3. Le politiche abitative
4.9 In futuro
Gli operatori del progetto stanno pensando ad un suo possibile sviluppo futuro: il
Condominio Solidale.
Un’evoluzione in chiave fortemente sociale che prende spunto dalle iniziative di co- housing nate in Nord Europa e sperimentate di recente in Italia.
Rappresenta, quindi un positivo esempio di progettazione perché capace di rispondere alle nuove esigenze dell’abitare relazionandosi con un contesto di risorse scarse.
Il modello di co-residenza è infatti ricco di soluzioni per ottimizzare spazi, tempi di vita, denaro pubblico e per potenziare relazioni sociali positive capaci di tradursi in principi di condivisione delle moderne community e in opportunità di welfare generativo basato sul coinvolgimento diretto delle persone.
Mentre nelle forme tradizionali la composizione del nucleo di coabitanti avviene attraverso un processo spontaneo di aggregazione tra privati, il Condominio Solidale prevede una selezione e conseguente costituzione effettuata da terzi: Istituzioni Pubbliche e Volontariato.
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Tale diversità di approccio, derivante dalla necessità di rispondere al disagio abitativo e all’insorgere di nuove povertà e marginalità sociale, comporta non solo percorsi articolati e strutturati per l’individuazione di soggetti idonei, ma anche il ricorso a strategie, procedure, organizzazione e figure professionali che facilitino la positività della vita e delle relazioni ne condominio.
CONCLUSIONI
Abbiamo visto come, a seguito delle trasformazioni demografiche, occupazionali ed economiche che hanno caratterizzato il nostro paese negli ultimi anni, sia necessario mettere in atto nuove strategie d’intervento e quindi puntare su un welfare di tipo attivo, un welfare delle capacità.
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Dietro all’approccio delle capacità si cela fondamentalmente un’idea molto semplice, ovvero che l’analisi politica, sociale ed economica dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle concrete capacità degli individui di ottenere i conseguimenti che essi realmente desiderano.
Vi sono però due rischi per la sua realizzabilità: da un lato che quest’idea venga troppo semplificata perdendo tutta la forza teorica che accompagna la linearità dell’idea; dall’altro, se a tale idea non si accompagna un’operalizzazione empirica e applicativa, vi è il rischio che rimanga ad un livello concettuale, limitata al mondo delle idee.
Possiamo concludere dicendo che un progetto, come quello di Abitare solidale, che tenga conto dell’uguaglianza di opportunità e delle sostanziale libertà degli individui in un’ottica in cui lo scambio solidale tra membri di una comunità, e non lo scambio di tipo economico, rappresenti l’elemento cardine del progetto, possa dar concretezza alla semplicità dell’idea seniana.
Abitare solidale, infatti, rappresenta una possibile scommessa per le attuali politiche
sociali nazionali, soprattutto in quei contenti in cui (come quello toscano) si tende a raggiungere un nuovo modello organizzativo per un rinnovamento dell’assistenza territoriale in termini di integrazione (gestionale, professionale e tecnica) dove la salute è vista in una definizione molto ampia.
L’unione dei Comuni della Valdera71, per rispondere alle problematiche abitative emergenti, decide, nel 2013, di sottoscrivere un apposito protocollo d’intesa con l’Associazione Auser Volontariato Territoriale di Firenze e l’Associazione, presente sul territorio, “Casa Valdera” al fine di disciplinare i rapporti nella gestione concreta del progetto.
L’Unione Valdera infatti ha deciso di sperimentare nuove forme di contrasto al disagio abitativo basate su forme solidali di coabitazione in grado di integrare le politiche a sostegno del diritto alla casa e nel contempo incentivare buone pratiche di cittadinanza attiva incrementando il senso di coesione sociale della comunità.
