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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 12 marzo 2019 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 12 marzo 2019 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Andrea Cologno Partecipa il Segretario Generale Dr. Giuseppe Mendicino All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco Presente

RIGANTI Jacopo Lorenzo Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Monica Consigliere Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

CONTI Maria Adelaide Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

GHIGGINI Marco – Consigliere Presente

FRIGERIO Lorena – Consigliere Presente

MOLTENI Erik - Consigliere Assente

ROSSONI Laura Clementina – Consigliere Presente

SONZOGNI Stefano – Consigliere Presente

RONCHI Cristina – Consigliere Presente

CALVI Emanuele – Consigliere Assente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

PEZZONI Giuseppe – Assessore Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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COLOGNO – Presidente del Consiglio Buonasera, cominciamo i lavori.

La parola al Segretario per l’appello.

(Il Segretario Comunale procede all’appello dei consiglieri) MENDICINO – Segretario Generale

Imeri Juri Fabio, Riganti Jacopo Lorenzo, Giussani Francesco, Ciocca Alessandro, Ferri Giulio, Premoli Monica, Conti Maria Adelaide, Vigini Marco, Cologno Andrea, Fumagalli Giancarlo, Frigerio Lorena, Molteni Erik (assente), Rossoni Laura, Sonzogni Stefano, Ronchi Cristina, Calvi Emanuele (assente giustificato), Pignatelli Gianluca (assente).

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie. Prima di cominciare il Consiglio comunale, comunico che il dottor Zendra ha chiesto per domani sera di mettere il suo punto, quello di Anita, al primo punto all’ordine del giorno perché poi deve andare a Sedrina o a Branzi, ma comunque si deve assentare; quindi, se non ci sono problemi, lo facciamo subito alle sei, per cui invertiamo l’ordine del giorno.

Punto n. 1 all’o.d.g.: “Interpellanza presentata dal consigliere Sonzogni in data 28/01/2019 prot. n.

5300, sulla sosta nell'area del PIP2”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo, quindi, al primo punto di oggi: “Interpellanza presentata dal consigliere Sonzogni in data 28 gennaio sulla sosta nell’area del PIP 2”.

“Il sottoscritto Stefano Sonzogni, in qualità di Consigliere comunale del gruppo del Partito Democratico,

premesso che nel periodo compreso tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di marzo l’area normalmente adibita a parcheggio pubblico situato a sud del realizzando polo fieristico di via Murena è destinato ad ospitare attrazioni al parco Madonna delle Lacrime, in virtù di tale occupazione che l’anno scorso venne peraltro estesa pure all’area di parcheggio situata a nord del predetto polo, il numero di stalli di sosta fruibili dagli utenti del servizio ferroviario subisce un forte decremento, posto che un’ulteriore riduzione di posti disponibili si verificherà nei giorni di affluenza della clientela del luna park in specie il 28 febbraio, che è giorno festivo solo per Treviglio,

la drastica riduzione degli stalli sosta sta costringendo numerosi pendolari, residenti in Treviglio e non, a parcheggiare le proprie autovetture fuori dagli spazi consentiti,

da una serie di cartelli, dei quali si allega fotografia, affissi dai pendolari evidentemente esasperati risulta che la Polizia locale di Treviglio è intervenuta più volte per elevare contravvenzioni di divieto di sosta, il cui peso economico talvolta supera la paga netta giornaliera dei pendolari lavoratori,

il disagio subito dagli utenti del servizio ferroviario, peraltro acuito dall’avvenuta soppressione del servizio pubblico di trasporto, è denominato “Il Porto in centro”, che consentiva a non pochi pendolari trevigliesi di rinunciare all’uso del mezzo privato, così come ai pendolari provenienti da altri Comuni di parcheggiare le proprie autovetture nelle aree pubbliche di sosta più lontane dalla stazione,

occorre d’altro canto considerare che i parcheggi situati nell’area più meridionale PIP2, in quanto isolati e poco illuminati, espongono gli utenti al concreto rischio di subire danneggiamenti dei propri mezzi quando non aggressioni personali, cosicché è comprensibile il tentativo degli utenti di parcheggiare le proprie autovetture più in prossimità della stazione o comunque lungo vie maggiormente illuminate, frequentate e sorvegliate,

non costa all’interpellante che l’Amministrazione abbia adottato accorgimenti per limitare i disagi subiti dai pendolari che, anzi, hanno subito l’intervento della Polizia locale, prontamente intervenuta per sanzionare la sosta irregolare con multe che, come già riferito, talvolta superano persino la retribuzione

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giornaliera degli automobilisti e pendolari,

del pari non consta all’interpellante che l’Amministrazione si sia attivata per aumentare il grado di sicurezza nelle aree parcheggio più remote, così da assicurare ai pendolari in ordine all’integrità dei propri beni e alla propria sicurezza personale,

tutto ciò premesso, chiede all’Assessore competente di riferire con la massima urgenza in ordine alle ragioni per le quali l’Amministrazione ha ritenuto di adottare misure temporanee straordinarie per limitare i disagi subiti dai pendolari, come lo sarebbero state ad esempio la temporanea introduzione del servizio di navetta ovvero l’altrettanto temporanea gratuità dei parcheggi a pagamento in struttura di via Locatelli e via Porto di via Setti, nonché eventuali altri interventi compresa l’emanazione di apposita direttiva alla Polizia locale per incrementare i livelli di sorveglianza delle aree di sosta situate nella parte sud del PIP2 e, al tempo stesso, limitare sanzioni alle sole auto poste in posizioni tali da ostacolare in concreto la regolare e sicura circolazione degli altri veicoli o dei pedoni”.

Risponde il Sindaco.

IMERI – Sindaco

Grazie, Presidente. Essendo l’interpellanza di fine gennaio, direi che molte delle situazioni sono superate e quindi mi limito a ribadire quanto avevo già espresso in una nota di risposta all’interpellanza presentata a mezzo stampa e altrettanto la risposta fu anche a mezzo stampa.

Innanzitutto posso capire che un pendolare, un lavoratore, un utente esponga cartelli di sfogo, di cui censuro i contenuti, ma mi lascia e mi ha lasciato perplesso anche allora il fatto che un Consigliere comunale potesse sicuramente utilizzarli come spunto per l’interpellanza, ma che addirittura li allegasse con commenti offensivi nei confronti dei dipendenti pubblici del Comune di Treviglio credo che sia stato fuori luogo. Non si può, infatti, perdere di vista il ruolo istituzionale e mi pare fuori luogo allegare all’interpellanza interpellanza cartelli offensivi nei confronti dei dipendenti della Polizia locale e addirittura chiedere con la stessa interpellanza al Sindaco di dare indicazioni agli agenti della Polizia locale di non fare il loro lavoro, chiedendo sostanzialmente di chiudere un occhio in alcune situazioni.

Questo anche perché passerebbe il concetto che è il Sindaco a fare il Codice della strada e non il Parlamento a definire quali sono le regole da rispettare nel Codice della strada.

Venendo ai contenuti, va sottolineato che, in relazione alla stazione, in particolar modo quella centrale che è oggetto dell’interpellanza, dal 2011 ad oggi questa maggioranza ha fatto una serie di investimenti e di interventi, alcuni di riqualificazione (penso al parcheggio del Turro) e altri di nuove aree di sosta, come può essere quella di via Veneto, che non c’era, quella nei pressi del PalaFacchetti, che peraltro in questi giorni è sempre più utilizzata, e ovviamente anche il parcheggio antistante l’area del polo fieristico, quindi non quella interna, ma quella antistante, che sono parcheggi di nuova realizzazione, che si aggiungono a tutti gli altri che sono nei pressi o comunque nelle vicinanze, a 6, 7, al massimo 8 minuti a piedi dalla stazione. Questo è un caso quasi unico e ce lo confermano i responsabili delle Ferrovie nei giorni scorsi, perché nel frattempo stiamo anche lavorando per acquisire un’altra area in comodato d’uso nei pressi della Stazione Centrale con un parcheggio di cento posti circa, che è contenuta nelle varie delibere di questi giorni relativamente al POP e al bilancio del Comune di Treviglio, e sottolineo che sono tutti parcheggi gratuiti per i residenti e per chi arriva da fuori e magari si lamenta.

