3.3 Funzioni di Jack nel superspazio
In questo paragrafo presentiamo una generalizzazione nel superspazio delle funzioni di Jack: come nel caso classico, si estende il campo dei coecienti Q con un parametro formale πΌ e (dopo aver denito una generalizzazione del prodotto scalare denito nel paragrafo precedente) si cerca una base ortogonale che sia unitriangolare rispetto alla base monomiale ordinata con l'ordine di dominanza per le superpartizioni.
Sia dunque πΉ = Q(πΌ), con πΌ indeterminata, e denotiamo con π΄πΉ l'algebra delle
funzioni simmetriche nel superspazio a coecienti in tale campo, con π΄πΉ[π|π]
il sottospazio di quelle omogenee di grado dispari π e pari π. Deniamo ora un prodotto scalare in modo che le superfunzioni simmetriche somme di potenze siano ancora ortogonali fra loro.
Denizione 3.3.1. Indichiamo con hhΒ·, Β·iiπΌ la forma bilineare su π΄πΉ determi-
nata da
hhΒ·, Β·iiπΌ : π΄πΉΓ π΄πΉβ πΉ ; hhπΞ, πΞ©iiπΌ = (β1) (
π
2)π§Ξ(πΌ)πΏΞΞ©, dove π§Ξ(πΌ) = π§Ξπ πΌπ(Ξ).
Anche in questo caso abbiamo una generalizzazione del criterio per vericare la dualitΓ di due basi.
Lemma 3.3.1. Siano, per ogni π, π β N, {π’Ξ}Ξβπ πππ [π |π] e {π£Ξ}Ξβπ πππ [π |π]
due basi di π΄[π|π]. Si ha che {π’Ξ}Ξβπ πππ e {π£Ξ}Ξβπ πππ sono basi duali di A se
e solo se Γ Ξβπ πππ π’Ξ(π₯, π)π£Ξ(π¦, Ξ¦) = Γ π , πβ₯1 (1 β π₯ππ¦πβ ππΞ¦π) β1 πΌ,
dove π₯ = (π₯1, π₯2, . . .), π¦ = (π¦1, π¦2, . . .) sono insiemi di variabili commutative, π= (π1, π2, . . .), Ξ¦ = (Ξ¦1,Ξ¦2, . . .) sono insiemi di variabili anticommutative.
Come nel caso classico, base monomiale e completa non sono piΓΉ duali ri- spetto a tale prodotto scalare; introduciamo pertanto la "versione super" delle funzioni ππΌ
π denite nel capitolo 2.
Denizione 3.3.2. Deniamo le funzioni ΛππΌ π, π
πΌ
π con π β N tramite la funzione
generatrice Γ πβ₯0 π‘π(ππΌ π(π₯) + π Λπ πΌ π(π₯, π)) = Γ π (1 β π‘π₯π+ πππ) β1 πΌ,
dove π‘ Γ¨ una variabile commutativa, π una variabile anticommutativa. Denia- mo poi {ππΌ
Ξ} come la base moltiplicativa denita da tali elementi, cioΓ¨ poniamo
per ogni superpartizione Ξ β ππππ [π|π], con π, π interi positivi, ππΌ Ξ = π Γ π=1 Λ ππΌ Ξπ π(Ξ) Γ π=π+1 ππΌ Ξπ .
Tali superfunzioni sono a meno di segno le duali di quelle monomiali, come piΓΉ precisamente enunciato nella proposizione seguente.
Proposizione 3.3.1. Risulta valida la seguente identitΓ : Γ Ξβπ πππ (β1) (π2)πΞ(π₯, π)ππΌ Ξ(π¦, Ξ¦) = Γ π , πβ₯1 (1 β π₯ππ¦πβ ππΞ¦π) β1 πΌ, pertanto hhπΞ, ππΌ Ξ©iiπΌ= (β1) ( π 2)πΏΞΞ© dove, in entrambe le espressioni, m Γ¨ il grado dispari di Ξ.
