4. Conclusioni: proposte e possibili applicazioni future
4.2 Nuove metodologie didattiche nei programmi d’insegnamento
Perché è importante usare nella didattica i corpora? All‘interno di un corpus si possono trovare esempi d‘uso di lingua viva, parlata e scritta, già analizzati e reperibili in base alla categoria grammaticale che si sta cercando. Una riflessione metalinguistica in questo senso può senz‘altro avere ripercussioni anche sull‘insegnamento, all‘interno dei programmi scolastici, sia del russo, sia in ottica comparativa con altre lingue. Ad esempio, saper distinguere le diverse funzioni grammaticali di queste forme e catalogarle rispetto alla possibilità o meno di selezionare un soggetto non canonico, di reggere un‘infinitivale, una subordinata, o saper individuare strutture che prevedono un DSP rispetto a strutture che prevedono DIS (2.2.4), può senz‘altro rendere più efficace la loro acquisizione nella pratica dell‘insegnamento. Babajceva (2000) propone di utilizzare lo schema di trasformazione esemplificato in (193), in cui si nota una vicinanza semantica della CKC rispetto alla forma breve al neutro degli aggettivi. Nel passaggio dalla KC all‘aggettivo si verifica però un cambiamento del numero e del genere del soggetto, mentre le CKC non prevedono la possibilità di concordanza tra soggetto e verbo:
(193)
a. В селe было пусто […]
Nel[PR] villaggio[LOC] era vuoto[PRED] (Il villaggio era vuoto)
(М. Е. Салтыков-Щедрин «Святочный рассказ») Trasformazione:
b. Село былo пусто […]
Il villaggio.NOM era vuoto.N[AGG BREV] (Il villaggio era vuoto)
Se, restando sull‘esempio proposto da Babajceva (2000), provassimo a pensare alle possibili contestualizzazioni di пусто, ecco che ruscorpora.ru potrebbe venirci in aiuto. La ricerca, per pochi filtri, darebbe esiti come in (194), che esemplificano un uso predicativo (194a), un uso avverbiale (194b), un uso con infinitivale (194c), con subordinata (194d) e infine di aggettivo in forma breve al neutro (194e):
(194)
a. В городе стало тоскливо и пусто, и я ушѐл домой. [Фазиль Искандер. Письмо (1969)] [омонимия снята – предик]
b. Когда багажный грузился, почтовый всѐ ещѐ пусто глазел на платформу своими слепенькими, в бельмах решѐток окошками. [Олег
171 Павлов. Карагандинские девятины, или Повесть последних дней // «Октябрь», 2001] [омонимия снята – н] c. А то пусто жить и пусто умереть ― совсем никуда не годится. [Алексей Слаповский. Большая Книга Перемен // «Волга», 2010] [омонимия не снята - н, прил] d. На душе Карташева стало вдруг так пусто, что он испугался. [Н. Г. Гарин-Михайловский. Студенты (1895)] [омонимия не снята - н, прил] e. От жилья удалено, место пусто, чему там быть?.. [П. И. Мельников- Печерский. В лесах. Книга вторая (1871-1874)] [омонимия не снята - н, прил]
Ancona una volta, però, è importante conoscere bene il funzionamento di un corpus, capirne eventuali limiti, per evitare di considerare alla stessa stregua esempi che, in presenza di funzioni identiche, disambiguano diversamente. Si confronti infatti l‘esempio (194a), in cui пусто è disambiguato correttamente in qualità di предик, con l‘esempio (195) in cui è disambiguato come avverbio (н), sempre, però, per la sua funzione predicativa:
(195)
Там было так пусто, как на этом необитаемом острове. [Александр Дорофеев. Эле-Фантик // «Мурзилка», 2003] [омонимия снята - н].
