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Il Programma Erasmus+

Nel documento Europa 2020. Una bussola per orientarsi (pagine 39-42)

10.  Una riflessione finale

2.4 Il Programma Erasmus+

Nel 2014 è stato avviato il nuovo programma Erasmus+, con un bilancio di 14,7 miliardi di euro per il periodo 2014-2020, che rappresenta un aumento del 40% rispetto alla programmazione precedente. Questo programma ricomprende tutte le precedenti iniziative di finanziamento dell’Unione nel settore dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, tra cui i programmi:

LifeLong Learning (che comprendeva Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius,

Grundtvig);

Gioventù in azione;

• altri cinque precedenti programmi di cooperazione internazionale (Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione con i Paesi industrializzati).

Erasmus+ mira a sostenere i Paesi nel loro impegno a utilizzare in modo effi- ciente le potenzialità del capitale umano e sociale europeo e ribadisce nel contempo il principio dell’apprendimento permanente legando il sostegno all’apprendimento formale, non formale e informale nell’ambito dell’istruzione, della formazione e del- la gioventù. Gli obiettivi specifici perseguiti dal programma Erasmus+ nei settori dell’istruzione e della formazione sono:

• migliorare il livello delle competenze e delle abilità fondamentali, con particolare attenzione alla loro rilevanza per il mercato del lavoro e al loro contributo a una maggiore coesione sociale;

• promuovere miglioramenti nell’ambito della qualità, l’eccellenza nell’innovazione e l’internazionalizzazione a livello di istituti di istruzione e formazione;

• promuovere la nascita di uno spazio europeo dell’apprendimento permanente vol- to a integrare le riforme politiche a livello nazionale e sostenere la modernizza- zione dei sistemi di istruzione e formazione nonché la sensibilizzazione in merito; • potenziare la dimensione internazionale dell’istruzione e della formazione; • migliorare l’insegnamento e l’apprendimento delle lingue;

• promuovere l’ampia diversità linguistica e la consapevolezza interculturale del- l’UE.

Esso inoltre prevede per la prima volta un sostegno allo sport.

Obiettivo della Commissione europea è favorire un’integrazione tra le diverse linee di azione comunitaria, in modo che possano rispondere sempre meglio, ed in maniera più coerente, agli obiettivi che l’Unione Europea ha definito attraverso le Raccomandazioni e le decisioni del Consiglio dei Ministri europeo.

La struttura di Erasmus+40

La struttura del nuovo Programma Erasmus+ è incentrata su tre attività chiave, trasversali ai diversi settori:

Attività chiave 1 - Mobilità individuale a fini di apprendimento • Mobilità individuale per l’apprendimento

• Mobilità dello Staff (in particolare docenti, leaders scolastici, operatori giovanili) • Mobilità per studenti dell’istruzione superiore e dell’Istruzione e Formazione

Professionale

• Garanzia per i prestiti • Master congiunti

• Scambi di Giovani e servizio Volontario Europeo

Attività chiave 2 - Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche • Partenariati strategici tra organismi dei settori educazione/formazione o

gioventù e altri attori rilevanti

• Partenariati su larga scala tra istituti di istruzione e formazione e il mondo del lavoro

• Piattaforme informatiche: gemellaggi elettronici fra scuole (eTwinning, Portale europeo per i giovani, Epale per l’educazione degli adulti);

• Alleanze per la conoscenza e per le abilità settoriali e Cooperazione con Paesi Terzi e Paesi di vicinato

Attività chiave 3 - Riforma delle politiche

• Sostegno all’agenda UE in tema di istruzione, formazione e gioventù mediante il Metodo del Coordinamento Aperto

Erasmus+ è stato avviato in un periodo in cui nell’UE quasi 6 milioni di giovani sono disoccupati, con livelli che in taluni Paesi superano il 50%. Nello stesso tempo si registrano oltre 2 milioni di posti di lavoro vacanti e un terzo dei datori di lavoro segnala difficoltà ad assumere personale con le qualifiche richieste. Ciò dimostra il sussistere di importanti deficit di competenze in Europa. Erasmus+ intende af- frontare questi deficit fornendo opportunità di studio, di formazione, di esperienze lavorative o di volontariato all’estero.

