a cui appartiene e come questo riesca a celebrare un fattore di successo che può rendere orgogliosa e nota una zona che non è particolarmente ricca di poli di attrazione per i turisti.
Per raccogliere informazioni in tal senso è stata interessante la conversazione avuta con l’Assessore al Turismo Stefano Tognarelli, che ha spiegato come da un periodo a questa parte la città di Pontedera si sia resa conto di possedere un fattore distintivo non solo rispetto alle zone circostanti, ma anche rispetto Alle altre regioni, perché l’azienda Piaggio, e soprattutto la Vespa, è conosciuta e amata in tutto il mondo. Una volta riconosciuta l’importanza di tale struttura il Comune ha cercato di creare delle iniziative che coinvolgessero il Museo per attivare uno flusso di turisti dalla città verso il museo e dal museo verso la città, come ad esempio la proposta “Trekking urbano tra arte e gusto 2011”: un percorso con inizio presso il Museo Piaggio e che continua tra le varie opere d’arte presenti a Pontedera e in punti di ristoro in cui sono offerti degustazione di prodotti tipici. L’ obiettivo è quello di coinvolgere le persone in un’esperienza che coniughi tutti gli aspetti che appartengono alla tradizione del territorio, conosciuto appunto per la Vespa, l’arte contemporanea e la gastronomia. Tuttavia il comune non si limita a tali progetti, bensì, fin dalla sua creazione, è parte attiva della gestione del Progetto Cultura Piaggio, assumendo il controllo del 25% delle quote della Fondazione e promuovendo molte delle iniziative attivate dal museo e usando il museo come location di congressi per renderlo noto a sempre più persone provenendo da zone e ambienti sociali diverse.
Una delle novità più interessanti degli ultimi mesi, come ha spiegato l’Assessore, è stata creata un’associazione di tutti i comuni della Valdera, per ottimizzare la gestione delle risorse umane e dell’offerta di servizi. I comuni appartenenti a questo progetto hanno l’obiettivo di diminuire i costi delle proprie amministrazione e di indirizzare gli investimenti verso attività che possano valorizzare tutto il territorio, una di queste riguarda sicuramente il turismo. È poco credibile pensare che piccoli
città possano attirare molti turisti, sia per la mancanza di strutture adeguate, sia per la povertà di centri di attrazione e anche per la concorrenza di città importanti e note ovunque come Pisa, Firenze, Siena, la Versilia e tutta la campagna Toscana ricca di agriturismi e piccoli borghi ricchi di storia. Ilaria di Baccio, addetta all’Ufficio Turistico di Pontedera e Responsabile per tale settore per l’Unione Valdera, ha espresso la volontà di creare un’iniziativa diretta ai cosiddetti “crocieristi”, cioè i turisti che arrivano al porto di Livorno con le navi da crociera, in modo da invogliarli a non compiere i soliti tour tra Pisa e Firenze, ma portandoli anche nella zona Valdera, attraendoli con il Museo Piaggio e offrendogli poi la possibilità di visitare le altre attrazioni della zona. Anche se questi progetti risultano essere ancora ad un livello embrionale, è importante che l’Unione Valdera abbia capito che è necessario unire le proprie forze per creare un unico polo di attrazione in grado di offrire servizi, strutture e luoghi belli e interessanti da visitare. Una delle attività promosse da questa associazione è l’elaborazione di un libretto dal titolo “Valdera Musei. Guida Didattica”, costituito da tutti i vari percorsi tematici che è possibile fare tra i musei di tutto il territorio e tra cui è naturalmente incluso il Museo Piaggio, considerato il “fiore all’occhiello” di tutta la zona. Il museo è in gradi attrarre gli appassionati di motori, gli amanti del costume italiano e semplicemente tutte le persone curiose di conoscere la realtà e la storia di un’azienda appartenete al patrimonio dell’Italia. La strategia Heritage dell’azienda Piaggio può costituire il vantaggio competitivo non solo dell’industria stessa, ma anche di tutto il territorio a cui appartiene e questo elemento è stato approfondito nella prima parte della tesi. È importante dire che attività mirate a creare progetti integrati di turismo possono portare benefici non solo ai vari comuni coinvolti, ma anche al museo stesso. Poter contare sulla collaborazioni di strutture alberghiere e di agriturismi, sulla pubblicità nei comuni circostanti è un elemento fondamentale per spingere sempre più visitatori presso il museo.
