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idoneo sistema di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento delle aree cortilive e del piazzale

Nel documento Anno 51 22 luglio 2020 N. 256 (pagine 31-40)

Dovranno essere rispettate le prescrizioni riportate nella Relazione di indagine geologica e sismica e le prescrizioni proposte in sede di Conferenza dei servizi, che assumeranno pertanto carattere di cogenza.

Valutata la tipologia dell’attività insediata, considerato il contesto di inserimento (l’area è limitrofa al territorio urbanizzato produttivo ed è collocata 5 metri più in alto rispetto alla SS 63 per cui l’unica visuale delle nuove strutture è quella sulla SS 63 dopo la rotatoria per Gatta in direzione Castelnovo ne’ Monti) e valutato lo scenario ambientale contenuto nella Valsat, si ritiene necessario che l'intervento prospettato sia accompagnato dalle seguenti azioni di mitigazione e di compensazione ambientale:

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 circa il 77% dell'area dovrà essere realizzata in materiali che garantiscano un'adeguata permeabilità;

 lungo il perimetro che confina a nord/est con il territorio agricolo dovrà essere garantita una fascia di verde alberato e arbustivo di ambientazione e visiva;

 il trattamento delle acque reflue dovrà rispettare le prescrizioni fornite dagli Enti;

 l'attuazione di eventuali interventi edilizi sarà subordinata al rispetto delle prescrizioni contenute nella Relazione di indagine geologica e sismica allegata, nonché al rispetto delle specifiche indicazioni evidenziate in sede di Conferenza dei servizi.

PROPOSTADIMODIFICAALLACARTAINVENTARIODELDISSESTOP6 DEL PAI/PTCP

22 PROPOSTADIMODIFICAALLACARTADELDISSESTOSUD/ESTP5 DEL PSC

ESTRATTOTAV.PSCPROPOSTADIMODIFICAP1.C PIANIFICAZIONEDELTERRITORIO

23 ESTRATTOTAV.RUEPROPOSTADIMODIFICA P4.3PIANIFICAZIONEDELTERRITORIO

EXTRAURBANO

pegnare la Giunta regionale ad attivarsi in ogni sede istituzionale con le Università della Regione e gli Ordini Professionali al fine di aumentare le borse di studio, ad im-plementare la rete formativa territoriale con un aumento dei contratti di formazione specialistica, stipulando con-venzioni con tutti gli ospedali del territorio in grado di assicurare l’attività formativa degli Specializzandi. A firma dei Consiglieri: Pigoni, Tarasconi, Bondavalli, Costi, Zappa- terra, Mori, Caliandro, Montalti, Rontini, Soncini, Fabbri, Sabattini, Daffadà, Rossi, Bulbi, Costa

Premesso che

l’estremo bisogno di personale sanitario formato per poter affrontare l’emergenza COVID-19 ha portato all’esasperazione il problema della mancanza di medici specialisti che incide an-che sul territorio e sul sistema sanitario regionale;

l’emergenza sanitaria ha purtroppo evidenziato tutti i limiti e le mancanze dell'attuale sistema di formazione dei medici specia-listi e nel breve periodo sul territorio nazionale Italia mancheranno più di 35mila medici specialisti a cui si aggiunge ogni anno circa 1.500 medici che emigrano dal nostro Paese sia per proseguire la propria formazione, sia per le migliori opportunità lavorative.

Sottolineato che:

negli ultimi 3 anni, oltre 9.000 medici sono rimasti fuori dal-la possibilità di specializzarsi e l’imbuto formativo” è divenuto sempre più imponente e si prevede che quest’anno, con i 25.000 candidati stimati, sarà costituito da più di 15.000 esclusi dalle Scuole di Specializzazione;

l'accesso con numero razionalmente programmato al CdL in Medicina e Chirurgia è necessario per la formazione di un nume-ro di Medici commisurato alle esigenze del Paese e che pertanto risulta irrazionale, anti-economico e dispersivo limitare le possi-bilità di formazione post Laurea come avviene attualmente.

