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2. CAPITOLO SECONDO: IL SISTEMA DI ALLARME RAPIDO

2.2 Applicazione negli Stati

2.2.4 Francia

La Francia è una Repubblica semipresidenziale articolata in 18 regioni - 13 metropolitane e 5 oltremare - e 101 dipartimenti – 96 nella Francia metropolitana e cinque oltremare (Commissione europea 2017d).

Ai sensi del Regolamento 882/2004, le principali130 autorità competenti sono: - la Direzione Generale per l’alimentazione (DGAL), presso il

Ministero dell’Agricoltura;

- la Direzione Generale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi (DGCCRF), presso il Ministero dell’Economia;

- la Direzione generale della salute (DGS), presso il Ministero della salute.

Come si evince dalla tabella 3, queste autorità operano a livello nazionale, regionale e dipartimentale. Le autorità ministeriali a livello regionale sono

128 Punto di contatto.

129 In lingua originale: Ministerium für umwelt landwirtschaft natur- und verbraucherschutz des

landes nordrhein-westfalen des landes nordrhein-westfalen.

130 A queste si aggiunge il Ministero della Difesa, competente del settore militare, sotto cui ricade il servizio sanitario militare.

quindi:

- per il Ministero dell’Agricoltura: le Direzioni regionali per l'alimentazione, l'agricoltura e la silvicoltura nella Francia metropolitana (DRAAF) - contenenti ciascuno un Servizio

regionale dell’alimentazione (SRAL) - e le Direzioni regionali per

l’alimentazione, l’agricoltura e le foreste nelle regioni oltremare (DAAF) - contenenti ciascuno un Servizio alimentare (SALIM) -; - per il Ministero dell’Economia: le Direzioni regionali per le imprese, la concorrenza, i consumatori, il lavoro e l'occupazione (DIRECCTE) - ciascuna contenente un’unità specializzata per la tutela dei consumatori (Pole C);

- per il Ministero della Salute: le Agenzie sanitarie regionali (ARS).

A livello dipartimentale, a seconda della popolazione, tali servizi, identificati con l’acronimo DD(CS)PP, si articolano in: Direzioni per la coesione sociale e la protezione della popolazione (DDCSPP) e Direzioni dipartimentali per la protezione della popolazione (DDPP)131.

Tabella 3 Autorità competenti in Francia (fonte Commissione europea 2017d). Ministero

dell’Agricoltura

Ministero dell’Economia

Ministero della Salute

DGAL DGCCRF DGS

Livello regionale

DRAAF/DAAF DIRECCTE ARS

SRAL/SALIM Pole C

DDCS PP/DDPP

L’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e occupazionale (ANSES) è invece l’agenzia di riferimento per la valutazione del rischio e per la definizione dei programmi di ricerca scientifica e tecnica. Nata dalla fusione

131 La direzione dipartimentale DDPP nasce il 1 gennaio 201° a seguito della fusione della direzione dipartimentale per la concorrenza, il consumo e la repressione delle frodi DGCCRF e la direzione dipartimentale dei servizi sanitari DDSV.

di AFSSA132 e AFFSET133 nel 2010, ANSES ha lo scopo di valutare, prevenire e proteggere cittadini e consumatori dai rischi. Fornendo alle autorità competenti le informazioni e il supporto necessari per il risk menagement, contribuisce quindi a garantire la sicurezza della salute umana nei settori dell'ambiente, del lavoro e del cibo (ANSES 2010).

Per quanto concerne, più nello specifico, il Sistema RASFF, nel 2005 i tre Ministeri di Agricoltura, Economia e Salute, per gestire in modo coordinato le situazioni di allerta che coinvolgono un prodotto o un lotto di prodotti, hanno pubblicato la Guida alla gestione delle allerte di origine alimentare 134 (Ministère de l’économie et al. 2005).

Come riportato nel documento, i punti di contatto nazionali (PCN) del Rapid

Alert System for Food and Feed sono la Direzione nazionale

dell’alimentazione del Ministero dell’Agricoltura (DGAL) e la Direzione nazionale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi del Ministero dell’Economia (DGCCRF). Le amministrazioni competenti a livello locale sono invece La Direzione dipartimentale dei servizi veterinari (DDSV) e la Direzione regionale per a concorrenza, i consumatori e il controllo delle frodi (DRCCRF)135.

