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L'idea iniziale: un itinerario navigabile da Chioggia a Caorle

Nel documento Il Progetto Laguna (pagine 147-153)

PARTE II. Un'applicazione pratica: il Progetto Laguna

4.4 L'idea iniziale: un itinerario navigabile da Chioggia a Caorle

L'idea iniziale del progetto era molto diversa da quella che sta venendo poi realizzata. Come spesso accade all'atto della nascita di un nuovo progetto non si può prevedere con facilità quale sarà il suo appeal, e in questo caso era difficile prevedere che si sarebbe venuto a creare intorno al Progetto Laguna un simile interesse da parte di un gran numero aziende.

Non potendo immaginare questo, e non avendo gli ideatori particolari aspirazioni di megalomania, inizialmente si pensava di creare un qualcosa di relativamente semplice e di dimensioni ridotte.

La prima idea, ispirata da Domenico Simone e realizzata nella sua parte pratica dall'equipe di lavoro dedicata al progetto, prevedeva la realizzazione di un itinerario navigabile che unisse Chioggia a Caorle. Il progetto in questa fase, veniva promosso così:

“12 testimoni uniti da un unico percorso: la laguna di Venezia; un viaggio

nella storia, cultura, tradizioni, gusto e antichi segreti della repubblica di Venezia.

Il progetto è finalizzato alla valorizzazione ed implementazione di nuovi itinerari della laguna di Venezia, al fine di consentire una rivisitazione storica, culturale, paesaggistica ed enogastronomica di un territorio acqueo esteso da Chioggia a Caorle, attraverso il coinvolgimento attivo di strutture ricettive e logistiche ivi presenti.

Gli operatori coinvolti sono eccellenze e testimonial del territorio e della sua valorizzazione, non solo dal punto di vista socio-culturale ma anche in termini di “sostenibilità ambientale”. Il progetto è stato presentato nelle sue linee principali al comitato Expo Venezia 2015, che lo ha giudicato in linea con gli obiettivi della manifestazione.

Si articola sostanzialmente in un itinerario che, partendo da Chioggia, si snoda nella laguna veneziana raggiungendo la cittadina di Caorle. Nel percorso sono localizzate strutture ricettive che, oltre alla relativa ospitalità, sono in grado di trasmettere la conoscenza dei luoghi riconoscendone le opportunità e le fragilità presenti (dal punto di vista storico, culturale, paesaggistico ed ambientale). Ognuno è contemporaneamente “operatore turistico” e “guida” del territorio e del suo habitat. Nel progetto sono comprese anche aziende che, per le loro peculiarità, sono già “sintesi integrata” di questo obiettivo, come le due aziende di noleggio houseboat, ma possono rientrare anche attività di logistica che rispettino la logica di “testimonial territoriale” nell'ambito dei loro percorsi acquei. Agli EBT Area veneziana e spiagge156, capofila del progetto, il compito

di predisporre per tutti gli operatori interessati le informazioni e la formazione sui temi legati alla “testimonianza territoriale”.

Il prodotto, così concepito, verrà promosso a livello internazionale dai tour operator che aderiranno al progetto “laguna”.

Articolazione e breve descrizione del percorso lagunare:

1. Da Ca' Roman, oasi Lipu157 per la protezione degli uccelli e famosa

anche per la sua pineta e la presenza delle dune, e Chioggia, con le sue caratteristiche architettoniche di “piccola Venezia”, si snoda lungo la dorsale interna di Pellestrina, con il suo centro abitato diviso in quattro sestieri e la chiesa di Ognissanti del 1723, raggiungendo gli Alberoni. 2. Prosegue lungo la dorsale interna del Lido, isola che da difesa a mare

contro mareggiate e invasioni esterne è diventata nel '900 una delle più esclusive spiagge europee, passando per le isole del Lazzareto Vecchio e San Lazzaro degli Armeni o, in alternativa, per il canale di Santo Spirito attraverso le isole di Poveglia, antica fortezza veneziana, Santo Spirito, antica residenza degli ambasciatori veneziani e San Clemente, vecchio ospedale veneziano, oggi diventato un hotel di lusso.

3. Tutte queste vie presuppongono un arrivo nel bacino di San Marco, all'isola di San Giorgio Maggiore, dove si trova l'antico monastero e la sua chiesa ricostruita nel 1500 da Palladio, Scamozzi e Longhena, da cui si può ammirare la più bella prospettiva del bacino stesso.

4. Dal canale San Nicolò si entra poi nel canale delle navi passando per l'isola della Certosa, oggi polo nautico ed occasione unica per ormeggiare a Venezia, per le Vignole, con il forte di Sant'Andrea progettato da Sammichieli e Sant'Erasmo, la più grande isola della laguna con la “Torre Massimiliana” del 1813 che prese il nome dall'imperatore d'Austria che ivi si rifugiò durante i moti popolari.

