indicatori e lo svolgimento del Master SUPSI in cure infermieristiche:

- l’aggiornamento del calcolo del fabbisogno di personale curante in Ticino, declinando a livello cantonale un recente studio su scala nazionale dell’OBSAN (Osservatorio svizzero della salute);

- l’armonizzazione dei percorsi formativi;

- il coordinamento dei calendari scolastici, l’inventario delle basi legali che regolamentano i rapporti di lavoro degli studenti e la semplificazione della modulistica di valutazione degli stessi;

- l’estensione dei posti di stage, la centralizzazione della loro gestione e l’implementazione di un sistema di incentivi.

33 80, aumentati a 100 negli ultimi anni.

34 140.

35 140/140.

36 www4.ti.ch/dss/dsp/statssanitarie/risultati-statistici/personale/indicatori-personale-curante.

Approfondimento di vari aspetti del sistema Pianificazione integrata LAnz – LACD 2021-2030

Nonostante i lavori intrapresi abbiano permesso un aumento del numero di infermieri diplomati, rimane una penuria di personale nell’ambito socio-sanitario

Si rileva che, nel periodo 2011 – 2018, i lavori intrapresi hanno permesso di aumentare da 100 a 200 il numero complessivo di infermieri diplomati all’anno. Ma questo non basta (come evidenziato nel capitolo sulle stime quantitative si prevede che il personale curante dovrebbe aumentare da 1'700 a 2'200 ETP entro l’anno 2030), altre misure a più ampio respiro saranno sottoposte al Parlamento al fine di aumentare l’attrattività delle professioni sanitarie e socio-sanitarie per l’intero ampio spettro delle formazioni offerte.

Introduzione di una sperimentazione per aumentare ulteriormente il potenziale formativo degli istituti socio-sanitari

Nel frattempo, il Dipartimento della sanità e della socialità prevede di introdurre, con i contratti di prestazione 2021, l’applicazione in via sperimentale del Modello bernese.

Con l’introduzione del “Modello bernese” adattato alla realtà cantonale si vuole incentivare la formazione di professionisti attivi nel ramo della salute e, di conseguenza, incrementare il grado di “autosufficienza” nella copertura del fabbisogno di personale, costantemente in crescita. Il “modello bernese” si basa sul presupposto che ogni professionista attivo in un istituto sanitario o socio-sanitario abbia un potenziale formativo che può e deve essere messo a disposizione per la formazione di nuove leve.

Partendo dai dati statistici relativi alla dotazione di personale sanitario di un istituto, calcolata in persone equivalenti a tempo pieno (ETP) per ospedali, case per anziani e servizi ambulanze e in ore di cure per i servizi a domicilio, nel corso dell’ultimo anno l’”Osservatorio sulle professioni e prospettive professionali nel settore socio-sanitario” ha predisposto un calcolo del potenziale formativo dei singoli istituti.

Si tratta, in sintesi, di calcolare per ogni istituto, sulla base del proprio personale formato, il quantitativo di settimane di formazione che deve garantire, declinato sulle varie offerte formative. Questo permetterà di pilotare il sistema garantendo una distribuzione equa degli stagiaire tra i vari istituti e una risposta alle necessità di collocamento delle scuole.

Coordinamento per ottimizzare la collaborazione in materia di formazione, utilizzo delle risorse umane e salvaguardia della qualità dell’accompagnamento degli studenti in stage

Nel frattempo è stata creata l’Unità di coordinamento stage socio-sanitari, proposta dall’Osservatorio e accettata dal Consiglio di Stato, attraverso cui si intende perseguire lo scopo di ottimizzare la collaborazione con il mondo del lavoro in materia di formazione, utilizzo delle risorse umane e salvaguardia della qualità dell’accompagnamento degli studenti in stage. Nel concreto, l’Unità di coordinamento stage socio-sanitaria, gerarchicamente sottoposta alla Divisione della formazione professionale e che lavora in stretta collaborazione con l’Area di gestione sanitaria della Divisione della salute pubblica, ha già affrontato e definito i seguenti aspetti:

- un sito web destinato ai datori di lavoro, dal quale si accederà alle basi legali federali e cantonali in materia di formazione professionale, ai regolamenti scolastici e ad alcuni formulari necessari per la gestione degli studenti (ad es. per le notifiche di assenza);

- l’aggiornamento della piattaforma GAGI (Gestione Allievi e Gestione Istituti), che raccoglie i dati anagrafici degli studenti, il loro percorso scolastico, le note e le valutazioni, una nuova parametrizzazione degli istituti formatori, con l’aggiornamento dei singoli reparti che offrono posti di stage e una serie di informazioni relative alle categorie professionali, compatibile con le necessità di implementazione del calcolo del potenziale formativo dei singoli istituti;

- il controllo della salute degli studenti, uniformato, semplificato e informatizzato. L’iscrizione ai vari ordini di scuola avviene online (nel modulo è prevista l’accettazione al trattamento dei propri dati personali) e alla stessa è abbinata una cartella sanitaria che l’allievo deve far compilare dal proprio medico curante, con particolare riguardo allo stato vaccinale per il quale esistono direttive specifiche emanate dall’Ufficio del medico cantonale (pure allegate all’iscrizione online);

Approfondimento di vari aspetti del sistema Pianificazione integrata LAnz – LACD 2021-2030

- le direttive per la formazione pratica che prevedono una serie di disposizioni generali che, unitamente ai regolamenti vigenti sui posti di stage, potenzialmente anche più restrittivi, precisano l’aspetto esteriore, l’utilizzo del cellulare e le norme di comportamento. Esse definiscono anche le modalità di composizione dei turni di lavoro per ogni ordine di scuola, tenuto conto delle disposizioni esistenti a livello di ordinanze federali specifiche. In particolare, sono stati eliminati i turni di lavoro dopo le 23:00, quelli durante i giorni festivi infrasettimanali e i turni spezzati;

- le convenzioni per la formazione pratica, allestite tenendo conto delle osservazioni formulate dai datori di lavoro in sede di consultazione, che descrivono i rapporti tra le scuole, i datori di lavoro e gli studenti (orari di lavoro e piani di formazione) dettagliando, in particolare, gli aspetti retributivi e assicurativi.

Questo lavoro di riordino e semplificazione, unito alla prevista centralizzazione amministrativa della gestione degli stage (relativi alle formazioni sanitarie e socio-sanitarie proposte dal Cantone e dalla SUPSI) permetterà di alleggerire i compiti burocratici attualmente svolti da Istituti e Scuole, con conseguente liberazione di risorse per aumentare le capacità di accoglienza di allievi in stage, in applicazione al modello bernese summenzionato.

Nel documento Pianificazione integrata LAnz LACD (pagine 66-69)