• Non ci sono risultati.

Il gender gap negli importi pensionistici

Nel documento PENSIONI E PENSIONATI 2 (pagine 38-41)

2. UN’ANALISI DI GENERE 1

2.2 Il gender gap negli importi pensionistici

La maggior presenza femminile tra i percettori di due o più pensioni determina una diseguaglianza degli importi medi dei redditi pensionistici inferiore a quella osservata per gli importi medi delle pensioni: l’ammontare medio delle singole prestazioni erogate agli uomini eccede del 62,2 per cento quello delle pensioni erogate alle donne; la differenza si riduce al 41,4 per cento se si considerano invece gli importi medi dei redditi pensionistici (ottenuti sommando, per chi percepisce più di una pensione, gli importi dei singoli tratta-menti di cui è titolare) (Figura 2.3). In altre parole, il più frequente cumulo di trattatratta-menti pensionistici tra le donne, compensa – seppur solo parzialmente – il più basso importo medio dei singoli trattamenti.

Analizzando la distribuzione di pensionati e pensionate per classi di reddito pensionistico mensile emerge la maggiore concentrazione degli uomini nelle classi di reddito più elevate. Il

48,3 59,4 70,6 73,9 51,7 40,6 29,4 26,1 0 20 40 60 80 100

1 pensione 2 pensioni 3 pensioni 4 o più pensioni

Femmine Maschi

27,3 per cento degli uomini percepisce, infatti, un reddito mensile pari o superiore ai 2.000 euro e assorbe la metà della spesa ad essi destinata (51,2 per cento), mentre nelle stesse classi di reddito ricade il 12,2 per cento delle pensionate, cui è destinato il 28,7 per cento della spesa. In particolare, nella classe di reddito compresa tra 3.000,00 e 4.999,99 euro si concentra il 6,7 per cento degli uomini (ai quali spetta il 14,9 per cento della spesa) a fronte del 2,2 per cento delle donne (con una quota di spesa pari al 6,9 per cento). Le differenze di genere appaiono ancora più evidenti nella classe di reddito più elevata (pari o superiore a 10.000 euro), in cui gli uomini sono quasi dieci volte più numerosi delle donne (Tavola 2.3).

Naturale complemento di quanto appena descritto è la maggiore concentrazione delle pensionate nelle classi di reddito più basse: la maggioranza (50,5 per cento) percepisce redditi pensionistici mensili inferiori ai mille euro, che incidono per il 25,7 per cento sulla spesa per pensioni erogate a donne; gli uomini che percepiscono meno di mille euro al mese sono, invece, il 31,0 per cento e assorbono il 10,8 per cento della spesa.

CLASSE DI IMPORTO MENSILE Maschi Femmine Numero pensionati % Importo complessivo (milioni di euro) % Importo medio reddito pensionistico (euro) Numero pensionati % Importo complessivo (milioni di euro) % Importo medio reddito pensionistico (euro) Fino a 499,99 918.849 11,9 2.964 1,9 3.226,27 1.264.507 14,6 4.620 3,8 3.473,59 500,00 - 999,99 1.477.793 19,1 13.497 8,9 9.133,00 3.109.769 35,9 26.434 21,9 8.704,21 1.000,00 - 1.499,99 1.565.658 20,3 23.641 15,5 15.099,87 2.031.915 23,4 30.298 25,1 14.993,24 1.500,00 - 1.999,99 1.654.558 21,4 34.122 22,4 20.622,97 1.202.599 13,9 24.734 20,5 20.599,39 2.000,00 - 2.999,99 1.414.877 18,3 40.750 26,8 28.800,83 832.201 9,6 23.544 19,5 28.612,10 3.000,00 - 4999,99 515.473 6,7 22.618 14,9 43.878,87 191.913 2,2 8.347 6,9 43.775,06 5.000,00 - 9.999,99 167.466 2,2 12.824 8,4 76.578,18 33.858 0,4 2.497 2,1 76.104,47 10.000,00 e più 10.622 0,1 1.663 1,1 156.546,57 1.311 0,0 193 0,2 155.487,82 Totale 7.725.296 100,0 152.079 100,0 19.685,89 8.668.073 100,0 120.667 100,0 16.637,63

