• Non ci sono risultati.

Quindi ritorniamo alle dichiarazioni di voto.

Consigliere Fumagalli, prego.

FUMAGALLI Grazie, Presidente.

Vorrei solamente precisare e sono anche convinto che un aumento del 7,50% dell’IMU non metta in difficoltà nessuna azienda, soprattutto che con le riduzioni, questo aumento reale arriva al 4,5.

Se devo pensare che un’azienda importante che addirittura possa pagare un IMU di 100.000 euro, arriva ad avere un aumento di 4500 euro, un’azienda che ne paga mille, sono qua 445 euro.

È ovvio che la preoccupazione di come un’azienda possa andare in crisi per un aumento del genere diventa solo uno spot pubblicitario politico perché se devo pensare a chi ha mandato in crisi le aziende, devo pensare effettivamente al decreto Bersani, dove da un mattino all’altro le aziende che dovevano

investire sugli immobili per poi creare produzione, oltre all’IVA, che in qualche modo è compensativa per certe aziende, si sono trovate un 4%, non un aumento del 7,50% sull’8 per mille che sì hanno determinato la crisi di alcune aziende.

Quindi, tornando anche all’intervento di prima se dobbiamo rimanere sui numeri, i numeri non mentono mai.

Le aziende non vanno in crisi per questo importo, soprattutto se continuiamo con la politica di dare servizi, il problema sarebbe stato se i servizi non fossero arrivati.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Consigliere Rossoni, per dichiarazione di voto. Prego.

ROSSONI

Dal dibattito di questa sera abbiamo imparato che il governo giallo-verde che era stato eletto al grido:

“Diminuiremo le tasse”, la prima cosa che ha fatto è stato lo sblocco della possibilità, appunto, di aumentare le tasse locali, puntualmente recepito dall’Amministrazione di Treviglio che ha colto l’occasione per arrivare al massimo possibile della tassazione.

Abbiamo anche scoperto che questo aumento dell’IMU, non si sa bene, se è necessario o meno perché, appunto, di fronte a una previsione di spesa che diminuisce, aumenta comunque la tassazione.

Quindi ci pare che il quadro non sia affatto positivo e quindi il Partito Democratico e, in generale, l’opposizione di centrosinistra voterà contro.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Consigliere Giussani, prego.

GIUSSANI

Questa sera la consigliera Rossoni ha capito che il Governo finalmente ha dato la possibilità di aumentare le tasse e Treviglio subito ne ha approfittato. Peccato che Bergamo non lo possa più fare, perché Bergamo, poveretto signor Gori, il fare meglio il vostro… quello l’ha aumentata non nel 2019, non nel 2018, non nel 2017, l’ha aumentato da quando è lì, per cui cosa ci venite a spiegare: che il fare meglio dobbiamo farlo noi a Treviglio? Ma guardatevi in casa vostra e cercate un po’ prima di andare insieme agli altri, quello che devono fare, mettetevi a posto voi.

E questo è un aspetto.

Consigliere Sonzogni, che ride. Che ride. Che ride; perché siamo in recessione, il Governo attuale ha mandato l’Italia in recessione, dopo sei mesi che siamo al Governo.

Secondo noi, come dicevo prima, Sindaco, è il risultato… Stai zitto.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Prego. Grazie.

GIUSSANI

Il Governo attuale sta sbloccando le opere, consigliere Sonzogni, sta sbloccando, ci sono 100 opere che a breve verranno sbloccate, fra cui ci sono strade, ci sono ponti, ci sono scuole e ci sono anche stadi, consigliere Sonzogni, ci sono anche degli stadi mi dicono.

Detto questo, la responsabilità non è assolutamente del Governo attuale ma di chi ci precedeva prima.

Sul fatto di votare a favore non c’è nessun dubbio, però, ripeto: guardatevi un po’ in casa vostra prima.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Consigliere Giussani; sul Governo giallo-verde va beh, sulle opere.

Ci sono altre dichiarazioni?

Il Sindaco per dichiarazione di voto.

IMERI – Sindaco

Solo per dire al consigliere Rossoni che quando dichiara: non si sa bene se è necessario l’aumento dell’IMU, insomma, non vorrei riprendere il mio amico Giussani, però farebbe meglio a valutare bene quello che dice, perché onestamente pensare che noi aumentiamo l’IMU e la mettiamo lì nella bolla di sapone poi vedremo cosa farne, mi viene un po’ da sorridere.

Basta saper leggere il bilancio del Comune e di un Ente Locale per capire che queste entrate, come diceva il dottor Pecoroni, non c’è uno più uno, entrano nelle entrate complessive dell’Ente per garantire il rispetto dell’equilibrio tra le entrate e le uscite della parte corrente, queste entrate quest’anno sono necessarie.

