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COLOGNO – Presidente del Consiglio Dovere. Prego.

Altre domande?

Non ci sono altre domande, per cui ringrazio il dottor Pecoroni e l’assessore Vailati per l’illustrazione del punto numero 12 all’ordine del giorno.

Rimando a domani la discussione sul DUP e il bilancio.

Punto n. 14 all’o.d.g.: “Approvazione regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito”

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto numero 14: “Approvazione regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito”.

La parola al Vice Sindaco Pinuccia Prandina.

Prego, Vice Sindaco a lei la parola.

PRANDINA – Assessore Grazie, Presidente.

Chiedo l’approvazione del regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, derivante dalle forme di gioco lecito.

Andiamo a vedere insieme le motivazioni per le quali si è formulato il regolamento in oggetto.

Premesso che, sia a livello nazionale dei LEA (livelli essenziali di assistenza) che a livello internazionale, vengono evidenziati e documentati gli effetti pregiudizievoli per la salute pubblica, sulla serenità e la sicurezza delle persone e delle famiglie messe a rischio dall’abuso del gioco d’azzardo patologico (detto con acronimo GAP), inquadrato nella categoria delle cosiddette dipendenze comportamentali.

Il decreto legge 13 settembre del 2012, disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese, ha qualificato come ludopatie i fenomeni patologici connessi all’uso di apparecchiature per il gioco, attribuendo alla relativa normativa di contrasto la valenza di una disciplina della salute pubblica, ai sensi dell’articolo 32 della nostra Costituzione.

Il sopracitato decreto, pur confermando la liceità dei giochi in questione, va nella direzione di correggere e limitare la loro diffusione introducendo pesanti sanzioni per i contravventori.

La sentenza della Corte Costituzionale del 2011 precisa che le norme che stabiliscono e contingentano il gioco d’azzardo sono finalizzate a tutelare i soggetti ritenuti maggiormente vulnerabili o per la giovane età o perché bisognosi di cure di tipo sanitario e socio-assistenziale, nonché a prevenire forme di gioco compulsivo ed evitare possibili effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, per la viabilità, per la quiete pubblica.

Il Comune di Treviglio è attivamente impegnato nel contrasto alla ludopatia e ha già adottato specifico

atto di indirizzo per la disciplina degli orari per l’esercizio delle attività di gioco lecito sul territorio comunale, con deliberazione del Consiglio comunale numero 23, dell’aprile 2014 e relativa ordinanza sindacale che chiudeva la possibilità di giocare alle 24:00 e riapriva la possibilità di giocare alle 10:00 del mattino (questa era la vecchia ordinanza del 2014) però vi vorrei dare anche qualche dato.

I dati complessivi disponibili sui volumi di gioco rilevano un aumento costante e preoccupante sia a livello nazionale, che a livello di Regione Lombardia, dove fra il 2014 e il 2016 si rileva un incremento dei volumi pari a 717.000.000, da 13.000 a 14.000.000, scusate, pari a un incremento del 5%.

Questo è un dato dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; di conseguenza fasce importanti di popolazione sono interessate dal consumo di gioco d’azzardo.

Hanno giocato nell’ultimo anno il 42,8 della popolazione italiana, dai 15 (per cui minorenni) ai 64 anni e sono in toto, questa fascia d’età, 17.000.000 e il 45% di quella dai 15 ai 34 anni; nella Provincia di Bergamo, nello specifico, hanno giocato il 33% degli studenti tra 15 e 19 anni, pari a 15.000 circa e il 49,2% dei bergamaschi over 65, qui la percentuale è molto alta nelle donne.

Nella provincia di Bergamo i soldi spesi pro-capite nel gioco d’azzardo, escluso l’on line perché non è rilevabile, ammontano a 1819 euro pro-capite.

A Treviglio le giocate pro-capite sono di euro 1786,06.

Vado avanti, a prendere atto che il diffondersi del fenomeno della ludopatia, che riguarda tutte le fasce di età, comporta costi importanti di intervento che si ripercuotono sul sistema delle Amministrazioni Locali, con particolare riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da tale tipologia anche a sostegno del nucleo familiare di appartenenza, però non solo gioco, ma anche progetti di prevenzione.

A partire dal 2015 i Comuni dell’Ambito di Treviglio hanno attivato una serie di progetti pluriennali dal titolo “Tutto un altro gioco 1” Tutto un altro gioco 2” cofinanziati da Regione Lombardia e il progetto GOL, cofinanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca, finalizzati a fronteggiare il rilevante allarme sociale, causato dalla diffusione del gioco d’azzardo patologico.

Tali progetti, a riprova della percepita preoccupazione generalizzata, hanno coinvolto nelle azioni di formazione, sensibilizzazione, ricerca e contrasto numerose componenti della comunità locale, amministratori, esercenti, operatori sociali, membri dell’associazionismo e del terzo settore in generale, insegnanti e responsabili delle Agenzie educative del territorio, nonché semplici cittadini.

In data 10 novembre 2016, l’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito di Treviglio ha approvato un ordine del giorno in cui si auspicava, tra le altre cose, di adottare fasce orarie o di limitazione del gioco uniformi in tutti i Comuni.

