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E. M Galkina-Fedoruk attribuisce alle forme predicative impersonali propri e ben definiti segni semantici e grammaticali, anche se, ammette, non abbastanza chiari Afferma

I. G Мiloslavskij riconduce alla KC solo parole del tipo жаль (è un peccato), нужно (occorre), можно (si può) Egli ritiene che parole come светло (c‘è luce), грустно (è triste)

2.2.4 La questione dell’infinito: discussioni sulla questione

Abbiamo già evidenziato in (2.2) come coloro che sono contrari ad una distinzione delle CKC come nuova parte del discorso, le considerino derivati sintattici. Vedremo come alcuni studiosi individuino varie possibilità combinatorie dei predicativi, in presenza, ad esempio, di una subordinata o di una proposizione infinitivale. Risulta infatti ad oggi ancora controversa la questione relativa alle combinazioni sintattiche di queste espressioni invariabili. Rispetto alla possibilità che queste forme hanno di essere accompagnate da un infinito non vi è accordo fra i linguisti: in sua presenza la frase mantiene il carattere di impersonalità o risulta composta da due elementi, di cui l‘infinito rappresenterebbe il soggetto? Questo aspetto ha dei risvolti non facilmente delineabili, differentemente interpretabili, per i quali una soluzione univoca stenta a trovarsi.

Se ad esempio Peškovskij sostiene che l‘infinito, in unione a questi avverbi in -o, dia esiti impersonali specialmente nella lingua viva, parlata, di tutti i giorni, mentre nella lingua letteraria si usino maggiormente queste forme in -o come forme brevi dell‘aggettivo al neutro (Виноградов 1972: 327), Galkina-Fedoruk, in contrapposizione alle tesi di Peškovskij, vede una netta distinzione nel rapporto fra avverbio predicativo ed infinito a seconda che quest‘ultimo preceda o segua la forma impersonale. Nel caso in cui, infatti, l‘infinito segua l‘avverbio, la frase risulterebbe impersonale, viceversa, personale. Si confrontino gli esempi in (12): весело in (a) avrebbe funzioni predicative, mentre in (b) sarebbe un predicato derivante dalla forma breve dell‘aggettivo da riferirsi al soggetto кататься) (Галкина-Федорук 1948: 35):

(12)

a. Весело кататься È divertente[PRED] pattinare.INF[V] (È divertente pattinare)

b. Кататься весело

Pattinare.INF[V] è divertente.N[AGG BREV] (Pattinare è divertente)

Ancora diversa la versione di Šachmatov che, indipendentemente dalle posizioni intercambiabili dell‘avverbio e dell‘infinito, vede sempre nel primo la forma contratta dell‘aggettivo e nel secondo il soggetto (Галкина-Федорук 1948: 31). Questa posizione richiama assunti più recenti della linguistica europea in cui è generalmente diffusa l‘opinione secondo la quale la posizione del soggetto possa essere occupata da una frase nominale, da una

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subordinata o da un‘infinitivale (Zimmerling 2014: 711–713). Zimmerling codifica diverse realizzazioni sintattiche in riferimento alle forme predicative, elencate in (13), che prevedono appunto la presenza di subordinate, equiparate alle infinitivali, o del pronome Это, come possibili sostituti del soggetto (S):

(13)

a. Sмне приятно, [что Вася принес свои извинения] a me.DAT piacere[PRED] che Vasja abbia presentato le sue scuse (Mi fa piacere che Vasja abbia presentato le sue scuse)

b. Приятно, S[что Вася принес свои извинения] Piacere[PRED] che Vasja abbia presentato le sue scuse (Fa piacere che Vasja abbia presentato le sue scuse)

c. Это приятно, S[что Вася принес свои извинения] piacere[PRED] che Vasja abbia presentato le sue scuse (Fa piacere che Vasja abbia presentato le sue scuse)

d. Sмне это приятно

a me.DAT piacere[PRED] (A me fa piacere)

e. S Это было очень приятно faceva molto piacere[PRED] (Questo faceva molto piacere)

