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2.3 Alcuni esempi

2.3.18 I gruppi

Fenomeno aggregativo pi`u importante a livello mondiale, i gruppi aziendali comprendono una realt`a molto complessa, sul piano sia teorico che pratico. Volendo sintetizzare, si descrivono i gruppi come un complesso economico co- stituito da pi`u aziende, generalmente nella forma giuridica di Spa o, pi`u ra- ramente, in quella di Srl; la loro autonomia giuridica `e mantenuta inalterata, ma tali aziende sono collegate o controllate da uno stesso soggetto economico, che ne coordina le attivit`a secondo un indirizzo unitario28.

Nel Codice Civile italiano non si ritrova una specifica definizione di gruppo, ma, all’interno dell’art. 235929, si delineano i presupposti per indentificare

26Confronta con: Prof. Stefano Coronella (Docente all’Universit`a degli Studi di Napoli),

Corso di “Economia dei gruppi aziendali ”, Napoli, (2012/2013); Dott. Pier Luigi Marchi- ni (Ricercatore all’Universit`a degli Studi di Parma), Corso di “International Accounting”, Parma, (2009/2010); “Mitsubishi Keiretsu”, ne “Il sole 24 ore”, Articolo del 15/09/2010.

27Confronta con: M. Cecchi, “Aggregazioni, gruppi e bilancio consolidato”, Milano, Franco

Angeli Editore, (2009); S. Coronella, “Aggregazioni e gruppi di aziende: caratteristiche e finalit`a”, Roma, Rirea Editore, (2009).

28S. Terzani, “Il bilancio consolidato”, Padova, Cedam Editore, (1992), Pag. 6.

29Art. 2359, Codice Civile: “Sono considerate societ`a controllate: 1) le societ`a in cui

un’altra societ`a dispone della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria; 2) le societ`a in cui un’altra societ`a dispone di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante

l’eventuale relazione di controllo (di diritto, contrattuale o di fatto) e di col- legamento (influenza notevole), in riferimento ai legami di tipo patrimoniale che le imprese possono perseguire nel gruppo. In questo modo, alcune imprese hanno la caratteristica di capogruppo/controllanti, mentre altre risultano col- legate o controllate dalle prime. Ci`o riguarda anche le operazioni interne, che vedono le imprese come venditrici ed acquirenti, creditrici e debitrici, le une dalle altre.

Essendo le varie aziende indipendenti le une dalle altre sul piano giuridico, ognuna mantiene un proprio capitale ed un proprio reddito, che deve rivelare di fronte ai terzi. Poich´e il gruppo ha una sua identit`a, formata dalle attivit`a produttive appartenenti all’aggregazione, non conta il capitale e il reddito co- me la somma di capitali e redditi delle aziende che costituiscono l’aggregazione, ma ne trova espressione all’interno del bilancio consolidato. Quest’ultimo in- terpreta il gruppo come un’unica azienda, mediante delle opportune scritture di rettifica, fornendo un’informativa pi`u adeguata e coerente rispetto a quella che consegue ai singoli bilanci di esercizio delle unit`a partecipanti.

I gruppi possono formarsi tramite un processo aggregativo, che prevede l’ac- quisizione di partecipazioni di controllo, la costituzione di nuove societ`a o il conferimento di pacchetti azionari di controllo di altre societ`a, oppure me- diante un processo disaggregativo, nello specifico attraverso lo scorporo o il conferimento di rami aziendali.

Inoltre, si contano molteplici vincoli, obblighi e adempimenti volti alla tutela di terzi e soci minori delle aziende controllate.

In breve, si riportano gli elementi fondamentali per la creazione di un gruppo: una pluralit`a di imprese con autonomia giuridica propria, aventi una struttura societaria per azioni o a responsabilit`a limitata; un unico soggetto economico, ovvero il dominus, per conto del quale viene svolta l’attivit`a aziendale, che as- sume il ruolo di capogruppo/controllante, che determina, quindi, una direzione unitaria; un legame tra imprese dovuto al possesso, da parte della capogruppo, di un pacchetto azionario che permette il controllo (di tipo partecipativo) e la direzione unitaria delle altre partecipanti30.

Ci`o che porta alla formazione di un gruppo pu`o essere di varia natura, per motivi sia economici che extraeconomici. Nel primo caso si punta al mante- nimento, al miglioramento o al ripristino di un equilibrio economico durevole tra le aziende coinvolte; tra i pi`u noti esempi, si individuano: l’operare ad una ristrutturazione aziendale, al fine di favorire lo sviluppo o combattere stati di

nell’assemblea ordinaria; 3) le societ`a che sono sotto influenza dominante di un’altra societ`a in virt`u di particolari vincoli contrattuali con essa. Ai fini dell’applicazione dei numeri 1) e 2) del primo comma si computano anche i voti spettanti a societ`a controllate, a societ`a fiduciarie e a persona interposta; non si computano i voti spettanti per conto di terzi. Sono considerate collegate le societ`a sulle quali un’altra societ`a esercita un’influenza notevole. L’influenza si presume quando nell’assemblea ordinaria pu`o essere esercitato almeno un quinto dei voti ovvero un decimo se la societ`a ha azioni quotate in borsa”.

crisi, la possibilit`a di ridurre il rischio di impresa, la possibilit`a di acquisire economie di scale, scopo, apprendimento, ecc. Nel secondo caso, invece, si vogliono conseguire obiettivi specifici e contingenti, non necessariamente colle- gati al perseguimento dell’economicit`a; ne sono alcuni esempi: l’aumento della capacit`a di credito, lo sfruttamento della leva azionaria o di quella finanzia- ria, l’agevolazione della gestione familiare e della successione generazionale, il facilitare la cessione dell’azienda o di alcune parti di essa, la quotazione in borsa, la ripartizione dei risultati economici e la riduzione del carico fiscale, la creazione di unit`a produttive ad hoc, il raggiungimento di finalit`a occulte o illecite.

La classificazione dei gruppi si stabilisce in base a differenti criteri, secon- do la variabile considerata: dimensione o numero dei dipendenti31, tipologia

di struttura32, estensione geografica33, natura giuridica34, tipologia di atti-

vit`a svolta35, intensit`a dei legami tecnico-economici tra le diverse aziende36, coordinamento delle decisioni37, grado di integrazione38 o di complementarit`a

tecnico-operativa39tra le diverse aziende, comportamento direzionale della ca-

pogruppo40, grado di integrazione strategica del gruppo41, grado di apertura della propriet`a42, quotazione in borsa43.