Evidenziato che:

la Regione Emilia-Romagna, nel 2019 aumentando il nume-ro di contratti di formazione specialistica garantiti dallo Stato con uno stanziamento di 1 milione 750mila euro, finanziando diretta-mente 70 corsi a cui si sommavano i 24 finanziati dalle Aziende sanitarie della regione;

è necessario investire sui giovani medici per coprire i vuoti sanitari sul territorio regionale ancora carente di specialisti au-mentando la capacità formativa e garantendo nuove energie al servizio sanitario al fine di avere una Sanità Regionale del do-mani più completa, preparata, e pronta a reagire anche a future emergenze.

Tutto ciò premesso e considerato impegna la Giunta regionale:

- ad attivarsi in ogni sede istituzionale con le Università del-la Regione e gli Ordini Professionali al fine di aumentare le borse di studio e il loro finanziamento strutturale con adeguate risorse e stanziamenti mirati anche a riportare il rapporto laureato-borsa di specializzazione 1:1 e s cercare di recuperare le borse di specializ-zazione andate perdute a causa di abbandoni o cambi di indirizzo specialistico in itinere del corso di specializzazione medica;

- ad implementare la rete formativa territoriale con un deci-sivo aumento dei contratti di formazione specialistica stipulando

- a valorizzare, in sede di valutazione dell’attribuzione delle borse di studio, i percorsi formativi dei laureati nella rete forma-tiva universitaria della Regione Emilia-Romagna;

- a richiedere agli assegnatari di prestare la propria attività la-vorativa dal conseguimento del diploma di specializzazione per un periodo almeno pari alla durata del corso di specializzazione frequentato in Emilia-Romagna;

- a portare all’attenzione della Conferenza delle Regioni la necessità di adottare criteri uniformi per l’accesso ai corsi di spe-cializzazione su tutto il territorio nazionale.

Approvata all’unanimità dalla Commissione IV Politiche per la Salute e Politiche Sociali nella seduta del 30 giugno 2020.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA ATTO DI INDIRIZZO

RISOLUZIONE - Oggetto n. 963 - Risoluzione per impegnare la Giunta a continuare nelle azioni intra-prese per sostenere l’attività delle imintra-prese operanti nel settore del turismo estivo e invernale e dei servizi dell’a-rea appenninica e delle aree interne e ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna. A firma dei Consiglieri: Costi, Daffadà, Paruolo, Soncini, Zappa- terra, Rossi, Costa, Mori, Bulbi, Caliandro, Rontini

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Premesso che

l'Emilia-Romagna è una delle regioni più verdi d'Italia, al cui interno si trovano due parchi nazionali - il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano, condiviso con la Toscana e il Parco nazionale Foreste Casentinesi - un parco interregionale (il parco del Sasso Simone e Simoncello) e ben 14 parchi regionali. L'Ap-pennino emiliano-romagnolo può inoltre vantare ben 15 stazioni sciistiche, da Piacenza a Forlì-Cesena, di cui le maggiormen-te conosciumaggiormen-te sono quelle di Sestola-Monmaggiormen-te Cimone, Corno alle Scale e Cerreto Laghi.

Nel 2019, il movimento turistico in Appennino aveva regi-strato un'importante crescita rispetto all'anno precedente: secondo i dati provvisori gennaio-giugno 2019 forniti dall'Osservatorio sul turismo dell'Emilia-Romagna, alberghi, ristoranti e strutture della montagna avevano visto una crescita del 4,8% degli arri-vi e del 9,7% delle presenze, con un totale di 164.500 arriarri-vi e 752.500 presenze.

