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IL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO DELLA GEAL

Nel documento Il Piano Economico-Finanziario della GEAL (pagine 66-145)

Il Piano Economico-Finanziario è il documento che esplicita la programmazione delle tariffe e dei prospetti economico-finanziari del gestore.

Introduzione

Il primo Programma degli Investimenti e il primo Piano Economico-Finanziario sono stati redatti dalla GEAL nella prima metà dell’anno 2012 in riferimento al quadriennio 2012- 2015, in attuazione delle indicazioni contenute nel protocollo d’intesa fra l’azienda, l’AIT e il Comune di Lucca e in occasione dell’elaborazione da parte dell’AIT del primo Piano d’Ambito toscano.

Le tariffe del primo piano sono state riviste con l’introduzione del Metodo Tariffario Temporaneo per il 2012 e il 2013 e con l’introduzione del primo periodo regolatorio del Metodo Tariffario Idrico per il quadriennio 2014-2017.

Gli attuali documenti sono basati sul secondo periodo regolatorio del Metodo Tariffario Idrico, in vigore per il quadriennio 2016-2019.

Anche se il metodo tariffario vigente vale soltanto il quadriennio 2016-2019, i suoi criteri di massima vengono utilizzati per determinare le variabili economico-finanziarie fino alla fine della concessione del servizio alla GEAL nel 2025.

Il primo passo nella creazione del Piano Economico-Finanziario è la predisposizione da parte della GEAL dei file di calcolo contenenti i dati in input, i quali consistono in una prima determinazione delle variabili che andranno a comporre il piano. Questa fase viene effettuata tramite un apposito tool standardizzato, che permette di simulare la dinamica tariffaria, economica e finanziaria.

Le prime determinazioni predisposte dalla GEAL vengono inviate agli uffici dell’Auto- rità Idrica Toscana per la predisposizione del Piano Economico-Finanziario. Tale piano è stato approvato dall’assemblea dell’AIT il 22 giugno 2016, ma al momento deve essere ancora approvato da AEEGSI.

In seguito, una seconda redazione del Piano Economico-Finanziario viene esternalizzata ad AGENIA s.r.l., una società di consulenza aziendale specializzata nei settori sotto il

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controllo dell’AEEGSI, con una particolare esperienza nel campo del Servizio Idrico In- tegrato. AGENIA rielaborerà la simulazione ricevuta in modo da ottenere in output un secondo documento, maggiormente aggiornato, finalizzato alla visione dei possibili fi- nanziatori e alla dimostrazione del rispetto del requisito di bancabilità del piano.

Il Piano Economico finanziario elaborato da AGENIA per la GEAL presenta alcune ag- giunte rispetto alle richieste della delibera AEEGSI 664/2015/R/IDR. Queste sono:

 La redazione di uno Stato Patrimoniale (laddove la normativa dell’AEEGSI si limita a domandare solamente un Piano Tariffario, un Conto Economico e un Rendiconto Finanziario);

 La considerazione di tutte le poste patrimoniali esistenti al 31/12/2016 (lad- dove la normativa dell’AEEGSI tiene conto solamente dei debiti pregressi contratti per gli investimenti);

 La rappresentazione dei dati economici a moneta corrente (laddove la norma- tiva dell’AEEGSI prevede una rappresentazione a moneta costante);

 La considerazione dell’incidenza economica e finanziaria della morosità degli utenti considerando i valori effettivi (laddove la normativa dell’AEEGSI uti- lizza speciali criteri regolatori per stimare le perdite su crediti);

 La determinazione del Capitale Circolante Netto in base ai giorni di dilazione dei pagamenti a fornitori e da clienti effettivi (laddove la normativa dell’AEEGSI prevede criteri regolatori);

 La considerazione, nella determinazione delle imposte, della differenza fra l’imponibile secondo la normativa civile e l’imponibile secondo la normativa fiscale, causata dalle riprese fiscali in aumento e in diminuzione (laddove la normativa dell’AEEGSI non ne tiene conto) e la considerazione dei flussi di cassa generati dal meccanismo di versamento delle imposte in acconto e a saldo (laddove la normativa dell’AEEGSI non ne tiene conto).

