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100 La Giunta Regionale, sulla base degli esiti definiti dalla

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

100 La Giunta Regionale, sulla base degli esiti definiti dalla

Commissione Tecnica, con proprio atto:

- approva la graduatoria degli interventi ammessi a contributo;

- assegna le risorse agli Enti beneficiari;

- dà mandato al responsabile del Servizio regionale competente di provvedere all’impegno ed alla liquidazione delle risorse assegnate;

- definisce le modalità di riassegnazione delle risorse eventualmente non utilizzate.

9. Termini del procedimento ed eventuali variazioni in corso d’opera Le opere ammesse a contributo dovranno iniziare entro 18 mesi dalla data di pubblicazione della graduatoria degli interventi ammessi a contributo, pena la revoca del contributo assegnato per la realizzazione dell’intervento stesso, salvo proroga come definito nel successivo punto.

Il Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica, con proprio provvedimento, provvederà a liquidare i contributi regionali a favore degli Enti beneficiari secondo le seguenti modalità:

il primo 40% a seguito di formale invio:

- documento attestante la data di inizio dei lavori dell’intervento, ai fini della verifica del rispetto delle scadenze indicate;

- dichiarazione, a firma del RUP/tecnico incaricato e a firma del Legale rappresentante, che l’intervento in fase di realizzazione è conforme a quello valutato dalla Commissione Tecnica regionale. Eventuali varianti dovranno essere debitamente motivate e documentate;

• il restante 60% a seguito di specifica richiesta di erogazione del contributo a saldo, corredata dalla seguente documentazione:

- copia del documento attestante la data di fine dei lavori dell’intervento, ai fini della verifica del rispetto delle scadenze indicate;

- dichiarazione, a firma del RUP/tecnico incarico e a firma del Legale rappresentante, che l’intervento concluso e realizzato è conforme a quello valutato dalla Commissione Tecnica regionale e ammesso al finanziamento;

- copia dei documenti giustificativi della spesa sostenuta (fatture, certificati di pagamento, etc..) relativi alle attività/lavori realizzati che costituiscono il costo complessivo dell’intervento;

- atto assunto dall’organo competente che riporta ed approva il Quadro Economico (ovvero il costo complessivo) e il Piano finanziario dell’intervento realizzato e concluso, nel quale vengono indicate le risorse a carico del Soggetto attuatore, a carico della Regione e a carico di altri eventuali finanziatori.

Qualora il costo complessivo dell’intervento realizzato, così come individuato dalla documentazione presentata dai Soggetti attuatori, risulti essere inferiore al costo complessivo dell’intervento approvato, la Regione Emilia-Romagna provvederà, in fase di liquidazione:

− a ridurre il contributo previsto fino al raggiungimento del 50%

dell’importo complessivo della spesa sostenuta;

− a richiedere all’Ente attuatore la restituzione della somma eventualmente già liquidata, per la quota eccedente il 50% del contributo.

Qualora il costo complessivo dell’intervento realizzato risulti essere superiore al costo complessivo dell’intervento approvato, il contributo previsto da erogare rimarrà invariato e il maggior costo sarà a carico dell’ente proponente.

Per gli interventi soggetti alla disciplina del Codice degli appalti (D. Lgs.50/2016 e s.m.i.) è possibile l’eventuale riutilizzo del ribasso d’asta, con le modalità previste dal Codice stesso. La documentazione relativa a tale utilizzo dovrà essere presentata al Servizio regionale competente per la successiva valutazione da parte della Commissione Tecnica regionale appositamente costituita.

Dovranno essere tempestivamente comunicate eventuali variazioni, rispetto alla documentazione tecnico/amministrativa presentata, degli interventi ammessi a contributo. Il Responsabile del Servizio regionale competente potrà autorizzare modifiche agli interventi, purché soddisfino le seguenti condizioni:

− garanzia della conformità agli obiettivi ed alle finalità di cui alla DGR 1302/2013;

− acquisizione del parere positivo sulla proposta di modifica da parte della Commissione di cui al precedente punto 8.

Si precisa che gli interventi dovranno terminare entro 2 anni dalla data di inizio dei lavori.

10. Revoca del cofinanziamento

Eventuali criticità nel rispetto del cronoprogramma dei progetti, o rispetto al costo degli stessi, dovranno essere tempestivamente e formalmente comunicate al Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna.

Il Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica potrà revocare, con effetto immediato, l’accesso al cofinanziamento approvato al verificarsi di una tra le seguenti condizioni:

a) mancato avvio del progetto entro i termini previsti dal precedente punto 9;

b) realizzazione dell’intervento non conforme, nel contenuto e nei risultati conseguiti, all’intervento ammesso a cofinanziamento;

c) varianti presentate e ritenute non ammissibili ai sensi della DGR 1302/2013 e per le quali la Commissione, di cui al precedente punto 6, ha rilasciato parere negativo.

Le somme recuperate e resesi disponibili saranno riassegnate secondo modalità stabilite con proprio atto dalla Giunta regionale.

Il Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e sanità Pubblica della Regione Emilia-Romagna si riserva la facoltà di dare mandato all’AUSL territorialmente competente, di eseguire in ogni momento, controlli per accertare la reale rispondenza tra il progetto ammesso al cofinanziamento e gli interventi realizzati.

