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Cai.

Che

bramale?

Mar.

Vel poteteimaginare.

Cai. (Denaro. . .sempre denaro.)

Ebbene

,

ecco-mi

a voi.

Mar.

(piano

a

Tito)(Tito, fateche quella donna

1

ATTO

SECONDO. , ì'i

gni passione.

E

In,ricoprendo iltuo voltò un- !

passibilecollamascheradell’

uomo

ebbrod’amore:

« Fuggiamo, dicesti,fuggiamoMessina,fuggiamo l’aspro tuopadre che altero della sua nobiltà mai

mi

ti concederà in consorte; lapiù ascosa parte d’Italiasaràper

me

il paradiso

, purché passi i mieigiorni al tuofianco. » Cieca dalla passione credetti,

mi

resi colpevole figlia per amore, per

amore

fuggiidallebracciapaterne re-cando

meco

le gioje di mia

madre

c le mie.

Erauna bella notted’estate, la luna rifletteva nel

mare

tranquillo, un' auretta fresca spirava d’intorno,ed ioaltuofiancosud'

un

piccolo battello,avvoltain

un

nero mantello per

non

essere riconosciuta,udiva latua voce che sus-surravanoparole d' affetto,mentre dalungi per l’aereperdevasi ilcanto lontano del felice mari-najo.

Oh

notte!

non

la scorderò mai. Il mio cuore batteva, dagli occhi

mi

sgorgavano

lagri-me

pel dolored'abbandonaremio padre,mentre lemie labbrasorridevano melanconicamentealle tue leggiadre espressionid’amore.

Abbandonammo

Messina, Palermociaccolse sotto fintonome,poi Napoli, infine

Roma

ove

vivemmo

felicipermolto

tempo

,io del

mio amore ...

tu in mezzo al giuoco,agli stravizzi,alle orgie.

La

tua vita dissipataci ridussealla miseria . . . allora lavo-rai nottee giorno,

ma

il

guadagno

d’una

donna

la è ben piccolacosa, nè potea bastarciper vi-vere; e fu allorache dopo d'avermi promesso

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ATTO

SECOMDO.

47

Gas. (piangendo)

Ma

mi sia bene,

mi

sla bene!

Una

punizione sidovevaalla figliacolpevole...

equesta punizioneènella miseria, neltuo di-sprezzo!

Oh

disgraziata la fanciullache lascia il tetto paterno senza la benedizione de’ suoi ge-nitori!

Tito.

Non

periseusarmi,

ma

ascoltami.

Gas. Sarebbe inutile. Ti ho conosciutoabbastanza.

Tito. (con fìntoaffetto) Mi odii

adunque

? Gas. Odiarti!

E

lo potrei s’ancoilvolessi?

Un

primo

amore non

sispegne mai,

ma

lagelosiamirode...

Tito.

Oh!

Gas. Sì,la gelosia,che è lapiù atroce delle pene dell’inferno, le cui soletraccie sono carboni ar-denti,

fiamme

divoratrici. Iosonogelosa dell’a-riachetu respiri, della luce che ti circonda, del sole cheti da vita!

Oh non

vogliochetuguardi

.* più Maria, non vo clic tule parli

....

no, non lo voglio! Tito , ascoltami, ascoltami in

nome

di tua madre. Se un’altravolta udissi ciòche udiipoc'anzi, non so che farei! Guar-dami!.. dal mio volto,da’miei occhi lo compren-derai .. .

Non

esserepiù amata da te è già molto, deh!non fare che io m’accerti che ne ami un’altra. Voglio credereche letue parole amorose di poc’anzi

non

sieno state dettate che dall’interesse; essa èricca . . .

Tito.

Ma

. ..

Gas.Lasciamiilludere almeno con questa speran-za

...

o temitutto da una

donna

disperata.

{afferrandolop',r

un

braccio)

48 LA

MESSINESE.