Complessivamente, il settore delle vacanze in Appennino (ca-ratterizzato da quasi 1.600 infrastrutture ricettive ed oltre 45.000 posti-letto), tra parchi avventura, giornate all'insegna dello sport, turismo lento in natura con i percorsi devozionali e la Via degli Dei, escursioni a piedi, in bici, in barca e a cavallo, degusta-zioni, lezioni e laboratori negli agriturismi, pesa sul comparto generale del turismo in Emilia-Romagna per un 3,9%, con cir-ca 2,4 milioni di presenze (dati 2018, Osservatorio sul turismo dell'Emilia-Romagna).

Considerato che

l'emergenza sanitaria legata all'epidemia da COVID-19, se-guita dalle necessarie misure restrittive adottate a tutela della

la Regione, a fronte di questo scenario, si è attivata immedia-tamente con provvedimenti propri e con un confronto continuo con il Governo, che ha portato a provvedimenti sia rispetto i lavoratori che le imprese (dalla cassa integrazione in deroga, so-spensione tasse e tributi provvedimenti per accedere al credito provvedimenti per contributi a fondo perduto ecc.).

Nello stesso tempo, ha ulteriormente rafforzato le proprie azioni per le aree più deboli, aggiungendo al dimezzamento/az-zeramento Irap per le piccole imprese della montagna e ai fondi PORFESR e Feasr ulteriori azioni in via straordinaria (tra cui il bando acquisto prima casa per i giovani e il lancio di campagne comunicative al fine di attrarre turisti).

Uguale impegno è stato posto nel confronto con il Gover-no al fine di sostenere i settori fondamentali, quali il turismo ed i servizi e ottenendo risorse ed azioni puntuali, volti alle imprese.

Rilevato che

è necessario continuare il confronto con il Governo, le altre regioni e la Commissione Europea al fine di veder riconosciute risorse aggiuntive alle regioni e di poter condividere l'utilizzo dei

a continuare nelle azioni intraprese, prevedendo anche ulte-riori misure a fondo perduto, per sostenere l'attività delle imprese operanti nel settore del turismo estivo ed invernale e dei servizi dell'area appenninica e nelle aree interne, consapevoli dell'im-portanza di tale settore, fatto da piccole imprese e migliaia di posti di lavoro;

ad accelerare le azioni previste nel Programma per la montagna previsto nel Programma di mandato del Presidente, continuando il confronto con il Governo e l’Europa al fine di ac-cedere ad ulteriori risorse a sostegno delle attività produttive;

Per il superamento di situazioni di particolare crisi genera-lizzata, a definire, attraverso il confronto con il Governo, gli Enti locali, APT servizi, le destinazioni turistiche, le associazioni im-prenditoriali del settore, forme di promozione di strumenti quali il bonus turismo, al fine di sostenerne l’impiego verso l’estensione delle stagioni e verso prodotti turistici meno maturi e conosciuti quali quelli delle aree interne.

Approvata a maggioranza dei presenti nella seduta pomeridia-na del 7 luglio 2020

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 GIU-GNO 2020, N. 672

Riparto annuale dei fondi a favore delle Province e della Cit-tà Metropolitana di Bologna e indicazione per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell'infanzia, in at-tuazione della delibera dell'Assemblea Legislativa n. 195/2019 - Anno 2020

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Viste:

- la L.R. 8 agosto 2001, n. 26 “Diritto allo studio ed all’ap-prendimento per tutta la vita. Abrogazione della legge regionale 25 maggio 1999, n. 10” ed in particolare l’articolo 7, il quale stabilisce che il Consiglio regionale, su proposta della Giunta, approvi gli indirizzi triennali e che la Giunta regionale approvi, in coerenza con tali indirizzi, il riparto dei fondi a favore delle Province per gli interventi di cui all’articolo 3 e le relative mo-dalità di attuazione, anche in relazione ad Intese fra Regione, Enti locali e scuole;

- la L.R. 30 giugno 2003, n. 12 “Norme per l’uguaglianza del-le opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della for-mazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.