 L’utilizzo di dati parzialmente previsionali e parzialmente a consuntivo, quando relativi a periodi già trascorsi (laddove la normativa dell’AEEGSI pre- vede l’utilizzo di dati previsionali);

 La previsione di un differente e maggiore livello di investimenti (esposto nella figura 6.1) dovuto a una revisione della pianificazione che tiene conto uno slittamento degli interventi passati.

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Figura 6.1 – Confronto degli investimenti netti previsti secondo AIT e AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

In questo capitolo sono esposte le modalità di formazione del Piano Economico-Finan- ziario (Piano Tariffario, Conto Economico, Stato Patrimoniale e Rendiconto Finanziario) per la versione proveniente dall’AIT e la versione proveniente da AGENIA.

Lo schema regolatorio

La delibera 664/2015/R/IDR individua sei schemi regolari a seconda dei quali variano alcune delle variabili utilizzate della redazione del piano economico-finanziario.

Per determinare se un’azienda è posizionata negli schemi I, II o III o se è posizionata negli schemi IV, V o VI, si va a guardare se gli investimenti programmati nel quadriennio 2016-2019 costituiscono meno o più del 50% del Regulatory Asset Base, ovvero:

∑20192016𝐼𝑃𝑡𝑒𝑥𝑝 𝑅𝐴𝐵𝑀𝑇𝐼 ≤ 0,50 → Schemi I, II o III ∑20192016𝐼𝑃𝑡𝑒𝑥𝑝 𝑅𝐴𝐵𝑀𝑇𝐼 > 0,50 → Schemi IV, V o VI

Gli investimenti programmati per il quadriennio 2016-2019 secondo l’AIT sono riportati nella seguente tabella, al netto dei contributi pubblici a fondo perduto:

2016 2017 2018 2019 Totale

€ 6.001.792 € 7.547.131 € 5.704.034 € 5.858.360 € 25.111.316

Il Regulatory Asset Base, fissato dalla delibera pari al valore delle immobilizzazioni nell’anno 2015, è pari a € 15.534.495. Se inseriamo questi valore all’intero della disequa- zione sopra riportata otteniamo il risultato:

25.111.316

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Con un ammontare di investimenti programmati pari al 162% della RAB, l’azienda è posizionata nella riga dei quadranti IV, V e VI.

Verticalmente, la GEAL non si configura in nessuna delle casistiche particolari che por- tano al posizionamento nei quadranti III e VI. Per stabilire se è posizionata nei quadrante I o IV o se è posizionata nei quadranti II o V, si va a guardare se il costo operativo pro- capite è superiore alla soglia stabilita dall’AIT di 109 euro:

𝑂𝑝𝑒𝑥2014

𝑝𝑜𝑝 ≤ 109 → Schemi I o IV 𝑂𝑝𝑒𝑥2014

𝑝𝑜𝑝 > 109 → Schemi II o V

I costi operativi da considerare relativi all’anno 2014 sono riportati nella seguente tabella:

Voce di costo operativo Importo

Costi operativi endogeni € 6.698.913 Contributi AIT € 86.884 Contributi AEEGSI € 3.289 Costi di morosità € 346.652 Oneri locali € 122.687 Energia elettrica € 2.096.556 Acquisti all’ingrosso € 204.303 Mutui € 968.548 Altri corrispettivi € 1.570.656 Totale € 12.098.488

Per la popolazione residente servita è stato utilizzato il valore relativo al 2012, pari a 79.524 abitanti.

𝟏2.098.488

79.524 = 152,14 > 109

Con un costo medio operativo pari ad € 152,14, l’azienda è posizionata nella colonna dei quadranti II e V.