Ovvio che se non ci fosse il fondo crediti, ripeto, non avremmo l’aumento (400.000 euro circa), e avremo un altro milione e mezzo che potremo spendere; però queste sono le regole del gioco.

Come diceva il consigliere Giussani e come ribadisco io: noi dal 2013 abbiamo ridotto la tassazione dell’IMU, quindi abbiamo fatto uno sforzo, oggi torniamo ai livelli di una città come Treviglio, anche in relazione ai servizi che offre e anche in relazione al passo che abbiamo fatto verso le aziende e verso i proprietari di case in questi cinque anni che credo non sia stato da poco.

Poi, è ovvio, se i tempi in cui ANCI gridava contro il governo avessimo fatto la delibera, probabilmente tutti c’erano, è giusto, anzi avreste detto: no, perché il Governo non sta penalizzando i Comuni.

Oggi è il Governo che dà la possibilità; insomma bisogna essere abbastanza onesti intellettualmente.

Poi, che sia ovviamente tema da cavalcare per la minoranza lo comprendo, però dire che non si sa bene se è necessario quando, visto che si ringraziano i tecnici, del patrimonio per i riali, ci hanno lavorato i nostri professionisti, revisori, eccetera, credo che francamente non si possa sentire al Consiglio comunale di Treviglio.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Consigliere Pignatelli, per dichiarazione di voto. Prego.

PIGNATELLI

Grazie, Presidente. Non mi piace intervenire dopo il Sindaco, tutto sommato non è opportuno, per cui sarò molto sintetico.

Per il mio gruppo l’aumento dell’IMU è una cosa spiacevole, sarebbe stato opportuno scegliere strade diverse.

È chiaro che questo momento è frutto delle scelte del bilancio fatte recentemente negli anni passati.

Una necessità forse, d’altra parte se la parte corrente di bilancio sbilancia di 730.000 euro, con maggiore gettito IMU, è chiaro che, evidentemente, c’era necessità.

Forse andavano assunte, a mio parere, sommesso parere, delle scelte diverse in passato.

Sarebbe forse anche possibile evitare oggi l’aumento IMU, questo sarebbe il nostro desiderio, su questo offriremo la massima collaborazione, ma sinteticamente, non volendo interloquire troppo dopo l’intervento del Sindaco, esprimiamo un voto contrario.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, consigliere Pignatelli.

Altre dichiarazioni di voto?

Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione il punto numero 12 all’ordine del giorno:

“Approvazione delle aliquote e delle detrazioni per l’applicazione imposta municipale propria (IMU)

per l’anno 2019”.

Sono aperte le votazioni.

Consigliere Pignatelli. Consigliere Ronchi. Grazie.

Sono chiuse le votazioni.

Hanno votato contro il consigliere Pignatelli, il consigliere Ronchi, il Consigliere Rossoni e il Consigliere Sonzogni.

A favore gli altri.

Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera.

Sono aperte le votazioni.

Consigliere Pignatelli. Grazie.

Sono chiuse le votazioni.

Si è astenuto il consigliere Pignatelli.

Hanno votato contro: la consigliera Ronchi, la consigliera Rossoni, il consigliere Sonzogni.

A favore gli altri.

Il punto all’ordine del giorno è approvato.

Punto n. 13 all’o.d.g.: “Presentazione del bilancio di previsione . Esercizio finanziario 2019”

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 13: “Presentazione del bilancio di previsione. Esercizio finanziario 2019”.

Prego, Assessore Vailati.

VAILATI – Assessore Grazie, Presidente.

Il bilancio di previsione 2019/2021, approvato dalla Giunta e che sarà portato all’approvazione in Consiglio comunale nella giornata di domani - e che questa sera andremo a presentare - si colloca in un quadro norme normativo delineato dalla legge di bilancio 2019 e in un contesto in cui la ricerca dei necessari equilibri si conferma difficile, stante i tagli diretti e consolidati degli anni precedenti, oltre a quelli indiretti che vedono dispiegare i loro effetti nel prossimo triennio, come si vedrà poi meglio più avanti.

Come vi dicevo prima e in particolare la legge di bilancio, dopo tre anni, conferisce nuovamente la leva fiscale ai Comuni per aiutarli, appunto, nel raggiungimento degli equilibri perché dopo anni di risparmi e razionalizzazioni già realizzati, potrebbe risultare estremamente difficoltoso senza incidere sulle entrate.