Il parcheggio del polo fieristico è nato e rimane il piazzale del polo fieristico quindi aver concesso la possibilità di parcheggiare all’interno di quest’area nei periodi in cui non ci sono manifestazioni è stato un atto di buonsenso, ma non deve passare il messaggio che, quando quest’area non è disponibile, togliamo qualcosa a qualcuno, anzi concediamo, nel momento in cui è possibile farlo, anche questo sfogo, nell’ambito però di tutti gli interventi che ho già citato.

Inoltre si stanno facendo i lavori per la realizzazione della vasca antincendio e partiranno subito dopo quelli per la realizzazione della strada a est del polo fieristico con altri parcheggi e abbiamo acquistato un’area da 5.000 metri quadri a sud del polo fieristico che, a sua volta, potrà essere destinata a parcheggio e, quando serve, a manifestazioni del polo fieristico.

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Non si può certo dire, quindi, che non ci sia stata e non vi sia attenzione alle esigenze dei pendolari e sottolineo anche dei lavoratori del PIP2, perché non possiamo pensare che prevalga il pendolare sui lavoratori: dovevamo dare risposte anche ai lavoratori del PIP2 e l’abbiamo fatto e ricordo che nel 2019 è previsto anche l’avvio dell’iter per concretizzare il punto del programma di mandato che prevede l’identificazione di un’area di sosta che sia riservata nei pressi della Stazione Centrale ai lavoratori pendolari residenti a Treviglio, perché tutti questi investimenti sui parcheggi li sta sostenendo la città di Treviglio ed è un onere e un onore in relazione al ruolo centrale della nostra città, ma ovviamente lo stiamo sostenendo che i soldi dei trevigliesi, che vanno anche a beneficio dei pendolari.

Quindi il programma di mandato – ma mi pare anche una sollecitazione arrivata proprio dal consigliere Sonzogni – va nella direzione di identificare un’area di sosta per pendolari e lavoratori residenti a Treviglio, che possa essere riservata e quindi più facilmente accessibile.

Credo, quindi, a completamento di quello che già avevo risposto ai tempi dell’interpellanza de di gennaio, che i paventati problemi di grande sicurezza non abbiano trovato riscontro in dinamiche concrete, anche sentite le Forze dell’Ordine, che l’accessibilità di parcheggi si ampia nella zona del polo fieristico e dalla stazione centrale, che i parcheggi siano gratuiti e questo va sempre sottolineato perché tante volte lo si dimentica e quindi le misure, quali navetta, eccetera, credo che sarebbero state probabilmente solo un esborso di soldi non motivato da un effettivo bisogno dei pendolari e dei lavoratori.

Quindi la risposta all’ interpellanza è sintetizzata in queste parole. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Sindaco. Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Prendo atto delle risposte del Sindaco, il quale torna a girare un po’ la frittata, facendomi passare per colui che sarebbe intenzionato a propagare insulti rivolti ai dipendenti del Comune: no, il senso dell’allegare le fotografie dei cartelli affissi non era questo, ma era quello di far comprendere casomai a chi amministra il Comune a cosa arriva ad esporre i propri dipendenti pubblici quando usa in maniera poco meditata i propri poteri di organizzazione dei servizi. Infatti il tema della compresenza di diversi utenze della fiera nel PIP 2 e della stazione in quell’area è un tema che c’è stato, c’è e ci sarà sempre più in futuro.

Per quanto si ritenga che un parcheggio sia comodo ed accessibile per gli utenti della stazione, anche se collocato a 15-20 minuti a piedi, in realtà il numero di parcheggi effettivamente fruibili dagli utilizzatori della stazione e del servizio ferroviario, così come dai lavoratori – si spera sempre più – del PIP2, in realtà è un numero inadeguato: chiunque utilizzi realmente il treno e abbia la ventura di recarsi in auto nella zona sud della stazione dopo le 8 del mattino, nella stagione compresa tra ottobre e maggio, può verificare come appunto, dopo quell’ora, i parcheggi ormai sono già tutti o quasi tutti occupati, fuorché quelli appunto a ridosso della via che porta verso Calvenzano, che sono molto lontani e particolarmente isolati e bui nelle ore serali, esponendo appunto ai rischi che vengono minimizzati, ma sono rischi effettivi sia di danneggiamenti delle auto e tentativi di furto, sia anche rischio di aggressioni personali.

Quindi prendo atto che c’è la consueta – usiamo benissimo questo aggettivo – minimizzazione delle conseguenze dell’aver gestito e programmato la questione sosta nei termini che sono stati riferiti: è vero che c’è stato un miglioramento rispetto al passato, non siamo più ai tempi sciagurati degli anni Novanta quando si occupava il parcheggio del Turro per un mese e mezzo con le roulotte dei giostrai, certamente non siamo più in questa situazione, però che ci sia un problema di insufficienza del numero di parcheggi in condizioni ordinarie, che è ulteriormente aggravata in questo periodo è fuori discussione. E chi non vuole vedere la realtà, chi non vuole anche semplicemente fare l’esperimento di recarsi a piedi in certi orari per vedere cosa succede appunto nelle ore in cui ho detto io poc’anzi, se ne faccia una ragione perché non sta parlando di un qualcosa che corrisponde alla realtà.

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COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie. Veniamo ora al punto n. 2 all’ordine del giorno: “Interrogazione presentata dal consigliere Sonzogni…”.

Mi dica.

SONZOGNI

Siccome ho sentito alle mie spalle il consigliere Giussani fare delle considerazioni di dubbio gusto che non sono state richieste, la prego di richiamare all’ordine i colleghi Consiglieri perché io non mi sono mai permesso di insultare o comunque dileggiare gli interventi dei miei colleghi, di maggioranza o opposizione che siano, e quindi chiedo altrettanto e quindi chiedo di richiamare all’ordine il consigliere Giussani.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Ha ragione, non ho sentito, invito cortesemente i Consiglieri ad avere un atteggiamento più consono all’Istituzione che stiamo rappresentando. Grazie.

Punto n. 2 all’o.d.g.: “Interrogazione presentata dal consigliere Sonzogni in data 18/02/2019 prot.

n. 9221, riguardante i costi del polo fieristico”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al secondo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione presentata dal consigliere Sonzogni riguardante i costi del polo fieristico”.

“Il sottoscritto Stefano Sonzogni, quale Consigliere comunale Treviglio, Gruppo del Partito Democratico,

premesso che dalla consultazione della sezione ‘Delibere e determine’ del sito internet del Comune di Treviglio, nonché degli atti amministrativi riordinati per cronologia ed oggetto nell’apposita sezione creata nel sito internet dell’Ante a seguito dell’intervento della Commissione Trasparenza, così come in forza di quanto dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici nel corso della seduta consiliare del mese di gennaio, si è avuto modo di apprendere che il complessivo costo di costruzione del nuovo polo fieristico di Treviglio si avvicina, se non supera, alla soglia dei 7 milioni di euro,

La programmazione e realizzazione di opere pubbliche da parte dell’Ente deve essere improntata a criteri di efficienza, efficacia ed economicità, nonché nell’ottica del contenimento della spesa pubblica strettamente preordinata al soddisfacimento di esigenze di pubblico interesse, compreso il sostegno allo sviluppo economico e sociale della comunità locale di riferimento.

Tutto ciò premesso, chiede al competente Assessore di riferire in ordine a quanto segue: gli studi e le analisi di mercato effettuati preliminarmente alla decisione di realizzare il nuovo polo fieristico nonché i successivi eventuali aggiornamenti o integrazioni di tali studi ed analisi, allorquando si è deciso di ampliare l’originario progetto e la relativa spesa; la stima di tutti i costi annui di funzionamento, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria e programmata, costo del personale eventualmente impiegato, consumi per forza motrice, riscaldamento e condizionamento appalti di servizi o forniture per ogni ulteriore necessità di gestione, comprese assicurazioni del nuovo polo fieristico che dovranno essere sostenute dal Comune una volta collaudata e messa in esercizio la struttura”.

Risponde l’assessore Mangano. Prego, Assessore.

MANGANO – Assessore

Grazie, Presidente. Con riferimento all’interrogazione in oggetto, si esprimono le seguenti considerazioni.