Proprio in relazione a questa vicinanza semantica ma al contempo ‗variabilità interpretativa‘ si inseriscono le osservazioni Babajceva, Zolotova e Matchanova rispetto alla cosiddetta ‗zona di passaggio‘ descritta in (2.3.3), per la quale la semantica dei predicativi può più o meno oscillare, avvicinandosi o allontanandosi dalle parole appartenenti alla KC, anche a seconda di ‗semi‘ specializzanti, più o meno marcati. Varie realizzazioni semantiche, che si esemplificano in altrettante diverse realizzazioni sintattiche e possibilità di governare argomenti che alternativamente concorrono alla copertura di precise posizioni e che determinano il passaggio da costruzioni ad un elemento a costruzioni a due elementi (односоставное vs двусоставное).
D‘altra parte ci sono casi che non prevedono alcuna trasformazione sintattica, come ad esempio il cosiddetto nucleo dei predicativi modali, del tipo можно (si può), нужно (si deve), надо (occorre), необходимо (è necessario), per i quali non vi sono infatti aggettivi di derivazione. In ogni caso, ammesso che si possa optare per una trasformazione in cui si preveda un soggetto, non sempre il significato della parola impersonale, nel passaggio, resta invariato, come si può osservare in (196):
172 (196)
a. мне обидно, что […] a me.DAT dispiacere[PRED] che […] (mi dispiace che […])
b. смех обиден risata.NOM offensiva[PRED] (la risata è offensiva)
Nel passaggio da (196a) a (196b) il significato dell‘espressione impersonale, nonostante mantenga la funzione di predicato anche come aggettivo in forma breve, acquista infatti un nuovo significato all‘interno del contesto personale. Allo scopo di confutare l‘ipotesi della KC, occorrerebbe dimostrare che la capacità di ottenere una trasformazione impersonale è completamente automatica e dipende solo dalla morfologia dell‘aggettivo e non dalla sua semantica. I fatti però, abbiamo visto in (196), non dimostrano che sia così.
Se fino alla fine degli anni ‘90 i manuali e le grammatiche consultive russe ancora non differenziavano questa categoria di parole, a partire dall‘anno scolastico 1999-2000 all‘interno della Federazione Russa ha cominciato ad essere adottato un programma didattico nel quale queste parole trovano una loro collocazione in quanto ‗categoria di condizione‘, distinta rispetto da altre parti del discorso (Шершакова 2004: 144). Tra i manuali più conosciuti e significativi si segnalano М.Т. Baranov et alii (1999), V. V. Babajcevaja-L. D. Česnakova (2013) e V. V. Babajceva (2014).
Ricordiamo in questa sede il progetto della nuova descrizione della grammatica russa ideata come ‗corpus-driven grammatica‘ e curata da V. Plungjan, direttore scientifico del Corpus Nazionale della lingua russa, il cui scopo è quello di coniugare materiale esemplificativo e descrizione grammaticale ricavando i dati da fonti (testi, articoli, monografie e grammatiche accademiche) tratte dallo stesso Corpus. Si utilizzano sistemi ipertestuali e strumenti di analisi quantitativa e statistica applicata ai corpora, per studiare comportamenti, frequenze, usi, regolarità linguistiche. Al suo interno si prevede una sezione dedicata ai ‗predicativi‘, descritti dal puto di vista morfologico, semantico e sintattico: «Предикатив (или безличный предикатив, также называется категорией состояния) – разряд слов или часть речи» («Predicativo [o predicativo impersonale, anche definito categoria di condizione] – categoria di parole o parte del discorso») (Летучий 2017; http://rusgram.ru).
Così come nel russo, la questione dell‘esistenza della KC è controversa anche in altre lingue indoeuropee, come accennato in (1.1). Abbiamo appreso dalla letteratura scientifica che la questione sulla forma categoriale all‘interno della quale inserire queste parole rimane ad oggi ancora aperta (Меl‘nik: 2015), per caratteristiche che li riconducono ad aggettivi e avverbi
173
(Мiletova: 2008a/b). Molti studiosi hanno infatti indagato questa categoria raffrontandola con altre lingue, tra i principali segnaliamo P. I. Šlejvis (1986/1997/2002), K. Lasorsa (1987), A. V. Cimmerling (1998), A. Wierzbicka (1991/1992), A. K. Makarov (2006), E. V. Miletova (2008), M. R. Mindiašvili (2004), D. F. Grigorian (2007), E. V. Kjurdţieva (2007), A. A. Zajceva (2007), А. V. Prochorenko-Аlpatova (2007), O. A. Dubnjakova (2006), anche in ottica traduttologica.