Tavola 2.3 - Pensionati, importo complessivo e importo medio del reddito pensionistico per classe di importo mensile e sesso - Anno 2013 62,2 41,4 0 10 20 30 40 50 60 70

Differenziale degli Importi medi delle pensioni Differenziale degli Importi medi dei redditi pensionistici

Figura 2.3 - Differenziale [(M-F)/F] negli importi medi delle pensioni e dei redditi pensionistici - Anno 2013 (valori percentuali)

Le disuguaglianze di genere nei redditi sono ben sintetizzate anche nel rapporto di ma-scolinità (numero di pensionati per cento pensionate), che è inferiore a 100 per i redditi sotto i 1.500 euro (per i quali è quindi maggiore la presenza delle donne), supera quota 100 a partire dai 1.500 euro e cresce progressivamente per raggiungere il valore massimo, pari a 810, tra chi percepisce redditi pensionistici superiori a 10.000 euro (Figura 2.4).

La distribuzione del reddito pensionistico per sesso può essere ulteriormente analizza-ta considerando i decili di reddito. Il primo decile rappresenanalizza-ta il valore del reddito pensioni-stico medio annuo al di sotto del quale ricade il 10 per cento dei pensionati che percepisco-no i redditi pensionistici più bassi, mentre il percepisco-nopercepisco-no segnala il valore al di sopra del quale si colloca il 10 per cento dei pensionati che percepiscono i redditi pensionistici più alti.

Per tutti i decili gli importi percepiti dalle donne sono inferiori a quelli percepiti dagli uo-mini (Tavola 2.4). La differenza uo-minima, del 12 per cento a favore degli uouo-mini (5.276 euro contro 4.682 euro), si rileva in corrispondenza del primo decile, mentre quella massima è al quarto decile: i redditi pensionistici percepiti dagli uomini (14.777 euro) superano del 53,1 per cento quelli donne (9.653 euro). In corrispondenza del nono decile la differenza si attesta invece al 36,4 per cento (34.733 euro contro 25.494).

Il rapporto tra il primo e l’ultimo decile fornisce una misura sintetica della sperequa-zione distributiva dei redditi pensionistici ed è più elevato tra gli uomini, tra i quali è pari a 6,6 (contro il 5,4 tra le donne). In altri termini i redditi pensionistici maschili mostrano una disuguaglianza maggiore di quella osservata per i redditi femminili, in gran parte ricon-ducibile ai diversi percorsi professionali da cui provengono uomini e donne. I primi sono maggiormente presenti in profili professionali agli estremi della scala reddituale – nel 2013 sono oltre il 64 per cento del totale degli operai, ma anche il 58 per cento dei quadri ed oltre il 70 per cento dei dirigenti. La maggiore incidenza delle lavoratrici si concentra invece in profili professionali in posizioni intermedie della scala reddituale: sono infatti donne il 58 per cento degli impiegati3. Il maggior divario tra i redditi pensionistici degli uomini è quindi conseguenza di un maggior divario delle retribuzioni da lavoro.

3 Fonte: Rilevazione sulle Forze di Lavoro, Istat.

73 48 77 138 170 269 495 810 0 250 500 750 1.000 Fino a 499,99 500,00 - 999,99 1.000,00 -1.499,99 1.500,00 -1.999,99 2.000,00 -2.999,99 3.000,00 -4999,99 5.000,00 -9.999,99 10.000,00 e più

Figura 2.4 - Rapporto di mascolinità dei pensionati per classe di importo mensile del reddito pensionistico - Anno 2013 (valori percentuali)

