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GENERAZIONE E DISTRIBUZIONE DEI FLUSSI DELLA NUOVA STRUTTURA DI PROGETTO

Nel documento COMUNE DI TREVIGLIO (pagine 52-64)

Per la stima della generazione di traffico, determinata dal nuovo insediamento commerciale, si procede tramite l'uso di un modello di interazione spaziale di tipo gravitazionale di seguito descritto sia nei suoi aspetti formali rispetto alla sua implementazione reale.

4.1) FORMALIZZAZIONE DEL MODELLO DI GENERAZIONE E DISTRIBUZIONE

La formalizzazione del modello si fonda sull'assunto, derivato dalla formulazione teorica della legge fondamentale di Newton, che l'attrazione, ( in questo caso espressa in termini di flussi) esercitata da un punto vendita commerciale "j" (e più in generale da qualunque generatore di flussi insediato sul territorio) nei confronti di ogni singolo comune "i" del potenziale bacino di utenza, è proporzionale alla popolazione insediata Oi (o a funzioni di essa), alla capacità di attrazione del generatore Wj, e a un fattore k di frizione della distanza, o del tempo di percorrenza, intercorrente tra il comune "i" di origine e il luogo "j"

di destinazione.

Considerando la natura dell’insediamento commerciale da realizzare, costituito da medie superficie di vendita ormai quasi omogeneamente diffuse sul territorio (ogni utente commerciale ha a disposizione una serie di alternative di accesso a differenti strutture commerciali omogenee), la formalizzazione del modello viene semplificata omettendo di considerare le capacità concorrenziali degli altri insediamenti commerciali omogenei a quello di progetto presenti nel bacino potenziale ( o all’esterno dei propri confini).

La notazione formale di questo modello può quindi espressa come:

Fij = Oi x Wj x e-ßtij dove:

Fij = Flussi di traffico intercorrenti tra il Comune "i" di origine e il luogo di destinazione "j", di insediamento del punto vendita.

Wj = Funzione della capacità attrattiva del punto commerciale insediato nel comune “j”.

e-ßtij = Fattore di frizione del tempo di percorrenza, in cui ß esprime il tempo medio ritenuto sostenibile dagli utenti per il raggiungimento del punto commerciale, e tij il tempo realmente impiegato nello spostamento dal comune "i" di origine al comune "j" di destinazione.

4.2) ADATTAMENTO DEL MODELLO DI GENERAZIONE

La notazione sopra espressa si riferisce ad una vasta generalità di casi. Per l'applicazione al caso specifico deve essere effettuata un'operazione di adattamento delle variabili, in cui vengono individuati, per i singoli componenti della notazione grafica, gli elementi rappresentativi dei fenomeni che si vogliono descrivere.

Nel caso in oggetto si sono considerate come rappresentative delle variabili le seguenti funzioni:

Oi) popolazione residente nel Comune Oi, ipotizzando:

- una distribuzione uniforme del tasso di motorizzazione nell'area presa in esame, e quindi un rapporto proporzionalmente diretto tra popolazione residente e parco auto disponibile.

- una uniformità dei comportamenti individuali (sociali ed economici) all’interno di un’area omogenea (in questo caso l’areale esterno di Treviglio), nella fruizione di servizi di distribuzione commerciale omogenei per categoria merceologica.

In buona sostanza si considera costante la percentuale complessiva di autoveicoli, rispetto alla popolazione residente, che dai singoli comuni si muove nell'ora di punta per raggiungere i punti commerciali di caratteristiche omogenee disponibili per la popolazione residente.

Wj) esprime il grado di attrazione specifico del punto commerciale, da assumersi come direttamente proporzionale alla superficie di vendita e alla tipologia merceologica di prodotto (food o no food), postulando così un legame di proporzionalità diretta tra

l’estensione (e la tipologia commerciale di prodotto) delle superfici di vendita e la loro capacità attrattiva.