In merito al primo punto, l’Amministrazione comunale, fin dall’inizio del precedente mandato, ha posto tra i suoi obiettivi prioritari la valutazione di aree alternative in cui riallocare l’area destinata ad ospitare le manifestazioni fieristiche e spettacoli viaggianti, allora ubicata presso l’area cosiddetta ex Foro

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Boario; tale area non risultava più adeguata allo scopo per ridotte dimensioni e conformazione irregolare, ubicazione all’interno di una zona caratterizzata dalla presenza di edifici residenziali con problemi acustici dovuti allo svolgimento delle varie attività e conseguenti frequenti lamentele da parte dei residenti, elevata carenza di parcheggi, congestione delle vie di accesso in occasione delle più importanti manifestazioni che richiamano un’elevata concentrazione di avventori negli orari di maggior frequenza, assenza di servizi igienici e necessità di approntamenti temporanei in occasione di ogni manifestazione (illuminazione, impianti elettrici, idraulici, eccetera).

E’ stato conseguentemente dato incarico ai Servizi tecnici comunali di dar corso ad appositi studi ed approfondimenti finalizzati all’individuazione di una localizzazione più idonea, anche in funzione di un incremento e della relativa modernizzazione dei servizi e delle strutture offerte.

Si è proceduto ad un’analisi preliminare complessiva del territorio, finalizzata ad individuare una o più aree aventi i seguenti requisiti: presenza di un contesto urbanistico di attività produttive al fine di non recare disturbo ad insediamenti prevalentemente residenziali, facilità di accesso da varie direttrici esterne alla città, facilità di accesso con mezzi pubblici, disponibilità di elevato numero di parcheggi usufruibili negli orari di svolgimento delle attività fieristiche di pubblico spettacolo (normalmente tali attività si svolgono in orari non lavorativi o in giorni festivi), prossimità con la città e relativi collegamenti anche da direttrici interne cittadine, con attenzione anche ai collegamenti pedonali e ciclabili, possibilità di realizzare una struttura fissa con i servizi necessari.

A conclusione di un articolato processo di valutazione, è stata individuata l’area a sud della stazione ferroviaria centrale, area di dimensioni significative già inserita nel Piano dei Servizi, seppur con una diversa funzione, ritenuta la più adeguata ad essere valorizzata con la collocazione del nuovo polo fieristico della città di Treviglio.

Di seguito, con deliberazione del Consiglio comunale n. 76 del 26.9.2012 e n. 21 del 19.3.2013, è stata approvata la modifica al Piano dei Servizi del vigente PGT con l’individuazione dell’area per la realizzazione del nuovo polo fieristico; successivamente all’individuazione dell’area sono stati effettuati studi preliminari di approfondimento progettuali, finalizzati all’individuazione del dimensionamento delle strutture da realizzare primariamente per assicurare lo svolgimento delle attività e dei servizi già annualmente espletati nell’area dell’ex Foro Boario e, in secondo luogo, per offrire nuovi spazi da destinare a nuovi servizi alla cittadinanza, in particolare anche a sostegno delle attività produttive.

Le risultanze dei suddetti approfondimenti valutativi sono state integrate in un apposito progetto che comprendeva la realizzazione di un piazzale recintato, completo di sottoservizi, cancelli d’ingresso, illuminazione, formazione del parcheggio esterno (lato stazione ferroviaria) e di una palazzina servizi di circa 600 metri quadri disposti su due livelli e sostanziale salto di qualità rispetto alla precedente ubicazione: in particolare risultavano evidenti i punti di forza rappresentati dalla pavimentazione del piazzale, dalla forma planimetrica più regolare e dalla nuova struttura destinata ad ospitare bagni fissi, locali biglietteria, uffici e deposito, tutti elementi che non erano presenti nell’area dell’ex Foro Boario, dove le dotazioni erano tutte provvisorie.

La somma stanziata ammontava ad euro 3.600.000, di cui 2.141.000 euro per lavori e 1.458.000 per somme a disposizione (Iva, spese tecniche, collaudi, servizi e indagini propedeutici). Questa somma era così suddivisa: 1.200.000 euro per realizzazione del piazzale e parcheggio, 800.000 per acquisto aree e 1.600.000 per la palazzina servizi. Tali costi realizzativi, validati ed in linea con i prezzi di mercato, sono stati ritenuti ampiamente adeguati rispetto ai benefici ed alle migliorie prospettate con la realizzazione della nuova opera.

A seguito dell’approvazione del progetto definitivo, l’Amministrazione comunale ha ritenuto, coerentemente al programma di mandato, di approfondire gli studi relativi alla realizzazione di un vero e proprio padiglione espositivo e di stralciare in prima fase la costruzione della prevista palazzina servizi.

L’Amministrazione comunale, infatti, considera il nuovo polo fieristico quale primo importante intervento pubblico di riqualificazione di un’area che avrà, in sede di variante del PGT, un ruolo strategico per lo sviluppo socio-economico della nostra città: Treviglio, infatti, con la realizzazione delle nuove infrastrutture lombarde (autostrada BreBeMi con casello nelle vicinanze dell’area sud, nuova

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linea Alta capacità, nuovo ruolo della stazione ferroviaria) ha accentuato la sua importanza quale centro di riferimento di un vasto bacino di utenza costituito da molti Comuni limitrofi di più piccole dimensioni.

Tale contesto rende opportuno, nell’ambito di un’oculata previsione di strategia pianificatoria, porre le basi per la creazione di un centro fieristico di livello sovracomunale, che possa essere strumento di ausilio allo sviluppo dell’economia produttiva di tutto il bacino della bassa pianura bergamasca, di cui, come accennato, Treviglio è diventato centro di riferimento. A rafforzamento di tale valutazione si evidenzia che nell’area geografica che si estende fino a Crema non sono presenti strutture simili.

Nella valutazione effettuata, inoltre, risulta di non secondaria importanza anche la disponibilità di una struttura che permetta di pensare a nuove manifestazioni – e già si stanno definendo accordi in tal senso – e di sgravare il Palazzetto dello Sport di eventi che necessitano di costi aggiuntivi di allestimento e di gestione, rimarcandone sempre più la funzione sportiva.

Da ultimo, il nuovo padiglione del polo fieristico avrà anche funzioni di pubblico spettacolo, così da soddisfare le esigenze di quelle attività che, per numero di spettatori o per esigenze di spazi, oggi non possono essere ospitati al Teatro Nuovo Treviglio.

I Servizi tecnici hanno, pertanto, proceduto ad analizzare le esigenze connesse a vari possibili servizi, stimandone dimensioni e necessità impiantistiche: da tale valutazione è emersa una proposta progettuale di massima inerente spazi polivalenti da destinare a varie funzioni. Un’apposita commissione di gara ha selezionato il progetto la cui proposta tecnico-economica è risultata la migliore: tale proposta è stata successivamente realizzata dall’Amministrazione comunale, consultando anche gli operatori economici, produttivi e di promozione locali, e sono state formulate proposte e suggerimenti finalizzati alla massimizzazione dei benefici attesi, che sono stati recepiti nella configurazione progettuale finale.

La proposta è stata posta a base di gara per un appalto integrato, che prevedeva la progettazione esecutiva dell’involucro edilizio, anche in funzione di proposte migliorative delle previste destinazioni d’uso e, in fase di redazione della progettazione esecutiva delle finiture del padiglione, sono state valutate ulteriori proposte, apportando adeguamento al layout conclusivo della struttura.

Il progetto conclusivo contempla un padiglione di superficie complessiva di circa metri quadri 2.900, rispetto ai 600 metri quadri inizialmente previsti, così suddivisa: al piano terra troviamo una sala polivalente di metri quadri 1.500 da dedicare ad attività espositive e manifestazioni varie, con capienza fino a 900 persone; una cucina e servizi di metri quadri 350, finalizzata alla promozione dei prodotti enogastronomici del territorio e al servizio cucina delle manifestazioni previste; un blocco bar, servizi e depositi per altri 350 metri quadri. Al piano primo una sala conferenze auditorium adeguatamente attrezzata, con capacità di circa 90 persone, utilizzabile anche per corsi, presentazioni, eccetera. Un blocco destinato a uffici ed impianti di altri 350 metri quadri.

La somma complessiva stanziata per l’opera ammonta ad euro 1.290 per il primo lotto relativo ad opere strutturali e ad euro 3.100 per il secondo lotto relativo ad opere di finiture ed impianti, all’acquisto di nuove aree a sud da destinare a parcheggio ed esposizione, disponibili per un futuro ampliamento, al completamento del sottopasso ferroviario e alla realizzazione di una strada e di un parcheggio ad est.

