L'ASL 4 'Chiavarese' si articola in 3 distretti Sociosanitari: Il distretto sociosanitario rappresenta l'articolazione territoriale dell'Azienda, alla cui missione contribuisce assicurando alla popolazione residente la disponibilità e l'accesso ai servizi e alle prestazioni di tipo sanitario e di tipo sociale ad elevata
integrazione sanitaria.
Il distretto assicura inoltre agli Enti Locali un supporto tecnico nel processo di individuazione dei bisogni e nella realizzazione delle attività di promozione della salute.
- Distretto Sociosanitario n. 14 - Tigullio Occidentale comprendente gli ambiti territoriali sociali di S. Margherita Ligure (Portofino) e di Rapallo
- Distretto Sociosanitario n. 15 - Chiavarese comprendente gli ambiti territoriali sociali di Cicagna (Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lorsica, Moconesi, Neirone, Orero, Tribogna), di Borzonasca (Mezzanego, Rezzoaglio, S. Stefano d'Aveto), di Chiavari (Carasco, Leivi, S. Colombano Certenoli) e di Lavagna (Cogorno, Ne)
67 - Distretto Sociosanitario n. 16 - Tigullio comprendente gli ambiti territoriali sociali di Sestri Levante
(Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Moneglia) e di Varese Ligure (Carro, Maissana)
L'assistenza ospedaliera è erogata dall'unico presidio ospedaliero,denominato 'Ospedale del Tigullio', che comprende i Poli di Sestri Levante, Lavagna, Rapallo.Il presidio ospedaliero rappresenta l'articolazione organizzativa dell'Azienda deputata alla produzione di prestazioni specialistiche di ricovero o di tipo
ambulatoriale, destinate a persone affette da condizioni patologiche - mediche e chirurgiche - in fase acuta e post acuta che, per gravità e complessità non possono essere assistite, in modo ugualmente efficace ed efficiente, nell'ambito dei servizi territoriali.
Garantisce altresì la dimissione protetta, attraverso l'affidamento dei ricoverati ai servizi territoriali, residenziali e semiresidenziali e alle cure domiciliari.
Il presidio ospedaliero prevede la Direzione Medica e la Direzione Amministrativa che concorrono, secondo le rispettive competenze, al conseguimento degli obiettivi fissati dalla Direzione Aziendale.
68 L’azienda è articolata in n. 13 dipartimenti territoriali ed ospedalieri e n. 40 strutture complesse.
Il dipartimento è un modello organizzativo costituito da strutture semplici e complesse e da funzioni professionali che perseguono comuni finalità e sono pertanto tra loro interdipendenti.
I Dipartimenti assicurano:
- la produzione di prestazioni e servizi assistenziali, centrati sul bisogno della persona e caratterizzati da elevati livelli di appropriatezza, efficacia, qualità tecnica ed umanizzazione, e l'organizzazione e la gestione efficiente delle risorse assegnate;
- garantiscono, nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed equità, la gestione globale del caso clinico e degli aspetti socio-sanitari correlati, attraverso la definizione e l'applicazione di linee-guida, il
69 - migliorano l'efficacia della didattica e promuovono il mantenimento e lo sviluppo delle conoscenze e competenze tecniche e professionali che a vario titolo e livello di responsabilità operano all'interno del dipartimento, attraverso la programmazione, la formazione, l'aggiornamento e l'attività di ricerca.(34)
71 DIPARTIMENTO DEL FARMACO E DEI DISPOSITIVI MEDICI :
Responsabile del Dipartimento: Dott.ssa Rosanna Carniglia De Carli
Si configura come struttura di coordinamento con funzioni di indirizzo tecnico scientifico delle attività di stretta pertinenza delle aree del farmaco e dei dispositivi medici è ciò al fine di garantire l'assistenza sanitaria omogenei in ambito regionale e nazionale.
Il Dipartimento del Farmaco e dei Dispositivi Medici partecipa alle attività e ai programmi di informazione e di educazione alla salute , controlla tutte le attività relative all’approvvigionamento, alla gestione,
all’erogazione e alla vigilanza sui prodotti farmaceutici e sui dispositivi medici.
