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I fattori endogeni che stimolano l’innovazione ambientale

CAPITOLO 2: L’INNOVAZIONE AMBIENTALE

2.4 I fattori endogeni che stimolano l’innovazione ambientale

Al Business Council for Sustainable Development è stata introdotta l’espressione che meglio rappresenta l’idea di sviluppo sostenibile per lo sviluppo industriale e cioè “eco- efficienza”8

nell’utilizzo di risorse.

Sono sempre di più le aziende che oggi verificano l’ eco-efficienza delle loro imprese, per questo si stanno diffondendo molti fattori endogeni all’impresa che stimolano l’innovazione ambientale, soprattutto tra quelle imprese che volontariamente si sottopongono a certificazione ambientali (verifiche attraverso audit ambientale) o si impegnano ad ottenere la certificazione ecologica dei propri prodotti, come potrebbe essere l’Ecolabel.

Tutto questo ha portato allo sviluppo di nuove normative di carattere volontario, come

8 Nozione presentata dal BCSD (Business Council for Sustainable Development) alla conferenza mondiale di Rio sull’ambiente e lo sviluppo nel 1992. Essa consiste nell’offerta di beni e servizi ad un prezzo competitivo, che soddisfino i bisogni umani e assicurino la qualità della vita, riducendo nello stesso tempo gli impatti ecologici e l’intensità di risorse lungo tutto il ciclo di vita ad un livello almeno in linea con la capacità di carico/assorbimento stimata della terra.

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le disposizioni internazionali (ISO 140009) o a livello europeo attraverso l’EMAS10, portando così alla creazione di un vero e proprio Sistemi di Gestione Ambientale d’impresa (SGA). Tale sistema viene definito come quella parte del sistema di gestione complessivo dell’impresa che comprende la struttura organizzativa, la responsabilità, le prassi, le procedure, i processi e le risorse al fine di sviluppare e mettere in atto, attività di politica ambientale. I Sistemi di Gestione Ambientale (SGA) rappresentano un importante strumento di verifica che può essere utilizzato da tutte le organizzazioni, sia pubbliche che private, per analizzare e migliorare le performance ambientali delle proprie attività e dei propri servizi.

I SGA rappresentano quindi degli specifici strumenti di politica ambientale ad adesione volontaria, poiché si basano proprio sulla volontà dell’impresa di ridurre sempre di più l’impatto dei propri processi produttivi sull’ ambiente, nonché di diminuire gli sprechi. La nascita di questi sistemi è riconducibile ad una variazione dei principi ispiratori della politica ambientale europea, che a partire dagli anni novanta, ha visto il progressivo affermarsi, accanto ai tradizionali sistemi di “comando e controllo” (fondati sul rigido rispetto di standard normativi ambientali e sul controllo della loro applicazione), di nuove modalità di tutela dell’ambiente, con l’obiettivo anche di coniugare ambiente e competitività delle imprese verso uno sviluppo sostenibile.

L’adozione di un SGA è volontaria e rappresenta una scelta strategicamente importante per un’impresa. La scelta di implementare un SGA rappresenta infatti un’assunzione di impegno da parte dell’organizzazione, finalizzata a garantire la tutela dell’ambiente oltre il rigido rispetto della normativa, in un ambito di trasparenza nei confronti dei diversi stakeholders, che interagiscono con l’organizzazione medesima (clienti, fornitori, dipendenti, cittadini, pubbliche amministrazioni, istituti di credito, ecc.). In genere la gestione degli aspetti e degli impatti ambientali finalizzata a ridurre e prevenire l’inquinamento viene percepita dalle imprese come un costo derivante da

9 La sigla ISO 14000 identifica una serie di standard internazionali relativi alla gestione ambientale delle organizzazioni, stabiliti dall'Organizzazione Internazionale di Standardizzazione (ISO), essa stabilisce i requisiti di un Sistema di Gestione Ambientale.

10 Eco-Management and Audit Scheme (EMAS) è uno strumento volontario creato dalla Comunità Europea al quale possono aderire volontariamente le organizzazioni (aziende, enti pubblici, ecc.) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale. Esso rientra tra gli strumenti volontari attivati nell’ambito del V Programma d’azione a favore dell’ambiente. Scopo prioritario dell’EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese.

