• Non ci sono risultati.

I principali dati dell’attività assistenziale

2.3 Misurazione e valutazione della performance organizzativa

2.3.1 I principali dati dell’attività assistenziale

In riferimento alle attività di assistenza nei paragrafi seguenti sono descritti i principali dati sulle attività erogate nel 2018 ed alcuni confronti con gli anni precedenti.

Nel 2018 i posti letto attivi per acuti hanno subito una temporanea riduzione rispetto al 2017, al fine di consentire la realizzazione di interventi di ristrutturazione di alcune aree dell’ospedale che richiedono la chiusura temporanea di alcune stanze di degenza. In virtù di ciò i posti letto per acuti dal 01/01/2018 sono diventati 87 suddivisi in 65 posti letto per ricovero ordinario e 22 posti letto per ricoveri diurni (Day-hospital e Day-Surgery). Ai posti letto per acuti si aggiungono n.8 posti di Cure Palliative-Hospice.

Nelle tabelle successive vengono riportati i principali dati di attività sanitaria relativi al 2018 e di confronto con gli anni passati. I dati di attività assistenziale evidenziano un incremento complessivo del valore della produzione sanitaria di circa +1% rispetto al dato dell’esercizio precedente. Il dettaglio dei principali indicatori di attività sono descritti nelle tabelle che seguono:

I principali indicatori evidenziano:

• Un lieve incremento del valore complessivo della produzione sanitaria;

• una lieve flessione del 2% per le prestazioni di specialistica ambulatoriale;

• l’incremento del numero +4% dei casi di ricovero in acuzie (sul totale);

• l’incremento del valore del File F +14%

Il dettaglio dell’attività di ricovero e dei relativi indicatori, per regimi assistenziali, è rappresentato nelle tabelle seguenti.

L’andamento dell’attività di ricovero, per regime assistenziale, è riportato nel grafico seguente.

Il numero di ricoveri del 2018 è stato 5.462, mostrando un lieve aumento rispetto al 2017 del 4%.

L’attività di ricovero ordinario è diminuita rispetto all’anno precedente del 6%, calo determinato dalla flessione delle attività di alcune unità operative, afferenti al dipartimento chirurgico, in cui si è registrato un elevato turn over dei chirurghi e degli anestesisti ed una riduzione complessiva di dirigenti medici. Il calo dei ricoveri ordinari si giustifica, inoltre, con una maggiore attenzione nelle scelte del setting assistenziale testimoniata dall’incremento dei ricoveri diurni e dalle terapie oncologiche in regime ambulatoriale (File F).

Il dettaglio del numero di dimissioni per singola UU.OO. ed il confronto tra i dati del 2017 sono riportati nelle tabelle seguenti:

3.010 2.802 2.930 2.918 2.854 2.913 2.768 2.730 2.451

2.335 2.270 2.274 2.582 2.877 2.969 3.012 2.842 2.768 2.819

3.127 5.280 5.076 5.512 5.795 5.823 5.925 5.610 5.498 5.270 5.462

0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

Ricoveri per Acuti

Dimissioni Ricoveri ordinari Dimissioni Ricoveri diurni Totale Dimissioni

Per i ricoveri ordinari si registrano, inoltre, i seguenti valori:

• le giornate di degenza sono diminuite del 4% con una degenza media di circa 6,2 gg;

• la percentuale di appropriatezza oncologica è pari al 90%;

• il numero di casi 0-1 gg (ricoveri brevi) sono aumentati del 16% pur rimanendo in numero ridotto.

Nel 2018 il numero di ricoveri ordinari medici sono stati 1.171 (50,3%) e quelli chirurgici 1.160 (49,7%).

Dalla figura precedente si osserva che la proporzione rimane praticamente costante con una prevalenza per i

La complessità dei ricoveri ordinari è incrementata di circa il 4% rispetto al 2017 con un peso medio di 1.62.