A tal fine il Dipartimento del Farmaco e dei Dispositivi Medici si propone i seguenti obiettivi prioritari: - accrescere il livello quali-quantitativo delle informazioni e documentazioni sull’uso e le caratteristiche di farmaci e dei dispositivi medici;
- razionalizzare l’impiego dei farmaci e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie dell’azienda favorendo pertanto anche la riduzione della spesa;
- potenziare l’attività di vigilanza nelle strutture pubbliche e private convenzionate; - impedire l’eventuale diffusione nel mercato di farmaci e dispositivi medici contraffatti.
Il Dipartimento del Farmaco e dei Dispositivi Medici è articolato in due strutture come si può ben notare nell’organigramma precedente:
Struttura Complessa Farmaceutica
72 Struttura Complessa Farmaceutica
Responsabile: Dott.ssa Rosanna Carniglia De Carli
La S. C. Farmaceutica Territoriale ha sede centrale a chiavari via G.B. Ghio, 9 e svolge le seguenti Attività: - Assistenza Farmaceutica Territoriale Convenzionata:
a. accettazione mensile delle ricette S.S.N., verifica dei relativi documenti contabili e liquidazione della spesa convenzionata;
b. acquisizione ed elaborazione dei dati contenuti nelle ricette farmaceutiche, attraverso sistemi informatici integrati con sistemi di lettura ottica e banche dati;
c. Vidimazione registri stupefacenti di cui all'art 60 Legge 49/06 (Farmacie aperte al pubblico
convenzionate, Farmacie ospedaliere, Distributori all'ingrosso dei medicinali o Depositari, Imprese autorizzate alla produzione, impiego e commercio).
d. controlli contabili delle ricette farmaceutiche, sulla base delle suddette elaborazioni informatiche; e. analisi dei profili prescrittivi dei medici e dei dati di prescrizione distrettuali, ottenuti tramite le
elaborazioni informatiche, per la programmazione dei controlli sulla congruità delle prescrizioni; f. indagini di farmacoutilizzazione, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia, basate sui dati ottenuti
con la elaborazione informatica;
g. indagini mirate alla individuazione, attraverso l'elaborazione dei dati, di aree di iperconsumo e di iperprescrizione;
h. indagini finalizzate alla evidenziazione di patologie emergenti e di fenomeni di distorsione prescrittiva;
i. controlli tecnico-sanitari sulle prescrizioni farmaceutiche;
j. controlli di validità degli elementi costituenti la ricetta, sotto il profilo della corretta prescrizione e spedizione;
k. vigilanza e controllo sull'applicazione della convenzione nazionale e regionale farmaceutica, con accessi nelle farmacie convenzionate della provincia;
73 vigilanza;
m. esecuzione delle decisioni della commissione farmaceutica aziendale;
n. partecipazione alle commissioni aziendali per la valutazione delle prescrizioni farmaceutiche non conformi alle limitazioni e alle condizioni stabilite dalla C.U.F. (legge n. 425/96 e accordo nazionale MMG e PLS);
o. esecuzione delle decisioni delle commissioni anzidette finalizzate al recupero della spesa indebitamente prodotta;
p. adempimenti relativi alle segnalazioni dei furti di ricettari, farmaci, dispositivi medico-chirurgici e quant'altro inerente le farmacie;
q. attività istruttoria per la distruzione delle ricette S.S.N.;
r. partecipazioni a programmi di politica del farmaco integrati con la farmaceutica ospedaliera
- Vigilanza farmacie, depositi medicinali e altre strutture territoriali:
a. istruzione dei provvedimenti autorizzativi di trasferimento della titolarità delle farmacie; b. istruzione dei provvedimenti autorizzativi di trasferimento dei locali delle farmacie; c. istruzione dei provvedimenti autorizzativi della gestione ereditaria delle farmacie; d. istruzione dei provvedimenti autorizzativi delle sostituzioni del titolare delle farmacie;
e. istruzione dei provvedimenti di riconoscimento e liquidazione dell'indennità di disagiata residenza ai farmacisti rurali;
f. istruzione dei provvedimenti relativi ai turni e alle ferie delle farmacie; g. istruzione dei provvedimenti relativi alla chiusura temporanea delle farmacie;
h. istruzione dei provvedimenti relativi alla decadenza dall'autorizzazione all'esercizio delle farmacie; i. verifica del pagamento delle tasse di concessione governativa;
j. ispezioni preventive, ordinarie e straordinarie delle farmacie, ai sensi degli artt. n. 111 e n. 127 T.U.LL.SS.;
k. istruzione dei provvedimenti autorizzativi regionali del commercio all'ingrosso dei medicinali e dei gas medicali;