ii., ed in particolare, l'articolo 18 che prevede il sostegno della Re-gione a progetti di continuità educativa e di raccordo fra i servizi educativi e la scuola dell'infanzia realizzati dai soggetti gesto-ri e l’articolo 19 comma 2, in cui si stabilisce che” nel gesto-rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, la Regione e gli En-ti locali sostengono l’adozione di modelli organizzaEn-tivi flessibili, la compresenza nelle ore programmate per le attività didattiche, l’inserimento di figure di coordinamento pedagogico”;

- la L.R. 25 novembre 2016, n 19 “Servizi educativi per la

prima infanzia. Abrogazione della L.R. n.1 del 10 gennaio 2000”, in particolare l'articolo 4 che prevede, tra l'altro, che la Regione e gli Enti locali promuovano e realizzino la continuità tra i servi-zi per la prima infanservi-zia con le scuole dell'infanservi-zia;

Considerato che il D.lgs. 13 aprile 2017, n. 65 “Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino ai 6 anni, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera e) della legge 13 luglio 2015, n. 107”:

- all’art. 1, comma 3, lettera a) promuove la continuità del percorso educativo e scolastico e la collaborazione tra le diverse articolazioni del Sistema integrato di educazione e di istruzione attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di for-mazione comuni;

- all’art. 4, comma 1, individua tra gli obiettivi strategici da perseguire, alla lettera f) la formazione in servizio del personale del Sistema integrato di educazione e di istruzione e alla lettera g) il coordinamento pedagogico territoriale;

Considerata inoltre la Delibera del Consiglio dei Ministri del 11 dicembre 2017 “Piano di azione nazionale pluriennale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione”

che mira a favorire l’attuazione degli obiettivi strategici del Si-stema integrato definiti nell’art 4 del citato D.lgs. n. 65/2017;

Dato atto che i fondi regionali di cui al presente provvedimen-to sono oggetprovvedimen-to di trasferimenprovvedimen-to alle Province/Città metropolitana di Bologna in ragione dell’attribuzione di funzioni disposta con Legge regionale n. 26/2001 che all’articolo 8 prevede:

1. “Gli Enti locali esercitano le funzioni loro attribuite dall'art.

139 del Decreto legislativo n. 112/98 nel quadro degli indirizzi triennali di cui al comma 1 dell'art. 7, nonché degli atti di indi-rizzo di cui al comma 3 dello stesso articolo.

2. Le Province approvano il programma degli interventi, ela-borato con il concorso dei Comuni e delle scuole del sistema nazionale di istruzione del territorio di competenza, contenente

nuale sull'utilizzo dei fondi regionali e sul raggiungimento degli obiettivi della programmazione”;

Preso atto che dal 1/01/2015 la Città metropolitana di Bolo-gna è subentrata alla Provincia di BoloBolo-gna, ai sensi della Legge n. 56/2014;

Rilevato che ai sensi dell'art.51, comma 1, lettera e) della L.R. 13/2015 “Riforma del sistema del governo regionale e lo-cale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii., la materia relativa alla pro-grammazione e gestione degli interventi per il diritto allo studio scolastico, sulla base degli indirizzi della Regione, rientra espres-samente tra le funzioni attribuite alla Città metropolitana e alle Province, fatte salve le competenze dei Comuni;

Valutato quindi che, ai fini della elaborazione dei program-mi provinciali/metropolitano, debbano essere indicati gli ambiti di intervento, riportati nell’Allegato 1), parte integrante e sostan-ziale del presente atto;

Richiamate inoltre:

- la deliberazione dell'Assemblea legislativa n. 195 del 12/2/2019, recante “Indirizzi per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell'infanzia (L.R. 8 agosto 2001, n. 26 - L.R. 30 giugno 2003, n. 12). (Delibera di Giunta n. 50 del 21 gennaio 2019)” di seguito “Indirizzi”;