Ttlo. Gaspara. .. (perpartire)

Gas. Mo,

non

partiresenzaprima promettermi che

non

parlerai più a Maria.

Tito. Ciòèimpossibile!

Gas. Impossibile!(fissandogli gli occhi in volto) Tito, {gettandolaa terra) Via, lasciami, insen-sata. {via,lasciando cadere senza accorgersene

un

piccolo ritrattocheavea consè) Gas.{raccogliendolo subito)

Un

ritratto! quello di

Maria!!

A

che t’illudi,Gaspara?

È

impossibile, egli tidisse .. .{risoluta) Impossibile?

Tron-cheròio questa tresca infame,{corre- al tavolo escrive fuoridisèsudi

un

fogliodi carta,

che strappa da

un

cartolaro) «MesserCalvart.

4Vostra moglievi tradisce; essa

ama

edè

cor-4 rispostada Tito Malesi: sia provadi questo

4

amore

il ritratto di

madonna

Mariafattoa

«vostra insaputa e da

me

trovato addosso a 4Tito, » {piegailfoglio eviaccludeilritratto, pausa)

Ma

ciò ch'iofaccioè un’ indegnità!

In-degnità,

sì,

ma

sonodisprezzata . .«disprezzata dalui!{risoluta)

Ah

!eh’io

non

hopiù

amore

per alcuno

...

la vendetta

mi

fa dimenticare tuttoche v’ha di sacro sullaterra!

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ATTO

SECONDO.

,

scena

v.

- k- t 1 V

%

*»*.«*

» .? ' "

ACIDO,ZAMPIERI,ALBANI, CECCO $delta. '

s*1 ' -• *•• tj-/ ; ; - *r .

Alb.Eccoti Jà iltuo modello, Zampieri

mio

; os-serva senon pare indemoniato.

Zam.

(ridendo

)

Ah

! ahi

E

tu devi saperne il

perchè / 1 -.

*•

-Alb. Io?.^ ...

Zam.

Certamente.

Non

sei quello che indovini

,. tutto? . ;

Alb.

Domandalo

piuttostoaGuido Reni.

Zam. Oh

èvero, aGuido.

Gui.

Che

c’entro io?

Alb.

Non

mi fare l’indiano adesso.

Non avevamo

forse occhi'per vedervi, edorecchi per- udirvi aparlarplanocmisteriosamculcfravoi

due

da messerAlaso,Costiero

?...

Zam. E

lo facevanoinguisa taleche chi nonli

avesse conosciuti, liavrebbepresiper due

con-giurati. /! .

Gui. (sorridendo)

Ed

infatti si congiurava . . ,

n’èvero,Gaspara? . . . (piano e presto alla modella) (Ebbene, sei fattacertadellasua

per-fidia?) v' ?..

Gas. (Certissima,messere.) Gui.(Elo1ami ancora?) '

.

$0

'LÀ MESSINÉSE. * Gas. (No,

non

l'amopifti)

'

Alb.(avendoli osservali) G’uido,con questo tuo parlaresegreto mi farai ingelosire.Io

amo

Ga-spara. (sorridendo)

Zam.

e Gai.

Tu

? cec. voi?... ;

-•>>

Alb. (ridendo

)Tuttoil

mondo

losa.

L’amo

perchè la èuna giovine onesta, epiù educata

d

?ogni altramodella.

Zam.

Peccato chene manchi

un

bicchiere colmo divin generoso per fare

un

brindisi alla salute di questo damo, edaltascoperta diquestoamore.

(ridendo

Cai.

Son

derubato, son derubato... (di déntro)'

Gui. Quali grida? ;. 4

-T

Alb.

La

vocelami pare delmaestro.

Cai. (uscendotulio scompigliato, pallido, treman-te)

Son

derubato.

Tutti.

Come

! (Gaspalraresta sedutanelfondocol foglioin

mano,

l'occhio fisso, e,poco badando a quanto succede, si mostra

immersa

nella più cupatristezza.