Essendo l’azienda collocata nella riga dei quadranti IV, V e VI e nella colonna dei qua- dranti II e V, il quadrante individuato dall’intersezione fra le due disequazioni è il qua- drante V. Di conseguenza:

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 Il parametro del limite di crescita del prezzo 𝛾𝐾 è pari a 0,5 e il parametro di ripartizione delle efficienze 𝛾𝑋 è pari a 1. Si può quindi determinare il limite di

crescita del moltiplicatore tariffario 𝜗: 𝜗𝑎 𝜗𝑎−1 ≤ [1 + 𝑟𝑝𝑖 + (1 +

𝛾

𝐾) • 𝐾 − (1 +

𝛾

𝑋) • 𝑋] 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑟𝑝𝑖 = 1,5%, 𝐾 = 5% 𝑒 𝑋 = 0,5% → 𝜗𝑎 𝜗𝑎−1 ≤ [1 + 1,5% + (1 + 0,5) • 5% − (1 + 1) • 0,5%] → 𝜗𝑎 𝜗𝑎−1 ≤ 1,08

La crescita permessa per il moltiplicatore 𝜗 è quindi pari all’8% del valore del moltiplicatore stesso nell’anno precedente.

Dato che tutte le variabili sono fissate dalla delibera direttamente o attraverso il posizionamento all’interno di uno schema regolatorio, questa percentuale è con- divisa da tutti i gestori collocati nel quadrante V.

 Per la componente 𝐶𝑎𝑝𝑒𝑥𝑎 viene prevista la possibilità di richiedere l’ammorta-

mento finanziario.

 Per ottenere la componente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑎 vengono sommati i costi operativi endogeni

ed i costi operativi aggiornabili, senza la sotto-componente relativa agli incre- menti originati dalla revisione del piano.

 La sotto-componente 𝐹𝑁𝐼𝑛𝑒𝑤,𝑎 è prevista e per un massimo di:

𝐹𝑁𝐼𝑛𝑒𝑤,𝑎 = 𝑀𝐴𝑋 [0; 𝜓 • (𝐼𝑃𝑎𝑒𝑥𝑝− 𝐶𝑎𝑝𝑒𝑥𝑎)]

Il Piano Tariffario: la componente Capex

La prima componente del Vincolo ai Ricavi del Gestore, la cosiddetta componente 𝐶𝑎𝑝𝑒𝑥𝑎, è data dalla somma dei costi riconosciuti riguardanti le immobilizzazioni, ov- vero gli oneri finanziari, gli oneri fiscali e gli ammortamenti.

Secondo il modello AIT, gli oneri finanziari e fiscali sono definiti in maniera forfettaria, applicando un tasso regolatorio ad un Capitale Investito Netto (CIN) definito con criteri regolatori. Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni sono parimenti definite con criteri regolatori.

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Secondo il modello di AGENIA i criteri sono sempre regolatori, ma alcune variabili sono sostituite dai loro valori effettivi e il piano risulta alterato riguardo al livello di investi- menti pianificato durante l’intero periodo.

Figura 6.2 – Tabella per il calcolo della componente Capex secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.3 – Tabella per il calcolo della componente Capex secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Dalle figure 6.4 e 6.5, emerge che i costi riconosciuti per le immobilizzazioni sono distri- buiti per più della loro metà nella sotto-componente relativa agli ammortamenti, con una percentuale media del 67% secondo AGENIA e costituiscono nel tempo una percentuale sempre maggiore del totale, partendo dal 53% fino a raggiungere l’85%.

Gli oneri finanziari e gli oneri fiscali compongono invece rispettivamente il 23% e il 9% del totale.

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Figura 6.4 – Grafico composizione della componente Capex secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.5 – Grafico composizione della componente Capex secondo AGENIA

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Figura 6.6 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti Capex secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.7 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti Capex secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Dalle figure 6.6 e 6.7, rappresentanti la distribuzione temporale della componente Capex e delle sue sotto-componenti, si può vedere come il Capex abbia un andamento visibil- mente crescente per la prima metà del rimanente periodo di concessione, per in seguito stabilizzarsi relativamente fino al 2025, decrescendo lievemente secondo l’AIT e cre- scendo lievemente secondo AGENIA.

Questo andamento è quasi esclusivamente dovuto alla sotto-componente relativa agli am- mortamenti, sia in ragione della loro preponderanza all’interno della componente, sia in ragione della loro crescita. Secondo il Programma degli Interventi infatti, gli investimenti

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in infrastrutture sono concentrati nel primo periodo, di conseguenza e in esso che vi sarà un aumento dell’ammontare delle immobilizzazioni e della quota di ammortamento; in seguito le quote di ammortamento resteranno elevate, ma la loro crescita rimarrà mode- rata.