l. ispezioni sui depositi all'ingrosso di medicinali e di gas medicali;
m. tenuta e gestione dei registri concernenti i titolari delle farmacie, i direttori responsabili, i collaboratori ed i praticanti;
74 o. attività relativa a prelievi e controlli di farmaci ed altro materiale sanitario, per i controlli disposti dal
Ministero della salute e dall'Assessorato della sanità;
p. adempimenti amministrativi relativi alle prescrizioni effettuate dalla commissione ispettiva farmaceutica aziendale in occasione dei sopralluoghi ispettivi;
q. attività istruttoria relativa alla notificazione degli illeciti amministrativi, ai sensi della legge n. 689/81 e successive;
r. rilascio di certificazioni nelle materie di competenza (stato di servizio, ruralità, titolarità, disagiata residenza, ecc.);
s. vigilanza su case di cura private e pubbliche accreditate, strutture residenziali e semiresidenziali, per quanto attiene la corretta gestione del farmaco e prodotti farmaceutici;
t. attività di informazione ai cittadini e ai sanitari sul servizio farmaceutico; u. rapporti con gli ordini professionali e le associazioni di categoria;
v. partecipazioni a programmi di politica del farmaco integrati con la farmaceutica ospedaliera
- Monitoraggio dell’appropriatezza delle prescrizioni tramite la gestioni piani terapeutici e piani di cura
- Documentazione sul farmaco e farmacovigilanza:
a. dell'appropriatezza delle prescrizioni, sulla base della "clinical evidence" e della valutazione dei trials clinici;
b. attività di informazione ai cittadini e ai sanitari sulle modalità prescrittive in regime S.S.N.; c. attività e gestione del "servizio di informazione del farmaco" per utenti ed operatori sanitari; d. piani di informazione scientifica e di educazione al corretto uso dei medicinali;
e. predisposizione e realizzazione di piani d’ informazione per i medici e per i farmacisti esercenti nelle farmacie convenzionate;
f. comunicazione alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate delle sospensioni, delle revoche e dei sequestri riguardanti prodotti farmaceutici e dispositivi medici, nonché ogni altra informazione utile in materia farmaceutica per la salvaguardia della salute pubblica;
g. adempimenti relativi alla farmacovigilanza;
h. informazioni di ritorno sulla farmacovigilanza a tutti gli operatori sanitari per una migliore conoscenza del profilo rischio-beneficio dei farmaci interessati;
75 i. partecipazione a progetti di farmacovigilanza promossi dal l'Assessorato o dal Ministero della salute; j. partecipazioni a programmi di politica del farmaco integrati con la farmaceutica ospedaliera;
- Assistenza farmaceutica diretta :
a. erogazione diretta dei medicinali necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale; (art.8 comma b legge 405/2001);
b. erogazione diretta, sulla base di direttive regionali, al fine di garantire la continuità assistenziale, di farmaci, limitatamente al primo ciclo terapeutico completo e per il periodo immediatamente successivo alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla visita specialistica ambulatoriale (art.8 comma c legge 405/2001);i centri distributivi attualmente individuati sono presso la farmacia ospedaliera di Sestri levante e presso servizio farmaceutico territoriale di Chiavari,L avagna, Rapallo c. coordinamento e gestione dell'approvvigionamento dei medicinali destinati alla distribuzione
diretta ai cittadini;
d. indagini di farmacoutilizzazione, farmacoepidemiologia e farmacoeconomia sui medicinali oggetto di distribuzione diretta;
e. Attività di distribuzione dei presidi medico-chirurgici, materiale di medicazione, diagnostici e altri dispositivi medici, afferenti alle aree della continuità assistenziale,assistenza domiciliare integrativa, assistenza protesica integrativa; i Poli distributivi attualmente individuati sono: polo di Chiavari, polo di Sestri Levante, polo di Rapallo in aggiunta per gli assistiti residenti nei comuni di Rezzoaglio e Santo Stefano d'Aveto è possibile ritirare i dispositivi per il diabete ogni secondo martedì del mese presso il polo sanitario di Rezzoaglio
f. coordinamento e definizione delle procedure inerenti la gestione delle forniture;
Si evidenzia come la suddivisione in poli diversi di distribuzione e orario prolungato sino al tardo pomeriggio in alcuni poli, denotino come il servizio reso agli utenti sia capillare e particolarmente attento alle esigenze degli stessi.
