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Il private equity in Francia

Nel documento Il finanziamento delle imprese (pagine 175-180)

5.7 Il private equity in Europa

5.7.2 Il private equity in Francia

L’esperienza francese con riferimento al private equity si caratterizza per la varietà di strumenti impiegati, nonché per l’intervento incentivante costante nel tempo e rivolto in modo articolato all’intero Paese.

In Francia, infatti, così come nel Regno Unito, si sono adottate misure rivolte al sostegno 47% 38% 43% 5% 12% 9% 46% 44% 41% 2% 6% 8% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50% 2006 2007 2008

Regn o Un ito USA

Tuttavia, nel presente studio, si preferisce focalizzare l’attenzione sugli interventi più recenti e in particolare sulle misure rivolte a sviluppare e consolidare il mercato del private

equity adottate dal governo francese negli ultimi dieci anni.

Uno dei principali canali di intervento del governo francese è rappresentato dalla Caisse

de Depots la quale, attraverso la società di gestione Cdc Entreprise, ha svolto un ruolo attivo

nel supportare le società private francesi tramite la creazione, a partire dal 1998, di fondi destinati ad investimenti in Fondi di venture capital (i cosiddetti Fondi di Fondi). Ciò ha avuto come conseguenza la nascita di diverse realtà di venture capital.

Il governo francese, inoltre, ha implementato una politica di defiscalizzazione in modo da facilitare la raccolta di fondi da investire in operazioni di private equity. Ciò ha consentito di ridurre le distanze che separavano la Francia da altri Paesi più evoluti in tale settore, come il Regno Unito. Di particolare rilievo a tal proposito è l’introduzione nel 1983 dei fonds

communs de placement en capital-risque (FCPR) e nel 1997 dei fonds communs de placement

dans l’innovation, i quali sono assistiti da agevolazioni fiscali a favore dei sottoscrittori358.

Questi fondi, gestiti di frequente da società di gestione dipendenti da una banca o da un’assicurazione, hanno contribuito notevolmente al sostegno del private equity in Francia anche nei periodi di crisi grazie alla loro capacità di garantire liquidità nel sistema.

Nel Paese in esame, inoltre, esistono dei programmi di incentivazione rivolti all’attività di ricerca e sviluppo delle piccole e medie imprese al fine di sostenerle durante i primi anni di vita quando l’intervento di un investitore istituzionale non è ancora proponibile. Tali interventi sono promossi da un’organizzazione pubblica, l’Oseo, che opera su scala nazionale dal 1997 e che persegue tali obiettivi sostenendo l’innovazione e la crescita delle piccole e medie imprese francesi.

Grazie alla politica governativa adottata, in Francia, a differenza del nostro Paese, gli imprenditori quindi sono in grado di comprendere le logiche del private equity e di rapportarsi con tale tipologia di investitore istituzionale.

Si precisa che le successive considerazioni sul mercato del private equity francese si basano sulle informazioni diffuse dalla Association Française des Investisseurs en Capital (AFIC) creata nel 1984 con l’obiettivo di rappresentare e promuovere l’attività di investimento nel capitale di rischio attraverso investitori istituzionali, imprese e operatori

pubblici. Attualmente l’AFIC è l’unica associazione professionale specializzata su tale attività di investimento operante in Francia359.

Pertanto, sulla base dei dati AFIC si osserva che l’attività del capitale di rischio in Francia si è mantenuta ad un livello elevato anche nel 2008 nonostante l’ambiente economico si sia rivelato meno solido rispetto alla tendenza registrata negli anni precedenti.

Nel dettaglio, gli investimenti realizzati nel 2008 ammontano, infatti, a 10.000 milioni di euro e il numero di imprese finanziate è pari a 1.595 contro 12.600 milioni di euro e 1.558 imprese coinvolte nel 2007 e 10.200 milioni di euro e 1.376 imprese finanziate nel 2006.