In ottica comparativa, l‘insegnamento dei predicativi in russo L2 presenta delle problematiche interessanti, in quanto spesso per essi non vi è una forma sintatticamente identica nella L1. Basti vedere i seguenti esempi di traduzione del russo ―мне холодно‖ in inglese, italiano e tedesco in (197)
(197)
Мне холодно A me.DAT freddo[PRED] (Io) ho freddo Io.NOM ho[V] freddo[NOME]
I am cold
Io.NOM sono freddo[AGG] Mir ist kalt
a me.DAT è freddo[NOME]
Come si può vedere l‘esperiente espresso in DAT in russo è in DAT anche in tedesco, mentre è soggetto NOM in italiano e inglese. Inoltre, mentre la copula in russo è omessa al presente, in tedesco e inglese è espressa obbligatoriamente; l‘italiano si differenzia richiedendo una costruzione transitiva con ‗avere‘.
Sarà quindi compito del docente evidenziare il fatto che nonostante la struttura sintattica di ―мне холодно‖ nelle varie lingue L2 non corrisponda a quella d‘origine L1, la struttura argomentale rimane invariata.
Ancora una volta ruscorpora.ru potrebbe venirci in aiuto, fornendo ulteriori esempi utili al raffronto grammaticale fra varie lingue. Sempre considerando la frase analizzata in (197), riportiamo in (198) solo alcuni dei vari esempi ricavabili filtrando il sintagma ‗SPRO,dat alla distanza di 1 da холодно‘ all‘interno del sub-corpus parallelo, in cui si mettono a confronto traduzioni dalle altre lingue verso il russo (198a) e viceversa (198b) e che offrono all‘insegnante spunti di analisi e riflessione:
174 (198)
a. En — She is cold, she is frozen stiff, frozen "to the center of her brain", for she soars with the wildest hyperbole when not tagging after the most pedestrian dictum. [Vladimir Nabokov. Speak, memory (1954-1966)] [омонимия не снята] Ru — Ей холодно, она замерзает "до центра мозга"― ибо она взмывает на крыльях глупейших гипербол, когда не придерживается благоразумнейших общих мест. [Владимир Набоков. Память, говори (С. Ильин, 1999)] [омонимия не снята]
Еn — Oh, yes. Please. "Art thou not cold? " Oh, no. Pull the robe over thy shoulders. [Ernest Hemingway. For Whom The Bell Tolls (1940)] [омонимия не снята] Ru — Да. Да. - Тебе холодно? - Нет. Натяни мешок на плечи. [Эрнест Хемингуэй. По ком звонит колокол (H. Волжина, Е. Калашникова, 1968)] [омонимия не снята] b. Ru — Печке, может быть, тепло, а мне холодно. [Борис Пастернак. Доктор Живаго (1945-1955)] [омонимия не снята]
It — «Avrà caldo la stufa, io sento freddo» [Boris Pasternak. Il dottor Zivago (Pietro Zveteremich, )] [омонимия не снята]
Ru — Я работаю, а Катя сидит недалеко от меня на диване, молчит и кутается в шаль, точно ей холодно. [А. П. Чехов. Скучная история (1889)] [омонимия не снята]
Fr — Je travaille, elle est assise non loin de moi sur le divan, sans dire un mot, emmitouflée dans son châle comme si elle avait froid. [Anton Chekhov. Une banale histoire (Édouard Parayre, 1960)] [омонимия не снята]
In questa breve sezione dedicata alla didattica abbiamo fornito solo pochi esempi e spunti per far comprendere il potenziale di indagine di queste forme, anche in ottica comparativa con altre lingue. Le CKC, per lo più ignorate nei programmi italiani di insegnamento del russo L2, potrebbero invece a buon diritto rappresentare un utile argomento di approfondimento.
175
4.3 Dizionari e manuali: possibili sviluppi verso una revisione delle glosse