• Non ci sono risultati.

Il modulo sui beneficiari di prestazioni pensionistiche

Nel documento PENSIONI E PENSIONATI 2 (pagine 133-136)

5.3 1975-2013: il quadro d’insieme

6. IL SISTEMA EUROPEO DI STATISTICHE INTEGRATE DELLA PROTEZIONE

6.2 Il modulo sui beneficiari di prestazioni pensionistiche

In accordo col regolamento quadro CE n. 458/2007, il manuale Sespros (2012) defini-sce i beneficiari di pensione come “destinatari di una o più prestazioni periodiche in denaro nell’ambito di un regime di protezione sociale”. In relazione alla tipologia di prestazione ricevuta, i pensionati possono essere classificati in base a una o più funzioni di rischio e/o in una o più categorie di pensione.

La classificazione delle categorie di pensione comprende (schema a pagina successiva): 1. pensione di invalidità

2. assegno di pensione anticipata per riduzione della capacità lavorativa 3. pensione di vecchiaia

4. pensione di vecchiaia anticipata 5. pensione parziale

6. pensione di reversibilità

7. assegno di pensione anticipata per motivi inerenti al mercato del lavoro.

Secondo le definizioni Sespros, per pensione di invalidità si intendono i versamenti periodici volti a mantenere o integrare il reddito delle persone che non hanno raggiunto l’età pensionabile stabilita dal regime di riferimento e che sono affette da una disabilità che impedisce loro di lavorare o di guadagnare un minimo stabilito per legge. L’assegno di pen-sione anticipata per ridotta capacità lavorativa comprende i versamenti periodici effettuati ai lavoratori anziani che, a causa di una riduzione della capacità lavorativa, vanno in pensione prima di raggiungere l’età pensionabile stabilita dal regime di riferimento.

La pensione di vecchiaia include i versamenti periodici volti a mantenere il reddito del beneficiario dopo il ritiro dall’attività lavorativa o a integrare il reddito di soggetti anziani.

Per pensione di vecchiaia anticipata si intendono, invece, i versamenti periodici volti a mantenere il reddito dei beneficiari che vanno in pensione prima di raggiungere l’età pen-sionabile stabilita dal regime di riferimento.

Le pensioni parziali sono riferite ai versamento di una parte della pensione piena di vecchiaia ai lavoratori anziani che continuano a lavorare, ma riducono le ore di lavoro, o il cui reddito derivante da un’attività professionale è inferiore ad una determinata soglia. Le pensioni di reversibilità includono i versamenti effettuati a soggetti protetti i cui diritti derivano dalla loro relazione con la persona deceduta iscritta al regime (vedova, vedovo, orfani e simili). Per assegno di pensione anticipata per motivi inerenti al mercato del la-voro si intendono, invece, i versamenti periodici destinati a lavoratori anziani che vanno in pensione prima di raggiungere l’età pensionabile a causa di disoccupazione o riduzione dei posti di lavoro in seguito a misure economiche (quali, ad esempio, la ristrutturazione di un settore produttivo).

Totale beneficiari

(senza doppi computi)

Dati per regime

regime 1 regime 2 regme 3 regime 4 regime 5 regime 6 regime n

Beneficiari totali di pensione

1.1 beneficiari di pensione - funzione invalidità 1.1.1 beneficiari di pensione di invalidità

1.1.1.1 beneficiari di pensione di invalidità (Nmt) 1.1.1.2 beneficiari di pensione di invalidità

1.1.2 beneficiari di assegno di pensione anticipata dovuta ad una riduzione della capacità lavorativa

1.1.2.1 beneficiari di assegno di pensione anticipata dovuta ad una riduzione della capacità lavorativa (Nmt) 1.1.2.2 beneficiari di assegno di pensione anticipata dovuta ad una riduzione della capacità lavorativa (Mt)

1.2 beneficiari delle pensioni - funzione vecchiaia 1.2.1 beneficiari di pensione di vecchiaia

1.2.1.1 beneficiari di pensione di vecchiaia (Nmt) 1.2.1.2 beneficiari di pensione di vecchiaia (Mt) 1.2.2 beneficiari di pensione di vecchiaia anticipata

1.2.2.1 beneficiari di pensione di vecchiaia anticipata (Nmt) 1.2.2.1 beneficiari di pensione di vecchiaia anticipata (Mt) 1.2.3 beneficiari di pensione parziale

1.2.3.1 beneficiari di pensione parziale (Nmt) 1.2.3.2 beneficiari di pensione parziale (Mt) 1.3 beneficiari delle pensioni - funzione superstiti

1.3.1 beneficiari di pensione di reversibilità 1.3.1.1 beneficiari di pensione di reversibilità (Nmt) 1.3.1.1 beneficiari di pensione di reversibilità (Mt) 1.4 beneficiari delle pensioni - funzione disoccupazione

1.4.1 beneficiari di assegno di pensione anticipata per motivi inerenti al mercato del lavoro

1.4.1.1 beneficiari di assegno di pensione anticipata per motivi inerenti al mercato del lavoro (Nmt) 1.4.1.2 beneficiari di assegno di pensione anticipata per motivi inerenti al mercato del lavoro (Mt)

Modulo sui beneficiari di pensione e relativa classificazione dettagliata dei beneficiari per categoria e funzione. Tabella standard

Per ciascuna delle sette categorie di pensioni, e conseguentemente per le relative funzioni di appartenenza, è prevista la suddivisione in due sottocategorie: prestazioni means tested e non means tested. Inoltre, le informazioni fornite devono essere ripartite per genere.