Per quanto riguarda il costo dell’opera, dotata di impiantistica complessa, che garantisce anche prestazioni energetiche di livello e che consente l’utilizzo anche frazionato della struttura, risulta poco superiore ad euro 1.100 al metro quadro, perfettamente in linea con costi di mercato di struttura di pari complessità.

Da quanto esposto nei precedenti punti si evince che l’Amministrazione comunale ha condotto un’intensa attività di analisi delle possibili ricadute economiche delle nuove opere sul territorio, sia in termini di attrattività produttiva, che di attività commerciale, culturale promozionale e di pubblico spettacolo. Tali benefici, non univocamente quantificabili, risultano evidenti dalle considerazioni svolte.

E’ evidente pure il cambio d’immagine che consente alla città di evolvere sostanzialmente dalle sagre paesane ad un polo degno di una città che vuole porsi come punto di riferimento di un’area geograficamente più vasta, grazie anche alle infrastrutture presenti nei pressi del nuovo polo fieristico.

Infine, anche dal mero punto di vista delle casse comunali, oltre al valore economico delle nuove opere

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da iscrivere nel patrimonio comunale, considerando che la struttura sarà utilizzabile lungo tutto il corso dell’anno, disponendo di una vasta superficie coperta e climatizzata, si potranno conseguire nuove entrate e significativi risparmi gestionali relativamente ad alcune manifestazioni ora gestite al Palazzetto dello Sport o al TNT.

Per quanto riguarda il secondo punto dell’interrogazione, interviene il Sindaco.

IMERI – Sindaco

A completamento di quanto ha relazionato l’assessore Mangano, il secondo punto entra nel merito dei costi di gestione stimati della struttura e gli uffici hanno formulato questa risposta: i reali costi ordinari di manutenzione e gestione sono strettamente connessi al numero di ore di funzionamento della struttura e al tipo di utilizzo. Da un conteggio di massima, quindi una stima dei consumi orari ipotetici dell’impianto, divisi per stagione, considerando il costo standard di 0,25 euro kwh per l’energia elettrica, 0,75 euro a metro cubo per il gas e 1,2 euro al metro cubo per l’acqua fredda, si stimano i seguenti costi: per il salone fiera esposizione 28 euro l’ora l’inverno e 35 euro l’ora l’estate, 7 euro l’ora nelle stagioni intermedie; per l’auditorium 9 euro l’ora d’inverno, 10 d’estate e 2 nelle stagioni intermedie; per il bar 4 euro l’ora d’inverno, 5 d’estate e 1 nelle stagioni intermedie.

Sulla base di una stima di massima, desunta dal confronto con simili strutture, si ipotizzano, inoltre, i seguenti costi fissi annui di manutenzione: 700 euro per l’impianto ascensore, 2.500 euro per gli impianti antincendio, 6.000 euro per l’impianto di climatizzazione, 10.000 euro per interventi a guasto e ripristino; la pulizia e la custodia, invece, sono da stimare in relazione all’uso e alla tipologia di concessione. A tal proposito le tariffe di noleggio delle varie sale dell’area del polo fieristico saranno aggiornate e definite dalla Giunta con apposita delibera e saranno calcolate tenendo anche conto dell’incidenza dei suddetti costi di manutenzione dei consumi, posto che sarà valutata, per manifestazioni di lunga durata, la possibilità di lasciare le utenze e i costi di gestione interamente a carico dei soggetti organizzatori sulla scorta di quanto già avveniva nell’area dell’ex Foro Boario, con la differenza che quegli impianti sono già predisposti e si tratta solo di leggere i contatori.

Ad integrazione delle indicazioni di cui sopra, si conferma che, in fase di completamento, la valutazione della migliore modalità gestionale della struttura, per la quale sono in corso da tempo contatti e confronti, prevede una necessaria fase di start up gestita direttamente dal Comune, che è quello che ci accingiamo a fare. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Ringrazio l’assessore Mangano e il Sindaco per le relazioni, in particolare per la parte esposta dall’assessore Mangano che è stata molto ampia ed analitica, però, proprio con riferimento in particolare a questa prima parte, devo dire che l’Assessore è andato fuori tema perché la questione che noi abbiamo posto è altra: non è tanto se vi sia stata una doverosa progettazione nelle sue varie fasi, relativa a un’opera di indubbia complessità e stratificate realtà in vari appalti, qual è quella della del polo fieristico, ma il tema è se vi sono stati degli studi che hanno stimato l’impatto positivo sull’economia locale di questo polo fieristico, se vi sono stati degli studi di settore comparativi rispetto ad esperienze di altre fiere nel nostro territorio o in territori paragonabili al nostro.

Dalla sua risposta devo desumere che questi studi non vi siano stati, che vi sia stato un applicarsi in maniera molto precisa e molto corretta – e non abbiamo dubbio che sia stato così – da parte degli uffici comunali, quindi molto professionale, nell’andare ad elaborare le varie fasi di progettazione, ma che non vi sia stato in realtà uno studio su quelle che sono le potenzialità o i rischi di quella che è una vera e propria iniziativa imprenditoriale, perché un polo fieristico in realtà ha delle caratteristiche tali da avvicinarlo in realtà ad una vera e propria impresa; altrove vengono appunto costituite dalle società che costruiscono e soprattutto gestiscono i poli fieristici e quindi bisogna ragionare in termini

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imprenditoriali.

Dalla sua risposta io ricavo che studi di questo tipo non vi siano stati, il che non lo trovo un comportamento congruo di un’Amministrazione che deve amministrare con la diligenza del buon padre di famiglia delle risorse della propria comunità. Poi può essere benissimo che questo polo fieristico si riveli un’intuizione straordinaria e che abbia un’altissima frequentazione e utilizzazione da parte degli operatori privati, ma allo stato attuale lei ci comunica che non esistono in realtà degli studi del tipo che ho riferito prima.

Per quanto riguarda le stime dei costi sono in realtà ad occhio e molto parziali: ad esempio, non è calcolata l’incidenza del costo del personale e il rischio è che, essendo questi costi all’interno del bilancio comunale, perché non si è creato un apposito centro di costo, questi vengono “annegati” nel bilancio comunale e non vi sia in trasparenza l’emersione dei costi ordinari di gestione della struttura, come, ad esempio, sarebbe accaduta se vi fosse stata appunto un’entità societaria di gestione. Questo non lo dico per suggerire di costituire una società apposita, ma per dire che certi costi dovrebbero essere individuati in trasparenza.

Un’altra cosa che ho notato da entrambi gli interventi è che si dice che la potenzialità di questo polo fieristico sarà anche quello di dirottare eventi che attualmente vengono realizzati con gli spazi del TNT o con gli spazi del PalaFacchetti, ma questo è il gioco delle tre carte, scusatemi, perché vuol dire che le entrate che ad oggi il Comune introita con la messa a disposizione del TNT piuttosto che del PalaFacchetti vengono meno su quelle strutture, per essere spostate sul polo fieristico; poi mi si dirà che il polo fieristico, essendo più moderno e più attrezzato, è in grado di intercettare un maggior numero di eventi, fatto sta che mi si sta dicendo che una serie di eventi dal TNT e dal PalaFacchetti si spostano verso il polo fieristico e quindi il saldo potrebbe essere zero, se non negativo.

Io concludo dicendo che questo polo fieristico, per come ad oggi è stato portato avanti come iniziativa, con tanti buoni auspici, ma in assenza di studi di settore veri e propri, mi ricorda quei mobili molto graziosi con le vetrinette per esporre le tazzine di famiglia, che vedevo spesso a casa dei miei parenti al sud, che vengono accese quando arrivano i parenti, si accende la luce per vedere quante belle cose sono all’interno, ma poi, appena i parenti se ne vanno, si spengono le luci e la vetrinetta torna a essere sostanzialmente inutilizzata. Ecco, io spero che il polo fieristico di Treviglio non faccia questa fine, che non sia il monumento all’orgoglio di una città e di qualcuno che ha pensato a questo polo fieristico, ma abbia una sua concreta utilità e soprattutto sostenibilità economica, sia in termini di economia locale…

COLOGNO – Presidente del Consiglio Concluda, Consigliere, grazie.

SONZOGNI

Le faccio presente che anche l’Assessore si è dilungato molto.