Per questo motivo ha individuato nel progetto Abitare Solidale un valido strumento da attivare anche nel proprio territorio mediante la collaborazione con l’Associazione Auser Volontariato Territoriale di Firenze, soggetto gestore del progetto in grado di
71 Il riferimento all’Uninone dei Comuni della Valdera (Provincia di Pisa) si basa sulla mia personale esperienza professionale in quanto è la zona dove lavoro come assistente sociale territoriale da circa due anni.
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svolgere un ruolo di supporto e facilitazione per l’avvio dell’intervento ed il monitoraggio dello stesso in itinere e l’Associazione “Casa Valdera” attiva da tempo nell’ambito degli interventi di contrasto al disagio abitativo fondati sui principi del social housing e del cohousing finalizzati a creare delle risposte concrete ai bisogni emergenti incentivando buone pratiche di cittadinanza attiva e welfare di comunità. C’è da dire, però, che la realizzazione di tale progetto, per esempio nella stessa Zona Valdera, non è così facile come potrebbe sembrare, in quanto prevede inizialmente un rivoluzione culturale rivolta in primis agli operatori, agenti politici e sociali, che dovrebbero promuoverla.
In questa zona, infatti, il principale ostacolo incontrato è stato quello di dare credibilità al progetto agli occhi di chi avrebbe dovuto presentarlo al territorio, ai propri utenti, ai propri cittadini e alle organizzazioni di volontariato presenti nel territorio.
Purtroppo sia a livello di decisioni politiche (Comuni) che a livello operativo (assistenti sociali, volontari di associazioni etc.) il progetto ha incontrato scarsa collaborazione. Credo che introdurre nel proprio operato professionale nuove metodologie d’intervento costi più fatica, che sia anche ritenuto da molti più rischioso e che per questo si tenda a lavorare con i medesimi strumenti e modalità, non tenendo conto che i bisogni cambiano, così come cambiano le risorse a disposizione.
A volte, per noi operatori, è più facile limitarci a rispondere di non avere soluzioni al problema, piuttosto che andare alla ricerca di nuove soluzioni, non standardizzate e predefinite, che richiedono creatività, forza di volontà e fiducia e passione nella propria professione.
Queste attitudini a volte sono sopraffatte dal carico di lavoro, di difficile gestione, e dalle situazioni urgenti ed emotivamente complesse da affrontare.
Ostacoli che nella zona fiorentina, dove il progetto è nato e cresciuto, probabilmente si sono presentate in numero minore in quanto l’associazione promotrice si è resa attiva nel promuovere, pubblicizzare, coinvolgere e dare operatività al progetto, ma che sembrano ormai insormontabili nella Zona Valdera.
87
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1)
MODULO DI RACCOLTA INFORMAZIONI PER
COABITAZIONE
SOGGETTO OSPITANTE
Chi chiama: diretto interessato
altro (specificare)...
se ALTRO:
il diretto interessato è stato coinvolto ed informato sul progetto? SI ….NO...
Dati anagrafici
Nome: Cognome: Età:
Città: Indirizzo (via, numero civico, cap) : Recapiti telefonici:
E mail:
Titolo di studio:
Caratteristiche Spazio Offerto
Camera singola Camera matrimoniale Piano...
Optional uso:
D
ATA CONTATTO...89
Cucina Soggiorno abitabile Giardino Garage
altro……… Appartamento libero
Presenza ascensore
INFORMAZIONI PERSONALI
1. Breve descrizione della propria vita passata (occupazione, rapporti familiari
ecc.)
2. Interessi artistici, ludici e culturali:
3. Descrizione della giornata tipo, abitudini ed orari:
4. Sarebbe disponibile ad ospitare anche donne/uomini con figlia/o?
5. Altre informazioni utili:
RICHIESTE ALL'OSPITE
1. Quali caratteristiche dovrebbe avere la persona che ospita?
2. E' disponibile a ospitare:
• madre con figlia/o ? SI... NO...
• ospite di un altro sesso? SI... NO...
• ospite con un animale domestico (cane, gatto, ecc.)? SI... NO...