In seguito a queste linee di indirizzo, si è costituita una Commissione, formata da amministratori e tecnici del Comune, che ha lavorato alla proposta di un regolamento, prevedendo momenti di confronto con referenti del Sistema Sanitario Territoriale (ATS e ASST Bergamo Ovest) nonché sentendo una rappresentanza locale.

Vado oltre e al nocciolo della questione: visto il rapporto sul gioco d’azzardo patologico del 2018, redatto dall’Osservatorio delle Dipendenze della ATS di Bergamo, cosiddetto “100 pagine sul gioco d’azzardo - informazioni e dati dal generale al locale” allegato al presente, proprio l’avete a corredo della delibera. Certo sono 100 pagine.

Preso atto che l’Assemblea dei Sindaci, in data 5 novembre 2018, ha licenziato il regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, derivante dalle forme di gioco lecito, convenendo sulla necessità di adozione da parte di tutti i Comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale, nell’ambito poi di tutti i rispettivi Consigli comunali.

Preso atto che dopo un’analisi della documentazione e lunghe riflessioni e anche confronti, il Segretario comunale e il Dirigente del servizio hanno evidenziato gli effetti della sentenza numero 342, dell’8 marzo 2017, del TAR di Brescia, in relazione alla disciplina, in via regolamentare, del 10 e lotto e gratta e vinci, proponendo – e questa è il ricorso su Bergamo città - l’espunzione dell’ultimo capoverso dell’articolo 1, comma 2 e di conseguenza del comma 4 e dell’articolo 4.

Altro punto: il responsabile del servizio commercio ha evidenziato la necessità di apportare modifiche

non sostanziali al regolamento, integrandoli con la materia di subingresso di attività esistenti.

Questa è solo un’integrazione di forma.

Visto il regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico, derivante dalle forme di gioco lecito, approvato dall’Assemblea dei Sindaci il 5 novembre 2018, composto da numero 12 articoli, che recepisce integralmente salvo le modifiche di cui sopra, secondo il testo allegato al presente provvedimento per costituirne parte integrante e sostanziale.

Dato atto, inoltre, che condividendo le indicazioni della proposta di regolamento dell’ambito, il Consiglio comunale di Treviglio - e sentiremo poi - si impegna ad adottare apposito ordine del giorno in cui rimarcando, come si evidenzia dagli studi, anche la pericolosità dei giochi della tipologia di cui al comma espunto, chiede alle Amministrazioni competenti e superiori - e poi vedremo a chi sarà indirizzato - di consentire al fine di un’organica azione di prevenzione e contrasto alle ludopatie tutte, di attivare forme di limitazione e controllo tenendo conto delle politiche complessive che ATS ed Enti locali attuano per prevenire la comparsa del fenomeno.

Per questo c’è anche – e vado a leggere - il deliberato: “Di approvare il regolamento per il contrasto al fenomeno del gioco d’azzardo patologico derivante dalle forme di gioco lecito, composto da 12 articoli, il cui testo qui allegato fa parte integrante e sostanziale della presente deliberazione e di revocare dalla data di entrata in vigore del presente regolamento tutti i provvedimenti previgenti (l’adozione) del presente regolamento ed in contrasto con le norme contenute in quest’ultimo”; questo è in riferimento all’ordinanza sindacale dell’aprile del 2014 che vi dicevo.

Vorrei sottolineare brevemente gli articoli più significativi del regolamento.

“L’articolo 1: Sono oggetto del presente regolamento tutte le attività di gioco lecito effettuate nelle tipologie di esercizi indicati il cui esercizio avvenga anche sulla base di specifica concessione rilasciata dall’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato che prevedevano vincite in denaro”.

Il comma 1: è l’attività di gioco utilizzando apparecchi meccanici.

Il comma 2: l’attività di gioco esercitato mediante apparecchi tra loro collegati in tempo reale.

Il comma 3: attività di scommesse su competizioni ippiche sportive e su altri eventi.

Abbiamo espunto il comma 4 che recitava: “Attività di gioco esercitato mediante lotterie istantanee su piattaforma virtuale o con tagliando cartaceo (gratta e vinci e 10 e Lotto) venduti direttamente dall’esercente o acquistabili attraverso distributori automatici ad eccezione del gioco del Bingo, i giochi del lotto, Superenalotto e Totocalcio.

Io non so se l’avete letto tutto il regolamento; le finalità le ho dette in premessa nella delibera e sono presenti le integrazioni di forma, nell’articolo 3, che vi dicevo del subingresso di attività esistenti; questi suggeriti dal SUAP e dall’ufficio commercio.

Nell’articolo 4 è stato espunto il comma 4 che è: “non è in alcun caso consentita - e lo devo dire che cosa abbiamo espunto, mi sembra anche serio - non è in alcun caso consentita l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo lecito, distributori automatici per la vendita di lotterie istantanee su piattaforma virtuale o cartaceo” che è legato all’altro comma 4 dell’articolo 1.