11. Proroga dei termini

I termini previsti, di cui al precedente punto 7, possono essere prorogati, su richiesta del beneficiario, per motivi non dipendenti dalla sua volontà, per un periodo non superiore complessivamente a 180 giorni.

Il Servizio regionale competente, entro 30 giorni dal ricevimento della stessa, provvederà a comunicare l’eventuale rifiuto della richiesta di proroga. Decorso inutilmente questo termine la proroga dovrà intendersi accolta per il periodo indicato nella richiesta.

12. Rinuncia

Gli enti beneficiari, qualora intendano rinunciare al cofinanziamento ovvero alla realizzazione dell’intervento, devono darne immediata comunicazione al Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e sanità Pubblica, tramite PEC.

Sulla base di tale comunicazione, il Responsabile del Servizio Prevenzione Collettiva e sanità Pubblica, con proprio provvedimento:

1) prende atto dell’avvenuta rinuncia al contributo assegnato e/o concesso,

2) provvede alla revoca del contributo assegnato e/o concesso, 3) richiede all’Ente attuatore la restituzione della somma

eventualmente già liquidata.

Le somme recuperate, e resesi disponibili, saranno riassegnate secondo modalità stabilite con proprio atto dalla Giunta regionale.

13. Informativa trattamento dati personali 13.1 Premessa

Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento europeo n. 679/2016, la Giunta della Regione Emilia-Romagna, in qualità di “Titolare” del trattamento, è tenuta a fornirle informazioni in merito all’utilizzo dei suoi dati personali.

13.2 Identità e i dati di contatto del titolare del trattamento Il Titolare del trattamento dei dati personali di cui alla presente Informativa è la Giunta della Regione Emilia-Romagna, con sede in Bologna, Viale Aldo Moro n. 52, cap 40127.

Al fine di semplificare le modalità di inoltro e ridurre i tempi per il riscontro si invita a presentare le richieste di cui al paragrafo n. 10, alla Regione Emilia-Romagna, Ufficio per le relazioni con il pubblico (Urp), per iscritto o recandosi direttamente presso lo sportello Urp.

L’Urp è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 in Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna (Italia): telefono 800-662200, fax 051-527.5360, e-mail urp@regione.emilia-romagna.it.

13.3 Il Responsabile della protezione dei dati personali

Il Responsabile della protezione dei dati designato dall’Ente è contattabile all’indirizzo mail dpo@regione.emilia-romagna.it o presso la sede della Regione Emilia-Romagna di Viale Aldo Moro n.

30. 13.4 Responsabili del trattamento

L’Ente può avvalersi di soggetti terzi per l’espletamento di attività e relativi trattamenti di dati personali di cui manteniamo la titolarità. Conformemente a quanto stabilito dalla normativa, tali soggetti assicurano livelli esperienza, capacità e affidabilità tali da garantire il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di trattamento, ivi compreso il profilo della sicurezza dei dati.

Formalizziamo istruzioni, compiti ed oneri in capo a tali soggetti terzi con la designazione degli stessi a "Responsabili del trattamento". Sottoponiamo tali soggetti a verifiche periodiche al fine di constatare il mantenimento dei livelli di garanzia registrati in occasione dell’affidamento dell’incarico iniziale.

13.5 Soggetti autorizzati al trattamento

I Suoi dati personali sono trattati da personale interno previamente autorizzato e designato quale incaricato del trattamento, a cui sono impartite idonee istruzioni in ordine a misure, accorgimenti, modus operandi, tutti volti alla concreta tutela dei suoi dati personali.

13.6 Finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento dei suoi dati personali viene effettuato dalla Giunta della Regione Emilia-Romagna per lo svolgimento di funzioni istituzionali e, pertanto, ai sensi dell’art. 6 comma 1 lett. e) non necessita del suo consenso. I dati personali sono trattati per le seguenti finalità:

− assegnazione contributi ad Università ed Istituti Scientifici per progetti di ricerca senza l’utilizzo di animali vivi.

13.7 Destinatari dei dati personali

I dati personali eventualmente acquisiti non sono oggetto di comunicazione o diffusione.

13.8 Trasferimento dei dati personali a Paesi extra UE

I suoi dati personali non sono trasferiti al di fuori dell’Unione europea.

13.9 Periodo di conservazione

I dati sono conservati per un periodo non superiore a quello necessario per il perseguimento delle finalità sopra menzionate. A tal fine, anche mediante controlli periodici, viene verificata costantemente la stretta pertinenza, non eccedenza e indispensabilità dei dati rispetto al rapporto, alla prestazione o all'incarico in corso, da instaurare o cessati, anche con riferimento ai dati che Lei fornisce di propria iniziativa. I dati che, anche a seguito delle verifiche, risultano eccedenti o non pertinenti o non indispensabili non sono utilizzati, salvo che per l'eventuale conservazione, a norma di legge, dell'atto o del documento che li contiene.

13.10 Diritti

Gli interessati hanno diritto:

• di accesso ai dati personali;

• di ottenere la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che lo riguardano;

• di opporsi al trattamento;

• di proporre reclamo al Garante per la protezione dei dati personali

13.11 Conferimento dei dati

Il conferimento dei dati è facoltativo, ma necessario per le finalità sopra indicate. Il mancato conferimento comporterà la non ammissibilità dei progetti presentati.

Allegato 2