3. Cosa dovrebbe fare?
90
5. Ha esigenze specifiche (ad esempio l'ospite deve essere dotato di patente?) ?
Altre note
…...
dati rilasciati saranno trattati nell'ambito esclusivo del presente progetto "Abitare Solidale" e secondo la vigente normativa sulla privacy. Il sottoscritto_____________________ autorizza quindi al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla L.196/2003 e s.m.i.
Firma (leggibile)
2)
MODULO DI RACCOLTA INFORMAZIONI PER CO-
HOUSING
SOGGETTO OSPITE
Chi chiama: diretto interessato
altro (specificare)... Dati anagrafici Nome: Cognome: Età: Paese di origine:
D
ATA CONTATTO...O
PERATORE...91
Città: Indirizzo (via, numero civico, cap) : Recapiti telefonici:
E mail:
Titolo di studio
Caratteristiche Spazio Richiesto
Camera singola Camera matrimoniale Optional uso:
Cucina Soggiorno abitabile Giardino Garage
altro………
INFORMAZIONI PERSONALI
1. Interessi artistici, ludici e culturali:
2. Descrizione della giornata tipo, abitudini ed orari:
3. Il progetto potrebbe prevedere la contribuzione economica per una quota parte delle spese delle utenze, oltre che per il vitto. Dispone di risorse economiche, anche minime (da lavoro, contributi vari)?
4. Altre informazioni utili (se dotato di patente, di particolari attestati/diplomi ecc) :
RICHIESTE ALL'OSPITE
Quali caratteristiche dovrebbe avere la persona che la ospita ? SPAZIO RISERVATO PER PERSONE NON COMUNITARIE
E' in regola con il permesso di soggiorno? SI [ ] NO [ ] Se si, quando le scade? …...
92
E' disposto a coabitare con una persona dell'altro sesso?
Che cosa è disposta a fare a favore della persona che la ospita?
Altre note
I dati rilasciati saranno trattati nell'ambito esclusivo del presente progetto "Abitare Solidale" e secondo la vigente normativa sulla privacy. Il sottoscritto_____________________ autorizza quindi al trattamento dei dati personali, secondo quanto previsto dalla L.196/2003 e s.m.i.
Firma (leggibile)
3)
PATTO ABITATIVO
L’anno 20.. il giorno …...del mese di …... Tra le signore
…..., nata/o a …... il …..., residente in …..., Via …... n. …... (C.F. …...), di seguito denominata
COMODANTE e
…..., nata/o a …... il …..., residente in …..., Via …... n. …... (C.F. …...), di seguito denominata
93
PREMESSO CHE
le parti sono informate e condividono principi, modalità ed obiettivi del progetto “Abitare Solidale”, promosso dalle Associazioni Auser Volontariato Territoriale Firenze
SI STIPULA IL SEGUENTE PATTO ABITATIVO
La signora …...
CONCEDERA' alla signora …... l'uso gratuito di n. 1 camera da letto, nonché degli altri spazi dell'abitazione sita in via …... (eccetto la propria camera da letto).
GARANTIRA' alla signora …... la possibilità di reperire e svolgere propria attività lavorativa, compatibilmente con le esigenze di vita della comodante.
SI IMPEGNA inoltre a garantire alla signora …... la possibilità di gestire, previo adeguato preavviso, il proprio tempo libero, ivi compresi periodi di assenza dal domicilio, e di ricevere visite (sempre in maniera concordata) presso la propria abitazione
La signora …...
GARANTIRA' alla signora …... un adeguato sostegno materiale, collaborando alla gestione della casa e occupandosi delle normali mansioni quotidiane (pulizie; spesa; preparazione pasti principali ecc.), ed emotivo, condividendo con la stessa momenti di socializzazione …...
CONDIVIDERA' con la signora...o i di lei parenti, eventuali assenze in orario notturno o in occasione di vacanze, visite a congiunti/amici ecc.
