• Non ci sono risultati.

Il Problem Solving in ambienti tecnologicamente avanzati

Nel documento I risultati della sperimentazione (pagine 59-63)

PARTE 1 - La sperimentazione di PIAAC “Formazione & Competenze Online”

4. Il Problem Solving in ambienti tecnologicamente avanzati

La prova di problem solving in ambienti tecnologicamente avanzati (d’ora in avanti, problem solving) rappresenta una novità per il nostro Paese, perché al momento della partecipazione italiana all’Indagine OCSE-PIAAC si decise di non utilizzare questo test nel corso della rilevazione.

I dati ottenuti dalla sperimentazione di PIAAC online acquistano, così, un valore innovativo, soprattutto alla luce del fatto che l’Italia ha ancora margini piuttosto ampi di digital divide. I risultati ottenuti, tuttavia, stanno lì a confermare che passi importanti sono stati compiuti sulla via della crescita della conoscenza e della diffusione degli strumenti informatici e del loro uso in ambienti professionali, anche se un livello di padronanza vera e propria degli strumenti e uno sviluppo delle competenze ad essi collegate risultano ancora riservate agli individui con titoli di studio elevati.

Distribuzione dei punteggi medi per macro-aree regionali

Il campione dei rispondenti che ha partecipato alla sessione di problem solving ha ottenuto una media nel punteggio pari a 277 punti, corrispondente al Livello 1 della scala di valutazione di PIAAC49.

La distribuzione dei punteggi medi per macro-aggregati regionali ci dice che il Nord-ovest mostra migliori performances complessive, raggiungendo un punteggio pari a 289 punti (Livello 1), seguito a breve distanza dal Nord-est, con 284 punti medi (Livello 1); questi punteggi pongono le due aree regionali in una posizione alta, quasi al limite superiore del Livello 1 nella scala di valutazione del problem solving, comunque ben al di sopra della media della popolazione di riferimento.

Il Centro e il Sud e Isole ottengono, invece, punteggi medi più bassi, rispettivamente 272 (Livello 1) e 271 punti (Livello 1), che risultano al di sotto della media della popolazione di riferimento (Tabella 4.1).

Tabella 4.1 – Distribuzione dei punteggi medi in problem solving per ripartizione territoriale e corrispondenti livelli di riferimento della scala PIAAC. (Valori assoluti)

Ripartizione

Problem solving

Punteggio medio

Livello della scala PIAAC

Nord-ovest 289 Livello 1

Nord-est 284 Livello 1

Centro 272 Livello 1

Sud e Isole 271 Livello 1

Media 277 Livello 1

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

Distribuzione dei punteggi medi per regione

La distribuzione dei punteggi medi per regione conferma anche in questo contesto la ripartizione dei dati per aree regionali. Se si esclude la Puglia (307 punti, Livello 2)50, solo la Liguria (293 punti, Livello 2) e la Provincia autonoma di Trento (291 punti, Livello 2) ottengono punteggi medi elevati che le situano all’interno del Livello 2, anche se altre realtà regionali, come la Lombardia (289 punti, Livello 1), il Piemonte, la Valle d’Aosta e il Friuli-Venezia Giulia, tutte con punteggi medi pari a 287 punti (Livello 1), si posizionano bene all’interno del Livello 1.

A livelli medi troviamo altre regioni, come l’Emilia-Romagna (282 punti), il Molise e la Sicilia (281 punti), non molto distanti dai livelli delle altre, mentre altre realtà locali ottengono punteggi un poco più bassi: Marche (278 punti), Toscana e Lazio (275 punti), Campania (267 punti), Abruzzo (262 punti), Umbria (261 punti). Le uniche regioni che ottengono punteggi medi assai bassi sono la Calabria (257 punti) e la Sardegna (255 punti) (Figura 4.1)

49 È bene tenere presente che la scala di valutazione per il problem solving differisce nei punteggi e nei corrispondenti livelli rispetto alla scala di valutazione impiegata per le prove di literacy e numeracy.

50 Sulla Puglia va tenuto presente che il dato rilevato va commisurato con l’esigua numerosità (60 soggetti) dei rispondenti a livello regionale, i quali si contraddistinguono per età (30-45 anni) e per il possesso di titoli di laurea in materie tecnico-scientifiche.