…sia in termini di sostenibilità dei costi.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Punto n. 3 all’o.d.g.: “Interrogazione presentata dai consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni in data 04/03/2019 prot. n. 11854, riguardante l'eventuale chiusura presidio Enel a Treviglio”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al terzo punto all’ordine del giorno: “Interrogazione presentata dai consiglieri Rossoni, Sonzogni e Molteni, riguardante l’eventuale chiusura a presidio Enel a Treviglio”.

“I sottoscritti Consiglieri comunali, premesso che il senatore Antonio Misiani ha presentato al Senato della Repubblica un’interrogazione al Ministro dell’Economia per segnalare con preoccupazione l’intento dell’Enel di chiudere il suo presidio a Treviglio, nel quadro di un piano di riorganizzazione che

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prevede, a livello nazionale, l’abbandono circa 20 punti Enel su 124, appreso anche, tramite gli organi di stampa, che Enel stessa successivamente ha informato il parlamentare che, a seguito degli incontri sindacali svoltisi in febbraio a Roma, alcune di queste cancellazioni sono state revocate e, per quanto riguarda Treviglio, a differenza ad esempio di Mantova e Lodi, definitivamente cancellate, è stato deciso di svolgere una verifica di opportunità da concludere entro il mese di giugno,

sottolineando che il punto Enel di Treviglio ha avuto storicamente una funzione di supporto e informazione molto apprezzata al servizio di una zona vasta (in provincia esiste solo un altro punto a Bergamo), ancor più importante oggi dopo le trasformazioni infrastrutturali che riguardano la pianura, rilevato che l’apertura in contemporanea di un negozio con insegna Enel, ma affidato una gestione privata, può essere complementare, non alternative al punto di presenza dell’azienda, come infatti avviene in molte parti d’Italia,

interrogano il Sindaco per sapere come l’Amministrazione comunale intenda agire a supporto delle forze sindacali del settore, che chiedono che, all’esito della verifica di opportunità, il progetto dell’azienda riguardante la chiusura del presidio di Treviglio venga definitivamente ritirato,

per sapere in particolare se risponde a verità il fatto che, anche in caso di conferma della presenza Enel a Treviglio, si preveda comunque un trasferimento in altra posizione perché l’attuale sede in via Bergamo sarà assorbita largamente da un supermercato adiacente, che aumenterebbe ancor di più la presenza di ben quattro strutture commerciali di grandi dimensioni su un asse di meno di un chilometro”.

Risponde il Sindaco.

IMERI – Sindaco

Grazie, Presidente. Innanzitutto do una notizia ai Consiglieri: il Sindaco non è mai stato interpellato da nessuna forza sindacale e da nessun lavoratore del punto Enel e quindi non ritiene opportuna nessuna azione di sostegno in quanto nessuno l’ha richiesta.

Comunque, a seguito anche della vostra interrogazione e degli articoli di stampa, ho contattato Enel, nella figura del direttore generale referente degli affari territoriali in Lombardia, il dottor Piero Bianchi, che mi ha fatto pervenire la nota allegata che vado a leggere:

“Egregio signor Sindaco, con riferimento all’interrogazione in oggetto, sono a precisare quanto segue:

l’immobile di Treviglio via Bergamo, attuale sede del punto Enel ed unità operativa di E-Distribuzione, indipendentemente dalla presenza o meno del punto Enel a Treviglio, dovrà essere rilasciato nel secondo semestre 2019 a causa della disdetta contrattuale ricevuta dalla proprietà.

Per quanto concerne la nuova collocazione dell’unità operativa di E-Distribuzione, nel rispetto e nel miglioramento continuo della gestione del servizio elettrico, sono tuttora in corso attività di scouting sul territorio.

A partire dallo scorso 25 settembre tutti i punti Enel svolgono attività di vendita e gestione unicamente per la clientela di Enel Energia: tale decisione si è resa necessaria allo scopo di completare il processo di separazione tra la società del Gruppo Enel che opera nel settore della maggior tutela e quella che opera sul mercato libero, così come imposto da una delibera dell’autorità e confermato da una sentenza del Consiglio di Stato del novembre 2017.

La decisione di mantenere il presidio fisico per i soli clienti di Enel Energia è derivata da considerazioni su comportamenti e modalità di uso dei clienti: l’analisi degli accessi svolta ha, infatti, mostrato una progressiva riduzione nel tempo del numero di clienti di Servizio Elettrico Nazionale che si rivolgevano ai punti Enel. Ai clienti di Servizio Elettrico Nazionale il supporto garantito attraverso i canali telefonici dedicati, entrambi a disposizione dal lunedì alla domenica dalle 7 alle 22, e tramite il sito web servizioelettriconazionale.it.

La strategia di Enel Energia non prevede la chiusura di sportelli al pubblico, ma piuttosto l’ottimizzazione di un numero limitato di punti Enel sul territorio nazionale; la strategia messa in atto consente di assicurare un’adeguata copertura sul territorio attraverso la presenza di negozi indiretti che garantiscono il medesimo livello di qualità del servizio offerto ai clienti di Enel Energia. Nello specifico a Treviglio, per rendere ancora più efficace il servizio alla clientela, a partire dallo scorso 25 febbraio è

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aperto al pubblico un nuovo negozio indiretto in via Bergamo 13, nei pressi dell’attuale punto Enel, aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.15 alle 16.00. Informeremo adeguatamente la clientela che potrà recarsi presso il nuovo negozio Enel indiretto per svolgere tutte le operazioni sulle forniture elettriche e gas.

L’apertura del negozio indiretto ha dato spazio all’imprenditoria locale e al contempo ha creato nuovi posti di lavoro grazie all’assunzione di personale dedicato e qualificato: a questi Enel Energia fornirà formazione specifica con lo scopo di garantire immutati livelli di qualità del servizio al cliente. Nel 2018 sono state fatte operazioni simili in altri Comuni d’Italia che hanno avuto benefici effetti, riscuotendo il generale apprezzamento da parte della clientela e degli stakeholder interessati”.

A questo aggiungo che il personale che attualmente opera presso il punto Enel è composto da due più uno dipendenti, ai quali viene garantita la mobilità, il telelavoro e comunque una collocazione e che le risorse umane che, invece, sono nel negozio indiretto, sono nuove risorse, quindi sostanzialmente si sono anche creati tre posti di lavoro minimo.

Inoltre il punto Enel Energia che oggi è aperto affianco a quello attuale, che quindi non crea neanche grandi disagi all’utenza, rispetto al punto Enel che oggi fa orario fino alle 12.30, è aperto fino alle 16.00, quindi credo che, da questo punto di vista, ci sia solo un miglioramento del servizio.

Nella seconda parte della richiesta, invece, si fa riferimento al fatto che Enel debba lasciare l’immobile e trova conferma nella nota del referente degli affari territori Lombardia, il dottor Pietro Luigi Bianchi, in quanto Enel dal 2004 ha ceduto un fondo ed era in affitto.

L’area Enel è inserita fin dall’adozione del PGT (23 dicembre 2010 – Amministrazione Borghi) nel più ampio ambito di riqualificazione n. 1 del Piano dei Servizi denominato ‘Enel’, che prevede un lotto per funzioni residenziali con i seguenti parametri edificatori: superficie fondiaria 5.700 metri quadri, slp 3.700 metri quadri, altezza massima 13 metri, quattro piani fuori terra, e un lotto di funzioni terziarie e commerciali con i seguenti parametri: superficie fondiaria 6.600 metri, slp 6.300, altezza massima 13 metri, quattro piani fuori terra.

Il 29 settembre 2017 Lidl Italia ha presentato richiesta di approvazione del Piano attuativo del solo lotto terziario commerciale e la proposta, successivamente integrata il 2 agosto 2018, prevede la realizzazione di una media struttura di vendita di tipo 2, avente slp massima di 2.149 metri, un terzo di quello previsto dall’Amministrazione Borghi, due piani fuori terra e altezza massima di metri 8,66.

Il 26 settembre 2018, sentita la Polizia locale e il Servizio Qualità urbana, è stato comunicato alla società proponente parere negativo relativamente alla realizzazione di nuova rotatoria, che era inserita nella proposta di Piano attuativo, tra via Bergamo e via Ai Malgari, in sostituzione dell’esistente impianto semaforico. Altresì è stato richiesto uno studio del traffico relativo ai flussi generati dal nuovo insediamento commerciale previsto, dall’eventuale mantenimento dell’attività commerciale esistente o sua riconversione e dall’apertura di una nuova strada di collegamento prevista nel PGT tra la via Bergamo e la via Trento.

