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E. M Galkina-Fedoruk attribuisce alle forme predicative impersonali propri e ben definiti segni semantici e grammaticali, anche se, ammette, non abbastanza chiari Afferma

I. G Мiloslavskij riconduce alla KC solo parole del tipo жаль (è un peccato), нужно (occorre), можно (si può) Egli ritiene che parole come светло (c‘è luce), грустно (è triste)

2.4.1 Perché è giusto fare chiarezza

Dall‘ampia letteratura sui predicativi russi sembra di capire che, al di là dell‘identificazione della classe grammaticale a cui questi predicativi debbano appartenere (2), il problema ad oggi ancora dibattuto resti quello di definire i criteri che determinano l‘appartenenza di queste parole a una classe grammaticale piuttosto che a un‘altra.

La tradizione grammaticale suddivide le parti del discorso basandosi su criteri principalmente semantico-funzionali, cosa ad oggi ancora condivisa dalla grammatica e da buona parte della linguistica moderna, che non si sono di molto discostate da questa tradizione: i nomi appartengono a quella classe grammaticale che designa cose o persone, i verbi designano stati o azioni, gli aggettivi qualità, gli avverbi modalità e così via. Questo criterio semantico è solo uno dei criteri attraverso i quali si classificano le varie parti del discorso, insieme a morfologia e sintassi. Così, dal punto di vista morfologico, verbi, nomi, aggettivi e avverbi presentano, rispettivamente, diverse forme che assolvono a ben specifiche funzioni grammaticali, determinandone, spesso, anche la posizione all‘interno della frase e, quindi, la struttura sintattica.

Se questi criteri rappresentano le caratteristiche più frequenti e normali, per così dire di default, ci sono casi in cui questo default può essere violato per diventare non-default.

Abbiamo visto come gli studiosi che si sono occupati delle CKC le abbiano classificate su vari livelli di analisi, basando queste ultime su criteri principalmente semantici (Ščerba), sintattici (Vinogradov, Zimmerling), infine anche morfologici (Galkina-Fedoruk). Se ad esempio consideriamo la semplice frase in (52):

(52)

сегодня на улице холодно

oggi[AVV] su[PR] strada[LOC] freddo[PRED] (oggi fuori fa freddo)

ci rendiamo immediatamente conto di come venga a mancare la corrispondenza default tra i vari livelli d‘analisi rispetto alla forma in –o. L‘espressione холодно presenta infatti:

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(i) la semantica tipica di un verbo pur non essendo un verbo; indica infatti la condizione del freddo, essendo legata quindi a fenomeni atmosferici (in questo senso condivide la funzione dei verbi che, infatti, indicano stati/azioni);

(ii) la morfologia tipica di un avverbio o di un aggettivo breve al neutro (-о), pur non avendo però con essi in comune, al di là dell‘aspetto, la funzione propria di avverbi ed aggettivi, rispettivamente indicatori di modalità e di qualità;

(iii) una sintassi non canonica (se un soggetto si deve esprimere, sarà sotto forma di esperiente al caso dativo). Da un punto di vista sintattico si nota come la forma холодно, in questo specifico contesto, sia avalente (ossia manchi di argomenti)1

, inserita in una costruzione impersonale, priva, quindi, di un soggetto tradizionalmente inteso e che può più frequentemente e facilmente combinarsi con locativi (non obbligatori dal punto di vista della costruzione della frase ma altrettanto importanti poiché, in qualche modo, contestualizzano l‘evento).

Non sorprende dunque che gli innumerevoli studi fatti sui predicativi abbiano assunto posizioni diverse: coloro che sono a favore delle categorie tradizionali non si accordano su quale sia la categoria in cui inserirli, per ragioni principalmente morfologiche (Šapiro). Coloro che al contrario sono a favore dell‘individuazione di una nuova parte del discorso non si accordano su quale base definirla (semantica? sintattica?) o comunque non sanno stabilire in che misura sintassi (Vinogradov, Pospelov), semantica (Ščerba, Isačenko) e morfologia (Тichonov, Galkina-Fedoruk) operino insieme. L‘impressione generale è che vi sia un orientamento per lo più basato su criteri semantici, come del resto suggerisce la stessa etichetta loro assegnata: ‗parole della categoria di condizione‘. A questo proposito Мatchanova (2001) afferma che:

Мы придерживаемся термина ‗слова категории состояния‘, так как он наиболее полно отражает природу и сущность рассматриваемых слов. […] состояние представляет собой особую семантическую структуру, иерархически организованную, как правило, тесно связанную с предметной ситуацией (эмоциями, физиологическими симптомами, температурными, световыми, атмосферными признаками окружающей среды); состояние может быть категоризовано в языке преимущественно лексически, преимущественно грамматически, комплексно и может быть выражено на уровне

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словоформы, высказывания и текста (Aderiamo al termine ‗parole della categoria di condizione‘, perché esso maggiormente riflette la natura e l‘essenza delle parole considerate. […] la condizione rappresenta una struttura semantica particolare, gerarchicamente organizzata, di norma strettamente legata alla situazione oggettiva [emozioni, sintomi fisiologici, legati alla temperatura, alla luce, a caratteristiche atmosferiche dell‘ambiente circostante]; la condizione può essere caratterizzata nella lingua principalmente lessicalmente, principalmente grammaticalmente, complessivamente può anche essere espressa a livello di forma di parola, di espressione e di testo) (Матханова 2001: 48).