Le iniziative che possono collocare il museo in un contesto più ampio, sono quelle attivate dalla Regione come per esempio quella dell’estate 2009 per promuovere l’estate in città e che prevedeva dei percorsi con l’Ape Calesse dalla Biblioteca di Pontedera fino al Museo Piaggio e cha ha avuto molto successo, soprattutto con i turisti stranieri. Lo stesso Calesse era stato donato al Presidente della Repubblica Sergio Napolitano durante un viaggio a Capri per i 50 anni dell’Ape.
Un’altra iniziativa nata nel 2008 che coinvolge il Museo Piaggio e il Comune di Pontedera, in un’ottica di attrazione di maggiori flussi di visitatori è il progetto che coinvolge tutte le città famose per i motori, nominata “Città dei motori”. È un tour che vuole promuovere lo sviluppo dei territori che caratterizzano il Made in Italy motoristico inteso nel senso più ampio: scooter, automobili, motociclette, ma anche motoristica aeronautica, ferroviaria e navale. Assieme ai comuni che ospitano circuiti sportivi, musei e istituzioni culturali. Idee di questo tipo non solo valorizzano il territorio conferendogli un valore e un’importanza che escono dai suoi confini, ma celebra e valorizza una struttura museale come quella Piaggio, in un’ottica di reciproco scambio.
Queste iniziative sono molto positive, dato che offrono la possibilità di valorizzare il territorio a cui appartiene il Museo Piaggio e il museo stesso, in un reciproco scambio.Tuttavia sarebbe necessaria
una maggiore incisività, una maggiore determinazione da parte delle strutture coinvolte, anche se esistono problemi logistici ed economici.
Avendo ascoltato le varie posizioni, credo che siano possibili alcune iniziative legate alla Valdera, che possano partire dalla strategia heritage dell’azienda Piaggio, ampliandola e applicandola a tutto il territorio, creando così una strategia heritage del territorio. Così, potrebbe essere creato un tour con delle Vespe e delle Api messe a disposizione dal Museo e da soggetti interessati ad affittare veicoli d’epoca, che faccia tappa nei musei creati per raccontare la storia del territorio, delle attività e degli uomini che vi hanno abitato, per esempio il Museo della Civiltà Contadina di Montefoscoli, il Museo del Legno di Ponsacco, il Museo della Storia Antica del Territorio di Bientina, il Museo dei Mattonai della Rotta e i musei sulle origini etrusche della Toscana come il Museo Archeologico di Peccioli, di Casciana Terme e Volterra. I musei nominati, purtroppo, non hanno i servizi necessari per accogliere un gran numero di turisti e, per esempio, manca un bookshop dove vendere non solo gadget dei musei, ma magari anche prodotti tipici della zona, in modo da coinvolgere anche altri soggetti economici presenti nei Paesi coinvolti e che possono accontentare tutti i vari tipi di turisti. Le strutture alberghiere sul territorio dovrebbero avere materiale informativo ed essere collegate direttamente ai vari musei per eventuali prenotazioni e per coordinare i flussi di turisti. Un elemento fondamentale di questo progetto dovrebbe essere poi la creazione di un sito web, che presenti i musei e le strutture coinvolte, uno spazio per le prenotazioni e uno, indispensabile, a disposizione, libero per gli utenti del sito interessati a lasciare commenti e ad intrattenere rapporti con altri turisti o autoctoni. Il sito web potrebbe essere anche una spinta per gli albergatori, per gli addetti a musei, per noleggiatori di veicoli che non fanno parte del museo e che invece potrebbero così conoscere una realtà che potrebbe portargli dei benefici in termini di ritorni economici e di notorietà.
Questo potrebbe essere un modo di collegare i vari paesi della Valdera, cercando di valorizzare tutto il territorio, partendo da quella che è la maggiore attrazione: il Museo Piaggio.
I termini di paragone devono essere gli esempi eccellenti che possono essere trovati in Italia e non solo, come per esempio il caso delle città di Roma, Bologna e Torino, in cui sono stati creati dei veri e proprio urban center29, con cui le città presentano, discutono, indirizzano le proprie trasformazioni territoriali e urbane, è un laboratorio di idee per la progettazione condivisa del futuro. I modelli sono quelli più importanti attuati ad Amsterdam, Parigi, Londra e Chicago. Ovviamente Pontedera è una realtà molto più piccola e con meno potenzialità, tuttavia, con gli strumenti a disposizione è comunque possibile stimolare l’interesse sulla città, divenire luogo di confronto tra gli attori implicati nei processi di trasformazione della città, come amministrazione, cittadini, associazioni, e promuovere la formazione, la partecipazione attiva, la riflessione e il dialogo sui temi rilevanti per la valorizzazione del territorio.
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