La focalizzazione delle attività sulle patologie oncologiche costituisce un tema strategico per l’Istituto.

Nelle tabelle seguenti è riportato il dettaglio per U.O. di appropriatezza oncologica per ricoveri ordinari:

Nell’analisi dei valori di appropriatezza oncologica si deve considerare che:

• la percentuale di casi oncologici per ricoveri ordinari (90%) è penalizzata dai ricoveri della U.O. di Terapia del Dolore, che garantisce ricoveri di terapia antalgica (num. 63 casi ordinari nel 2018), in quanto HUB della rete regionale della terapia del dolore ex DGR 322/2012, e dunque per specificità della disciplina possono presentare DRG non oncologici;

• per l’attività di ricovero diurno, che presenta una percentuale di ricoveri oncologici del 76%, si deve considerare che in tale regime, sono eseguiti non solo i trattamenti a pazienti oncologici ma anche tutte le attività di diagnosi, che per la loro complessità ed invasività non possono essere eseguite in regime ambulatoriale e che non sempre esitano in una diagnosi di neoplasia maligna.

Nelle tabelle seguente si riporta, invece, la casistica per DRG e peso in regime ordinario.

Un dato di rilievo è il valore della mobilità attiva fuori regione che raggiunge il 42% per i ricoveri ordinari e il 35% per i diurni. Il trend degli ultimi anni testimonia l’attrattività dell’Istituto verso pazienti delle regioni limitrofe, soprattutto dalle provincie di Salerno, Avellino e Foggia.

Nelle tabelle seguenti è dettagliata, per regime di ricovero, la provenienza dei pazienti per provincia di residenza:

L’Istituto assicura, inoltre, una significativa offerta di prestazioni specialistiche ambulatoriali testimonianza di un forte impegno di promozione dell’appropriatezza organizzativa.

L’assistenza ambulatoriale ha un ruolo centrale nello svolgimento dei percorsi assistenziali erogati dall’Istituto infatti, in tale setting assistenziale, viene effettuato l’arruolamento e la presa in carico degli utenti con sospetto di cancro o diagnosi accertata; sempre nel regime di assistenza specialistica ambulatoriale vengono assicurate le fasi della diagnosi e di stadiazione, i trattamenti di radioterapia, ed infine, le prestazioni di follow-up ed i controlli.

In termini di appropriatezza organizzativa si sottolinea che l’ampia offerta ambulatoriale è stata pianificata per evitare il ricorso improprio ai ricoveri diagnostici.

I dati di attività delle prestazioni ambulatoriali erogate nel 2018 sono riportate nella tabella seguente.

I valori evidenziano per l’attività istituzionale (prestazioni per esterni da CUP) un decremento del numero di visite (-9%); mentre il numero di prestazioni ed esami resta stabile, con una riduzione del valore economico del 2%.

Le prestazioni rese per altre strutture del SSR sono diminuite. Tale diminuzione è legata ai volumi di attività rese nell’ambito delle convenzioni per esami di anatomia patologica stipulate con l’Azienda Sanitaria Locale di Potenza e l’Azienda Sanitaria di Matera. Infatti, a seguito della Legge Regionale n. 2/2017 avente ad oggetto “Riordino del servizio sanitario regionale di Basilicata” l’AOR San Carlo ha assunto la titolarità dei presidi ospedalieri di Lagonegro, Villa d’Agri e Melfi, ad essa trasferiti dall’Azienda Sanitaria Locale di potenza (ASP).

I dati relativi all’attività libero professionale registrano un incremento del numero di visite del 5% ed una riduzione del numero di prestazioni ed esami del 18%. Il volume complessivo dell’attività rese in libera professione resta sempre molto più basso rispetto alle prestazioni rese nell’ambito istituzionale in regime SSN (898 visite in ALPI rispetto 41.057 in SSN).

2.3.2 La Ricerca all’IRCCS CROB: consuntivo 2018

Documenti correlati