Le norme confermano anche l’utilizzo dei proventi degli oneri di urbanizzazione in favore della spesa corrente, anche questo è un segno tangibile di come il legislatore si renda conto che per garantire anche l’ordinario sia ormai necessario utilizzare risorse straordinarie.

In questo contesto si colloca anche la confermata possibilità di utilizzare i proventi delle alienazioni per finanziare la quota di capitale dei mutui, una possibilità che per il bilancio di previsione 2018 e 2020 era di tipo straordinario, ma da poco è diventata norma a regime e senza quindi limitazioni di tempo.

Spostando l’analisi dal generale allo specifico del Comune di Treviglio vi dico che la costruzione del bilancio si è sviluppata secondo un principio cardine, ossia il mantenimento dei servizi pressoché a livelli degli esercizi precedenti, tenendo, però, conto anche delle nuove necessità.

Questo non significa aver rinunciato ai risparmi di spesa che ci sono e sono stati ricercati nelle pieghe del bilancio con analisi puntuale e minuziosa, in collaborazione con tutta la struttura, ma - come accennato in precedenza - dopo anni di risparmi non è stato possibile recuperare cifre particolarmente consistenti. Vi faccio un esempio per spiegare meglio questo concetto: gli oneri dell’anticipazione di

cassa che sono stati 60.000 euro nel 2016, sono stati poi ridotti nel 2017 a 25.000 euro e sono stati sostanzialmente azzerati nel 2018 che erano pari a 188 euro ma, ovviamente, un ulteriore risparmio non è più possibile.

Dall’altro lato, proprio per il concetto di mantenimento dei servizi, alcune spese sono state considerate non modificabili ad esempio sono stati stanziati 750.000 euro per l’assistenza disabili in incremento rispetto all’esercizio 2018 e precedenti, mentre altre devono essere previste in base alla norma e, quindi, non sono riducibili ma anzi lievitano come, ad esempio, la spesa connessa agli aumenti contrattuali dei dipendenti che per gli Enti Locali devono essere finanziati dal proprio bilancio e non esiste un fondo statale ad hoc e tali incrementi, peraltro, si ripercuotono su tutto il triennio perché gli incrementi sono stanziati sul 2019 e il 2020 e il 2021.

Metto anche in evidenza quello che è da considerare probabilmente il maggior aumento di spesa e che è senz’altro definibile come un taglio indiretto; sto parlando del fondo crediti di dubbia esigibilità che, pur non essendo una vera uscita nel senso che non viene erogata o pagata, costituisce un limite alla spesa corrente, configurandosi, quindi, come un risparmio forzoso previsto dalla nuova contabilità per impedire di spendere risorse per le quali non è certo l’incasso.

Questo aumento però non deve portare a conclusioni affrettate, infatti il progressivo aumento di tale fondo è previsto per legge, era 75% nel 2018, nel 2019 è l’85% dell’importo ma anche il metodo per il calcolo cambia, ogni anno che passa il numeratore del rapporto da considerare si riduce.

Proprio per questo, nel corso degli ultimi esercizi, l’Amministrazione si è adoperata con una serie di iniziative ed attività volte a migliorare l’impatto di questo fondo, tra cui possiamo ricordare:

l’organizzazione delle scadenze delle entrate gestite direttamente; la puntuale ricognizione delle posizioni debitorie non saldate e la costituzione di un apposito gruppo di lavoro sull’argomento.

L’insieme di queste operazioni, infatti, ha permesso il miglioramento della situazione.

Se ragioniamo sui numeri e se la percentuale di riscossione fosse stata simile a quella degli anni 2016 e precedenti il fondo sarebbe risultato pari a 1.780.000 euro anziché il 1.590.000 che è il valore calcolato ed inserito in bilancio.

Detto delle spese, sul fronte delle entrate, il Comune potrà contare sul concreto apporto anche del recupero all’evasione fiscale, che è stabilito per oltre 1.000.000 di euro e sarà attenta anche alla sicurezza stradale (1,5 milioni di euro), in linea, però, peraltro con gli anni precedenti e ci si avvarrà anche della possibilità prevista peraltro dalla norma di finanziare gli interventi di manutenzione ordinaria con i proventi degli oneri urbanizzativi per un importo di 730.000 euro.

La somma di questi elementi, tuttavia non ha permesso il raggiungimento degli equilibri di bilancio di parte corrente e contrariamente all’anno scorso, dove si era deciso di utilizzare le risorse destinate agli investimenti, quindi la parte introitata con le alienazioni, si è scelta una strada ritenuta più solida, che è stato l’incremento dell’IMU, di cui vi parlavo prima, che ha portato un maggior gettito di quasi 400.000 euro, riportando l’aliquota, come vi dicevo, ai valori dell’anno 2013.