- la propria deliberazione n. 2015 del 18/11/2019, avente ad oggetto: “Approvazione degli schemi di intesa di cui all’art.7, comma 3, L.R. n.26/2001”;

- le Intese vigenti tra Regione ed Enti locali con le Asso-ciazioni regionali dei gestori delle scuole dell’infanzia paritarie private siglate dalle parti interessate e acquisite agli atti del Ser-vizio regionale competente il 23/1/2020;

Considerato che, ai sensi della sopracitata deliberazione dell’Assemblea legislativa n. 195/2019, le azioni volte a qua-lificare il sistema regionale delle scuole dell’infanzia sono riconducibili prioritariamente:

a) alla dotazione di coordinatori pedagogici, sostenendo i soggetti gestori privati facenti parte del sistema nazionale di istru-zione e gli Enti locali affinché provvedano a dotarsi di queste professionalità;

b) alla realizzazione di interventi di rilevanza regionale, at-tuati direttamente o tramite Enti locali, come previsto nell’art. 7, comma 2 della L.R. n. 26/2001;

c) alla qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali tramite progetti presen-tati da aggregazioni di scuole dell'infanzia del sistema nazionale di istruzione;

d) al miglioramento complessivo delle scuole dell’infanzia paritarie private, tramite intese tra Regione ed Enti locali con le associazioni delle scuole dell’infanzia paritarie private ai sensi dell’art. 7, comma 3 della L.R. n. 26/2001;

Valutato che le linee di indirizzo e i criteri generali di pro-grammazione debbano essere finalizzati alla promozione di una progettualità integrata e mirata degli interventi al fine di persegui-re obiettivi di continuità e di arricchimento dell’offerta educativa, anche tramite il confronto e la concertazione tra le realtà educative della prima e seconda infanzia e tra i diversi gestori del Sistema

di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42" e ss.mm.ii.;

- la L.R. 15 novembre 2001 n. 40 “Ordinamento contabile della Regione Emilia-Romagna, Abrogazione della L.R. 6 lu-glio 1977, n. 31 e 27 marzo 1972, n. 4” per quanto applicabile;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 29 “Disposizioni collegate al-la legge regionale di stabilità per il 2020”;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 30 “Disposizioni per la for-mazione del bilancio di previsione 2020-2022 (legge di stabilità regionale 2020)”;

- la L.R. 10 dicembre 2019, n. 31 “Bilancio di previsione del-la regione Emilia-Romagna 2020-2022”;

- la propria deliberazione n. 2386 del 9/12/2019 “Approva-zione del documento tecnico di accompagnamento e del bilancio finanziario gestionale di previsione della regione Emilia-Roma-gna 2020-2022”;

- la propria deliberazione n. 513 del 18/5/2020, “Ridesti-nazione dei risparmi derivanti dalla sospensione dei pagamenti delle quote capitale dei prestiti per il rilancio dei settori colpiti dall'epidemia di COVID-19 ai sensi dell'art. 111 del DL 18/2020 - variazione di bilancio “;

Ritenuto pertanto opportuno con il presente provvedimento, per quanto sopra motivato e a seguito dell’istruttoria condotta dal Servizio politiche sociali e socioeducative:

1. quantificare in € 6.000.000,00 i fondi da ripartire per l’an-no 2020 tra le Province e Città metropolitana di Bologna per gli interventi di qualificazione e miglioramento dell’offerta educativa delle scuole dell’infanzia aderenti al sistema nazionale di istruzio-ne (L.R. n. 26/2001 e L.R. n. 12/2003 e ss.mm.ii.), ai sensi degli

“Indirizzi” approvati con delibera dell’Assemblea legislativa n.