Gli esempi in (13) chiaramente dimostrano che laddove vi sia un dativo selezionato dalla forma in –o, nella fattispecie мне in (13a/d), questo rappresenti il soggetto logico della frase. Laddove, invece, il dativo manchi, le subordinate (13b/c), equiparabili a proposizioni infinitivali, e il pronome indefinito это (13e), concorrono, alternativamente, ad occupare la posizione del soggetto. Nelle frasi (13c/d) это è semplicemente un pronome correlato, mai soggetto formale, definito dalla linguistica moderna ‗unstressed‘ (atono), in contrapposizione al pronome ‗stressed‘ (tonico), soggetto in (13e) (Zimmerling 2009: 253–268). Le frasi agrammaticali in (14), dimostrano come non possano coesistere due soggetti diversi, il dativo e la subordinata, in presenza del pronome atono это:

(14)

a. *Мне это приятно, [что Вася принес свои извинения] a me.DAT piacere[PRED] che Vasja abbia presentato le sue scuse (*A me [questa cosa] fa piacere [che Vasja abbia presentato le sue scuse])

b. *Это мне грустно, [что она опаздывает] a me.DAT triste[PRED] che lei sia in ritardo (*[questa cosa] mi rende triste [che lei sia in ritardo])

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Zimmerling vede quindi nella possibilità di governare argomenti che alternativamente concorrono alla copertura della posizione del soggetto, in assenza del soggetto al dativo, il passaggio della costruzione da ‗односоставное‘ (ad un elemento) a ‗двусоставное‘ (a due elementi). Individua i tre candidati al ruolo di soggetto in ordine gerarchico, che non possono coesistere tutti insieme e li definisce ‗слабые подлежащие‘ (soggetti deboli):

soggetto logico al dativo >> subordinata o infinitivale >> pronome tonico это

Il linguista russo Ju. D. Аpresjan li definisce ‗agreement controllers‘ (soggetti grammaticali) (Апресян 1985: 280-315). Egli sostiene infatti che predicativi che possono accettare infinitivali, subordinate o frasi introdotte ad esempio dal pronome это, non siano impersonali. Afferma che ―сентенциальным составляющим и элементам типа это может быть приписан признак ‗синтаксический имен. п.‘‖ (può essere ascritto il tratto di ‗caso nominativo sintattico‘ a frasi nominali o ad elementi del tipo di это) (Апресян 1985: 304). Rispetto alla possibilità che queste frasi hanno di ammettere un soggetto logico al dativo, come esemplificato in (13), egli le considera impersonali solo nel caso in cui venga a mancare un‘espressione che egli ritiene essere, appunto, soggetto grammaticale (Апресян 1985: 280- 315).

I. А. Меl‘čùk postula diversi tipi di soggetti nulli (∅) per diverse costruzioni impersonali: ∅EGO – per frasi del tipo Мне холодно/больно/смешно (Io ho freddo/mi fa male/mi fa ridere), con soggetto semantico al dativo, e ∅Surroundings – per frasi prive di soggetto semantico del tipo Здесь холодно/грязно/накурено (Qui fa freddo/c‘è sporco/è pieno di fumo) (Mel‘čùk 1995: 188).

Una posizione conciliatrice è quella di Vinogradov, secondo il quale si può semplicemente supporre una sorta di incrocio fra la categoria dell‘avverbio e quella dell‘aggettivo in un‘altra, nuova, categoria. Le espressioni che vedono al loro interno una forma in -o del tipo descritto in (15)

(15)

a. бесчестно было так поступать со мной disonesto[PRED] era così agire[v] con me (è stato disonesto agire così con me)

b. так поступать - бесчестно

così agire[v] - disonesto[PRED] (agire così è disonesto)

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oscillano sempre tra il valore personale ed impersonale, tanto che a volte le associamo, rispettivamente, a frasi del tipo in (16)

(16)

a. мне холодно кататься a me.DAT freddo[PRED] pattinare.INF[V] (ho freddo a pattinare)

b. твое поведение бесчестно

il tuo comportamento.NOM disonesto.N[AGG BREV] (il tuo comportamento è disonesto)

Dare una norma definitiva di differenziazione non è possibile, poiché in questi casi le interpretazioni sono del tutto individuali. Proprio in relazione a questa variabilità interpretativa si inseriscono le osservazioni delle tre studiose che presenterò nell‘ultima sezione di questa prima parte del lavoro: V. V. Babajceva, G. A. Zolotova e I. P. Matchanova (2.3).