Deniamo ora una "versione super" dell'endomorsmo ππΌdi ΞπΉdenito nel
capitolo 2, o equivalentemente una generalizzazione in π΄πΉ dell'endomorsmo Λπ
di π΄ denito nel paragrafo precedente.
Denizione 3.3.3. Per ogni π½ β πΉ indichiamo con Λππ½ l'endomorsmo dell'al-
gebra delle funzioni simmetriche nel superspazio a coecienti in F cosΓ¬ denito: Λ ππ½: π΄πΉ β π΄πΉ tale che Λ ππ½( ππ) = (β1) πβ1 π½ ππ πΛπ½( Λππ) = (β1) π π½πΛπ.
In particolare siamo interessati all'endomorsmo ΛππΌ, che quindi Γ¨ denito
da Λ ππΌ( ππ) = (β1) πβ1 πΌ ππ πΛπΌ( Λππ) = (β1) π πΌπΛπ.
PoichΓ¨ ΛππΌ Γ¨ un endomorsmo di algebre si ha, data Ξ ` (π|π),
Λ
ππΌ( πΞ) = (β1) π+πβπ (Ξ)
πΌπ(Ξ)πΞ,
ovvero ΛππΌ ammette una base ortogonale di π΄πΉ come autovettori. Come nel
caso classico per ππΌ, dunque, si ha che ΛππΌ Γ¨ autoaggiunto rispetto al prodotto
scalare, ovvero
3.3 Funzioni di Jack nel superspazio 87 Analogamente al caso classico, ΛππΌ, in generale, non Γ¨ piΓΉ un'involuzione (nΓ¨
un'isometria) di π΄πΉ; in particolare Λπ β1
πΌ =πΛπΌβ1. Inoltre l'azione di ΛππΌ sulla base
{ππΌ
Ξ}Γ¨ un'estensione molto naturale di quella di ππΌsulle funzioni π πΌ π, in quanto si ha Λ ππΌ(π πΌ Ξ) = πΞ.
Possiamo ora introdurre l'argomento fondamentale di questo paragrafo, ov- vero le funzioni di Jack nel superspazio, o superfunzioni di Jack (o, per brevitΓ , super-Jack).
Denizione 3.3.4. Le superfunzioni di Jack ππΌ
Ξ sono funzioni simmetriche nel
superspazio denite dalle seguenti proprieta: Β ππΌ
Ξ= πΞ+
Γ
Ξ©<Ξπ’ΞΞ©πΞ©
dove π’ΞΞ©β πΉ e < indica l'ordine di dominanza sulle superpartizioni,
Β hhππΌ Ξ, π
πΌ
Ξ©iiπΌ=0 se Ξ β Ξ©.
Ovvero sono superfunzioni unitriangolari rispetto alla base monomiale con l'or- dine di dominanza e ortogonali.
Come nel caso classico, l'esistenza di funzioni che soddisno tali proprietΓ non Γ¨ ovvia, perchΓ¨ l'ordine di dominanza nelle superpartizioni non Γ¨ lineare. Un modo per provare che le superfunzioni di Jack sono denite per ogni super- partizione Γ¨ lavorare, similmente a quanto fatto nel caso classico, con π variabili e mostrare che i superpolinomi di Jack sono gli autovettori comuni di due ope- ratori di π΄π , πΉ e considerare poi il limite in innite variabili; in particolare, si
considerano i seguenti endomorsmi: π·= πΌ 2 π Γ π=1 π₯2 π π2 π π₯2 π + Γ 1<πβ π < π π₯ππ₯π π₯πβ π₯π ( π π π₯π βππβ ππ π₯πβ π₯π π π ππ ) Ξ = πΌ π Γ π=1 π₯πππ π π π₯π π π ππ + Γ 1<πβ π < π π₯πππβ π₯πππ π₯πβ π₯π π π ππ .
