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La gestione del rischio e della sicurezza del paziente e dell'operatore

4. PROGRAMMA 4: STRUMENTI PER LA QUALITÀ DEL SSR

4.2 La gestione del rischio e della sicurezza del paziente e dell'operatore

La Raccomandazione del Consiglio d’Europa del 9 giugno 2009 sulla sicurezza dei pazienti chiarisce che: “La scarsa sicurezza dei pazienti rappresenta un grave problema per la sanità pubblica ed un elevato onere economico per le scarse risorse sanitarie disponibili. Gli eventi sfavorevoli, sia nel settore ospedaliero che in quello delle cure primarie, sono in larga misura prevenibili e la maggior parte di essi sono riconducibili a fattori sistemici”.

L’erogazione di prestazioni sanitarie in modo sicuro ed efficace richiede interventi multidimensionali ed articolate relazioni che coinvolgono, in primo luogo, i pazienti e i professionisti, ma che si estendono ai diversi livelli del sistema. Tra le diverse questioni di politica sanitaria che devono essere affrontate, quelle riguardanti la qualità e la sicurezza delle cure con le correlate strategie di integrazione e collaborazione, occupano una posizione prioritaria nei sistemi sanitari dei vari Paesi.

f. Implementazione delle linee operative sulle attività di controllo

Predisposizione e adozione delle linee di indirizzo sul sistema dei controlli Numero incontri con i referenti aziendali e NOC

Lo sviluppo di interventi efficaci è strettamente correlato alla comprensione delle criticità dell’organizzazione e dei limiti individuali, richiedendo una cultura diffusa che consenta di superare le barriere per l’attuazione di misure organizzative e di comportamenti volti a promuovere l’analisi degli eventi avversi ed a raccogliere gli insegnamenti che da questi possono derivare. La sicurezza dei pazienti quindi si colloca nella prospettiva di un complessivo miglioramento della qualità e dell’efficienza dell’intera struttura sanitaria e, poiché dipende dalle interazioni delle molteplici componenti che agiscono nel sistema, deve essere affrontata attraverso l’adozione di pratiche di governo clinico che consentano di porre al centro della programmazione e della gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini, valorizzando nel contempo il ruolo e la responsabilità di tutte le figure professionali che operano in sanità.

La “gestione del rischio clinico” rientra tra gli interventi del “governo clinico” per il miglioramento della qualità delle prestazioni attraverso un processo sistematico, comprendente sia la dimensione clinico-assistenziale che quella gestionale. Sicurezza dei pazienti e “Clinical Governance” sono strettamente connessi; una solida “Clinical Governance” costituisce una valida garanzia di sicurezza delle cure e, conseguentemente, è in grado di contenere, riducendoli ad un livello fisiologico, gli eventi avversi.

La sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute ed è perseguita nell’interesse dell’individuo e della collettività e rappresenta l’insieme di varie azioni messe in atto per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza dei pazienti, sicurezza, tra l’altro, basata sull’apprendere dall’errore. Nell’ambito delle azioni da mettere in atto per garantire la sicurezza dei pazienti rientra anche la prevenzione e il controllo delle infezioni associate all’assistenza sanitaria.

La necessità di promuovere nel Sistema Sanitario Regionale l’adozione di strumenti di gestione del rischio clinico di carattere sistemico a garanzia della sicurezza dei pazienti è contemplata in numerosi atti nazionali intervenuti a disciplinare la specifica materia.

La Regione Campania in ottemperanza alle direttive nazionali ha avviato nelle proprie strutture sanitarie un percorso di implementazione delle attività di risk management, finalizzate al miglioramento della qualità delle prestazioni e della sicurezza dei pazienti e degli operatori attuando il programma Regionale di Gestione del Rischio declinato nei Programmi Operativi precedenti.

Sono stati raggiunti i seguenti risultati:

 Le Aziende sanitarie ed ospedaliere campane si sono dotate di una struttura interna per la gestione del

Rischio clinico con individuazione di referenti e/o Coordinatori aziendali per la Gestione del Rischio Clinico (GRC), che costituiscono una rete regionale;

 Tra gli obiettivi fissati per la valutazione dei Direttori Generali sono stati previsti, nelle rispettive delibere

di nomina, specifici obiettivi per il rischio clinico;

 Sono stati resi operativi strumenti e metodologie manageriali per una strategia di governo del rischio

clinico. In particolare, sono state avviate diverse iniziative per promuovere la conoscenza e l’applicazione di alcune procedure e metodologie utili per la gestione del rischio nel campo della prevenzione, identificazione e analisi degli eventi avversi, anche tramite il Progetto di gemellaggio con l’ASR Emilia Romagna “Trasferimento di buone pratiche per il potenziamento degli strumenti applicabili alla gestione del rischio nelle organizzazioni sanitarie”;

 E’ stato attivato il flusso informativo SIMES (sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità – Eventi Sentinella), in attuazione degli adempimenti previsti dal Decreto Ministeriale 11.12.2009 (G.U. n. 8 del 12.1.2010);

 Sono stati realizzati diversi percorsi regionali ed aziendali di formazione, qualificazione,

accompagnamento e tutoraggio, rivolti agli operatori sanitari, opportunamente differenziati in base a specifiche esigenze, profili professionali e posizioni organizzative;

 E’ stato definito un programma informativo/formativo regionale rivolto alle Aziende sanitarie ed

ospedaliere campane con l’obiettivo di implementare localmente le raccomandazioni ministeriali, in particolare, quelle relative alla prevenzione dei rischi in chirurgia;