DPS vs DSI e relative implicazioni

Prima di passare alla sezione (2.3) è necessario spendere due parole in relazione alla distribuzione e alle proprietà sintattiche di soggetti non canonici nel russo, sinteticamente teorizzati in (2.4.3), rispetto alla possibilità di essere accompagnati da un infinito. Zimmerling distingue due tipi di soggetti non canonici al dativo nel russo; il primo, quello finora analizzato, ad esempio nelle frasi (13а/d), è debole e interferisce, come abbiamo visto, con altri possibili candidati al ruolo di soggetto e viene definito DPS (Dative Phrase Sentence = Dativo di una frase nominale). L‘altro, di cui ci occuperemo ora, è forte e non interferisce con altri possibili candidati al ruolo di soggetto, e viene definito DIS (Dative Infinitive Sentence = Dativo di un‘infinitivale). Lo studioso ritiene che sia di cruciale importanza distinguere i due tipi di dativi. Nemmeno le più recenti grammatiche accademiche russe, tra cui Švedova et alii (1982), distinguono DPS da DIS. Sebbene alcuni autori, tra i quali Grišina (2002) e Bonč- Osmolovskaja (2003), si siano occupati dei soggetti al dativo nel russo in modo abbastanza approfondito, DIS e DPS non sono considerate strutture contrastanti ma vengono incluse in una categoria piuttosto eterogenea denominata ‗дативные конструкции‘ (costruzioni al dativo). Confrontiamo però le frasi in (17):

(17)

a. Васе холодно Vasja.DAT freddo[PRED] (Vasja ha freddo)

46 b. Васе работать a Vasja.DAT lavorare.INF[V] (Vasja deve lavorare)

Se per (17a) valgono le considerazioni finora fatte, ovvero che il dativo Васе è soggetto logico direttamente selezionato dalla forma in –o, per (17b) le cose cambiano, ossia qui il dativo è selezionato dal verbo работать, non è intercambiabile con alcun altro candidato alla posizione di soggetto, rappresentando un vero e proprio soggetto grammaticale (Kondrašova 2007 – Циммерлинг-Трубицинa 2015: 77). Le due frasi in (17) potrebbero essere unite, formando la frase in (18):

(18)

Васе холодно работать a Vasja.DAT freddo[PRED] lavorare.INF[V] (Vasja ha freddo a lavorare)

speculare a (18a):

(18a)

Холодно Васе работать Freddo[PRED] a Vasja.DAT lavorare.INF[V] (Vasja ha freddo a lavorare)

Se a questo punto, però, inseriamo la punteggiatura e trascriviamo la frase in (18a) come in (19):

(19)

Холодно, Васе работать

Freddo[PRED ] a Vasja.DAT lavorare.INF[V] (Fa/c‘è freddo, Vasja deve lavorare)

il significato della frase cambia perché vengono a modificarsi le relazioni sintattiche fra i vari elementi della frase. In (19) il dativo Васе non è più soggetto semantico dipendente dal predicativo Холодно ma soggetto grammaticale della frase Васе работать, direttamente selezionato dal verbo.

Come vedremo, di questa eventualità occorrerà tener conto osservando il comportamento dei predicativi analizzati all‘interno di ruscorpora.ru (3).

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2.3 Posizioni intermedie

Verranno in questa parte presentate le principali posizioni, spesso discordanti, rispetto a quella che in linguistica viene definita ‗переходная‘ зона (zona di passaggio). Si arriverà ad una sorta di posizione conciliatrice che, non optando per una posizione piuttosto che per un‘altra, vede piuttosto l‘esistenza di diverse possibilità interpretative associabili a queste espressioni. In particolare si è deciso di presentare le considerazioni di tre autrici — V. V. Babajceva, G. A. Zolotova e I. P. Matchanova — per le quali i predicativi possono avere una semantica che li avvicina o li allontana dalle parole appartenenti alla KC a seconda degli scopi e dei contesti comunicativi.