I superpolinomi di Jack possono dunque essere caratterizzati nel modo seguente: ππΌ Ξ= πΞ+ Γ Ξ©<Ξ π’ΞΞ©πΞ© π· ππΌ Ξ= πΞ(πΌ)π πΌ Ξ e Ξπ πΌ Ξ =πΛΞ(πΌ)π πΌ Ξ.
Si osservi che, a dierenza del caso classico, tali operatori non hanno tut- ti gli autovalori distinti: puΓ² accadere che per due partizioni Ξ©, Ξ si abbia πΞ(πΌ) = πΞ©(πΌ), ΛπΞ(πΌ) = ΛπΞ©(πΌ); tuttavia si dimostra che in tali casi Ξ e Ξ© non sono confrontabili per l'ordine di dominanza, pertanto il sistema resta univo- camente determinato grazie alla richiesta di unitriangolaritΓ rispetto alla base monomiale con l'ordine di dominanza. Osserviamo che se Ξ β ππππ(0|π), ovvero Γ¨ una partizione classica, la superfunzione di Jack indicizzata da questa coincide con la funzione di Jack classica.
Presentiamo ora alcune proprietΓ delle Super-Jack; in particolare, ci soerme- remo su quelle che possono essere considerate le generalizzazioni di quelle enun- ciate nel caso classico.
Osservando che ππππ(π|π) ammette un minimo, ovvero la partizione Ξππ π =
(π β 1, π β 2 . . . , 1, 0; 1πβπ(πβ2 1)), possiamo dedurre dall'unitriangolaritΓ delle
Super-Jack il caso particolare πΞπΌ
ππ π= π
πΌ Ξππ π
e quindi nei casi specici di ππππ(0|π), ππππ(1|π) si ha π(;1π)= π(;1π)= ππ, π(0;1π)= π(0;1π)=πΛπ.
Per descrivere la forma quadratica delle superfunzioni di Jack, introduciamo una notazione che generalizza la nozione di "uncini" alle superpartizioni. Denizione 3.3.5. Sia Ξ β ππππ, e consideriamo la sua rappresentazione nella forma (Ξβ,Ξ). Sia π una cella quadrata del superdiagramma di Ξ; usando le
notazioni della denizione 1.8.2, poniamo β
π’ π
Ξ (πΌ; π ) = πΌ(πΞβ(π ) + 1) + πΞ(π ), (3.1)
βπ π π€Ξ (πΌ; π ) = πΌππ(π ) + πΞβ(π ) + 1. (3.2)
Ad esempio:
Sia π la cella di posto (2, 1) nella superpartizione Ξ = (5, 3, 0; 4, 3, 1, 1). Allora gli uncini di π relativi alla superpartizione Ξ sono:
β
π’ π
Ξ (πΌ; π ) = 4πΌ + 5, β π π π€
3.3 Funzioni di Jack nel superspazio 89
s
Figura 3.3: Superdiagramma relativo alla superpartizione Ξ = (5, 3, 0; 4, 3, 1, 1) con la cella di posto (2, 1) evidenziata da una π
Introduciamo inoltre la seguente notazione: se Ξ β ππππ, indichiamo con π΅Ξ Γ¨
l'insieme delle celle quadrate del superdiagramma di Ξ che non appartengono sia a una riga che a una colonna terminanti con un cerchio.
s s s s s s s
s s s
Figura 3.4: Supedriagramma relativo alla superpartizione Ξ = (5, 3, 0; 4, 1) con la celle appartenenti a π΅(5,3,0;4,1) evidenziate da una π
Si ha il seguente risultato:
Proposizione 3.3.2. Indichiamo con ππΌ
Ξ l'inverso della forma quadratica di
ππΌ
Ξ a meno di segno, ossia
ππΌ Ξ= (β1) ( π 2) hhππΌ Ξ, π πΌ Ξii β1 πΌ ,
dove m Γ¨ il grado dispari di Ξ. Allora si ha ππΌ Ξ= πΌ βπ Γ π βπ΅Ξ βπ π π€ Ξ (πΌ; π ) β π’ π Ξ (πΌ; π ) . Possiamo ora denire la "versione super" della base {ππΌ
π; π β πππ }esplicita-
mente: per ogni Ξ β ππππ, si pone
che, data l'ortogonalitΓ delle superfunzioni di Jack e la denizione di ππΌ Ξ, soddisfa hhππΌ Ξ, π πΌ Ξ©iiπΌ= (β1) ( π 2)πΏΞΞ©.