Al fine di rendere omogeneo il metodo di stima della capacità attrattiva del nuovo insediamento commerciale, si utilizzano nel presente studio i criteri indicati dalla Regione Lombardia per le Grandi superfici di vendita (Allegato 1 della Deliberazione della Giunta Regionale 4 luglio 2007, n.VIII/5054 – Modalità applicative del programma triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006 – 2008.) , opportunamente adattati al caso di medie superfici di vendita (non contemplato dai criteri suddetti) sulla base di misurazioni ottenute dal raffronto con casi concreti.

Di fatto il modello gravitazione viene “vincolato” in destinazione alla capacità attrattiva della specifica superficie di vendita considerata.

e -ßtij) in linea teorica è il fattore di frizione del tempo di percorrenza, in cui:

-ßtij noto anche come fattore di costo del trasporto, esprime, nel caso di accesso ai punti commerciali, il tempo medio impiegato ritenuto accettabile, o percepito come tale dagli utenti, per il raggiungimento della struttura di vendita. Tenuto conto del carattere ormai diffuso delle superfici di vendita all'interno dell'area considerata si è ritenuto congruo un tempo medio “accettabile” per il raggiungimento delle superfici di vendita pari a non oltre 15 minuti di viaggio. Non si ritiene di dover prendere in considerazione tempi maggiori sia per la dinamica propria del meccanismo di accesso alle strutture commerciali sia per il riscontro, analitico, del carattere trascurabile (in termini di generazione assoluta) dei risultati ottenuti considerando tempi superiori.

tij) è il tempo realmente impiegato nello spostamento dal comune “i” di origine al comune “j” di destinazione. Il valore quantitativo è stato estrapolato dalle indicazioni fornite dai servizi di navigazione on line, in grado ormai di fornire il tempo medio di percorrenza in condizione teorica media (senza traffico).

Al fine di semplificare l’implementazione del modello, in cui alla funzione e -ßtij è demandata anche l’individuazione del reale bacino gravitazionale, nel presente studio si individua a priori il bacino gravitazionale sulla base dei tempi medi di percorrenza desumibili dai servizi on line di navigazione veicolare. Pertanto l’elemento del costo “sostenibile” per lo spostamento (max 15 minuti) risulta già considerato all’atto dell’individuazione della popolazione complessivamente interessata dallo spostamento. La funzione di attrito della distanza può quindi essere semplificata, in aderenza con il modello newtoniano, assumendo quale unica frizione allo spostamento l’inverso del quadrato del tempo di spostamento, ovvero assumendo che

e -ßtij → 1/tij2 .

4.3) IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO DI GENERAZIONE E DISTRIBUZIONE DEI FLUSSI

4.3.1) FLUSSI GENERATI NELLE ORE DI PUNTA DAL NUOVO INSEDIAMENTO COMMERCIALE

La generazione di traffico determinata dal nuovo insediamento (Wj ) è funzione della superfice di vendita commerciale, considerata pari a 2.500 mq (come previsto dal Piano Attuativo), distinta in 1.200 mq food e 1.300 mq no food.

Gli orari di accesso e uscita degli addetti non coincidono con l’orario considerato nello studio (orari di punta della distribuzione commerciale) ma sono leggermente differiti rispetto ad essi. Pertanto non verranno considerati nelle verifiche prestazionali della rete viaria.

La stima dei flussi di traffico generati dalla superfice di vendita prevista dal progetto tiene conto di quanto indicato dall’Allegato 1 della Deliberazione della Giunta Regionale 4 luglio 2007, n.VIII/5054 – Modalità applicative del programma triennale per lo sviluppo del settore commerciale 2006 – 2008, che parametra i flussi generati dalle GSV a seconda:

• della superficie di vendita (inserita in centri commerciali);

della tipologia di prodotto (food e no food) (figura n° 4 e 5);

• dell’ora di punta considerata (venerdì 18.00-19.00 quale ora di punta settimanale della rete viaria e sabato 11.00-12.00 quale ora di punta settimanale delle strutture commerciali).

Queste variabili devono essere opportunamente adattate trattandosi in questo caso di una Media Superficie di Vendita (non contemplata dall’Allegato 1 alla DGR., tarando i fenomeni di generazione rispetto alla ridotta superficie di vendita in esame.