60 Figura 4.1 – Distribuzione regionale dei punteggi medi in problem polving (valori assoluti).

Fonte: Anpal, Sperimentazione di PIAAC online nei Cpi, 2018.

* La MEDIA ITA è riferita alla media della sperimentazione di PIAAC online nei Cpi. La MEDIA OCSE è la media relativa al Round II dell’Indagine OCSE-PIAAC.

Problem solving e genere

Le donne partecipanti alla sperimentazione hanno superato il valore medio della popolazione di riferimento (277 punti), ottenendo un punteggio pari a 279 punti, mentre gli uomini si sono attestati su valori leggermente più bassi (276 punti). Va specificato che, per interpretare correttamente il dato, il nostro Paese non ha utilizzato il test del problem solving in occasione dell’Indagine OCSE-PIAAC; i valori ottenuti nel corso della sperimentazione di PIAAC online nei Cpi, pertanto, sono il primo risultato utile relativamente alla distribuzione dei punteggi di problem solving su una fetta consistente di popolazione, quella femminile e quella maschile, che si trova, inoltre, al momento della sperimentazione, in una condizione di disoccupazione di medio e/o lungo periodo.

Come è possibile constatare, i valori medi riscontrati con la sperimentazione non si discostano molto dalla media dell’Indagine OCSE-PIAAC relativa al problem solving, vale a dire 279 punti.

La distribuzione dei risultati di genere rileva una maggiore persistenza delle donne nel Livello 1, dove si posizionano il 46,9% delle rispondenti. Allo stesso modo non va trascurata la quota significativa delle stesse nel Livello 3 della scala PIAAC, pari al 33,8%. Il 17,5% delle rispondenti si colloca al Livello inferiore a 1, una quota che resta meritevole di attenzione (Figura 4.2).

Inferiore al Livello 1 0 – 240 punti Livello 1 241 – 290 punti Livello 2 291 – 340 punti Livello 3 > 341 255 257 261 262 267 275 275 277 278 279 281 281 282 282 287 287 287 289 290 291 293 307 200 210 220 230 240 250 260 270 280 290 300 310 320 330 340 350 Sardegna Calabria Umbria Abruzzo Campania Lazio Toscana MEDIA SPERIMENTAZIONE* Marche MEDIA OCSE Sicilia Molise Veneto Emilia Romagna Friuli Venezia Giulia Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Basilicata P.A. Trento Liguria Puglia

61 Figura 4.2 – Punteggio medio in problem solving e numero di rispondenti per genere (valori percentuali)

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

Per quanto concerne gli uomini, questi ultimi si collocano soprattutto all’interno del Livello 1 della scala PIAAC con il 43,6% dei punteggi e si posizionano al Livello 2 con il 31,8% dei punteggi, non molto distanti dalla percentuale delle donne presenti nello stesso livello; anche per gli uomini si registrano valori molto bassi di popolamento del Livello 3 della scala PIAAC (2%) e percentualmente alta la presenza all’interno del Livello inferiore a 1 (22,6%) (Figura 4.2).

Problem solving e classi d’età

Se consideriamo la fascia d’età dei rispondenti, quella che ottiene performances migliori la possiamo collocare fra i 25-34 anni, che si pone in percentuale elevata al Livello 2 (40,6%) e in parte al Livello 1 (44,9%), ottenendo un buon risultato (3%) anche per il Livello 3, il più complesso della prova di problem solving; segue la fascia d’età compresa fra i 35-44 anni che ottiene un buon posizionamento al Livello 2 (38,4%) e al Livello 3 (2,2%).

I soggetti rispondenti che hanno fino a 24 anni rappresentano la percentuale più alta (48,9%) dei partecipanti alla prova considerati per età, che si collocano al Livello 1 e hanno una buona rappresentatività anche al Livello 2 (33,5%), mentre i 45-54enni, pur ottenendo una buona rappresentatività per il Livello 1 (46,9%), mostrano una quota di popolamento elevata anche per il Livello inferiore a 1 (30,5%), che denota una scarsa familiarità con le pratiche e gli strumenti informatici. I soggetti che hanno 55 anni e oltre, pur ottenendo una buona performance per il Livello 1 (47,5%), si posizionano in maniera significativa nel Livello inferiore a 1 (37,7%) (Tabella 4.2). Tabella 4.2 – Proficiency in problem solving per livelli della scala PIAAC e per classi d’età (valori percentuali)