La teoria linguistica, quindi, allo stato attuale, non offre una risposta esaustiva. Partendo dall‘osservazione dei dati, essa tenta però di individuare comportamenti comuni, costanti, dando una lettura globale dei fenomeni, sebbene non esaustiva. Pur non intendendo prendere una posizione in merito alle ragioni a favore o contro l‘ipotesi di considerare le CKC nuova parte del discorso, ai fini del mio studio è utile assumere che tra queste forme una differenza c‘è. Questa differenza sta, in particolare, nella possibilità che esse hanno di ammettere o meno dativi argomentali. Il tentativo sarà quello di individuare dei criteri per poter differenziare queste parole rispetto ai loro omonimi e a specifiche proprietà sintattiche, come vedremo in (2.4.2). Quest‘ultime saranno quindi il presupposto per un nuovo inquadramento, anche in relazione al fatto che le frasi impersonali ―образуют сложную и пѐструю гамму переходных типов от полной безличности до безличности мнимой или потенциальной‖ (formano una complessa e variegata gamma di tipologie, che vanno dall‘impersonalità completa, a quella apparente o potenziale) (Виноградов 1972: 614).

2.4.2 ‘Мне холодно’ vs ‘Мне важно’: specularità vs differenze

Se dal punto di vista morfologico i predicativi sono quindi per la maggior parte assolutamente sovrapponibili ad avverbi e aggettivi in forma breve, dal punto di vista sintattico essi si discostano dai loro omonimi in virtù di nuove proprietà combinatorie. In (2) si è potuto vedere quali e quante siano le combinazioni sintattiche realizzabili per i predicativi. Molto comune è la struttura grammaticale esemplificata in (53), che prevede un sintagma nominale al dativo seguito dall‘elemento predicativo (che, come si è visto, è morfologicamente equivalente ad un aggettivo in forma breve al neutro), seguito a sua volta da una subordinata infinitivale oppure introdotta dal complementatore что:

68 (53)

a. Мне холодно гулять

по улице

a me.DAT freddo[PRED] passeggiare.INF[V] per strada

(Ho freddo a passeggiare per strada)

b.Мне важно гулять

по улице

a me.DAT importante[PRED] passeggiare.INF[V] per strada

(Per me è importante passeggiare per strada)

c.Mне ветрено гулять

по улице

a me. DAT ventoso[PRED] passeggiare.INF[V] per strada

(Non ho voglia di passeggiare perché c‘è vento)

Sebbene formalmente uguali, queste tre frasi hanno strutture sintattiche diverse. Infatti, mentre мне in (53a) è un argomento selezionato dal predicativo, in (53b-c) è un aggiunto. Ne è una prova il fatto che la sostituzione di мне con il sintagma preposizionale для меня è ammissibile solo per (53b-c), come si vede in (54):

(54)

a.*Для меня холодно гулять по улице

per me.GEN freddo[PRED] camminare.INF[V] per strada

b.Для меня важно гулять

по улице

per me.GEN importante[PRED] camminare.INF[V] per strada

c.Для меня ветрено гулять

по улице

per me.GEN ventoso[PRED] camminare.INF[v] per strada

La possibilità di sostituire мне con il sintagma для меня è tipica delle frasi ‗двусоставные‘ (a due elementi), nelle quali quindi la forma in –o è considerata forma breve dell‘aggettivo, omonima alla forma predicativa (Воинова 1965).

Inoltre, in ognuna delle tre frasi in (53) мне svolge un ruolo semantico diverso: in (53a) è l‘esperiente (colui che sente il freddo), in (53b) è un beneficiario, mentre l‘infinitiva è argomentale rispetto a важно (ciò che è importante è, appunto, il passeggiare); infine in (53c)

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né il dativo, né l‘infinitivale sono argomentali rispetto a ветрено e мне svolge la funzione di soggetto non canonico, agente di гулять. Si confrontino le strutture sintattico-grammaticali degli esempi in (53) nella Tab. 1:

Tab. 1 esempi di strutture sintattico-grammaticali con diverse proprietà argomentali

Esempi Semantica Morfologia Sintassi

Мне (xолодно гулять по улице)

Esperiente Dativo Soggetto non canonico

Мне (важно гулять по улице)

Beneficiario Dativo Soggetto non canonico

Мне (ветрено гулять по улице)

Agente Dativo Soggetto non

canonico

A questo si aggiunga l‘assenza di concordanza in (53a) tra il sintagma nominale al dativo, esperiente dello stato in oggetto, e l‘elemento predicativo. Quest‘ultima osservazione ci dà modo di affrontare la questione da un ulteriore punto di vista, ossia la possibilità di costruire frasi che prevedano soggetti non canonici (2.4.3).