76 Struttura Semplice Dipartimentale Farmacia Ospedaliera
Responsabile: Dott. ssa Simona Peri
Sede: Ospedale di Sestri Levante Via A. Terzi 43 (36)
La farmacia ospedaliera gestisce il processo logistico dalla ricezione merce alla consegna presso i locali di tutti i centri di costo richiedenti sia ospedalieri che territoriali, tali consegne sono effettuate presso i poli di Sestri Levante, Lavagna, Chiavari, Rapallo e Santa Margherita Ligure. In Particolare le attività sono le seguenti:
- Gestione dispositivi medici e medicazioni:
a. definizione dei fabbisogni e predisposizione dei capitolati tecnici per l'approvvigionamento;
b. coordinamento commissioni tecniche per la valutazione delle campionature di gara e per l'aggiudicazione delle forniture;
c. coordinamento di gruppi di lavoro interdisciplinari finalizzati alla elaborazione, stesura e diffusione di linee guida per l'utilizzo dei citati presidi terapeutici;
d. elaborazione, stesura, stampa, diffusione del 'repertorio dei D.M.' e periodico aggiornamento e revisione tecnica dello stesso;
e. approvvigionamento, gestione di magazzino e logistica delle medicazioni e dei D.M.;
f. accettazione, analisi critica ed evasione delle richieste di D.M. dei reparti del P.O. e dei Servizi Territoriali;
g. attività di vigilanza circa le reazioni avverse e gli incidenti relativi all'uso dei D.M. secondo la normativa vigente;
h. attività di controllo ed ispezione a livello di reparto per ciò che riguarda la correttezza della conservazione e la congruità delle scorte;
i. attività di monitoraggio e reporting in relazione ai dati di consumo per CDC, analisi degli stesi in relazione al consumato per aree omogenee, ecc.
- Gestione specialità medicinali (farmaci, sieri e vaccini, soluzioni infusionali di largo volume, sostanze stupefacenti e psicotrope, emoderivati, mezzi di contrasto per radiologia):
77 b. coordinamento gruppi di lavoro interdisciplinari finalizzati alla elaborazione, stesura e diffusione di
linee guida per l'utilizzo dei farmaci;
c. elaborazione, stesura, stampa e diffusione del prontuario terapeutico ospedaliero e periodico aggiornamento e revisione tecnica dello stesso;
d. approvvigionamento, conservazione e logistica;
e. accettazione, analisi critica ed evasione delle richieste dei reparti;
f. attività di vigilanza circa le reazioni avverse e gli accidenti relativi all'uso, secondo normativa vigente;
g. attività di controllo ed ispezione a livello di reparto per ciò che riguarda la correttezza della conservazione e la congruità delle scorte;
h. attività di monitoraggio e reporting in relazione ai dati di consumo per CDC, analisi degli stessi in relazione al consumato per aree omogenee, ecc.
- Gestione materiale per dialisi (soluzioni saline concentrate per dialisi, linee venose, linee arteriose, kits specifici):
a. definizione dei fabbisogni e predisposizione dei capitolati tecnici per l'approvvigionamento;
b. coordinamento commissioni tecniche per la valutazione della campionatura di gara e l'aggiudicazione delle forniture;
c. approvvigionamento, conservazione e logistica;
d. accettazione, analisi critica ed evasione delle richieste del reparto; e. attività di vigilanza circa le reazioni avverse e gli incidenti nell'uso;
f. attività di controllo e ispezione a livello di reparto circa la correttezza della conservazione e la congruità delle scorte;
g. attività di monitoraggio e reporting.