Vediamo ora come agisce l'endomorsmo ΛππΌ sulle superfunzioni π πΌ Ξ.
Proposizione 3.3.3. Sia Ξ β ππππ(π|π). L'endomorsmo ΛππΌ agisce sulla
superfunzione di Jack ππΌ
Ξ nel modo seguente:
Λ ππΌπ πΌ π = (β1) ( π 2)ππΌ β1 π0 .
Da tale risultato possiamo anche dedurre che ππΌ (;π ) = π πΌ π, π πΌ (π ;)=πΛ πΌ π. Infatti ππΌ (;π ) = ππΌβ1π πΌβ1 (;1π) = ππΌβ1ππ= π πΌ π, ππΌ (π ;) = ππΌβ1π πΌβ1 (0;1π)= ππΌβ1πΛπ =πΛ πΌ π.
Anche in questo caso, Γ¨ possibile fornire delle espressioni per il prodotto delle su- perfunzioni di Jack e le funzioni elementari o omogenee della forma Λππ, ππ, Λβπ, βπ,
ovvero delle formule di Pieri per le super-Jack nel caso supersimmetrico; queste tuttavia risultano notevolmente piΓΉ complesse rispetto al caso classico, in quan- to nei coecienti di tali formule accanto a un fattore lineare, simile a quelli che compaiono nel caso classico, ne occorre uno non lineare, che puΓ² essere calcolato come determinante di apposite matrici. Data la complessitΓ di tali espressioni, ci limiteremo a una formulazione elementare delle formule di Pieri, senza calco- lare esplicitamente i coecienti che occorrono. Preliminarmente introduciamo una notazione utile: date Ξ, Ξ© superpartizioni, diciamo che Ξ©/Ξ Γ¨ un π-stricia verticale (rispettivamente orizzontale) se sia Ξ©β/Ξβ che Ξ©/Ξ sono π-stricie
vertical (rispettivamente orizzontali)i, Γ¨ un Λπ-stricia verticale (rispettivamen- te orizzontale) se Ξ©β/Ξβ Γ¨ un π-stricia verticale (rispettivamente orizzontale)
mentre Ξ©/Ξ Γ¨ un (π + 1)-striscia orizzontale.
Proposizione 3.3.4. Si hanno le seguenti espressioni, note come formule di Pieri per le funzioni di Jack nel superspazio:
πππ πΌ Ξ= Γ Ξ© πΞΞ©πΌ πΞ©πΌ, πΛππ πΌ Ξ= Γ Ξ© Λ πΞΞ©πΌ πΞ©πΌ,
3.3 Funzioni di Jack nel superspazio 91 con ππΌ
ΞΞ©, Λπ πΌ
ΞΞ©β πΉ. In tali formule gli unici coecienti non nulli sono, rispetti-
vamente, i ππΌ
ΞΞ© tali che Ξ/Ξ© Γ¨ una n-striscia verticale Γ¨ i Λπ πΌ
ΞΞ© tali che Ξ/Ξ© Γ¨
una Λπ-striscia verticale .