Ora, l’ordinanza precisa che seguirà, per limitare l’accesso al gioco, è indicata nell’articolo 5, non l’ordinanza ma indicativamente le fasce che individuano la chiusura e i limiti del gioco, per cui si individuano fasce d’orario tra le 12: 30 e le 14: 30 e dalle 23:30 alle ore 10:00 del mattino come era già da cinque anni.

Gli obblighi. Ci sono degli obblighi da esporre all’interno del locale, ad esempio dell’avvertimento sul rischio della dipendenza, l’obbligo di esporre all’interno del locale, ove sono installati e fatti funzionare, di una tabella dei giochi proibiti, l’obbligo di esporre in modo chiaro e ben visibile le indicazioni di utilizzo degli apparecchi, l’indicazione dei valori relativi al costo della partita, le regole del gioco e le probabilità di vincita.

Questo mi piace molto: l’obbligo di informazione del divieto di gioco per i minori, mediante cartelli aventi dimensioni precise di centimetri 30 x 40, in lingua italiana, inglese, francese spagnolo e arabo, in caratteri assolutamente leggibili e -

e ben venga - al comma 3 abbiamo che: “Entro il primo di gennaio del 2020 (per cui non è lontano)

l’accesso agli apparecchi da gioco, di cui all’articolo 110 comma eccetera - vi lascio stare - deve essere consentito esclusivamente mediante l’utilizzo della tessera sanitaria, della carta SIS. Questo al fine di tutelare i minori.

Io direi che se l’avete letto proprio tutto ci sono delle sanzioni per le violazioni delle regole e l’Ambito farà anche un corso di formazione per gli Agenti di Polizia, ci sono poi sospensioni e decadenze per il titolare che non adempie a queste regole.

Vorrei chiudere dicendo che: questo regolamento è anche la sede dei ringraziamenti ai tecnici, al Presidente dell’Ambito, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci, dell’Assemblea dei soci perché questo regolamento è frutto di un grande lavoro di squadra, di formazione, di prevenzione, consapevoli davvero tutti che il gioco d’azzardo patologico è inquadrato come malattia sociale, con un impatto crescente sulle fasce più deboli della nostra comunità.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie. Dichiaro aperta la discussione.

Invito i Consiglieri ad intervenire.

Consigliere Rossoni, prego.

ROSSONI

Ringrazio, soprattutto diciamo l’Ambito per l’attività che è stata svolta in questo lungo anno, perché leggendo la delibera si è cominciato a lavorare il 10 novembre 2016, quindi si sono fatti tutta una serie di attività, sono stati interessati i Sindaci, l’Assemblea che ha dato, appunto, mandato a un gruppo di lavoro, quale oltre ad aver stilato il regolamento, ha fatto tutta una serie leggo sempre nella delibera -di attività, -di approfon-dimento, -di incontro anche con gli attori che sul territorio si occupano -di questo dramma che è, appunto, quello della ludopatia, quindi si sono confrontati con i referenti del sistema sanitario (ATS – ASST), hanno sentito rappresentante degli esercenti locali, dei sindacati di categoria, eccetera.

Il gruppo di lavoro ha stilato un regolamento che poi è stato appunto più volte discusso e mi risulta che sia stato poi approvato all’unanimità nell’Assemblea dei Sindaci del 5 novembre 2018.

Il regolamento che però questa sera viene portato in discussione è diverso da quello approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Sindaci perché sono stati fatte alcune osservazioni tecniche da parte del Segretario e da parte del responsabile del servizio commerciale, quindi diciamo che dal punto di vista tecnico questo regolamento, per quanto mi riguarda, è un regolamento ben fatto; la mia perplessità quindi è sull’iter: cioè se per un anno si è lavorato a un regolamento, condiviso ampiamente dall’Assemblea dei Sindaci, dall’Ambito, com’è possibile che stasera a Treviglio arrivi un Regolamento diverso e, soprattutto, visto che l’Assemblea dei Sindaci si è pronunciata all’unanimità il 5 novembre 2018, da quella data ad oggi quali ulteriori passi sono stati fatti nell’Assemblea dei Sindaci?

Cioè l’Ambito è stato informato di queste modifiche, i Sindaci sono stati coinvolti, si è fatto un lavoro ulteriore?

Cioè una volta arrivati i rilievi tecnici si è tornati poi nell’Assemblea dei Sindaci, a dire: guardate che Treviglio si discosterà da quella che è una valutazione espressa all’unanimità?

Faccio questa domanda perché l’Assessore di Treviglio non è, come dire, uno qualsiasi lì dentro, cioè era Presidente di Risorsa Sociale, quindi ha un ruolo anche politico di coordinamento importante, quindi penso che dal punto di vista politico il fatto di arrivare con un regolamento diverso non sia una cosa particolarmente positiva francamente, nonostante, appunto, credo che il regolamento poi di per sé sia ben fatto, al netto di una proposta che farà poi il mio collega Sonzogni, che però non incide sul regolamento, ma è un indirizzo ulteriore che il Comune di Treviglio potrà dare.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Consigliere Frigerio, prego.

FRIGERIO

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