Il 7 novembre si è svolto, su richiesta della società proponente, un incontro con i tecnici incaricati e i rappresentanti della società: si è in attesa di integrazione della pratica che è oggetto di valutazioni tecniche, in riferimento anche alle normative vigenti. Si fa presente, come dicevo prima, che l’area non è di proprietà di ENEL fin dall’anno 2004 e che ne occupa attualmente i locali a titolo di locazione.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie, Sindaco. Consigliere Rossoni, prego.

ROSSONI

Ringrazio il Sindaco per la risposta, quindi hanno trovato di fatto conferma tutte le preoccupazioni che erano un po’ espresse in questa interrogazione, cioè, per quanto ci riguarda, noi riteniamo che il servizio offerto dal negozio, quindi da un intermediario, non sia qualitativamente uguale a quello svolto direttamente da Enel: tutti sappiamo che anche, ad esempio, Tim o altri gestori possono avere dei negozi sul territorio, ma un conto è il servizio di intermediario, un conto è il servizio prestato direttamente dalla

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società. Quindi, secondo noi, è un servizio che viene meno e devo dire che della risposta del Sindaco quello che mi ha più colpito è il fatto che non ritiene opportuno agire minimamente per cercare di mantenere questo servizio.

Viene anche confermato che ci sarà l’ennesimo supermercato e io non ho niente contro i supermercati, ma mi pare che a Treviglio si stia un po’ esagerando, nel senso che stanno spuntando in ogni dove e quindi questo è un po’ il futuro che ci attende.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Prego, Sindaco, per una breve replica, cortesemente, grazie.

IMERI – Sindaco

Confermo che non intendo assumere posizioni o prendere posizione in quanto, uno, non mi è stato richiesto da nessuno e, due, io credo che dire che un negozio è un’attività che si insedia sul territorio e presta un servizio non di qualità, forse non sia opportuno e quindi diciamo non negli stessi livelli, considerando che Enel ha specificato che la formazione del personale sarà fatta da loro, invece io credo che si possa essere contenti che ci sono tre nuovi posti di lavoro, che il punto Enel sia affianco di quello esistente e soprattutto che, se nessuno chiama in causa il Sindaco, non vedo perché il Sindaco debba andare a chiedere cosa ne pensano i lavoratori del punto Enel.

Dall’altra parte ribadisco che, come ho detto in risposta all’interrogazione, la previsione di un insediamento commerciale in quell’area, peraltro tre volte più grande, dell’Amministrazione Borghi è confermata dall’approvazione del PGT da parte nostra, quindi probabilmente la parte commerciale è relativa a progetti e idee che c’erano già, anzi in questo caso, qualora dovesse essere, perché in questo momento è stato dato un parere negativo, quindi non è neanche vero che il privato viene a chiedere, l’Amministrazione comunale di Treviglio si attiva: a oggi il parere negativo e vedremo se l’integrazione delle pratiche consentirà di esprimere un parere favorevole.

Quindi la ricerca dei supermercati non c’è, però se vengono vuol dire che evidentemente hanno tutti interesse ad investire sul territorio e anche questo credo che sia un punto di merito e non di demerito.

Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio Grazie.

Punto n. 4 all’o.d.g.: “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari redatto ai sensi art. 58 del D.L. 25 giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 06 agosto 2008 n. 133 e s.m.i. - Approvazione del Programma per la valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio E.R.P. nr. 10 appartamenti oltre a nr. 5 autorimesse pertinenziali da alienare e nr. 2 appartamenti da valorizzare – capo II - artt. 28 e 31 della L.R. 8 luglio 2016, n. 16”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al quarto punto all’ordine del giorno: “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari - Approvazione del programma per la valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio ERP n. 10 appartamenti oltre n. 5 autorimesse pertinenziali da alienare e n. 2 appartamenti da valorizzare”.

La parola all’assessore Nisoli, prego.

NISOLI – Assessore

Grazie, Presidente. Buonasera, Consiglieri.

Questa è la prima delibera delle cinque che questa sera portiamo per quanto riguarda il piano delle alienazioni e valorizzazioni: questa prima delibera riguarda il programma per la razionalizzazione del patrimonio ERP. Abbiamo iniziato nel 2012 con la razionalizzazione e la valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare ERP, con delle dismissioni e con notevoli e numerosi interventi di sistemazione

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e di adeguamento degli appartamenti e del patrimonio esistente. Quando siamo arrivati nel 2011-‘12 abbiamo trovato comunque una situazione di appartamenti fatiscenti, parecchi sfitti, parecchi che non potevamo assegnare perché non erano a norma e abbiamo deciso di metterci mano, abbiamo fatto tutta una ricognizione di quello che era il patrimonio che non era più conveniente adeguare o ristrutturare e quindi lo abbiamo messi in vendita e, con i proventi di queste alienazioni, abbiamo sistemato parecchi appartamenti e parecchi condomini nostri.

Sono state presentate anche delle richieste di contributo alla Regione Lombardia, abbiamo preso circa un milione di euro a fondo perduto dalla Regione e abbiamo sistemato il condominio di piazza Cavour e sono stati sistemati anche altri condomini via Pasteur e via Galilei per adeguarli alle normative di risparmio energetico e anche alle normative per renderli abitabili e funzionali.

Questa sera andiamo ad inserire nel piano delle alienazioni dieci appartamenti, cinque autorimesse e anche due appartamenti che vengono valorizzati, non venduti, ma assegnati alla Risorsa Sociale Gera d’Adda, in comodato d’uso, per una finalità di carattere sociale, che è il progetto di residenzialità leggera: questi due appartamenti verranno appunto dati in comodato d’uso alla Risorsa Sociale e non saranno più nella disponibilità del Comune, ma mantengono comunque una destinazione di housing sociale.

Gli altri sono cinque appartamenti in via Guardazocca che sono all’interno di un complesso misto tra privati: questi cinque che sono del Comune hanno delle spese condominiali molto alte e non risultano più strategici e vantaggiosi per l’Amministrazione da tenere. E visto che solo uno di questi è occupato, abbiamo previsto di alienarli.

C’è il completamento dell’alienazione del compendio di via Re di Puglia 4: anche qui è un compendio misto, dove inizialmente c’erano sedici appartamenti del Comune e una quarantina dai privati, li abbiamo venduti quasi tutti, ce ne è rimasto uno e adesso inseriamo anche questo.

Un altro alloggio è in via Leonardo da Vinci 44: anche questo è all’interno di un compendio misto per cui con altri proprietari ed è in cattive condizioni come stato di conservazione, pertanto gli interventi manutentivi straordinari sono troppo elevati e non vale la pena, da parte nostra. Idem per tre alloggi che sono in via Mazzini 13, anche questi proprio in pessime condizioni: non sono utilizzabili in questo momento e i costi per la messa a norma e la messa in sicurezza sarebbero troppo elevati rispetto al taglio delle unità che escono.

Pertanto si è deciso di portare in alienazione questi immobili, che ammontano a un totale previsto di 750.000 euro e, con i proventi degli incassi di questa alienazione, qualora tutte andassero a buon fine, è prevista la sistemazione del complesso di via dei Cappuccini per un progetto importante di circa 700.000 euro, il rifacimento dei tetti, delle facciate, anche qui l’adeguamento normativo, l’eliminazione dell’umidità e per 180.000 euro all’anno, nel triennio, abbiamo inserito la manutenzione ordinaria e straordinaria leggera del patrimonio ERP che abbiamo in disponibilità del Comune. Man mano che si liberano degli appartamenti nostri, prima di riassegnarlo, in quelli dove necessitano, facciamo interventi di manutenzione e di adeguamento e poi vengono assegnati funzionali e sistemati.

Questa è la prima delibera.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Assessore. Consigliere Rossoni, prego, dichiaro aperta la discussione.

ROSSONI

L’Assessore ci ha detto che sostanzialmente gli appartamenti, gli immobili sono stati venduti anche in passato perché di fatto immobili che richiedevano grandi spese di manutenzione, con una serie di problematiche, quindi era opportuno venderli per poi investire il ricavato nella ristrutturazione di altri.

