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L’organizzazione dei Centri per l’impiego

Nel documento I risultati della sperimentazione (pagine 90-93)

PARTE 2 - La valutazione dello strumento

8. La soddisfazione degli utenti

8.1 L’organizzazione dei Centri per l’impiego

Come accennato nel Capitolo 1, successivamente allo svolgimento delle prove di PIAAC online gli operatori hanno proposto agli utenti dei Cpi partecipanti alla sperimentazione di rispondere ad un breve questionario di gradimento sull’esperienza condotta99.

Una delle prime dimensioni indagate attraverso il questionario è quella organizzativa, riferita cioè all’ambiente inteso come allestimento degli spazi, predisposizione o meno di postazioni dedicate per lo svolgimento dei test, caratteristiche delle dotazioni informatiche rese disponibili, etc.

Nel complesso gli utenti dei Centri per l’impiego che hanno partecipato alla sperimentazione si dicono soddisfatti dell’ambiente in cui sono state effettuate le prove. Nel 56,1% dei casi, infatti, i rispondenti indicano come “molto” funzionale, ai fini dello svolgimento dei test, l’organizzazione e la predisposizione dei luoghi in cui sono stati accolti, mentre solo l’8,1% la ritiene “per nulla” o “poco” funzionale (Figura 8.1).

Le problematiche individuate da questi ultimi possono essere ricondotte, in termini generali, a questioni di carattere tecnico-informatico, a questioni di tipo prevalentemente logistico, oppure a problemi legati alle informazioni ricevute in fase di convocazione, sulle caratteristiche di PIAAC online e, nel complesso, per lo svolgimento dei test.

Figura 8.1 – L’organizzazione dell’ambiente è stata funzionale allo svolgimento del test? (valori percentuali sul totale

dei rispondenti*)

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC on line, 2018.

*3,7% risposte missing su 3.332 questionari compilati.

Con riferimento ai problemi tecnici, che costituiscono la maggior parte di quelli evidenziati, gli utenti segnalano soprattutto difficoltà legate al browser, ad un’interfaccia poco efficace, alla connessione internet indicata spesso come troppo lenta ai fini di un’agevole esecuzione dei test e, in generale, all’inadeguatezza della dotazione informatica dei Cpi o delle strutture esterne utilizzate a supporto della realizzazione delle prove. In particolare gli utenti riferiscono come la connessione lenta ed anche intermittente, che talvolta bloccava alcuni test e costringeva a riavviarli, abbia provocato ripercussioni sulla durata delle prove, già evidenziata dalla maggioranza dei rispondenti ed anche dagli operatori come una delle principali criticità nell’utilizzo di PIAAC online, in quanto ritenuta decisamente eccessiva.

Nell’ambito della percentuale, comunque esigua, di chi ha evidenziato criticità, alcuni utenti lamentano, come accennato, difficoltà legate al flusso informativo, in termini di scarso preavviso con cui sono stati convocati presso il Centro per l’impiego, senza ricevere opportune informazioni circa la durata e le caratteristiche delle prove di PIAAC online. Sono complessivamente pochi quelli che segnalano, infine, l’inadeguatezza degli spazi loro dedicati. L’analisi dei dati disaggregati per regione evidenzia comunque differenze rilevanti, in termini di gradimento per la dimensione organizzativa generale, a seconda della collocazione territoriale dei Centri per l’impiego che hanno accolto gli utenti coinvolti nella sperimentazione.

Gli utenti più insoddisfatti circa l’adeguatezza degli ambienti in cui si sono svolte le prove (in termini di spazi, dotazione informatica, informazioni ricevute, etc.) risiedono prevalentemente nel Lazio e in Campania. In

99Vedi par.1.4.2. “Il monitoraggio e la valutazione della sperimentazione: la metodologia”.

1,2 6,9 35,8 56,1 Poco Per nulla Abbastanza Molto

91 entrambe le Regioni, infatti, il 24% circa delle persone coinvolte ha dichiarato di essere stato accolto in un ambiente organizzato in modo poco funzionale per lo svolgimento del test.