Livello di problem solving

Classe d'età Inferiore al Livello 1 Livello 1 Livello 2 Livello 3

fino a 24 16,5 48,9 33,5 1,1 25-34 11,5 44,9 40,6 3 35-44 17,6 41,8 38,4 2,2 45-54 30,5 46,9 21,4 1,2 55 e oltre 37,7 47,5 14,3 0,4 Totale 19,7 45,5 32,9 1,9

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

17,5 46,9 33,8 1,8 22,6 43,6 31,8 2,0 19,7 45,5 32,9 1,9 Inferiore al Livello 1 Livello 1 Livello 2 Livello 3

62 Problem solving e titolo di studio

Anche nel caso del problem solving, la lettura dei dati conferma ancora una volta la buona performance dei rispondenti con titoli di studio elevati, che si posizionano percentualmente nel Livello 2 (50,9%) della scala di valutazione di PIAAC online.

In particolare, i partecipanti con laurea o titolo post-laurea rappresentano il 50,9% dei rispondenti che si trovano al Livello 2 della scala PIAAC e ben il 4% del Livello 3, posizionandosi bene anche all’interno del Livello 1 (37,9%); subito dopo vi sono i titolari di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di un titolo post-diploma, che costituiscono il 31,7% dei rispondenti del Livello 2 e il 48,2% del Livello 1.

Performances basse ottengono coloro che detengono un titolo di istruzione secondaria di primo grado che popolano soprattutto il Livello 1 per il 47,6% e il Livello inferiore a 1 per il 37,7%, mentre sono presenti in misura minima al Livello 2 (14,5%) (Tabella 4.3).

Tabella 4.3 – Proficiency in problem solving per livelli della scala PIAAC e per titolo di studio (valori percentuali)

Livello di problem solving

Titolo di studio Inferiore al Livello 1 Livello 1 Livello 2 Livello 3

Fino al diploma di istruzione secondaria di primo grado 37,7 47,6 14,5 0,1

Diploma d’istruzione secondaria di secondo grado e/o post-diploma 18,6 48,2 31,7 1,6

Laurea e/o titolo post-laurea 7,2 37,9 50,9 4

Totale 19,7 45,5 32,9 1,9

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

Problem solving e categorie professionali

Nel caso delle categorie professionali, si rileva come il Livello 3 della scala PIAAC sia popolato in percentuali assai basse da tutte le categorie professionali; la percentuale più alta risulta essere quella delle professioni skilled che raggiungono il 4,1% della popolazione coinvolta. Il Livello 2 è rappresentato soprattutto dalle professioni skilled (47%) e dalle semi-skilled (32% dei rispondenti) e solo in percentuali più basse (16%) dalle elementary occupations. Il Livello 1 della scala PIAAC è caratterizzato dalla presenza soprattutto della categoria semi-skilled occupations (46,3%) e dalla elementary occupations (43,4%). Registriamo anche per il problem solving come il Livello inferiore a 1 sia occupato in massima parte dalle professioni elementary occupations (40,2%), seguite poi dalle semi-skilled (20,1%) (Tabella 4.4).

Tabella 4.4 – Proficiency in problem solving per livelli della scala PIAAC e per categorie professionali (valori

percentuali)

Livello di problem solving

Categoria professionale Inferiore al Livello 1 Livello 1 Livello 2 Livello 3

Skilled 10,6 38,3 47 4,1

Semi-skilled 20,1 46,3 32 1,6

Elementary occupations 40,2 43,4 16 0,4

Totale 20,0 44,7 33,4 1,9

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

Tali risultati sono abbastanza prevedibili, considerando che la conoscenza di strumenti tecnologici e applicativi informatici resta una condizione propedeutica al raggiungimento di posizioni professionali di più alto profilo. Quote ancora tanto elevate di rispondenti fermi al Livello inferiore a 1 e al Livello 1 indicano una evidente difficoltà di progressione verticale nella professione su cui sarebbe opportuno intervenire.

63

Nel documento I risultati della sperimentazione (pagine 59-63)