La qualità e la pertinenza delle organizzazioni e dei sistemi europei d’istruzione, formazione e assistenza ai giovani saranno incrementate attraverso il sostegno al miglioramento dei metodi di insegnamento e apprendimento, a nuovi programmi e allo sviluppo professionale del personale docente e degli animatori giovanili, nonché attraverso una maggiore cooperazione tra il mondo dell’istruzione e il mondo del lavoro.

Con il finanziamento di Erasmus+ è stata costruito il sito web EPALE (Electronic Platform for Adult Learning in Europe). Si tratta di una piattaforma informatica avviata dal 2014, per promuovere e sostenere l’educazione degli adulti in Europa.

La piattaforma EPALE

EPALE (http://www.erasmusplus.it/adulti/epale/) è una piattaforma online multi- lingue europea rivolta al settore dell’educazione degli adulti. La piattaforma è composta da un sito web pubblico e da una community online per consentire la pubblicazione di articoli, studi e ricerche, lo scambio di informazioni e progetti svolti sull’educazione degli adulti nei Paesi europei.

Si tratta di un’iniziativa totalmente nuova nel settore e fa parte di un impegno a lungo termine per promuovere il miglioramento e la collaborazione in rete nel settore dell’apprendimento degli adulti in Europa, per offrire a tutti gli adulti la possibilità di accedere ad opportunità di apprendimento di alta qualità.

La piattaforma si rivolge principalmente a coloro che rivestono un ruolo profes- sionale nell’ambito dell’apprendimento rivolto a discenti adulti (non coinvolge quindi direttamente i discenti), ma l’iscrizione è aperta a chiunque sia interes- sato a conoscere gli studi, le pratiche educative e le riflessioni più attuali su un argomento, come l’educazione degli adulti, di crescente interesse nel panorama delle strategie europee.

EPALE vuole contribuire a migliorare i risultati europei per gli adulti, agevolando il dibattito, la discussione, lo scambio di buone prassi e il dialogo tra i settori del variegato mondo dell’educazione degli adulti, la creazione di sinergie, il poten- ziamento dell’utilizzo delle Open Educational Resources, la facilitazione della mobilità dello staff e i partenariati, stimolando l’innovazione, la conoscenza delle legislazioni del settore, le strategie di finanziamento, ecc.

La piattaforma offre numerosi strumenti di grande utilità, tra cui un calendario degli eventi, un glossario dei termini, relazioni specifiche per Paese, una libreria di risorse e tutte le ultime novità sull’apprendimento degli adulti in Europa. La piattaforma consente di pubblicare articoli in una o più lingue europee. Per rafforzare la collaborazione in rete e creare nuove sinergie all’interno della sua community, il sistema offre poi uno strumento di ricerca di contatti. EPALE rappresenta anche un supporto alla progettazione: offre infatti la possibilità di pubblicizzare le conferenze, i corsi e i seminari organizzati in tutta Europa e quindi è un ottimo canale per promuovere le attività della propria organizza- zione a livello europeo.

EPALE introduce alcune importanti novità. In primo luogo unisce due ambiti spesso separati e non comunicanti quali la Formazione Professionale e l’educa - zione degli adulti sia di ambito formale che non formale e informale. La scelta poi di una piattaforma multilingue con possibilità di iscrizione sempre aperta sottolinea la volontà di coinvolgere attori diversi e rappresentare le molte realtà del settore.

La piattaforma è sviluppata e alimentata da una Unità centrale di supporto europeo, che agisce su incarico della Commissione europea e sotto la supervi- sione dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). In ogni Paese è inoltre presente una Unità nazionale EPALE che svolge le attività di gestione, promozione e supporto tecnico nazionale. In Italia l’Unità nazionale ha sede presso l’INDIRE, Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa, su incarico affidato dal MIUR.

Nel documento Europa 2020. Una bussola per orientarsi (pagine 39-42)