Questo Patto Abitativo regolamenta le buone pratiche di convivenza tra le parti in narrativa e costituisce la base per un rapporto fondato sul rispetto delle esigenze dell'altro/a, sulla solidarietà, sul sostegno reciproco.
94
Gli operatori del progetto “Abitare Solidale” monitoreranno costantemente, in maniera coordinata e condivisa con le parti, loro familiari ed affini, il rispetto sostanziale dei punti del Patto che è parte essenziale, integrante e vincolante del contratto di coabitazione e del relativo COMODATO PRECARIO DI BENE IMMOBILE che le parti firmeranno a conclusione della fase sperimentale di convivenza, stabilita dalle interessate in giorni...
Il rispetto del Patto Abitativo costituirà condizione essenziale per la prosecuzione della coabitazione anche all'indomani della firma del succitato comodato di cui è parte sostanziale.
In fede per accettazione,
…... …...…...
4)
CONTRATTO DI COMODATO PRECARIO DI BENE
IMMOBILE
L’anno ________ il giorno _______ del mese di ________ Tra i signori
___________________, nata/o a _________ il__________, residente in __________, Via ____________,n.___ -(C.F.________________), di seguito denominato
COMODANTE e
___________________, nata/o a _________ il__________, residente in __________, Via ____________,n.___ -(C.F.________________), di seguito denominato
COMODATARIA PREMESSO CHE
-la comodante è proprietaria di un immobile sito in _________Via _____, civico n.__, costituito da n. ____ vani, compresa cucina oltre servizio (e terrazza) completamente arredato;
95
-detto immobile si trova attualmente in ottimo/buono stato di manutenzione SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
1. la signora/il signore ____________ (comodante) dà e concede in comodato gratuito precario alla signora/al signore __________ (comodataria), che a tale titolo accetta, una stanza adibita a camera da letto dell’immobile sopra individuato, affinché la stessa/lo stesso ne faccia uso quale civile abitazione;
2. la comodante consegna contestualmente alla comodataria le chiavi
dell’immobile suddetto intendendosi così perfezionato il presente contratto; 3. la comodataria dichiara di aver preso visione dell'immobile in ogni sua parte e
di averne constatato il perfetto stato di conservazione e manutenzione e di averlo trovato del tutto idoneo all'uso cui è destinato ed immune da qualsiasi vizio o imperfezione ed in tale stato si obbliga a restituirlo alla scadenza del comodato, salvo il normale deterioramento a seguito dell’uso;
4. la comodataria si obbliga a godere della porzione immobiliare con la diligenza del buon padre di famiglia esclusivamente quale abitazione per sé, impegnandosi a non destinare il bene stesso a scopi differenti;
5. è fatto espressamente divieto di cedere il contratto a qualunque titolo, senza consenso scritto da parte del comodante.
6. in deroga all’art. 1807 c.c. la comodataria dichiara di accollarsi la responsabilità per ogni deterioramento del bene oggetto di comodato;
7. la durata del presente contratto non viene stabilita tra le parti;
8. la comodataria ha l’obbligo di restituire l’immobile, nello stato in cui esso si trova attualmente, salvo il normale deperimento d’uso, dietro richiesta scritta della comodante o di chi ne fa le veci con preavviso di almeno______(______) giorni;pari periodo di preavviso vale anche per la rescissione del presente comodato da parte della comodataria;
9. tutte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione della porzione di immobile concessa in comodato, saranno a carico del comodatario, che dichiara di accollarsele;
10.il comodatario è obbligato a osservare scrupolosamente il regolamento di condominio vigente che dichiara di ben conoscere;
11.il comodatario si obbliga a rispettare abitudini ed orari di vita del nucleo abitativo del comodante/del comodante;
96
12.il comodatario si impegna altresì ad assecondare il comodante nei suoi bisogni di socialità nonché a collaborare con lo stesso nella risoluzione delle semplici pratiche ed attività quotidiane previamente concordate fra le parti (ad esempio accompagnare il comodante a visite mediche, analisi, ritiro pensione, collaborazione a fare la spesa, consumare dei pasti assieme, coadiuvare il comodante nella pulizia della casa ect. );
13.il comodatario non potrà apportare alcuna modifica, innovazione, miglioria o addizione alla porzione di immobile concessa in comodato, senza il preventivo consenso scritto del comodante. Le riparazioni, migliorie o modifiche eventualmente eseguite non comporteranno per il comodante alcun obbligo di compenso, salvo sempre per il comodante il diritto di pretendere dal comodatario il ripristino dei locali nello stato in cui questi li ha ricevuti.; 14.il comodante si impegna a garantire autonomia di spazi e di vita al
comodatario per tutta la durata del comodato, nonché a rispettare le esigenze dello stesso;
15.il comodante ed il comodatario si impegnano a rispettare le condizioni del PATTO ABITATIVO stipulato a parte che dichiarano di ben conoscere e di aver ricevuto in copia;
16.l'inosservanza delle condizioni del presente contratto ed in particolare di quelle previste dagli artt. 4, 11, 12,13, 14 e 15, produrrà la risoluzione di diritto dello stesso per fatto e colpa del comodatario.
