che v’hadinuovo?.. Tuttipallidi.;.
- lutti convulsi!.,(avvicinandosia
Ma-,
tilde)Voi dunquesapevate? . .
Har. Sapevamo
tutto.Bea.
E
stavate inpenaperme!..oh
vi ringrazio!.. quanta bontà!.•ma
. . via, stateallegri..eccomi..carazia; lasciate ditremare.Sonoioiopersona..
FU.
(andando
dal Visconteconvocemal
articolata)E
Federico?Mal.(conun gridodi spavento) Federico?.
FU.
(con rabbia) Usciamo..Bea. (stupito)
Eh!
.* Burlate? Io non ne capiscounamaledetta!Buonuomo..
chevolete?
Fil. (ferissimo) Seguitemi. • Bea. Perandare a soccorrerlo?..
É
iuutile.
La
sua ferita è quasi nulla.Har. Cosa avetevoidetto?
Mai.
La
suaferita!Fil. (con gioja)
Non
ècheferito ?.. Dav-vero?Bea. Leggerissimamente.. contro11mio solito.
Tutti: Possibile!
Bea. Tant1è!
Fil.(facendo un moto conlebraccia
per
stringerloalseno) Siguor Visconte. .l’ingannarmi sarebbe una vera bricco-neria!
Har
.
Voi nonlo avete ucciso?
Bea.
lo.. per esempio..questa volta., no. Seera uno spadaccino della mia forza sipoteva scommettere uno contro mille,che cadeva ste&> perterra.,ma
siccomeè un goffo, che di scherma
non
nesa ,un H
cosi,anzi, quasi quasi sono rimastoiostesso,per terra.Fil.
Che
?..Co
..Co
..l,u;.Voi
?..Raccontate..Eccellenza!raccontale.
Bea.
Sul principioio 1’aveva ferito in unamano
.. una graffiatura, una mi-seria..emi
fermaidicendoglin Signo-rino, basta così.—Bastacosì? Rispose urlandocome un
ossesso:ohibò! Biso-gna che unodinoirimangaquimorto., difendetevi. »— E
il dircosì, e pre-cipitarsisopra dime come
un furioso fu tuttoun momento
;ma
senza grazia, senza metodo.. cosa chenon può
sof-frirsi dauno chesi battediscuola..e, indovinate? nelmomento
che ridendo gligrido; Ragazzaccio!Tenete meglio la vostra spada!egli fecesaltar dieci passi lontana lamia.Fil.
V’ha
disarmato?..Federico?(piano) ciho
propriogusto?ibyGoogle
So
Bea. CoDlrotutte, tuttele regole della scherma;
ma
, bisoguache io necon»venga,non ha abusato della sua vitto-ria;e siècondotto da vero
uomo
di, onore., ese non èun Maestrodifinte, edi cavazioni,èun vero galantuomo.
Har. (
da
se) Véro* sangue d’JHarville;rBea. » Iovoleva,ha detto,che unodi
» noiqui cadesse;
ma
qualunquesia uT odio nostro, finisca con questo»duello.
Fd.
(da
se) Sanguedel vecchiosoldato,
tu nonti smentiscigiammai! '
* i
SCENA
XIII.Federico conla
mano
fasciatada un
fazzolettonero,edelti.-. .t *
Tutti. (correndogli incontro )
Federico!
Fed.
(Gai
ondosi fralebraccia di Fi-lippo)Amico
mio!...Mio
Pa...FU.
(interrompendolosubito)
Va
bene...va bene! a parte, eguardandolocon.
orgoglio
)Figliomio!., verofigliolitio!
Fed.
Voi mi perdonate?Mal. (chesi èavvicinala) Iono, dav*
vero. Ci avetelattatanta paura
Fed.
Matilde!..-Si /far. (aparie, e sola nell'altro angolo
del teatro)
E
a me?..E
ame
uulia?Non
credeesser obbligato a dirmiuna solaiconsolante parola! Ah!.. PoveraMadre
! (forte,e passandofra
Beau-'voisiseMatilde) Federico?
Fed.
(rispettosamente)Ah
perdonatemi,Signora., ionontornoche tremandoa a comparirvid'innanzi..
Har.
(convocecommossa)E
perchè? cre-dete forseche io uon abbia divisecon glialtri le agitazioni, che destavate ambedue?..Non
correva forsepericolo quanto ioaveva di più caro nel mon-do?(riguardandoFilippo) Bea. (inchinandosi)Voisietemollo gen-tile, miacara Zia!..Egli ècerto,che ha resounsegnalato servigio alla no-stra famiglia.
Har, (afferrandone Videa) Cos'i noi ri-conoscerlodobbiamo inuna maniera degnadinoi..Visconte, Nepotemia, noi abbiamoparlalo più volte fra noi del vostromatrimonio conMatilde;ma., iohocreduto discoprire ilfondode' suoi pensieri.
Mai. Dei miei pensieri?
Har.Sì., io
ho
creduto vedere, che,eo-me
suaMadre
,elia preferisceUnma-fi ;
•
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Sa
trimonio ri’inclinazioue
, ad un matri-monio di convenienza... eper saldare gli obblighi dellanostrafamiglia.,
ho
risoluto,se essavi consente,didarla acolui., che.viha salvatala vita.
\ Possibile!..oh chefelicita! Mat.)
dica. (aparie)
Come
miama
quellaZia!..Dare
in premio a chi potevasvenarmi una Ereditiera dia4)00o. liredi ren-d’ta!bagattella!(inquesto
momento
Filippo passa vicino aMadami
sella d' Harville.)Har.,(aFilippo, chiVèvenuto accan-to)
E
dipiu., farò perFederico.. ciò che io devo, {piano)ma
dopo,eh’io saròmorta,BMippo
! . - •FU.
(guardandola)
Ma
che avete?Har.
{piano) Quantolo abbraccerei vo-lentieri!Fil. {piano) Ebbene... Chi ve lo
impe-disce
?..
-, .Har.
{piano)Non
lo ardisco. tFil. {piano)
Non
loardile?.. ah! voi es-serdovete molloinfelice1(aFederico) Ebbene., mio caro.. SignorFederico., eccovi con unabella fortuua, conuoa-bella .moglie..
Come
! Voi non ringra-ziate colei acuisietedebitore diunto?r
i
83 Fed. (baciandoIr
mani
dìMadamigella d'Har
ville.)Ah!
L’iutiera mia vitanonsara bastante..
FU. (spingendolo
)
Eh
!no,corpo di bac-co.. non siringrazia così.._lalà, fra lesuebraccia. Madamigellalo permet-te,nonabbiate paura.(Madami
gella d'HarvilleV abbraccia convisibile com-mozioneetenerezza.)Har.Filippo,voi li seguirete.
Ftl.
Oh!
sì..Madamigella, lononli ab-bandoneròmai più.Har.
E
circa il vostrastatofuturo...Fil. (conentusiasmo) Io?..Io?..
Eh!
nonho
piùbisognodinulla. Sonopiù bea-to, e piùricco chevoi tutti...(
mo-strandole suo Figlio,eMatilde) guar- ' date!
*
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