195/2019, suddivisi tra i seguenti ambiti di intervento:

a. quanto a euro 1.489.522,00 per progetti di qualificazione;

b. quanto a euro 3.612.628,00 per progetti di miglioramento;

c. quanto a euro 897.850,00 per il sostegno a figure di coor-dinamento pedagogico;

2. approvare l’Allegato 1) “Riparto annuale dei fondi e indi-cazioni per gli interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole dell’infanzia”, quale parte integrante e sostanziale del pre-sente atto, comprensivo della Tabella A) afferente al riparto per il sostegno a figure di coordinamento pedagogico e della Tabella B) afferente al riparto per azioni di qualificazione e di miglioramento;

3. assegnare e concedere alle Province/Citta Metropolitana di Bologna le somme indicate nelle tabelle A) e B) dell'Allega-to 1) parte integrante del presente provvedimendell'Allega-to, per l'esercizio delle funzioni ad esse attribuite ai sensi della L.R. n. 26/2001;

Considerato che le risorse finanziarie suindicate risultano co-sì allocate ai capitoli di spesa del Bilancio finanziario gestionale 2020-2022, anno di previsione 2020:

- € 897.850,00(tabella A) al Cap. 58442 “Contributi alle Pro-vince per la qualificazione dell'offerta educativa, l'adozione di modelli organizzativi flessibili, la compresenza nelle ore pro-grammate per le attività didattiche, l'inserimento di figure di coordinamento pedagogico per la scuola dell'infanzia. Mezzi

vi e la scuola dell'obbligo (art. 3, comma 4, lett. c), L.R. 8 agosto 2001, n.26)”;

Ritenuto, in relazione alla tipologia di spesa prevista, che ri-corrano gli elementi di cui al D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii. e che, pertanto, si possa procedere all’assunzione dei relativi impegni di spesa per complessivi euro 6.000.000 sui pertinenti capitoli di spesa come indicato nelle tabelle A) e B) dell'Allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

Preso atto che la procedura dei conseguenti pagamenti che saranno disposti in attuazione del presente atto a valere per l’an-no 2020 è compatibile con le prescrizioni previste dall’art. 56, comma 6, del citato D.lgs. n. 118/2011 e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina ri-guardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 83/2020 ad oggetto: “Approva-zione del piano triennale di preven“Approva-zione della corru“Approva-zione e della trasparenza 2020-2022” e, in particolare l’allegato D “Direttiva di indirizzi interpretativi per l’applicazione degli obblighi di pub-blicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del Piano triennale di prevenzione della corruzione 2020 -2022”;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43 “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e successive modifiche;

Richiamate altresì le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29/12/2008 recante "Indirizzi in ordine alle re-lazioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla de-libera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della dede-libera 450/2007" e ss.mm.ii.;

- n. 1059 del 3/7/2018 “Approvazione degli incarichi diri-genziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, agenzie e istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (Rasa) e del Responsabi-le della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna” e le circolari del Capo di Gabi-netto del Presidente della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13/10/2017 e PG/2017/0779385 del 21/12/2017 relative ad indi-cazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni, predisposte in attuazione della deliberazione n. 468/2017;

- n. 2156 del 22/11/2019, recante “Rinnovo del contratto di lavoro ai sensi dell'art. 43 della L.R. n. 43/2001 e ss.mm.ii., e dell'incarico di Direttore generale Cura della persona, Salute e Welfare”;

Vista la determinazione n. 10923 del 19/672019 “Confe-rimento incarico dirigenziale ad interim di Responsabile del Servizio Politiche Sociali e Socio educative”;

Dato atto che il sottoscritto dirigente responsabile del pro-cedimento ha dichiarato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

cooperazione internazionale allo sviluppo, relazioni internazio-nali, rapporti con l’UE “

A voti unanimi e palesi delibera

Per i motivi espressi in premessa e che si intendono qui in-tegralmente richiamati:

1. di quantificare in € 6.000.000,00 i fondi da ripartire per

1. di quantificare in € 6.000.000,00 i fondi da ripartire per

Nel documento Anno 51 22 luglio 2020 N. 256 (pagine 31-40)