Per entrambi i modelli, gli oneri finanziari e fiscali hanno un andamento inizialmente lievemente crescente e successivamente lievemente decrescente.

Secondo il modello dell’AIT, l’indice di crescita dell’intera componente Capex nel pe- riodo che va dal 2016 al 2025, calcolato rapportando la differenza fra i valori della com- ponente nei due anni al suo valore nel primo, è del 163,21%.

L’indice di crescita pesato degli ammortamenti, calcolato rapportando la differenza fra i valori della componente dei due anni al suo valore nel primo e moltiplicando il risultato per la percentuale di distribuzione delle sotto-componenti (o alternativamente rappor- tando la differenza fra i valori della sotto-componente dei due anni al valore totale del Capex nel 2016) è del 171,15%, addirittura maggiore rispetto all’indice di crescita della componente madre, poiché le sotto-componenti degli oneri finanziari e degli oneri fiscali hanno avuto un andamento lievemente negativo.

Per AGENIA invece, tutte le variabili hanno un tasso di crescita positivo. Quello del Ca- pex è del 223,94% di cui 218,87 punti percentuali sono dovuti agli ammortamenti.

Figura 6.8 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.9 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo AGENIA

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Nella figura 6.10 sono messi a confronto gli andamenti secondo i due modelli. La moda- lità di determinazione di AGENIA stima i costi del capitale più alti rispetto all’AIT, in luogo dei maggiori investimenti previsti, i quali una volta accumulatisi generano ammor- tamenti visibilmente maggiori, sebbene con un ritardo temporale dovuto al rilevato slit- tamento degli interventi passati.

Figura 6.10 – Grafico per la comparazione dell’andamento temporale della componente Capex secondo l’AIT e AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Il Piano Tariffario: la componente FoNI

La componente FoNI è data dalla somma della sotto-componente riscossa a titolo di an- ticipazione del finanziamento per i nuovi investimenti prioritari e a favore delle utenze disagiate 𝐹𝑁𝐼𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 e la sotto-componente riscossa a titolo di ammortamento della parte delle immobilizzazioni finanziata con contributi a fondo perduto 𝐴𝑀𝑀𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 , al fine di ricostituire anche tale fonte.

La componente 𝐹𝑁𝐼𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 è determinata dall’AIT entro il limite imposto dal valore pari a 𝐹𝑁𝐼𝑛𝑒𝑤,𝑎 = 𝑀𝐴𝑋 [0; 𝜓 • (𝐼𝑃𝑎𝑒𝑥𝑝− 𝐶𝑎𝑝𝑒𝑥𝑎)], in cui il parametro 𝜓 (da regolamento compreso tra 0,4 a 0,8) è stato stabilito dall’AIT pari a 0,4.

Le figure 6.10 e 6.11 illustrano la tabella per il calcolo del limite. Come già discusso nel capitolo dedicato al Programma degli Interventi, nel primo periodo del piano gli investi- menti sono più elevati, mentre in seguito hanno un andamento decrescente. Contraria- mente, la componente Capex ha un andamento crescente e di conseguenza ogni anno i

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due valori si avvicinano da entrambe le direzioni. Dal 2016 al 2019, gli investimenti pro- grammati sono maggiori rispetto al Capex, quindi il limite 𝐹𝑁𝐼𝑛𝑒𝑤,𝑎 è positivo e la sotto- componente 𝐹𝑁𝐼𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 è ammessa al calcolo del FoNI. Dal 2020 si ha un’inversione della tendenza e gli investimenti programmati diventano minori del Capex, portando il limite massimo 𝐹𝑁𝐼𝑛𝑒𝑤,𝑎 della sotto-componente 𝐹𝑁𝐼𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 a zero.

Per l’AIT gli investimenti programmati sono valutati a moneta costante, mentre per AGE- NIA a moneta corrente, generando un’ulteriore differenza nella voce.