17.qualunque modifica del presente contratto può aver luogo ed essere approvata solo mediante atto scritto e sottoscritto dalle Parti.
18.per tutto quanto non espressamente previsto nel presente contratto, si rimanda alle disposizioni del Codice Civile e delle altre leggi in vigore;
19.agli effetti del presente atto e sua esecuzione le parti eleggono domicilio presso i rispettivi indirizzi risultanti dal presente atto;
20.Qualsiasi controversia tra le Parti che non possa essere composta in sede stragiudiziale e che faccia riferimento all'interpretazione, esecuzione, inadempimento, risoluzione del presente contratto e che sia in qualsivoglia modo ad esso correlata verrà devoluta all'esclusiva competenza del Foro di Firenze;
97
21. il comodante ed il comodatario si autorizzano reciprocamente a comunicare a terzi i propri dati personali in relazione ad adempimenti connessi col rapporto di comodato (ai sensi della legge sulla privacy 675/96).
Letto approvato e sottoscritto Firenze lì __________
Il comodante Il comodatario
Ai sensi e per gli effetti degli artt. 1341 e 1342 cod. civ. le Parti approvano specificamente, dopo attenta lettura, le seguenti clausole: art. 1, art. 2, art. 3, art. 4, art. 5,art. 6, art.7, art. 8, art. 9, art. 10, art. 11, art. 12, art. 13, art.14, art.15, art. 16, art.17, art.18, art. 19, art. 20, art.21
Firenze lì __________
Il comodante Il comodatario
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Legge 8 novembre 2000, n. 328: “ Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”.
Legge 30 luglio 2002, n. 189: “Modifica alla normativa in materia di immigrazione e asilo”.
Legge 9 ottobre 2002, n. 222: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge del 9 settembre 2002, n. 195, recante disposizioni urgenti in materia di legalizzazione del lavoro irregolare di extracomunitari”.
Legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40: “Disciplina del servizio sanitario regionale”. Legge 8 febbraio 2007, n. 9: “Interventi per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali”.
Legge regionale 10 novembre 2008, n. 60: “Modifica alla legge regionale 24 febbraio 2005, n. 40 (Disciplina del servizio sanitario regionale)”.
DPCM 16 luglio 2009 che approva il Piano nazionale di edilizia abitativa, di cui all’art.11 del Decreto Legge 112, 25 giugno 2008, convertito con modificazioni nella legge 6 agosto 2008, n. 133. Costituzione italiana, 1948.
SITOGRAFIA
http://www.britannica.com/EBchecked/topic/640088/West-Bengal/46237/History www.guidaindia.com www.comitatoscientifico.org. http://www.inno-serv.eu/content/new-housing-solutions-and-inter-generational-support- auser-arbitare-solidaleEuropean Federation of National Associations Working with the Homeless,