L’aumento però può essere anche contestualizzato con una analisi delle aliquote dei Comuni bergamaschi di maggior dimensioni o comunque limitrofi (lo vedremo poi dopo quando ci sarà l’illustrazione con l’utilizzo delle slide).

Fermo restando che i Comuni di più grosse dimensioni e soprattutto se punti di riferimento per il territorio circostante subiscono dei maggiori costi per le esternalità negative, maggiori costi proprio in funzione dell’essere utilizzati per i servizi per il territorio e il traffico, anche peraltro dai non residenti e comunque dalle imprese.

Rimane, come vi dicevo prima, inalterata l’addizionale comunale che è pari allo 0,65% contro un valore massimo dello 0,8%, abbiamo anche un’esenzione per i redditi fino a 10.000 euro.

Per quanto riguarda la TARI vi è stata illustrata prima e sono state approvate le nuove tariffe che, come sapete, devono avere la copertura del 100% del costo sostenuto per il servizio.

Sul fronte degli investimenti per i dettagli si rimanda al Piano Triennale delle Opere Pubbliche che è nella Nota di aggiornamento del DUP, comunque vi dico che sono quantificate in oltre 10.000.000 di euro di cui quasi 4.000.000 finanziati dal fondo pluriennale vincolato, quindi spese già finanziate negli

anni precedenti, che vedono il loro completamento nel corso di quest’anno, tra i quali spiccano, peraltro, gli interventi sul PalaFacchetti, quelli del cimitero e quelli delle scuole.

Tali investimenti, però, si collocano anche in un quadro di progressiva riduzione dell’indebitamento che, al termine del triennio, scenderà sotto i 29.000.000 di euro rispetto agli attuali 36.

Inoltre, il bilancio in approvazione deve essere visto anche come la cornice iniziale che ben potrà modificarsi secondo le necessità e come, peraltro, già dimostrato negli anni precedenti con le variazioni che verranno portate in Consiglio nell’ambito dell’esercizio 2019, quindi, questo è anche sinonimo di flessibilità del bilancio.

Infine, si segnala che il quadro di riferimento per gli esercizi 2020 e 2021 rimane sostanzialmente stabile.

Passerei ora, dando la parola al dottor Pecoroni, all’illustrazione dei numeri del bilancio, quindi l’illustrazione della parte tecnica con delle slide.

Alla fine della presentazione, lasciamo la parola ai Consiglieri, qualora abbiano delle domande di tipo tecnico che vogliono sottoporre quindi a noi.

Grazie.

PECORONI - Dirigente Buonasera di nuovo a tutti.

Diciamo che nella serata di stasera già buona parte della costruzione del bilancio l’avete esaminato anche con le delibere precedenti e poi con l’illustrazione dell’Assessore Vailati.

Ora, per dare alcune informazioni tecniche in più, diamo qualche numero perché poi dietro ai numeri c’è anche la storia di come si è arrivati alla costruzione del bilancio di quest’anno.

L’ha già detto il Sindaco in apertura, ribadito dall’Assessore al bilancio: la costruzione del bilancio è partita secondo un principio che l’Amministrazione ha voluto imporre ai numeri, cioè di cercare di mantenere i servizi erogati ai livelli degli esercizi precedenti e, quindi, senza penalizzare la collettività di riferimento.

Come si sia arrivati a questo punto: innanzitutto - si fa sempre ogni anno - si cercano risparmi di spesa perché quella sarebbe la via maestra per arrivare ai pareggi di bilancio, però bisogna anche tenere conto che ormai sono anni che si lavora sui risparmi di spesa e - tra virgolette - il grasso che cola (ammesso che ci sia mai stato) ormai non c’è più, sostanzialmente.

L’esempio lo riportava prima l’assessore Vailati e lo riporto anch’io perché è veramente esemplificativo del significato delle parole che cerco di trasmettervi, ad esempio: gli oneri dell’anticipazione di cassa che nel 2016 ammontavano a 60.000 euro, nel 2018 li abbiamo ridotti a circa 190 euro, è ovvio che è un risparmio di 190 euro sul 2019 del tutto risibile e non è che si può andare oltre a quello, però non è mancata l’attività da questo punto di vista, io penso soprattutto ai miei capitoli in particolare abbiamo ulteriormente lavorato sulle utenze, in particolar modo quelle elettriche, e abbiamo ridotto una serie di spese; certo è che l’impatto è abbastanza relativo rispetto al monte della spesa complessiva dell’Ente, anche questo è già stato detto in precedenza e, quindi, vado abbastanza velocemente.