L’Allegato 1 prevede che il calcolo dell’indotto veicolare generato/attratto debba essere effettuato con l’utilizzo di coefficienti predeterminati a seconda della categoria commerciale delle superfici di vendita, della loro ampiezza dimensionale, dei giorni considerati e dei comuni di appartenenza.

Figura n° 3: veicoli attratti/generati da una grossa superficie di vendita ALIMENTARE– Venerdì ore 18.00-19.00 – Allegato 1 alla DGR 4 luglio 2007, n.VIII/5054

Figura n° 4: veicoli attratti/generati da una grossa superficie di vendita ALIMENTARE– Sabato ore11.00-12.00 – Allegato 1 alla DGR 4 luglio 2007, n.VIII/5054

Figura n° 5: veicoli attratti/generati da una grossa superficie di vendita NON ALIMENTARE– Venerdì ore 18.00-19.00 – Allegato 1 alla DGR 4 luglio 2007, n.VIII/5054

Figura n° 6: veicoli attratti/generati da una grossa superficie di vendita NON ALIMENTARE– Sabato ore11.00-12.00 – Allegato 1 alla DGR 4 luglio 2007, n.VIII/5054

Il Comune di Treviglio non è inserito nelle zone critiche ( o nelle zone a confine con le zone critiche) individuate dalla DGR VII/6501 del 19 ottobre 2001 e s.m.i. e l’Allegato 1 indica i seguenti parametri di generazione:

attività commerciali alimentari:

- flusso di 0,20 auto x mq di superficie di vendita generato/attratto nell’ora di punta del Venerdì;

- flusso di 0,25 auto x mq di superficie di vendita generato/attratto nell’ora di punta del Sabato;

attività commerciali non alimentari:

- flusso di 0,09 auto x mq di superficie di vendita generato/attratto nell’ora di punta del Venerdì;

- flusso di 0,15 auto x mq di superficie di vendita generato/attratto nell’ora di punta del Sabato;

nell’anno 2011) hanno evidenziato come i flussi reali generati/attratti siano in realtà pari a circa il 57% di quelli stimati con il metodo di cui sopra.

Le medie superfici di vendita non inserite in centri o parchi commerciali generano, invece, un traffico inferiore al 40% dei valori indicati dalla delibera.

In una logica di cautela il presente studio assume comunque parametri di generazione del traffico pari al 50% di quelli indicati dall’Allegato 1 richiamato.

Con riferimento alla differenziazione delle categorie merceologiche presenti nell’intervento oggetto di studio (ovvero 1.200 mq di Sv food e 1.300 mq di Sv no-food), il traffico complessivamente generato attratto dalle medie superfici di vendita di progetto sarà pertanto pari a:

Venerdì:

Sv food = 1.200 mq x 0,20 x 50% auto/mq sup.vendita = 120 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite) Sv no-food = 1.300 mq x 0,09 x 50% auto/mq sup.vendita = 60 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite) Totale auto bidirezionali generate il Venerdì = 180 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite) Sabato:

Sv food = 1.200 mq x 0,25 x 50% auto/mq sup.vendita = 150 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite) Sv no-food = 1.300 mq x 0,15 x 50% auto/mq sup.vendita = 98 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite) Totale auto bidirezionali generate il Sabato = 248 auto/h. bidirezionali (ingressi+uscite)

Quindi:

giorno orario Flussi generati (auto) Ingressi (auto) Uscite (auto)

Venerdì 18.00/19.00 180 90 90

Sabato 11.00/12.00 248 124 124

Tabella n° 5 : flussi generati dalla superficie commerciale di progetto nelle ore di punta del Venerdì e del Sabato

Così come previsto dalla procedura di autorizzazione commerciale regionale per le GSV, si considera poi che una certa percentuale dei veicoli generati/attratti dal nuovo insediamento commerciale costituisca una parte di coloro che già impegnano la rete (indipendentemente dal nuovo insediamento commerciale) per spostamenti da e verso insediamenti commerciali esistenti o che vengono attratti dalla presenza del nuovo supermercato posto sul loro tragitto casa – lavoro.