 Nell’ambito della prevenzione e controllo delle infezioni legate all’assistenza sanitaria è stato pubblicato

un piano regionale che ha visto la realizzazione della sorveglianza delle infezioni del sito chirurgico, l’adesione ad uno studio di prevalenza europeo, la istituzione di un Sistema Regionale di sorveglianza delle Antibiotico Resistenze;

 Realizzazione report di monitoraggio della diffusione del “Manuale per la sicurezza in sala operatoria:

Raccomandazioni e Checklist”;

 Monitoraggio delle azioni aziendali a seguito dell’occorrenza di eventi sentinella attraverso la produzione

periodica di report regionali;

 Approvazione di un Decreto Commissariale relativo alla centralizzazione dei farmaci antiblastici ed alla

adozione della Scheda unica o Foglio unico di terapia;

 Pubblicazione di un report periodico relativo alla sorveglianza delle antibiotico resistenze;

 Istituzione, con Decreto Commissariale di un gruppo di esperti per l’analisi degli eventi sentinella;

 Piano Regionale per la prevenzione delle cadute di pazienti ospedalizzati;

 Sono state avviate diverse iniziative per promuovere la conoscenza e l’applicazione di alcune procedure

e metodologie utili per la gestione del rischio nel campo della prevenzione, identificazione e analisi degli

eventi avversi, anche tramite il Progetto di gemellaggio con l’ASR Emilia Romagna “Trasferimento di

buone pratiche per il potenziamento degli strumenti applicabili alla gestione del rischio nelle organizzazioni sanitarie”;

 Delibera di Giunta n. 767 del 28.12.2016 "Linee di Indirizzo e Coordinamento per le Aziende Sanitarie ed

Ospedaliere della Campania sull’uso appropriato degli Antibiotici e sul controllo delle infezioni da organismi multi-resistenti, per l’attuazione del Piano Regionale della Prevenzione 2014-2018”; essa ha inoltre predisposto l’integrazione, ai sensi della DGRC n. 767/2016, della “Commissione tecnica di sorveglianza sul rischio infettivo correlato all’assistenza sanitaria e sull’antibiotico resistenza”, istituita con DD n. 49 del 30.08.2012.

Il Programma regionale per la gestione del rischio clinico, che viene definito per le annualità 2019-2021 si pone l’obiettivo di consolidare il modello regionale di gestione del rischio e di implementare azioni per la sicurezza dei pazienti e buone pratiche, in applicazione delle Raccomandazioni elaborate dal Ministero della Salute e delle linee di indirizzo regionale. Inoltre, tenuto conto delle novità normative introdotte in materia dalla citata Legge n. 24/2017 si pone l’obiettivo di istituire il “Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente”.

Obiettivi e Indicatori

Decreto Commissariale di istituzione del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e sicurezza del paziente

b. Fornire alle aziende indicazioni univoche per la stesura del piano annuale risk management (parm) e per

gli adempimenti previsti dalla Legge n. 24/2017 relativamente alla relazione consuntiva sugli eventi avversi e sui risarcimenti erogati

Numero documenti di indirizzo emessi per le Aziende sanitarie

c. Monitorare l’Implementazione delle Raccomandazioni ministeriali nelle aziende

Numero di raccomandazioni del Ministero della Salute implementate/totale raccomandazioni in ogni azienda

d. Integrare il piano regionale cadute con la definizione ed emissione di linee di indirizzo per la prevenzione

delle cadute in ambito pediatrico

Decreto Regionale emissione linee di indirizzo

e. Monitorare il piano regionale cadute attraverso gli indicatori forniti nel documento di indirizzo alle aziende

Report annuale di attività

f. Monitorare la reale attuazione dei Piani di miglioramento comunicati dalle aziende a seguito

dell’occorrenza di eventi sentinella Report annuale di attività

g. Monitoraggio dell’implementazione delle raccomandazioni ministeriali: Completa implementazione del

numero di raccomandazioni ministeriali presso ogni Azienda Sanitaria

Implementazione da parte delle Aziende Sanitarie delle 17 Raccomandazioni emanate dal Ministero della Salute, da parte del 100% del totale delle Aziende Sanitarie della Regione

h. Centralizzazione della preparazione dei Farmaci antineoplastici: Implementazione, nelle Aziende

Sanitarie che erogano prestazioni oncologiche, delle Unità Farmaci Antitumorali (UFA) interne al Presidio o esterne, in service aziendale o interaziendale

Rapporto tra le strutture che utilizzano UFA interne o esterne al presidio, per l’allestimento delle preparazioni antiblastiche, rispetto al totale delle strutture che erogano prestazioni oncologiche

i. Gestione del paziente in corso di terapia con farmaci antiblastici: Recepimento e attuazione, da parte delle

Aziende Sanitarie, del documento relativo alla Rete Oncologica Campana

Numero di Aziende Sanitarie che hanno recepito e attuato le linee di indirizzo per la gestione del paziente in corso di terapia con farmaci antiblastici

Scadenze

a. Entro Dicembre 2019 b. Entro Dicembre 2019

c. Annuale - Entro Dicembre 2019-2020-2021 d. Entro Dicembre 2019

e. Annuale - Entro Dicembre 2019-2020-2021 f. Annuale - Entro Dicembre 2019-2020-2021

g. Entro Dicembre 2019 (Conseguimento dell’implementazione delle raccomandazioni ministeriali da parte delle Aziende Sanitarie)

h. Entro Dicembre 2019 (Indicatore da raggiungere al 100%)

i. Entro Dicembre 2019 (Recepimento e attuazione, da parte di tutte le Aziende Sanitarie, delle linee di

indirizzo per la gestione del paziente in corso di terapia con farmaci antiblastici)