Tabella 8.1 – Soddisfazione degli utenti per l’organizzazione dell’ambiente, per regione (valori percentuali) REGIONI

L’organizzazione dell’ambiente è stata funzionale allo svolgimento del test?

Per nulla Poco Abbastanza Molto

Piemonte 1,7 5,0 38,0 55,3 Valle d'Aosta 0,0 9,4 30,2 60,4 Lombardia 2,2 3,6 41,0 53,2 P.A. Trento 0,0 0,0 25,9 74,1 Veneto 0,9 3,2 30,1 65,8 Friuli-Venezia Giulia 1,5 3,1 32,8 62,6 Liguria 0,0 5,4 31,0 63,7 Emilia-Romagna 1,7 4,2 34,6 59,5 Toscana 0,9 4,7 39,1 55,3 Umbria 0,7 4,8 39,0 55,5 Marche 0,7 2,8 31,7 64,8 Lazio 6,9 23,8 41,3 28,1 Abruzzo 0,0 5,9 31,1 63,0 Molise 0,0 3,3 38,3 58,3 Campania 0,4 24,3 41,7 33,6 Puglia 0,0 2,4 45,2 52,4 Basilicata 0,0 2,1 37,0 61,0 Calabria 0,9 3,6 33,0 62,5 Sicilia 1,4 8,1 38,0 52,5 Sardegna 0,0 5,0 32,1 62,9 Totale 1,2 6,9 35,8 56,1

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

Diversamente, coloro che si sono rivolti, ad esempio, ai Cpi della P.A. di Trento, del Veneto, delle Marche, della Liguria e dell’Abruzzo per la realizzazione delle prove, hanno segnalato come “molto funzionale” l’organizzazione degli spazi dedicati alla sperimentazione in più del 63% dei casi (Tabella 8.1). È importante specificare, a questo proposito, che sull’opinione degli utenti hanno certamente avuto un peso anche le differenti soluzioni organizzative adottate nei diversi contesti territoriali.

Vari elementi, tra cui la tipologia di dotazioni informatiche presenti nei Cpi, la disponibilità di tempi e spazi per accogliere le persone, anche per tempi prolungati quali quelli previsti per i test, così come il numero di operatori da poter dedicare alla sperimentazione, hanno portato le regioni ad optare per modalità di somministrazione di PIAAC online in forma “individuale” (44,8% dei casi), oppure organizzando gli utenti per “gruppi” (43,8% dei casi). In alcuni territori, poi, è stata adottata una combinazione delle 2 modalità nella stessa regione, differenziando l’organizzazione in base alle diverse province o ai singoli Cpi coinvolti (11,4%) (Figura 8.2).

Figura 8.2 – Modalità di somministrazione di PIAAC online (valori percentuali)

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

È opportuno tuttavia chiarire che, come si evince dalla Figura 8.3, ciascuna regione ha sostanzialmente optato e adottato una modalità “prevalente” di somministrazione delle prove (di gruppo o individuale) utilizzata in modo prioritario per far svolgere i test di PIAAC online al proprio target coinvolto nella sperimentazione.

L’utilizzo di una seconda modalità, ad integrazione di quella prevalente, è stato infatti circoscritto, nella maggior parte dei territori, a singole Province o, in molti casi, addirittura a singoli Cpi, in risposta ad esigenze organizzative contingenti.

92 Figura 8.3 - Modalità di somministrazione di PIAAC online per regione (valori percentuali)

Fonte: dati ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

La somministrazione di gruppo si è svolta prevalentemente avvalendosi di aule informatiche che hanno consentito di gestire contemporaneamente un consistente numero di utenti, richiedendo contestualmente, nella maggioranza dei territori, una buona collaborazione con enti di formazione professionale, Istituti scolastici, centri di orientamento, mediateche o altre strutture simili che hanno messo a disposizione spazi, aule e postazioni che non erano presenti o comunque disponibili nei Cpi.