- Gestione prodotti per nutrizione artificiale (preparazioni per nutrizione enterale, per nutrizione parenterale, pompe e dispositivi per la somministrazione) oltre alle attività indispensabili per la corretta gestione dei prodotti:
a. elaborazione, stesura, stampa, diffusione del prontuario terapeutico ospedaliero e periodico aggiornamento e revisione tecnica dello stesso;
b. elaborazione, stesura, stampa e diffusione delle linee guida per l'utilizzo dei prodotti per nutrizione artificiale.
78 a. attività indispensabili per la corretta gestione dei prodotti come già esplicitate per punti nei
precedenti settori di intervento. - Gestione materiale protesico:
a. attività indispensabili per la corretta gestione dei prodotti come già esplicitate per punti nei precedenti settori di intervento.
La Struttura Semplice Farmacia Ospedaliera svolge inoltre attività di assistenza integrativa diretta alle seguenti tipologie di assistiti non ospedalizzati:
-assistiti ricompresi nell'istituto delle 'cure domiciliari'; -assistiti affetti da fibrosi cistica;
-assistiti affetti da sclerosi multipla; -assistiti affetti da talassemia.
79 B) Normativa per la distribuzione dei farmaci.
L'istituzione, con determinazione AIFA del 29 ottobre 2004, del Prontuario della distribuzione diretta (PHT) deriva dall'esigenza di garantire la presa in carico e la continuità assistenziale tra l'ospedale, cui viene affidato il trattamento intensivo o particolarmente complesso, area intensiva, e il territorio concepito come area della cronicità.
Il PHT comprende oltre ai farmaci dell'ex nota CUF 37 e dell'allegato2 del DM 22 dicembre 2000, per i quali era già prevista una duplice via di erogazione, anche altri farmaci che richiedono una diagnosi differenziale o un controllo ricorrente del paziente da parte della struttura specialistica, o che hanno una criticità terapeutica. I farmaci inclusi in questa lista sono acquistati dalla Azienda Sanitaria e distribuiti agli assistiti sia attraverso le strutture dell'Azienda Sanitaria sia per il tramite delle farmacie territoriali pubbliche e private, convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale per consentire agli assistiti di rifornirsi delle categorie di medicinali che richiedono un controllo ricorrente del paziente anche presso le farmacie predette con le medesime modalita' previste per la distribuzione attraverso le strutture aziendali del Servizio sanitario nazionale, da definirsi in sede di convenzione”.(art.8 Legge 16 novembre 2001, n. 405“Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 settembre 2001, n. 347, recante interventi urgenti in materia di spesa sanitaria" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 268 del 17 novembre 2001).
Il suddetto art.8 definisce inoltre altre particolari modalita' di erogazione di medicinali agli assistiti: - l'erogazione diretta da parte delle aziende sanitarie dei medicinali necessari al trattamento dei pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale;
- disporre, al fine di garantire la continuita' assistenziale, che la struttura pubblica fornisca direttamente i farmaci, limitatamente al primo ciclo terapeutico completo, sulla base di direttive regionali, per il periodo immediatamente successivo alla dimissione dal ricovero ospedaliero o alla visita specialistica ambulatoriale. Il suddetto art.8 rivoluziona completamente le modalità di erogazione dei farmaci in precedenza ad
appannaggio esclusivo delle farmacie convenzionate pubbliche e private. La dispensazione da parte delle strutture ospedaliere può consentire un miglioramento dell'assistenza farmaceutica: la distribuzione diretta, infatti, si è rivelata nel tempo uno strumento fondamentale per la valutazione dell'appropriatezza della prescrizione.
È possibile infatti verificare la redazione dei piani terapeutici da parte dei centri autorizzati e la congruenza della prescrizione specialistica con le indicazioni terapeutiche registrate e, quando presenti, con le Note AIFA (28). Viene, inoltre, facilitata e incrementata la raccolta di informazioni di tipo epidemiologico e di
80 farmacovigilanza sui i farmaci la consegna della quantità di farmaco strettamente necessaria alla terapia permette di eliminare potenziali sprechi e verificare la compliance alla terapia stessa.