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attività quali lo smaltimento dei rifiuti, la manutenzione degli impianti di depurazione acque e abbattimento fumi, la bonifica e il ripristino di siti, ecc., e solo raramente viene considerata come un opportunità. L’adozione di uno SGA può invece consentire la riduzione di una serie di costi quali ad esempio quelli derivanti dalla gestione dei rifiuti, dal consumo di acqua, dalla depurazione di effluenti, dal consumo di energia elettrica, dall’acquisto di materie prime, nonché quelli dei premi assicurativi. Altri benefici possono derivare dall’aumento dei ricavi (es. riutilizzo degli scarti) e dalla creazione di un’immagine “verde” dell’impresa che contribuisce a migliorare i rapporti con le comunità locali e le PA aumentandone anche il livello competitivo, in quanto sono in aumento i mercati che riconoscono un valore alle certificazioni ambientali.

In particolare l’adozione di un SGA aiuta l’impresa a:

 valutare come le proprie attività impattano sull’ambiente portando effetti negativi per il proprio business;

 identificare e valutare la dimensione dei propri rischi ambientali;

 individuare i principali punti di forza e di debolezza dell’impresa dal punto di vista legislativo, tecnico e organizzativo;

 stabilire i principi che dovranno guidare l’approccio dell’impresa alle sue responsabilità ambientali;

 stabilire a breve, medio, lungo termine obiettivi di performance ambientale nel contesto di un’analisi costi/benefici;

 individuare le risorse umane ed economiche necessarie per conseguite gli obiettivi stabiliti;

 elaborare procedure per assicurare che ogni addetto svolga la propria attività riducendo o eliminando gli eventuali impatti sull’ambiente;

 comunicare responsabilità e istruzioni ai vari livelli dell’organizzazione e formare gli addetti per una maggiore efficienza;

 misurare le proprie performance ambientali relative agli obiettivi stabiliti, apportando ove necessario adeguate modifiche;

 svolgere i propri processi in maniera più efficiente grazie ad una gestione più controllata e finalizzata alla riduzione degli sprechi;

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 comunicare internamente ed esternamente i risultati conseguiti al fine di motivare tutte le persone coinvolte al miglioramento continuo.

A livello legislativo i documenti fondamentali che hanno portato all’implementazione di un SGA sono:

• Il Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 marzo 2001 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un Environmental Management and Audit Scheme (EMAS), cioè un sistema comunitario di ecogestione ed audit;

• La Norma UNI EN ISO 14001 (Environmental Management System, EMS), che specifica i requisiti a cui l’impresa deve rispondere perchè si consideri formulata una politica ambientale.

L’applicazione di un Sistema di Gestione Ambientale può essere quindi utilizzato come elemento di differenziazione rispetto ad altre realtà simili, perchè permette di creare un valore aggiunto all’impresa, migliorandone, in maniera progressiva, l’immagine. La cosiddetta eco-compatibilità si collega così ad un certo numero di vantaggi concreti quali minori consumi di risorse, minori costi legati agli incidenti ambientali ed alle sanzioni, miglioramento dei rapporti con gli stakeholders.

I fattori che spingono le organizzazioni ad adottare un SGA e essere quindi da stimolo all’introduzione di innovazioni ambientali, possono essere sia interni che esterni all’impresa, come ad esempio:

a. la maggiore cultura ambientale degli attori sociali, quali la pubblica amministrazione, i cittadini, i mass media, le associazioni ambientaliste;

b. la crescente domanda, da parte dei consumatori finali, di prodotti sicuri e che rispettano l’ambiente;

c. le esigenze di banche, azionisti e investitori, che richiedono sempre più spesso maggiori garanzie di una corretta gestione anche dal punto di vista ambientale; d. la crescente globalizzazione dei mercati, che induce le organizzazioni ad

adeguarsi agli strumenti di gestione adottati da concorrenti e clienti; e. le iniziative promosse dalle istituzioni;

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f. l’esigenza, da parte delle imprese, di comunicare all’esterno le proprie prestazioni ambientali e gli sforzi compiuti nell’ambito della gestione ambientale.

Con l’evoluzione anche degli strumenti di audit, si è passati da un approccio essenzialmente rispettoso delle normative ambientali, ad orientamento basato sulla ricerca di efficienza ed efficacia ecologia.

La maggior parte degli investimenti in tecnologie end of pipe richiedono investimenti sostanziali, che però non hanno un ritorno e quindi impattano fortemente sulla produttività aziendale. È perciò normale considerare che gli stakeholders preferiscano l’introduzione di tecnologie pulite, che sono anche quelle che permettono di controllare alla base il problema di abbattimento delle emissioni inquinanti.

Nel capitolo 4 prenderemo d’esempio alcune imprese del settore del legno arredo e analizzeremo i loro Sistemi di Gestione Ambientale, quindi la tipologia di innovazione ambientale introdotta e i relativi effetti.