Anche se il lavoro di rete con le altre istituzioni formative del territorio è stato spesso risolutivo per poter gestire molteplici utenti e rendere possibile la sperimentazione nei tempi previsti, la scelta di utilizzare modalità di gruppo per lo svolgimento delle prove non è risultata sempre vincente, a causa della complessità e della durata dei test, che, come vedremo nei paragrafi successivi, è stata in media lievemente più elevata nei contesti di compilazione di gruppo rispetto a quelli individuali.

Se leggiamo le risposte fornite dagli utenti alla luce delle informazioni sulle modalità di somministrazione “individuali” o di “gruppo” adottate nei vari territori notiamo, come prima evidenza, che non ci sono differenze significative nella percezione della maggiore o minore funzionalità dell’ambiente che li ha accolti per lo svolgimento delle prove.

Gli utenti, infatti, si dichiarano complessivamente soddisfatti delle diverse strategie adottate dai Cpi per organizzare gli spazi, allestire postazioni ad hoc e mettere a disposizione le relative dotazioni informatiche per svolgere il test, sia nel caso in cui siano stati riuniti con altri utenti in aule informatiche, interne o esterne ai Cpi, sia laddove abbiano affrontato le prove individualmente, su postazioni dedicate.

Dalla lettura delle risposte “aperte”, fornite dagli utenti in fase di compilazione del questionario di gradimento, emerge tuttavia che la maggior parte di coloro che sono stati invitati a svolgere le prove in gruppo ritengono che sarebbe più funzionale una somministrazione di tipo individuale, o comunque in ambienti, spazi e tempi dedicati, tenuto conto anche della complessità di test come PIAAC online.

Infatti, come testimoniano alcuni utenti che si sono avvalsi di aule informatiche, anche quelli afferenti a regioni dove la percentuale di gradimento per l’organizzazione è stata comunque piuttosto elevata – come ad esempio il Veneto o l’Emilia-Romagna – “per svolgere il test bisogna essere in un ambiente silenzioso e rilassato in quanto si ha bisogno di un’intensa concentrazione e meditazione sui quesiti posti” e “serviva più tempo o spazi suddivisi,

93 perche’ la concentrazione è limitata”, considerando che anche la lentezza del collegamento o i blocchi del programma non sono stati d’aiuto per la durata e il buon esito delle prove.

Per quel che riguarda la dimensione informativa connessa con la presentazione delle caratteristiche del test e delle modalità di svolgimento, in linea generale gli utenti ritengono che le informazioni ricevute dall’operatore che li ha accolti presso il Cpi siano state sufficienti ed esaustive per utilizzare PIAAC online (67,4%); per contro solo il 4,6% degli utenti coinvolti nella sperimentazione dichiara di non aver ricevuto adeguate indicazioni per poter utilizzare al meglio lo strumento (Figura 8.4). Tra i più soddisfatti per il supporto informativo ricevuto troviamo, ad esempio, gli utenti della Provincia Autonoma di Trento, che hanno espresso un estremo gradimento per il sostegno e l’affiancamento costante degli operatori, dalla fase di convocazione fino a quella di restituzione, ma anche gli utenti della Puglia, che hanno ricevuto accoglienza ed informazioni adeguate partecipando a varie sessioni preparatorie, sia individuali che collettive.

Figura 8.4 – Soddisfazione degli utenti per le informazioni ricevute (valori percentuali)

Fonte: ANPAL, Sperimentazione dello strumento di self-assessment PIAAC online, 2018.

In altri territori si registra una soddisfazione più contenuta, attribuibile prevalentemente a particolari situazioni contingenti intervenute nel corso della sperimentazione, che hanno influito sull’organizzazione e sulla realizzazione delle prove, benché in termini generali i giudizi sull’esperienza condotta e sull’utilità del test restino complessivamente positivi.

Nel documento I risultati della sperimentazione (pagine 90-93)