La distribuzione diretta (DD) e la «per conto» (DpC) costituiscono inoltre un'ottima strategia per il contenimento della spesa farmaceutica, in termini di riduzione del prezzo d'acquisto dei farmaci, che non prevede tra l'altro alcuna forma di compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini (29-32). L'Azienda Sanitaria può, infatti, acquistare il farmaco dalla ditta produttrice con uno sconto sconti minimi del 50% (L. n°386/74) per i medicinali autorizzati con procedura nazionale non sottoposti a negoziazione, e del 33,35% per quelli autorizzati con procedura europea (centralizzata o di mutuo riconoscimento) o nazionale sottoposti a negoziazione. Nell’ambito dei sistemi di acquisto attraverso le gare, soprattutto nel caso di gare svolte da più Aziende Sanitarie associate in forme consortili o di area vasta, si possono comunque ottenere sconti più elevati, in funzione della tipologia del farmaco, della presenza o meno in commercio di altri farmaci equivalenti dal punto di vista terapeutico nonché del potenziale mercato interessato (sia ospedaliero sia indirettamente territoriale
La distribuzione diretta è intesa come la dispensazione, per il tramite delle strutture ospedaliere e dei presidi delle aziende sanitarie locali, di medicinali ad assistiti per la somministrazione al proprio domicilio. La distribuzione diretta può avvenire anche attraverso specifici accordi con le farmacie territoriali, pubbliche e private (distribuzione per conto) alle quali viene corrisposta una quota o un compenso per il servizio
81 Tale forma di erogazione si è sviluppata in modo consistente, nell’arco di un decennio, a seguito di diverse disposizioni legislative volte a:
garantire la continuità assistenziale, mediante la creazione di un’area terapeutica tra la terapia intensiva (ospedale) e la cronicità (medicina territoriale);
monitorare l'appropriatezza di utilizzo di determinati farmaci;
agevolare l'accesso ai farmaci da parte di specifiche categorie di pazienti;
salvaguardare la gestione finanziaria del sistema sanitario nazionale, mediante il contenimento della spesa farmaceutica.
Per comprendere i vantaggi di questa nuova tipologia di distribuzione si può schematizzare i principali vantaggi rispetto alla distribuzione in convenzionata.
Distribuzione diretta Distribuzione per conto Distribuzione in convenzione Risparmio generato dalla mancata
remunerazione della distribuzione e da possibili extrasconti in sede di acquisto
Risparmio generato da una eventuale minore remunerazione della distribuzione e da possibili extrasconti in sede di acquisto
Remunerazione ordinaria della distribuzione + Costi gestione ricette
Costi emergenti legati alla gestione degli acquisti (es. bandi di gara) / dei magazzini (es. resi e scaduti)
Costi emergenti legati alla gestione degli acquisti (bandi di gara) / magazzini proprietà di farmaci in conto deposito ed alla gestione separata delle ricette
Eventuali costi emergenti collegati all’acquisizione di nuovi fattori produttivi (ad esempio, personale)
Eventuali costi aggiuntivi (ad esempio, sistemi per la gestione separata delle ricette)
82 La distribuzione diretta dei farmaci agli assistiti per l'utilizzo al proprio domicilio come misura
di contenimento della spesa è stata introdotta con la legge 405 del 2001 (33). Questa
legge, allo scopo di coprire «i disavanzi di gestione stimati o presunti», all'art. 4 stabilisce che le Regioni possono attuare, alternativamente o cumulativamente, differenti strategie: introdurre la compartecipazione alla spesa sanitaria da parte degli assistiti; variare l'imposta regionale sul reddito delle persone fisiche o altre imposte regionali; attuare nuove modalità di erogazione dei farmaci. La stessa legge prevede che la CUF (attuale CTS/AIFA) individui i farmaci che, per il loro ruolo non essenziale o per la presenza trai medicinali concedibili di altri prodotti con attività terapeutica sovrapponibile, possono essere esclusi dalla rimborsabilità.
In questo contesto si inserisce questa trattazione, in cui tramite le banche dati aziendali è stato possibile definire e confrontare e per gli anni 2011-2012-2013(primi tre mesi) i farmaci maggiormente consumati per le modalità di erogazione dei farmaci definite dal già citato art. 8 legge 405/2001.
Il processo di analisi si sviluppa step by step in primis tramite elaborazione attraverso le banche dati aziendali dei principi attivi più consumati associando i consumi al fine di garantire la continuita' assistenziale, la struttura pubblica fornisce direttamente i farmaci, limitatamente al primo ciclo terapeutico