Figura 6.11 – Tabella per il calcolo del limite FNInew,a secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.12 – Tabella per il calcolo del limite FNInew,a secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.13 – Tabella per il calcolo della componente FoNI secondo l’AIT

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Figura 6.14 – Tabella per il calcolo della componente FoNI secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

L’AIT ha fissato la sotto-componente 𝐹𝑁𝐼𝐹𝑜𝑁𝐼𝑎 pari al limite massimo. La quota di am-

mortamento sui contributi a fondo perduto viene calcolata in base a una vita utile regola- toria.

Come risulta dalle figure 6.15 e 6.16, l’inversione di tendenza nel calcolo della sotto- componente relativa al Fondo Nuovi Investimenti e l’andamento crescente della sotto- componente relativa all’ammortamento dei contributi a fondo perduto si ripercuote sulla composizione della componente FoNI, inizialmente dominata dal Fondo Nuovi Investi- menti e costituita secondo AGENIA nel 2025 per il 70% dagli ammortamenti.

Figura 6.15 – Grafico composizione della componente FoNI secondo l’AIT

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Figura 6.16 – Grafico composizione della componente FoNI secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

La più notabile differenza fra i due grafici è negli anni 2018 e 2019, poiché è allora che AGENIA prevede un livello di investimenti sensibilmente maggiore, a causa di una ri- modulazione del piano dovuta a uno slittamento degli interventi passati.

Figura 6.17 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti FoNI secondo l’AIT

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Figura 6.18 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti FoNI secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Dato che corrisponde al suo limite massimo, la sotto-componente relativa al Fondo Nuovi Investimenti è decrescente e si annulla dopo il 2020. Le quote di ammortamento sono invece generalmente in aumento a causa del regolare afflusso annuale di nuovi contributi pubblici, dato che ogni anno va ammortizzata la somma dei contributi di tutti gli anni precedenti fino alla loro estinzione.

Secondo il modello AIT, dal 2016 al 2015 il tasso di crescita della componente FoNI è del 181,03%, di cui 269,88 punti percentuali sono dovuti gli ammortamenti crescenti e di cui 88,85 punti percentuali in diminuzione sono dovuti al Fondo Nuovi Investimenti.

Figura 6.19 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

AGENIA prevede percentuali di crescita più alte, ovvero 197,20% per il FoNI, di cui 286,05 punti percentuali dovuti agli ammortamenti e -88,85% al Fondo Nuovi Investi- menti.

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Figura 6.20 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Comparando gli andamenti nella figura 6.20, la maggiore differenza sta negli anni dal 2018 al 2021 ed è dovuta alla revisione da parte di AGENIA della distribuzione degli investimenti programmati.

Figura 6.21 – Grafico per la comparazione dell’andamento temporale della componente FoNI secondo l’AIT e AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Il Piano Tariffario: la componente Opex

La componente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑎 è data dalla somma dei costi operativi endogeni 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑒𝑛𝑑𝑎 e dei costi operativi aggiornabili 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑎𝑙𝑎. Nel caso della GEAL viene aggiunta anche la com- ponente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑄𝐶𝑎 , considerabile solamente dopo l’accettazione di un’istanza motivata e relativa ai costi per adattamento agli standard di qualità prevista dalla Carta dei Servizi, il documento in cui sono specificati i livelli di qualità del servizio idrico e le loro modalità di fruizione.

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Figura 6.22 – Tabella per il calcolo della componente Opex secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.23 – Tabella per il calcolo della componente Opex secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

La sotto-componente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑒𝑛𝑑𝑎 viene calcolata inflazionando il suo valore all’anno 2014 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑒𝑛𝑑2014, come calcolato nel primo periodo regolatorio del Metodo Tariffario Idrico, al netto dei costi ambientali e di risorsa, i quali costituiscono una componente a parte nel Vincolo ai Ricavi del Gestore (l’ERC). Secondo il modello AIT l’inflazione viene calco- lata solo per l’anno 2016 e per gli anni successivi il valore al lordo dei costi ambientali e di risorsa rimane costante. Secondo il modello AGENIA vengono inflazionati i valori durante tutto il periodo.