Qualora quindi un operatore rilevi un rischio su un prodotto - o un lotto di prodotti136 - è tenuto necessariamente a rivolgersi, per iscritto e senza indugio: a DDSV se pericolo riguarda prodotti di origine animale o alimenti che li contengono, e a DRCCRF se il pericolo riguarda alimenti speciali (prodotti dietetici e alimenti derivati dall'infanzia), integratori alimentari, additivi, aromi o qualsiasi altro materiale a contatto con il prodotto alimentare.

Come previsto dal Reg. 178/2002 la responsabilità di inoltrare la segnalazione all'amministrazione spetta al titolare delle informazioni che, qualora le

132 Agenzia francese della sicurezza dei prodotti alimentari fondata nel 1998 (ANSES 2010 e Capelli et al. 2006).

133 Agenzia francese per sicurezza ambientale e occupazionale (ANSES 2010).

134 Titolo originale: GUIDE D’AIDE À LA GESTION DES ALERTES D’ORIGINE

ALIMENTAIRE entre les exploitants de la chaîne alimentaire et l'administration lorsqu'un produit ou un lot de produits est identifié.

135 Che, come visto precedentemente in nota n. 126 nel 2010 verranno fuse in DDPP.

informazioni risultino da un'analisi di laboratorio, coincide con il richiedente delle analisi stesse. La segnalazione, accompagnata da una rigida riservatezza delle informazioni tra l'operatore e l'amministrazione, deve fornire i dati necessari per il processo decisionale riguardante il trattamento del pericolo. Per questo motivo deve informare sulla natura del rischio identificato, sul prodotto a rischio e sulle azioni eseguite o previste con fronteggiarlo. Ricevuta la segnalazione, le amministrazioni devono inviare in risposta una conferma di ricezione agli operatori.

Quando, al contrario, sono le amministrazioni a venire a conoscenza di una segnalazione, devono informare gli operatori e le organizzazioni professionali interessate.

Come riportato nella Guida (Ministère de l’économie et al. 2005), per gestire le allerte, a seconda del tipo di notifica, si possono intraprendere tre azioni principali. Il rafforzamento dei controlli avviene quando le segnalazioni riguardano prodotti non distribuiti in Francia, mentre il ritiro avviene, ovviamente, a distribuzione avvenuta. Procedura precauzionale molto comune, usata anche in assenza di un pericolo immediato e grave, il ritiro si distingue chiaramente dal richiamo, effettuato solo137 di fronte a un rischio comprovato e misurato, in base alle normative esistenti o a consulenze scientifiche di esperti.

Uno degli elementi chiave su cui la Guida si sofferma particolarmente è quello della comunicazione. Infatti, come sottolineato nel documento, quando viene deciso un sollecito è essenziale che le informazioni destinate al pubblico siano diffuse il più rapidamente possibile dagli operatori stessi, in coordinamento con l'amministrazione. A seconda che la distribuzione del prodotto segnalato sia locale, regionale o nazionale, questa comunicazione può poi assumere delle configurazioni diverse: può essere effettuata presso il punto vendita oppure tramite la stampa (locale, regionale o nazionale a seconda del rischio).

137 Solo in due casi viene fatto in modo sistematico (cioè prima delle verifiche/consulenze): (a) se vi sono prove che suggeriscono con sufficiente probabilità che altri prodotti o lotti fabbricati in condizioni simili possano presentare lo stesso pericolo, (b) se un prodotto è chiaramente identificato come all'origine della comparsa di casi umani (Ministère de l’économie et al. 2005).

Questa, escluse le situazioni di emergenza in cui intervengono le amministrazioni locali o centrali, viene lasciata all’iniziativa dell’operatore. Per gestire al meglio la comunicazione verso il consumatore è quindi fondamentale:

- curare la prima comunicazione verso i media perché sarà questa a stabilire il livello di allerta dei consumatori e, di conseguenza, il loro livello di reazione;

- modulare la forza della comunicazione in base al livello di rischio; - confezionare una comunicazione concisa, chiara, leggibile,

informativa e semplice.

- usare il comunicato standard per il richiamo disponibile all’allegato V della Guida.

Con l'entrata in vigore del Regolamento (CE) n. 2073/2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari, nel 2009 questa prima Guida esce in una versione aggiornata. Come riportato nel documento, lo scopo della revisione è duplice: estendere la guida ai contaminanti fisici e chimici e completarla su determinati punti (in particolare la comunicazione), e modificare la guida per renderla più didattica, facile da usare e pratica (compresa la scrittura di schede tecniche) (Direction générale de la concurrence et al. 2009). I punti di contatto nazionali e le amministrazioni locali rimangono gli stessi del 2005.