Alcune spese l’Amministrazione, per scelta, non ha voluto modificarle: 750.000 euro per l’assistenza disabili, volendo avrebbero potuto essere magari toccate le ore garantite, non è stato fatto e, d’altra parte, alcune spese, anche volendo, non possono essere ridotte; un esempio; durante l’anno scorso sono stati rinnovati i rinnovi contrattuali dei dipendenti comunali, quest’anno vanno a regime per l’intero anno e, ovviamente, paragonando la spesa dell’anno scorso con quella di quest’anno la spesa del personale aumenta, però sta nell’ambito delle cose e la cosa che caratterizza i Comuni rispetto agli altri Enti che non abbiamo un fondo statale ad hoc che ci finanzia questi aumenti, ma dobbiamo trovarli all’interno del nostro bilancio, dei nostri equilibri.

Poi, anche questo è già stato detto: il fondo crediti di dubbia esigibilità, è una grandezza che credo ormai abbiate imparato a conoscere e forse non proprio apprezzare, ma basta ricordare - lo diceva prima il Sindaco: quest’anno arriviamo quasi un 1.600.000 – nel 2014 questa grandezza non esisteva. È iniziata nel 2015 con l’armonizzazione contabile, peraltro per un valore molto inferiore rispetto a quello di

quest’anno perché all’epoca si doveva stanziare solamente il 36%, vado a memoria, erano circa 400.000 euro, potete vedere che da 1.600.000 a 400.000 euro c’è una differenza di 1.200.000 che su un bilancio di parte corrente di circa 25.000.000 è una parte considerevole di risorse che devono essere trovate in maniera alternativa, peraltro il fondo credito di dubbia esigibilità non è un problema solo del Comune di Treviglio, per chi ha voglia va a controllare i bilanci degli altri Comuni è una grandezza obbligatoria per tutti i Comuni e, quindi, questa è una difficoltà comune sulla quale però voglio evidenziarvi che il Comune di Treviglio negli ultimi esercizi non è stato inerte, ma ha lavorato per cercare di migliorare questa grandezza; questa grandezza che, peraltro, sapevamo sarebbe incrementata nel corso degli anni perché, vi dicevo, c’era al 36% nel 2015, si era arrivati al 55 nel 2016,il 70% nel 2017, il 75% nel 2018, quest’anno si arriva all’85%, nel 2020 saremo al 95% e nel 2021 al 100%, salvo ulteriori modifiche della norma che c’è già stata perché in teoria poi lo scalino si è man mano allungato nel corso di questi anni, con le varie leggi finanziarie.

Ci dicevo: l’Amministrazione, gli uffici, non sono stati inerti ma hanno cercato di - per quanto possibile - migliorare l’impatto di questa grandezza, da azioni relativamente semplici ma che hanno dovuto essere organizzate, cioè l’organizzazione delle scadenze delle entrate gestite direttamente, anticipare una determinata scadenza ha degli effetti benefici perché l’incasso nell’esercizio di riferimento contribuisce a ridurre l’accantonamento nel bilancio preventivo del fondo credito di dubbia esigibilità, così come una puntuale ricognizione delle posizioni debitorie non saldate e così come condividere, all’interno dei diversi uffici che non si occupano propriamente in maniera ad hoc delle entrate i concetti di questo fondo crediti di dubbia esigibilità affinché ognuno abbia gli strumenti per valutare, nell’azione di tutti i giorni, determinate azioni da porre in essere per cercare di mitigare questo impatto e, al di là delle parole, guardiamo un attimo i numeri.

Ci dicevo: l’Amministrazione, gli uffici, non sono stati inerti ma hanno cercato di - per quanto possibile - migliorare l’impatto di questa grandezza, da azioni relativamente semplici ma che hanno dovuto essere organizzate, cioè l’organizzazione delle scadenze delle entrate gestite direttamente, anticipare una determinata scadenza ha degli effetti benefici perché l’incasso nell’esercizio di riferimento contribuisce a ridurre l’accantonamento nel bilancio preventivo del fondo credito di dubbia esigibilità, così come una puntuale ricognizione delle posizioni debitorie non saldate e così come condividere, all’interno dei diversi uffici che non si occupano propriamente in maniera ad hoc delle entrate i concetti di questo fondo crediti di dubbia esigibilità affinché ognuno abbia gli strumenti per valutare, nell’azione di tutti i giorni, determinate azioni da porre in essere per cercare di mitigare questo impatto e, al di là delle parole, guardiamo un attimo i numeri.

Documenti correlati