Questo, però, mi pare che, rispetto alla delibera di questa sera, possa riguardare eventualmente solo gli appartamenti di via Re di Puglia e di via Mazzini, perché invece i cinque appartamenti di via Guardazocca più l’appartamento di via Leonardo da Vinci sono degli immobili belli, sono recenti, il prezzo d’asta è abbastanza significativo perché stiamo parlando di immobile da 105.000 euro, cioè non

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sono gli immobili da 20.000 euro che sono stati venduti l’anno scorso, ma sono appartamenti comunque utilizzabili: la base d’asta è 105, in via Leonardo da Vinci 119, eccetera.

Quindi, a nostro parere, vendere in questo momento, in cui, tra l’altro, il mercato non è favorevole alla vendita di immobili, appartamenti utilizzabili per l’edilizia residenziale pubblica non ci vede favorevoli, perché di fatto diminuiamo il numero degli appartamenti e in questo caso la giustificazione non è neanche che non sono più godibili perché comunque richiederebbero degli interventi di manutenzione straordinaria: questi sono appartamenti recenti, quindi la domanda è quale sia la politica sull’edilizia residenziale pubblica dell’Amministrazione, se diminuiamo anche il numero di appartamenti che sono comunque godibili e che non richiedono interventi manutentivi.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie. Ci sono altri interventi? Non ci sono altri interventi, per cui, assessore Nisoli, se vuole rispondere, prego.

NISOLI – Assessore

Quello di via Leonardo da Vinci è fatiscente: è grande perché sono cinque vani e mezzo, però non è possibile utilizzarlo perché veramente ha necessità di essere rifatto totalmente; l’importo è 119.000 perché è in una zona di pregio di Treviglio e in più ha una consistenza importante perché è grande, mentre, per quanto riguarda quelli di via Guardazocca, anche questi sono appartamenti grandi, è vero, sono appartamenti relativamente recenti però, essendo in un complesso misto con delle spese condominiali molto alte, non c’è un’utenza che riesce ad occuparli per il costo dell’affitto e per il costo delle spese condominiali, per cui è da un po’ che risultano liberi e abbiamo deciso di metterli in vendita e valorizzare e sistemare altri appartamenti che abbiamo, che hanno dei tagli più appetibili.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Assessore. Ha chiesto la parola il Sindaco, prego.

IMERI – Sindaco

Mi sembra di tornare un po’ indietro nel tempo quando ci fu la critica per via 20 Settembre e via Re di Puglia e poi credo che sia evidente, sotto gli occhi di tutti e oggettivo il fatto che quell’azione che sembrava sicuramente forte, in realtà è quella che ha avviato un meccanismo significativo che ci ha permesso di investire in questi anni oltre 4 milioni di euro nell’edilizia residenziale pubblica.

Abbiamo sempre detto che è inutile sciacquarsi la bocca e dire che abbiamo gli alloggi ERP, abbiamo 500 o 400 alloggi, se poi utilizzabili sono 350 e se poi in questi 350 c’era ancora gente che aveva la stufetta elettrica, il vetro singolo con l’umidità sui vetri, barriere architettoniche e altro.

Credo che sia stato fatto un lungo percorso e non dimentico il fatto che nel 2014 abbiamo anche ottenuto il riconoscimento di Comune a fabbisogno abitativo elevato, accedendo ad una serie di bandi e di graduatorie di Regione Lombardia che ci hanno permesso di avere contributi significativi per il canone concordato sociale, 216.000 euro per il canone concordato nel 2015, 54, 40 e 63 per il canone sociale negli anni ‘16, ‘17 e ’18. Non dimentico il significativo contributo che abbiamo ottenuto per quanto riguarda via Cavour (960.000 euro) o per via 20 Settembre e viale Merisio (230.000 euro che Regione Lombardia ha erogato) e non dimentico neanche che, con gli 857.000 euro che abbiamo incassato da via 20 Settembre e via Re di Puglia con il primo Piano delle alienazioni, abbiamo investito 570.000 euro in via Pasteur, trasformando case fatiscenti in case accoglienti e con efficientamento energetico, cappotti e via dicendo, 120.000 euro per la palazzina di via Castel Cerreto, anch’essa fatiscente e che oggi è bellissima, e poi una serie di investimenti per l’alloggio domotico, per la sistemazione di alloggi ERP, per serramenti, sistemazioni stufe, eccetera.

Inoltre, abbiamo acquisito anche il condominio di via Carcano, che non è nel patrimonio ERP ma permette di soddisfare esigenze dei Servizi Sociali in relazione ad alcune fragilità e, in via Cavour e piazza Cameroni, abbiamo trasformato un palazzo importante, simbolo della nostra città e anche molto

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significativo architettonicamente per la storia che rappresenta, in un immobile che era nel centro della città, mezzo vuoto, e che, invece, adesso tornerà a riempirsi con un indirizzo che è stato quello per anziani e disabili con l’adeguamento delle barriere architettoniche, eccetera.

Quindi credo che la delibera di stasera possa aprire la strada ad ulteriori investimenti: l’assessore Nisoli ha citato il complesso dei Cappuccini, che ha bisogno di notevoli investimenti, per i quali proveremo anche eventualmente a partecipare a un bando di Regione e quindi liberare ulteriori risorse per altri investimenti sull’edilizia residenziale pubblica e siamo andati in questi anni a risolvere tutte quelle situazioni promiscue che si erano create in passato; non dimentichiamo che abbiamo anche risolto un contratto di locazione passiva, credo 40-50.000, euro per le case di via Torta che dovevano essere casi di emergenza e invece alla fine erano diventate case nelle quali il Comune pagava 40-50.000 euro all’anno più le spese condominiali e che abbiamo avuto il coraggio di prendere in mano e di affrontare.

Abbiamo anche sollecitato ad ALER alcuni interventi e quindi stiamo ragionando affinché si rendano disponibili anche i loro alloggi e ad oggi, se proprio andiamo a vedere, il saldo è sostanzialmente in pari in questi anni, anche perché, ripeto, nel saldo definitivo degli alloggi bisogna verificare gli alloggi veri, quindi disponibili, e il numero di alloggi totali. Questa razionalizzazione – perché di fatto è così – permette di mettere in luce, ad esempio, i tre appartamenti di via Mazzini, che molti non sapevano neanche che fossero di proprietà del Comune e, se andate a vederli, sfido chiunque a dire che siano facilmente recuperabili; di quelli di via Re di Puglia ne è rimasto uno e quindi si supera un po’ questa anomalia; via Guardazocca è un’altra situazione anomala dove in passato si è fatta questa scelta di questa promiscuità, ma appunto si fa fatica a collocarlie quindi tanto vale valorizzarli e con quelli, invece investire, sui canoni sociali o concordati del Comune, affinché si possa dare effettivamente un bisogno perché avere degli alloggi liberi non è comunque dire che abbiamo degli alloggi.

Quindi, da questo punto di vista, credo che sia una delibera che va in una direzione di una logica dell’ERP, che è quella di un ERP vero, quindi non sulla carta, gestibile anche dal punto di vista dell’efficientamento energetico, che non è solo una questione di rispetto di inquilini, dal punto di vista della vivibilità dell’alloggio, ma anche economica, perché noi anche nelle ultime riunioni con i capicasa abbiamo verificato situazioni di famiglie – penso a Castel Cerreto e via Pasteur – che stanno spendendo quasi la metà di spese condominiali rispetto a prima perché i cappotti, i serramenti, eccetera, hanno permesso un significativo efficientamento energetico, quindi anche un aiuto sociale indiretto perché si chiede meno di spese o di spese condominiali.

L’immobile di via Leonardo da Vinci è legato anche alle borse di studio Clementina Borghi, per le quali destineremo poi l’importo dell’adeguato capitolo perché altrimenti oggi, non essendo a reddito questo locale, non permetterebbe più di proseguire anche con quel progetto, nel quale invece vogliamo continuare e poi credo che vada sottolineata anche la relazione con Risorsa Sociale in merito ai due alloggi di via 24 maggio, perché la residenzialità leggera è un progetto al quale teniamo molto e che, dove è stato applicato, sta dando risultati importanti.

Quindi credo che sia una delibera che merita il voto del Consiglio comunale, anche perché non si tratta di svendere o di mercato che in questo momento non è funzionale, anche perché questa è la base d’asta e magari si possono anche alzare. Credo che i valori siano di mercato e credo che si possano concretizzare queste alienazioni, dando respiro e continuando ad investire, come abbiamo fatto fino a adesso, perché ricordo che sono quasi 4 milioni di euro investiti dal 2011 a oggi e credo che fosse da tempo che nell’edilizia residenziale pubblica non vi fossero investimenti di questo tipo. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Sindaco. Non ci sono altri interventi, per cui dichiaro chiusa la discussione.