Ciascun Paese, in un quadro di regole condivise, ha recepito la classificazione funzionale e per categoria, adattandola alle specificità nazionali. Con riferimento alla nostro Paese, rientrano: 1. nella funzione vecchiaia: i titolari di pensioni dirette con età maggiore o uguale a 65 anni

(pensioni di vecchiaia) e i titolari di pensioni di anzianità con età inferiore ai requisiti previsti dalla legge per uomini e donne (pensione di vecchiaia anticipata). La normativa italiana sul sistema pensionistico, invece, non prevede le pensioni parziali;

2. nella funzione invalidità sono comprese le prestazioni assistenziali (pensioni di invalidità civile, ai ciechi civili, ai sordomuti e pensioni di guerra), che rientrano nella categoria invalidità in senso stretto e le prestazioni indennitarie e di invalidità previdenziale dirette (assegno di pensione anticipata dovuta ad una riduzione della capacità lavorativa), erogate entrambe a soggetti con età inferiore a 65 anni.

3. le prestazioni indennitarie indirette e quelle di reversibilità sono classificate nella funzione superstiti indipendentemente dall’età;

4. la funzione disoccupazione (unemployement) include i trattamenti anticipati, individuati da uno specifico flag presente nella fonte di dati, erogati a soggetti – distinti per sesso – con età inferiore a quella pensionabile.

I beneficiari della funzione invalidità e disoccupazione confluiscono nella funzione vec-chiaia al compimento del sessantacinquesimo anno di età.

Il numero di beneficiari, a ciascun stadio della classificazione, può essere definito come il numero di persone che percepisce almeno una pensione tra quelle previste. In generale, così come descritto per la classificazione tipologica, il numero di prestazioni pensionistiche differisce dal numero di pensionati, dal momento che i soggetti interessati possono perce-pire più di una pensione3. Inoltre, anche il numero di pensionati totali differisce dalla som-ma delle singole funzioni e/o categorie a causa della possibilità che uno stesso soggetto possa percepire più di un trattamento appartenente a categorie/funzioni diverse.

Anche le informazioni relative ai beneficiari sono raccolte e organizzate sulla base di due criteri di classificazione: la funzione di protezione e il regime entro cui la prestazione viene erogata4. Il questionario sui beneficiari delle pensioni, così come quello relativo ai dati 3 Nella compilazione del modulo sui beneficiari, il Sespros prevede diversi tipi possibili di doppi computi (double counting) rispetto ai quali intervenire: 1) tra singoli regimi di prestazione, 2) tra categorie di pensione, in regimi diversi, 3) tra sotto-categorie means tested e non means-tested, 4) tra funzione disability e funzione old age, 5) tra funzione oldage e survivors, 6) sul totale dei beneficiari. I diversi tipi di doppio computo sono numerati secondo le fasi seguite nel processo di graduale aggregazione che porta al numero totale dei beneficiari di pensione. Nel caso dell’Italia, i doppi computi sono trattati secondo le indicazioni Espross, attraverso la rimozione dei codici fiscali doppi. 4 Il Sespros non contiene una singola classificazione dei regimi, ma definisce cinque criteri in base ai quali gli stessi

possono essere individuati, descritti e raggruppati: 1) potere decisionale, che riguarda l’unità che prende le decisioni più importanti, e si articola in regimi controllati/non controllati dalle amministrazioni pubbliche; 2) obbligo giuridico, si riferisce alla circostanza che la partecipazione delle persone protette al regime di finanziamento, stabilita per legge, sia obbligatoria o volontaria; 3) diritto alle prestazioni, che specifica il criterio di ammissibilità al beneficio delle prestazioni (subordinato/non subordinato al pagamento di contributi); 4) campo d’applicazione, indica la parte della popolazione che beneficia di protezione (tutta la popolazione, la totalità o la maggior parte dei lavoratori e/o gruppi specifici di popolazione); 5) livello di protezione, che specifica se i regimi di protezione sociale garantiscono un livello di protezione di base o integrativo. Con riferimento al nostro Paese sono ad oggi attivi 26 regimi di protezione sociale. A titolo esemplificativo, il regime 3 fa riferimento alle prestazioni erogate dal Fondo pensioni Lavoratori Dipendenti gestito dall’Inps e - rispetto ai criteri fissati da Sespros - è possibile individuarlo in base alle seguenti caratteristiche: è un regime controllato dalla pubblica amministrazione, è di tipo obbligatorio, è subordinato al pagamento di contributi, il suo campo di applicazione è generale, eroga prestazioni di base. Per un elenco esaustivo dei regimi attivi in ciascun Paese, fare riferimento all’Appendice V del manuale Sespros 2012.

di spesa, è costituito da una tabella standard in cui le righe corrispondono alle categorie dei beneficiari delle pensioni sulla base della classificazione appena descritta e le colonne ai regimi per i quali esiste almeno una categoria di beneficiari (vedi schema a pagina 134).

Nel documento PENSIONI E PENSIONATI 2 (pagine 133-136)