La Regione Lombardia stima questa percentuale pari al 20% dei veicoli generati/attratti dal nuovo insediamento commerciale.

I flussi da caricare sulla rete saranno quindi pari a:

giorno orario Flussi generati (auto) Ingressi (auto) Uscite (auto)

Venerdì 18.00/19.00 180 - 20% = 144 72 72

Sabato 11.00/12.00 248 – 20% = 198 99 99

Tabella n° 6 : nuovi carichi viabilistici generati dalla struttura commerciale nelle ore di punta del Venerdì e del Sabato

4.3.2) INDIVIDUAZIONE DEL BACINO POTENZIALE DI UTENZA E DISTRIBUZIONE DEI FLUSSI IN ORIGINE

L’individuazione del bacino potenziale d’utenza avviene con riferimento al carattere locale o semilocale della struttura di vendita prevista dal progetto. Si considera, in particolare, che il bacino gravitazionale di medie superfici commerciali simili a quella di progetto possa considerarsi autocontenuto all’ 80% entro l’areale con tempi di accesso inferiori ai 10 minuti e al 20% entro l’areale con tempi di accesso inferiori a 15 minuti.

Nell’areale di Treviglio, ipotizzando condizioni di traffico normali e considerando i tempi di percorrenza medi desunti dai servizi di navigazione veicolare disponibili online, si ottiene l’areale di riferimento indicato in figura.

Figura n° 7 : bacino gravitazionale della media superficie commerciale di progetto

Dal punto di vista territoriale, il bacino di utenza risulta leggermente più esteso a sud, in considerazione della minore densità territoriale e dei caratteri tendenzialmente più fluidi della circolazione.

Si evidenzia, comunque, che l’eventuale esclusione di alcuni comuni di margine, a seguito degli inevitabili gradi di approssimazione introdotti nell’individuazione del bacino di gravitazione, non influenza significativamente, man mano che ci si allontana dalla struttura commerciale, la distribuzione dei flussi lungo le aste di accesso alle superfici di vendita. Tale affermazione è facilmente comprensibile analizzando i risultati dell’assegnazione contenuti nel successivo paragrafo.

Sembra opportuno segnalare, anche, che si considera non significativo l’apporto ( in termini di potenzialità di afflusso) della Bre-Be-Mi, a pedaggio e perlopiù destinata alle lunghe-medie percorrenze. Essa non dovrebbe essere interessata in modo significativo da flussi di breve raggio come quelli oggetto dello studio.

A seguito dell’individuazione del bacino di utenza, è possibile implementare il modello di gravitazione dei flussi individuando le origini degli spostamenti verso la struttura commerciale, considerando:

a) la distribuzione dei pesi insediativi (popolazione) all’interno del bacino gravitazionale;

b) i tempi di percorrenza dai luoghi di origine dei flussi alla destinazione commerciale oggetto di valutazione.

c) i flussi generati nell’ora di punta del Venerdì, al fine di verificare la rete viaria nel suo momento di maggior carico;

Il modello semplificato descritto ai precedenti paragrafi viene implementato in una tabella di calcolo che restituisce, per ogni comune n, il flusso Fnj di accesso alla struttura commerciale, vincolato in destinazione al totale dei flussi ammessi per la struttura.

La notazione per il singolo flusso Fnj è pertanto pari a:

Fnj = Wj x Popn x Ɛ x Ɵ

Popn = popolazione del comune n appartenente al bacino gravitazionale

Ɛ = fattore di frizione della distanza, assunto, all’interno del bacino di gravitazione predefinito pari a 1/tnj2, dove tnij è il tempo di percorrenza tra il comune n e la struttura commerciale j;

Ɵ = parametro di vincolo, in destinazione, dei flussi generati dalla struttura, pari a 1

i-n (pop i/tij2)

Il risultato finale contenuto nella tabella di calcolo restituisce, pertanto, il risultato della notazione:

Wj x Pop n Fnj =

tnj2 x ∑i-n (pop i/tij2) Quindi:

Nel documento COMUNE DI TREVIGLIO (pagine 52-64)

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