La componente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑎𝑙𝑙𝑎 è data dalla somma delle stime dei costi di energia elettrica, degli acquisti all’ingrosso, dei mutui, degli altri corrispettivi agli enti locali e di una categoria ‘altre componenti’. I valori calcolati dall’AIT non sono soggetti ad inflazione, mentre lo sono i valori calcolati da AGENIA; questo provoca delle differenze negli importi relativi alle categorie dell’energia elettrica, degli acquisti all’ingrosso e delle ‘altre componenti’, mentre lascia invariati i costi operativi relativi ai mutui e agli altri corrispettivi.

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Figura 6.24 – Grafico composizione della componente Opex secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.25 – Grafico composizione della componente Opex secondo AGENIA

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Come è possibile vedere dalle figure 6.24 e 6.25, rappresentanti le percentuali di compo- sizione della componente Opex, i costi operativi endogeni ed i costi operativi aggiornabili compongono quasi in egual misura la componente, rispettivamente il 45% e il 52% se- condo AGENIA, mentre i costi operativi per il raggiungimento degli standard di qualità costituiscono solo al 2% del totale. La composizione è particolarmente stabile.

La figura 6.26 invece illustra come quasi la metà dei costi aggiornabili sia costituita dai costi per l’energia elettrica, in media il 45% secondo AGENIA, che si qualificano quindi fra i più rilevanti nel settore (e sono infatti spesso evidenziati separatamente nei prospetti informativi). Gli ‘altri corrispettivi’, costituiti dai i canoni d’uso della rete idrica versati al comune di Lucca, sono, con il 34% dei costi aggiornabili, un altro rilevante costo per l’azienda.

Figura 6.26 – Grafico composizione media per voce delle sotto-componenti 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑎𝑙𝑙𝑎

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Figura 6.27 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti Opex secondo l’AIT

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Figura 6.28 – Grafico distribuzione temporale delle sotto-componenti Opex secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Dalle figure 6.27 e 6.28, rappresentanti la distribuzione temporale della componente Opex e delle sotto-componenti, si può vedere come l’Opex rimanga pressoché costante durante l’intero periodo della concessione, salvo per alcune piccole variazioni nel primo periodo in entrambi i modelli dovute alla variabilità dei costi aggiornabili e salvo, solo nel mo- dello AGENIA, per un lieve orientamento alla crescita dei costi endogeni dovuto all’in- flazione, poiché i tassi di inflazione stabiliti dall’AEEGSI iniziano ad aumentare nel 2020. Secondo il modello AIT, il tasso di crescita dell’intera componente Opex nel periodo che va dal 2016 al 2025 è negativo e pari al -1,83%, di cui -3,38 punti percentuali sono dovuti ai costi operativi aggiornabili, in leggera decrescita all’inizio del periodo.

Figura 6.29 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo l’AIT

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Secondo il modello AGENIA, il tasso di crescita è positivo e pari al 5,20%, di cui 3,92 punti percentuali sono dovuti all’aumento dei costi operativi endogeni.

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Figura 6.30 – Tabella per il calcolo dei tassi di crescita secondo AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Dalla comparazione nella figura 6.31 illustra le differenze nell’andamento dei due mo- delli, attribuibili esclusivamente alla diversa considerazione dell’inflazione.

Figura 6.31 – Grafico per la comparazione dell’andamento temporale della componente FoNI secondo l’AIT e AGENIA

Fonte: rielaborazione personale di dati aziendali.

Il Piano Tariffario: la componente ERC

La componente 𝐸𝑅𝐶𝑎 è data dalla somma dei costi ambientali e della risorsa endogeni e i costi ambientali e della risorsa aggiornabili.

I costi endogeni sono relativi alle operazioni di depurazione, potabilizzazione e telecon- trollo e vengono valorizzati seguendo le indicazioni della componente 𝑂𝑝𝑒𝑥𝑒𝑛𝑑2014 conte- nute nel primo periodo regolatorio del Metodo Tariffario Idrico, di cui costi ambientali e

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di risorsa costituiscono una parte. Il modello AIT non tiene conto dell’inflazione, eccetto

Nel documento Il Piano Economico-Finanziario della GEAL (pagine 66-145)

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