Di

fratto in tratto pare lebaleni

un

pensiero in

mente

,

ma

poiricade nellatetraggine diprima)

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ATTO

SECONDO.

JM

Cai.

Son

derubato! Regalo iredei. mieiquadri a chi

mi

scopre il,ladro. ;

Tutti. 11ladro!

/ ^

'

Cai.Il ladro che mi hacarpitounapiccola cassetta rossa,contenente una grossa

somma

di denaro, e ehioper piùsicurezitateneva nascosta sotto

...ilmio letto.

Gui.

Una

cassettarossa!

Cec.(Unacassetta!

...

Il mio

uomo!

.. Egli usciva dall’appartamento del maestro, di notte!...

s Sefosse statapicaa di colori

non

avrebbe pe-satotanto.Accertiamocene)(dasè,poi fuggevia rapidamente

non

visto).

-'

Cai. (sollevandosidal seggiolone sulquale dispe-ratamenteerasi gettato) L’ avresti tu veduta,

Guido?

.... . ah! seèaidov’essa è,dimmelo, per carità; ti darò

un

quarto dell’oro che essa -contiene, la metàsevuoi

... ma

parla . ..

parla una volta, liberami dal peso

enorme

che mi gravaIostomaco.

Zam.

Maestro . ....

Alb. Spiegatevimeglio..

Cai.

La

spiegazioneèfacile àdarsi; èlacassetta cheè difficile a rinvenirsi!. .. Mia moglio.

Maria, mi pregò di darleuna piccola

somma;

\*° non l’avevaalla

mano,

erarisoluto di cavarla dallacassettarossa,che teneva sottoilletto...

ed infattimichino,stendoilbraccio. ... e

non

. rinvengo nulla.

Un

freddo sudore miricoprela

; fronte, mi focoraggio, dubitandodime, stendo

52

LA MESSINESE.

di

nuovo

le braccia,

ma non

y’era nulla

, più

nulla! Allora mandai

un

gridò simile a quello della jena acui vengonorapitiifigli, e fuggii daquellacamera per venire a chiederea voi,a voi, mieiscolari, miei figlie fidiamici della casa, - che

diessa avvenuto; voi lo sapete,n’è ve-ro?

...

lo sapete?

...

Gli è uno scherzo che

mi

sivuolfare, unoscherzo sapendoch'iosono troppo

amante

deldenaro,che mi sono però gua-dagnatoonestatnen! ecolmio pennello,ecol

mio

ingegno; .. Parlate,parlate, perquanto avete

dipiù caroal

mondo, non

mi nascondete

nul-la.

E

statoforse Federico Zuccari a»,farmi tal burla? Egli suol prendersi spassodi

me

talvolta.

0

qualchealtro

compagnone?

. .. Rispondete-mi, rispondeteRispondete-mi, malandrini, pocodi buono, la-dri chesiete . .. cioè no. .. ^ladri,nof..

voi midareteil

mio

oro

...

ilsanguemio.. .

o almeno, mi diretela verità...mi direte dov’

è

ilmiotesoro, il

mio

avvenire... il miotatto.. .

ma

parlate, parlale . .. prima che faifanno,'e la rabbia m'abbiano ucciso,(cade spossalo

nuo-vamente

sul seggiolone)

Alb.

Su

via!coraggio, maestro. . potreste

es-servi ingannato *,

Cai. (senza rispondere porta i due indiciagli

, occhi coinèper dire «

me

ne sono accertato conquesti). \ . ,

Zam. Ah

perIddio,

non

vi possocredere.

Cai.(conslancio)

Trovami

lacassettadunque, in-credulo chesei.

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•• - .

-

. am-biziosaall*estremo; ella potrebbe...

Ma no, me

ne avrebbe tenuto parola, nonècapace di tanto; non4 mi ama,loso,

ma

soeziandio che non ècapacedi tanto. Eccola.)

> *

>maria pallida etremante, edelti.

'

Cai.Ebbene, lacassetta?

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