In particolare, si osserva che a fronte di una riduzione nel 2008 dei capitali investiti pari al 20,63% rispetto al valore registrato nell’anno precedente, si rileva comunque un incremento pari al 2,37% del numero delle imprese finanziate attraverso l’attività di private equity.

Confrontando i dati del 2008 con quelli relativi ai due anni precedenti, si attesta inoltre che nel triennio 2006-2008 le operazioni realizzate sono aumentate in misura del 15,92% mentre l’ammontare investito ha registrato un decremento pari al 1,96%.

Si osservi comunque che l’incremento più significativo, sia con riferimento al numero di operazioni effettuate che all’ammontare investito, si è registrato tra il 2006 e il 2007. In tale periodo si rileva, infatti, un incremento in termini di ammontare investito pari al 23,53% e in termini di numero di società finanziate pari al 13,23%.

L’evoluzione del mercato francese del private equity registrato nell’ultimo triennio, in termini di ammontare investito e di imprese finanziate, è rappresentato nella seguente figura 5.15 .

Con riferimento alla figura 5.16, invece, si può affermare che nell’ultimo triennio la maggior parte del capitale è investito in operazioni di acquisizione di quote (buy out), rispettano la tendenza registrata anche negli altri Paesi dell’Europa continentale. La percentuale più alta di investimento si osserva poi con riferimento ad operazioni tramite le quali si perseguono progetti di sviluppo (expansion). Di entità esigua sono, invece, gli investimenti destinati a nuove imprese (early stage) e alla sostituzione dei soci (replacement).

Figura 5.15 – L’evoluzione del mercato del private equity in Francia

Fonte: Nostra elaborazione da dati AFIC

Figura 5.16 – La distribuzione del capitale investito nel private equity in Francia

Fonte: Nostra elaborazione da dati AFIC

Come si evince dalle seguenti figure 5.17 e 5.18, in conformità a quanto già descritto in precedenza, i principali operatori francesi nelle operazioni di investimento nel capitale di

79% 6% 10% 5% 82% 3% 10% 5% 74% 1% 17% 8% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% % 2006 2007 2008

Buy out Replacement Expansion Early stage

1.376 10.200 1.558 12.600 1.595 10.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 2006 2007 2008

N° società Ammontare (mln euro)

+ 23,53% - 20,63% - 1,96% + 15,92% + 13,23% + 2,37% 1.376 10.200 1.558 12.600 1.595 10.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 2006 2007 2008

N° società Ammontare (mln euro)

+ 23,53% - 20,63%

- 1,96% + 15,92%

rischio risultano essere le banche e le imprese di assicurazioni che nel 2008 coprono complessivamente il 41% del mercato, contro il 34% del 2007 e il 36% del 2006.

Ad un livello immediatamente successivo si collocano gli operatori privati i quali nel 2008 detengono il 21% del mercato, contro il 18% rilevato nel 2007 e nel 2006.

Per i fondi pensione e per i cosiddetti fondi di fondi si rileva una presenza modesta commisurata, nel 2008, rispettivamente dal 15% e dal 12% del mercato. Per i fondi pensione tale andamento è approssimativamente confermato nel corso del triennio, mentre con riferimento ai fondi di fondi si rileva, invece, un leggero decremento. Infine, si riscontra che la presenza sul mercato degli operatori pubblici nazionali e quella dei corporate investors risultano particolarmente moderate.

Per completezza si ricorda che nella categoria «Altro», che detiene una percentuale minima del mercato, si includono le istituzioni accademiche, le fondazioni e tutte le altre categorie di operatori che si occupano di investimenti istituzionali nel capitale di rischio.

Figura 5.17 – Distribuzione per tipologia degli operatori di private equity in Francia nel 2008

Fonte: Nostra elaborazione da dati AFIC

15% 12% 41% 6% 24% 1% 1%

Fondi pensione Altri fondi

Banche e assicurazioni Operatori pubblici nazionali

Privati Corporate investors

Figura 5.18 – Gli operatori di private equity in Francia

Fonte: Nostra elaborazione da dati AFIC

Nel documento Il finanziamento delle imprese (pagine 175-180)