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3. Il Gruppo Bancario

Il Gruppo Bancario all’interno del quale è stato svolto il progetto si è costituito negli ultimi anni a seguito di una serie di fusioni tra diversi istituti operanti in diversi ambiti del settore bancario, come ad esempio: private banking, investment banking, asset management, banca assurance e credito al consumo.

Da questa fusione nasce una realtà solida, redditiva e affidabile, consolidandosi in uno

dei primi tre Gruppi Bancari Italiani. Una rete capillare al servizio di famiglie e imprese,

marchi riconosciuti e una profonda conoscenza del mercato sono alla base della forza del Gruppo Bancario.

Il modello di business del Gruppo Bancario mette al centro non solo clienti, azionisti e stakeholder ma anche le proprie persone e le loro competenze, sostenute da una formazione costante. Il Gruppo Bancario ha come obiettivo quello di generare una redditività sostenibile nel tempo e di promuovere lo sviluppo dei territori in cui opera.

Gli obiettivi che hanno portato i diversi istituti a decidere di avviare un processo di fusione e di acquisizione sono riconducibili ai seguenti aspetti:

a) L’ottenimento economie di scala;

b) Lo sfruttamento di risorse complementari (per es. delle reti di vendita in aree geografiche diverse, accesso ad ambiti diversi del settore);

c) La riduzione del carico fiscale (per es., grazie al riporto delle perdite dell’acquisito – ove consentito – e/o al rinvio del pagamento delle imposte che si verifica tipicamente quando si acquista un’impresa in crescita, per cui si riduce il carico fiscale annuo e lo si rinvia al momento del realizzo dei capital gains);

d) L’eliminazione delle inefficienze, spesso dovute a un management inadeguato.

Tali obiettivi in ultima analisi possono essere riassunti più generale con l’obiettivo di

sfruttamento delle sinergie potenziali derivanti dall’unione di più società.

Una delle criticità maggiori riscontrate nella progettazione delle fusioni aziendali è stata la gestione della migrazione dei dati dei clienti dai sistemi privati di ogni istituto bancario ad un sistema comune a tutto il gruppo bancario. È stata quindi operata una profonda riorganizzazione aziendale, integrando verticalmente un fornitore di sistemi informatici il quale

3.1 L’approccio del Gruppo Bancario all’utilizzo della Società di Consulenza Manageriale

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avrà il ruolo di gestore della mole di dati provenienti dai diversi istituti bancari, allo scopo di metterli a disposizione per le varie operazioni bancarie ai singoli istituti dando la visibilità a tutti i soggetti del gruppo.

3.1 L’approccio del Gruppo Bancario all’utilizzo

della Società di Consulenza Manageriale

Un’azienda nell’implementare un progetto di allineamento normativo, o per qualsiasi altro progetto, come ad esempio: introduzione di tecnologie, scelta ed implementazione di un sistema di gestione, attività di training o per gestione del cambiamento, può fare affidamento ad una società di consulenza terza che la supporti in tutte le fasi del progetto.

L’attività di supporto svolta dalla Società Di Consulenza al cliente si può esprimere attraverso due tipologie di intervento: progettuale e di supporto.

L'intervento progettuale consiste nella redazione di un progetto contenente la descrizione degli interventi necessari per risolvere un determinato problema aziendale.

L'intervento di supporto, invece, si esplicita attraverso l'affiancamento dell’azienda cliente e dei suoi collaboratori allo scopo di fornire consigli, formazione e addestramento nella realizzazione del progetto o nell'espletamento del proprio ruolo.

La differenza tra queste due tipologie sta nel diverso impegno contrattuale assunto dalla società di consulenza. Gruppo Bancario Sistemi Informatici Banca C Banca B Banca A

3.1 L’approccio del Gruppo Bancario all’utilizzo della Società di Consulenza Manageriale

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Il primo tipo di intervento è finalizzato alla soluzione di un problema aziendale e consente pertanto una precisa quantificazione a priori dei modi, tempi e costi dell'azione consulenziale. Il secondo tipo di intervento è caratterizzato dal rapporto tra cliente e consulente, per cui il primo richiede una presenza prolungata, anche se non continua, di esperti a fianco del proprio management. Questa forma di consulenza ha l'inconveniente di non poter definire esattamente a priori quantità e frequenza dell'apporto consulenziale, e talvolta nemmeno le caratteristiche qualitative.

Nella gestione della relazione Cliente-Società di consulenza, quattro sono le possibili opzioni di gestione della relazione:

1. Approccio alla carta: in questo caso è il cliente a gestire il progetto, i consulenti sono coinvolti nel progetto solo in casi eccezionali, nei casi in cui il cliente si trovi in situazioni che difficilmente riesce a gestire.