Vorremmo ora studiare il comportamento delle superfunzioni di Jack rispet- to alla valutazione costante, che indichiamo con ππΌ
Ξ(1 π
). Tuttavia dobbiamo prima specicare cosa si intende con "valutazione costante" nell'ambiente delle superfunzioni simmetriche; infatti quella che a prima vista puΓ² sembrare la de- nizione piΓΉ naturale, ovvero porre π₯1= π₯2= Β· Β· Β· = π₯π =1, π₯π+1= π₯π+2= Β· Β· Β· =0
non darebbe risultati particolarmente interessanti, in quanto nella maggior par- te dei casi il risultato di questa operazione sarebbe banalmente 0 a causa della presenza delle variabili anticommutative. Pertanto per denire l'azione della va- lutazione costante abbiamo bisogno di introdurre alcune notazioni. Sia π β π΄πΉ,
di grado dispari π; consideriamo la riduzione ad π variabili (ottenuta ponendo π₯π+1= ππ+1= π₯π+2= ππ+2= Β· Β· Β· =0ed Γ¨ dunque un superpolinomio simmetrico
in π΄πΉ , π) che per semplicitΓ indichiamo ancora con π . Indichiamo con π(1...π)
l'operatore che seleziona il coeciente di π1, . . . , ππin una superfunzione, ovvero
l'applicazione denita come segue π(1...π)(ππ1πππ) = ο£±   ο£²   ο£³ 1 π π π= π ed ππ = π per ogni π = 1, . . . , π, 0 ππ π‘π π π πππ‘π .
Consideriamo ora l'operatore la cui azione si ottiene dividendo il risultato di π(1...π) per il determinante di Vandermonde nelle prime π variabili, in modo da rimuovere la parte antisimmetrica:
Λ ππ= π(1,...,π) Γ 1 β€π< π β€π(π₯πβ π₯π) .
Deniamo dunque la valutazione costante nel modo seguente. Denizione 3.3.6. Sia π β π΄π di grado dispari π. Poniamo
π(1π) = ( Λπππ) |π₯1=...π₯π=1.
Ad esempio:
Si vuole calcolare la specializzazione costante di π = π(1,0;1) β π΄3[2|2]. Si ha
dunque Λ π2π(1,0;1)= π₯1π₯3β π₯2π₯3 π₯1β π₯2 = π₯3. In conclusione quindi π(1,0;1)(1, 1, 1) = 1.
Introduciamo inoltre la seguente notazione: per Ξ superpartizione di grado di- spari π, indichiamo con πΞil diagramma di Ferrers "storto" Ξ/(π, πβ1, . . . , 1).
Figura 3.5: diagramma relativo ad π(5,3,0;4,1)
Possiamo nalmente applicare la valutazione costante alle superfunzioni di Jack.
Proposizione 3.3.5. Sia π β N, Ξ β ππππ; allora si ha ππΌ Ξ(1 π ) = Γ π βπΞπ+ πΌπ 0 πΞ(π ) β π 0 πΞ(π ) Γ π βπ΅Ξβ π π π€ Ξ (π ; πΌ) .
In ultimo, notiamo che si puΓ² considerare l'equivalente nel superspazio delle funzioni π½πΌ
π, ottenute dalle funzioni di Jack tramite una moltiplicazione per
scalare. Per ogni Ξ β ππππ si denisce ππΌ Ξ = Γ π βπ΅Ξ βπ π π€ Ξ (π ; πΌ) e si pone π½πΌ Ξ = π πΌ ΞπΞ.
Bibliograa
[1] Richard P. Stanley. Enumerative Combinatorics: Volume 2, Cambridge University Press (1999)
[2] Ian G. Macdonald. Symmetric Functions and Hall Polynomials, Oxford University Press (1995)
[3] Ludovic Alarie-Vezina, Olivier Blondeau-Fournier, Patrick Desrosiers, Luc Lapointe, Pierre Mathieu. Symmetric functions in superspace: a compendium of results and open problems (2019)
Un grazie sentito al Professor Caselli non solo per la disponibilitΓ e la gentilezza con cui mi ha seguito nello svolgere questo lavoro, ma anche per l'incoraggiamento e i validi consigli con cui mi ha supportato.