Per dichiarazione di voto invito i Consiglieri a prenotarsi. Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui metto in votazione il punto n. 4 all’ordine del giorno: “Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari – Approvazione del programma per la valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio ERP”.

Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. Hanno votato contro la consigliera Ronchi, la

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consigliera Rossoni e il Consigliere Sonzogni e a favore gli altri.

Mettiamo ora in votazione l’immediata esecutività della delibera. Sono aperte le votazioni. Sindaco, grazie. Consigliera Frigerio, grazie. Sono chiuse le votazioni. Hanno votato contro il consigliere Ronchi, la consigliere Rossoni, il consigliere Sonzogni e a favore gli altri Consiglieri.

Il punto all’ordine del giorno è approvato.

Punto n. 5 all’o.d.g.: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2019 – 2020 – 2021 redatto ai sensi art. 58 del D.L. 25 giugno 2008 n. 112 convertito, con modificazioni, dalla legge 06 agosto 2008 n. 133 e s.m.i., con variante urbanistica ex art. 95 bis della legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 – Porzione di area di via Magellano/Pontirolo/dei Cappuccini”.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Veniamo ora al punto n. 5: “Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari anno 2019-2021 con variante urbanistica. Porzione di area di via Magellano, Pontirolo e dei Cappuccini”.

Prego, assessore Nisoli, a lei la parola.

NISOLI – Assessore

Grazie, Presidente. Con questa delibera, oltre all’inserimento di questo mappale, di questa porzione di area di via Magellano, Pontirolo e dei Cappuccini nel Piano delle alienazioni, si prevede anche la modifica della destinazione d’uso con variante urbanistica ai sensi dell’articolo 95 bis della legge regionale 12 del 2005; l’articolo 95 bis consente all’Amministrazione comunale, qualora vengano inserite delle aree di propria proprietà all’interno del Piano delle alienazioni, la possibilità di modificarne la destinazione d’uso, passando dal Piano dei Servizi al Piano delle Regole per avere una maggiore valorizzazione appunti di questi beni.

L’area in oggetto è posta proprio sull’incrocio tra la via Magellano, via Pontirolo e via dei Cappuccini, attualmente è un’area incolta e nel PGT a destinazione d’uso parte a parcheggio pubblico per 600 metri quadrati e parte a verde per 1.300 metri quadrati.

La proposta di variazione è di lasciare i 600 metri quadrati con destinazione a parcheggio, in quanto saranno a supporto della via Magellano appunto e trasformare i 1.235 metri quadrati in inedificabile, inserendoli nell’articolo 25 del Piano delle Regole. Grazie a questa trasformazione, verrà inserita appunto la parte edificabile nelle alienazioni per un importo presunto di 389.000 euro. Grazie.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Assessore. Dichiaro aperta la discussione invito i Consiglieri a intervenire. Consigliere Sonzogni, prego.

SONZOGNI

Grazie, Assessore. L’area effettivamente l’ho ben presente perché mi capita spesso di passare da quelle parti ed è da lunghissimo tempo che è sostanzialmente inutilizzata, quindi ha anche una logica sul piano amministrativo ed economico una sua valorizzazione.

Colgo, però, l’occasione per sollevare un tema che tocca in realtà trasversalmente tutta la serie di proposte che portate stasera in Consiglio comunale su questi temi: vediamo che vi sono diverse alienazioni e diverse valorizzazioni previste, ma quello che non ci è chiaro a questo punto e che sarebbe interessante che lei ce lo dicesse in premessa è lo stock in realtà di patrimonio di cui il Comune a questo punto dispone. Questa è una riserva di patrimonio che nel tempo si è formata in capo al Comune per tutta una serie di vicende anche di decenni fa, quindi abbiamo un patrimonio fatto di terreni e di immobili a varia destinazione.

Stiamo utilizzando qualcosa di troppo rispetto a quello che è il nostro patrimonio storico e che poi ovviamente, una volta utilizzato, non ritorna più: un conto è quello che è stato fatto, ad esempio, nel caso – si può discutere o meno e si può condividere o meno – del Foro Boario, cioè vendo un’area e ne

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compro un’altra a sud della stazione: in un punto c’era la fiera e nell’altro sito, a sud della stazione, realizzo un altro polo fieristico. Lasciamo perdere le considerazioni svolte prima, che sono ovviamente frutto di opinioni molto divergenti, però lì vediamo che c’è una linearità.

In questo caso, a fronte di questa serie di alienazioni, noi ci chiediamo dove si sta andando, cioè qual è la traiettoria che si sta tenendo, cosa lasciamo in eredità alle prossime Amministrazioni, qual è qual la disponibilità complessiva di patrimonio da cui attingere.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, Consigliere. Ci sono altri interventi? Consigliere Giussani, prego.

GIUSSANI

Vorrei dire al consigliere Sonzogni che la traiettoria è quella di lasciare alle prossime generazioni e a chi verrà dopo di noi non quella porcheria che abbiamo trovato noi, perché stiamo parlando di reliquati, stiamo parlando di appartamenti che nessuno sapeva che esistevano, stiamo parlando di realtà fatiscenti, stiamo parlando di malagestione sotto il periodo del PD, stiamo parlando di tutta una serie di mancanze che noi oggi stiamo piano piano sistemando. Certo, non è facile perché andare a sistemare tutto quello che abbiamo trovato, signori, è duro.

Detto questo, però, tenete presente un aspetto, cioè che, quando vendiamo un’area per comprarne un’altra non va bene perché non va bene: aver venduto il Foro Boario per comprare e fare un polo fieristico come Dio comanda a sud di Treviglio non va bene, perché abbiamo speso troppo, è troppo grande, una cosa e l’altra, ma lì è patrimonio aggiunto, signori.

Forse qualcuno non ha capito che a fronte di quell’area che abbiamo preso di Foro Boario di 4 milioni, adesso ne abbiamo una che vale 7 milioni o forse qualcosa di più e a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, a essere sempre critici, alla fine stufate anche: è vostro diritto, per l’amor di Dio, intervenire e dire le cose, però cercate di avere almeno l’onestà intellettuale di ammettere che si sta lavorando per sistemare le porcherie che abbiamo trovato. Grazie, ho finito.

COLOGNO – Presidente del Consiglio

Grazie, consigliere Giussani. Altri interventi? Grazie, non parlate, per cortesia. Non ci sono altri interventi per cui la parola all’assessore Nisoli per replica, prego.

NISOLI – Assessore

Oltre agli immobili che sono già inseriti nel Piano delle alienazioni tuttora vigente e che poi questa sera al punto n. 8 andiamo ad aggiornare e ad approvare, ci sono tutta questa serie di reliquati che sono inseriti nel Piano dei servizi con destinazioni o a verde o a servizi in progetto: sono immobili che sono stati oggetto di cessioni in caso di lottizzazioni o comunque nel corso di realizzazioni di Piani attuativi negli anni e, essendo rimasti, come in questi casi, incolti o non utilizzati, l’Amministrazione ha ritenuto di dare una valorizzazione. Ad esempio, su questo punto che abbiamo visto adesso, la necessità di parcheggi in via Magellano abbiamo verificato che esiste ed era anche nel programma elettorale, mentre la zona verde è notevole, è già realizzata, c’è già un polmone verde lì in zona nord, per cui erano inutili ulteriori 1.300 metri di verde.

La valutazione è stata: incasso dei soldi dalla realizzazione e dalla vendita di questa porzione edificabile e, con l’incasso, costruisco i parcheggi e questa era un po’ la filosofia di tutte le modifiche che portiamo questa sera al Piano delle alienazioni. Con l’introito vado a realizzare degli standard o a completarli dove non ci sono.

Si sono ancora parecchie aree che sono state cedute e che sono inutilizzate, per quest’anno si è deciso di modificare queste tre e le prossime Amministrazioni potranno decidere di portare avanti ulteriori modifiche e, nel frattempo, ci sono anche altre cessioni che vengono incassate o comunque acquisite al patrimonio da valorizzare o da utilizzare per destinazioni standard. Grazie.

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