5. Si prosegue poi per il canale San Giacomo con passaggio nei pressi delle isole di San Michele, il cimitero monumentale d Venezia, e l'isola di Murano, famosissima per la produzione del vetro soffiato e la basilica di San Donato riedificata nel 1125 con il suo mosaico bizantino o, in alternativa, per il canale Passaora (tra l'isola del Lazzareto Nuovo e Sant'Erasmo), che permettono ambedue di raggiungere l'isola di Burano, patria del merletto, con le sue caratteristiche abitazioni colorate, nonché

l'isola più popolata della laguna, San Francesco del Deserto, sede di un monastero francescano, dove la leggenda attribuisce il nome al passaggio di San Francesco di ritorno dalla Palestina, e Torcello, famosa per la sua Cattedrale e primissimo insediamento veneziano con i suoicirca 20.00 abitanti attribuiti nell'antichità.

6. Dal canale di Burano, attraverso il canale San Felice, si entra nel canale dei Bari, arrivando al centro abitato di Cavallino, uno degli itinerari lagunari naturalistici più belli, proseguendo infine per via fluviale verso Caorle”158.

La creazione di tale itinerario ha comportato un lavoro di ricerca e selezione delle attrazioni più interessanti che la laguna può offrire, culminato nella realizzazione di una “bozza preliminare” del progetto che è stata consegnata alle aziende interessate. In essa si trova una ampia sezione relativa all'analisi delle peculiarità della laguna e delle opere pubbliche realizzate nel territorio. Questa sezione rappresenta la base di informazioni dalla quale si è attinto nella composizione dell'itinerario, e fornisce alle aziende tutte le informazioni di base per comprendere il progetto nella sua totalità, ed iniziare a formarsi sugli aspetti fondamentali della laguna, qualora non ne fossero ancora a conoscenza. Già da questa prima bozza preliminare del progetto, si intravvede quello che sarà il ruolo principale di EBT nel progetto: quello di dettare le linee guida da seguire e formare gli operatori delle aziende che parteciperanno al progetto, al fine di educarli al rispetto ed alla tutela della laguna. La buona riuscita dell'intero progetto passa per due aspetti di formazione fondamentali: il primo riguarda la formazione e la guida dei turisti ad un turismo di tipo responsabile che elimini i picchi di impatto ambientale elevato e garantisca la tutela del patrimonio lagunare; il secondo e non meno importante riguarda la formazione degli operatori. Sono loro che avranno il compito di guidare i turisti nella visita e di accompagnarli tramite le loro offerte, ed è dai loro comportamenti che i visitatori dovranno prendere spunto. Per la buona riuscita del progetto è fondamentale che si abbia una profonda conoscenza delle fragilità della laguna, e dei

158 Ente Bilaterale del Turismo dell'area veneziana, La laguna di Venezia (bozza preliminare del

comportamenti adeguati per tutelarla e per far questo è fondamentale formare appositamente le aziende presenti sul territorio. Questa è la vocazione principale dell'Ente, che si occupa proprio di formazione e mette a disposizione i propri servizi per garantire il successo del progetto e la tutela della laguna. É infatti prevista la realizzazione di corsi ad hoc per la formazione degli operatori della aziende aderenti al progetto, che riguarderanno tutti gli aspetti principali di tutela e rispetto della laguna, oltre ad aspetti tipici della cultura tradizionale, strettamente funzionali alla conoscenza profonda del percorso che tali aziende andranno a promuovere. L'obiettivo è infatti che gli operatori che si interfacciano con i turisti del Progetto Laguna, siano le prime guide del territorio; per farlo è necessaria quindi una formazione specifica che verrà fornita, gratuitamente, dall'EBT. Questa formazione rappresenta il primo passo verso una aggregazione tra le aziende della destinazione, operata nel tentativo di uniformare i propri comportamenti per migliorare l'offerta e la qualità della destinazione nel suo complesso. Si tratta dunque del primo momento in cui i singoli operatori cedono una piccola parte della propria autonomia per consentire ad un coordinatore esterno (l'EBT) di formarli e di farli agire in maniera più corretta rispetto alle finalità della rete. Dunque la formazione può rappresentare una sorta di primo passo della gestione della rete di aziende della destinazione.

Dunque la prima idea del progetto approvata dalla presidenza dell'Ente Bilaterale, prevedeva un itinerario prefissato e un numero limitato di aziende. Esse erano composte da due aziende di noleggio houseboat, una cooperativa di guide naturalistiche che da oltre vent'anni opera in laguna, alcuni importanti alberghi e la partecipazione di due società di grafica e comunicazione.

Individuato un numero di aziende pari a dodici, si decise di creare una associazione ideale tra questi e i dodici apostoli, tentando di sottolineare in questo modo la funzione illuminata di queste aziende; quella di essere pioniere nell'azione di tutela e riqualificazione della laguna, facendosi portavoce di un messaggio forte, nella speranza che i propri comportamenti virtuosi indichino la strada da percorrere agli altri.

In seguito si decise di abbandonare questa associazione a carattere spiccatamente religioso sia per mettersi al riparo da inutili e fuorvianti dibattiti che si sarebbero potuti accendere a causa di esso, sia perché in brevissimo tempo molte altre aziende manifestarono interesse nei confronti del progetto, imponendo un ripensamento della sua struttura al fine di poterli includere.

Nel documento Il Progetto Laguna (pagine 147-153)