Questo tipo di approccio se da un lato risulta il più economico, dall’altro espone l’azienda a potenziali rischi e perdita di opportunità, infatti l’utilizzo della società consulenza benché sia oneroso per l’azienda, permette di:

i. sfruttare il know how di professionisti esperti nel settore di riferimento del progetto;

ii. avere benchmarking, in quanto è molto probabile che la società di consulenza abbia svolto progetti molto simili in altre realtà e possa quindi dare un aiuto concreto alla migliore implementazione del progetto ed anche a introdurre potenziali miglioramenti anche se out scope dal progetto;

iii. non togliere risorse aziendali dalla attività core dell’azienda. Generalmente questo tipo di approccio richiede tempi di progetto lunghi.

2. Approccio Turnkey: letteralmente “chiavi in mano”; è un approccio diametralmente opposto al primo. In questo caso il cliente si affida totalmente alla società di consulenza nello svolgimento del progetto. Il cliente ingaggia la società di consulenza esponendo le linee guida e l’obiettivo del progetto e successivamente sarà la società di consulenza a svolgere tutte le analisi del caso e l’individuazione di alternative per la risoluzione di problemi o opportunità da cogliere ed il cliente sarà solo chiamato a scegliere.

3.1 L’approccio del Gruppo Bancario all’utilizzo della Società di Consulenza Manageriale

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Questa soluzione risulta evidentemente molto più onerosa rispetto alla prima in quanto vi è una richiesta full time della società di consulenza ed il commitment del cliente è quasi zero.

Tuttavia è una soluzione da adottare solo nel caso in qui l’azienda non abbia completamente risorse e capacità da dedicare al progetto in quanto il rischio è che potrebbe esporsi a comportamenti opportunistici della società di consulenza. Succede infatti che quando un’azienda decide di utilizzare un approccio Turnkey, ingaggi una seconda, o anche più, società di consulenza che svolga una parte del progetto in modo da evitare l’accentramento del progetto su di un'unica società.

Generalmente tale tipo di approccio richiede tempi di progetto molto più bassi rispetto al primo approccio visto.

3. Approccio Bilanciato: è il giusto compromesso tra le prime due alternative, vi è una perfetta collaborazione tra l’azienda e la società di consulenza. Vi è cooperazione, sforzi condivisi, tempi e costi che mediano i primi due approcci. Tale alternativa è scelta dall’azienda nel caso in cui vi siano delle risorse con know how tale da permettere lo svolgimento di alcune fasi del progetto o comunque collaborare in modo proficuo con i consulenti.

4. Approccio Customer Driven: ultima alternativa in cui il cliente massimizza le risorse interne coinvolgendo poche risorse esterne. È una soluzione economica ma espone l’azienda al congelamento del AS IS e ad una bassa spinta all’innovazione.

3.2 L’approccio Progettuale della società di consulenza

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Figure 5 Approccio alla consulenza

A valle di valutazioni effettuate dal Gruppo Bancario, queste hanno portate ad adottare un approccio bilanciato mediando tempi, costi, rischi e commitment aziendale ed ottimizzando l’efficienza.

3.2 L’approccio Progettuale della società di

consulenza

La Società Di Consulenza, basandosi sulla consolidata esperienza in progetti di introduzione tecnologie e su progetti di allineamento normativo, ha giudicato di fondamentale importanza l’impostazione del lavoro, questo avrà le seguenti linee guida:

 Approccio sinergico con le funzioni IT del Gruppo Bancario ed identificazione dei

business requirements e sfruttamento del know-how della società di consulenza per

ridurre il più possibile la fase di diagnosi; 0 20 40 60 80 100 Costi Tempi Efficienza Rischi Commitment aziendale

Approcci alla consulenza

3.2 L’approccio Progettuale della società di consulenza

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 Approccio pragmatico che riesca a individuare il giusto trade off tra i must have entro le scadenze imposte dalla normativa e le evoluzioni alle soluzioni individuate, posticipabili al 2020;

 Corretta metodologia che permetta una visione chiara e completa, sin dalla fase embrionale del progetto, degli interventi da mettere in atto, delle scelte strategiche da prendere e dei possibili scenari che si possano presentare.

Il connubio di questi tre fattori porterà ad equilibrare lo sforzo aziendale ed i risultati raggiunti.

3.2 L’approccio Progettuale della società di consulenza

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Figure 6.2: Linee guida approccio Società di consulenza

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