SESSO Reddito pensionistico annuo: valore dei decili (euro) D90/D10

I II III IV V VI VII VIII IX

Maschi 5.276 8.563 11.680 14.777 17.637 19.704 22.946 27.210 34.773 6,6

Femmine 4.682 6.786 8.041 9.653 11.851 14.386 16.742 19.918 25.494 5,4

Totale 4.682 7.015 9.084 11.607 14.386 17.035 19.599 23.664 30.057 6,4

Le disuguaglianze di genere nei redditi sono ben sintetizzate anche nel rapporto di ma-scolinità (numero di pensionati per cento pensionate), che è inferiore a 100 per i redditi sotto i 1.500 euro (per i quali è quindi maggiore la presenza delle donne), supera quota 100 a partire dai 1.500 euro e cresce progressivamente per raggiungere il valore massimo, pari a 810, tra chi percepisce redditi pensionistici superiori a 10.000 euro (Figura 2.4).

La distribuzione del reddito pensionistico per sesso può essere ulteriormente analizza-ta considerando i decili di reddito. Il primo decile rappresenanalizza-ta il valore del reddito pensioni-stico medio annuo al di sotto del quale ricade il 10 per cento dei pensionati che percepisco-no i redditi pensionistici più bassi, mentre il percepisco-nopercepisco-no segnala il valore al di sopra del quale si colloca il 10 per cento dei pensionati che percepiscono i redditi pensionistici più alti.

Per tutti i decili gli importi percepiti dalle donne sono inferiori a quelli percepiti dagli uo-mini (Tavola 2.4). La differenza uo-minima, del 12 per cento a favore degli uouo-mini (5.276 euro contro 4.682 euro), si rileva in corrispondenza del primo decile, mentre quella massima è al quarto decile: i redditi pensionistici percepiti dagli uomini (14.777 euro) superano del 53,1 per cento quelli donne (9.653 euro). In corrispondenza del nono decile la differenza si attesta invece al 36,4 per cento (34.733 euro contro 25.494).

Il rapporto tra il primo e l’ultimo decile fornisce una misura sintetica della sperequa-zione distributiva dei redditi pensionistici ed è più elevato tra gli uomini, tra i quali è pari a 6,6 (contro il 5,4 tra le donne). In altri termini i redditi pensionistici maschili mostrano una disuguaglianza maggiore di quella osservata per i redditi femminili, in gran parte ricon-ducibile ai diversi percorsi professionali da cui provengono uomini e donne. I primi sono maggiormente presenti in profili professionali agli estremi della scala reddituale – nel 2013 sono oltre il 64 per cento del totale degli operai, ma anche il 58 per cento dei quadri ed oltre il 70 per cento dei dirigenti. La maggiore incidenza delle lavoratrici si concentra invece in profili professionali in posizioni intermedie della scala reddituale: sono infatti donne il 58 per cento degli impiegati3. Il maggior divario tra i redditi pensionistici degli uomini è quindi conseguenza di un maggior divario delle retribuzioni da lavoro.

3 Fonte: Rilevazione sulle Forze di Lavoro, Istat.

73 48 77 138 170 269 495 810 0 250 500 750 1.000 Fino a 499,99 500,00 - 999,99 1.000,00 -1.499,99 1.500,00 -1.999,99 2.000,00 -2.999,99 3.000,00 -4999,99 5.000,00 -9.999,99 10.000,00 e più

Figura 2.4 - Rapporto di mascolinità dei pensionati per classe di importo mensile del reddito pensionistico - Anno 2013 (valori percentuali)

SESSO Reddito pensionistico annuo: valore dei decili (euro) D90/D10

I II III IV V VI VII VIII IX

Maschi 5.276 8.563 11.680 14.777 17.637 19.704 22.946 27.210 34.773 6,6

Femmine 4.682 6.786 8.041 9.653 11.851 14.386 16.742 19.918 25.494 5,4

Totale 4.682 7.015 9.084 11.607 14.386 17.035 19.599 23.664 30.057 6,4

Tavola 2.4 - Pensionati: valore dei decili del reddito pensionistico per sesso - Anno 2013

Nel documento PENSIONI E PENSIONATI 2 (pagine 38-41)