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2. La Produzione di Vino in Italia

2.6 Il Vino in Puglia: Valori, Caratteri e Istintività

La vite e l’olivo sono le piante che maggiormente caratterizzano i panorami della Puglia. In questa regione il vino è prodotto praticamente ovunque, rappresentando non solo una risorsa legata alla tradizione e alla cultura di questi luoghi, ma anche una risorsa economica. La produzione vinicola della Puglia risente di un clima particolare influenzato anche dalla conformazione peninsulare del territorio. La regione è infatti circondata da oltre 800 chilometri di coste tra il mare Ionio ed il mare Adriatico, divise da una distanza media di 50 chilometri. Il clima è di tipo mediterraneo caratterizzato da estati molto calde ed inverni miti, con una piovosità concentrata nei mesi freddi.

Le caratteristiche pedologiche ed orografiche del paesaggio permettono di suddividere il territorio regionale in aree omogenee che individuano distretti vinicoli ben definiti e fortemente ancorati ai vitigni tipici che ne contraddistinguono le produzioni. Caratterizzata da una spiccata mutevolezza del territorio – dalle vette della Daunia alle coste sabbiose del Salento, passando per ampie assolate zone collinari – la Puglia può infatti contare su una grande varietà di terroir21 che si esprime in un’ampia gamma di aromi e sapori nel vino.

Il clima e le caratteristiche dei suoli conferiscono inoltre doti di struttura e riconoscibilità alle produzioni vinicole pugliesi, sia ai vitigni autoctoni, sia ai numerosi vitigni nazionali ed internazionali che sono stati impiantati nelle campagne della regione.

20 Tagliareè l'arte di mescolare due o più vitigni, o vigne, o vendemmie, per creare un singolo vino di qualità

superiore. Solitamente è l'enologo che decide quale combinazione operare. Ad esempio, un taglio classico è quello di mescolare Cabernet Sauvignon e Merlot per ottenere il Bordeaux.

21Il terroir, parola francese, può essere definito come un'area ben delimitata dove le condizioni naturali, fisiche e

chimiche, la zona geografica ed il clima permettono la realizzazione di un vino specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità.

2.6.1 Il territorio ed i vini della Daunia

La Daunia è situata a nord della Puglia, confina con il Molise, la Campania e la Basilicata ed è incorniciata dal Subappenino Dauno, digradando nell’ampia zona pianeggiante del Tavoliere, fino a lambire i confini della Murgia barese. A est è delimitata dal promontorio del Gargano, che funge da barriera naturale ai venti freddi provenienti dai Balcani. Questi caratteri morfologici determinano un clima tendenzialmente continentale, caratterizzato da inverni molto freddi, con nevi e gelate ed estati generalmente lunghe e spesso torride. I suoli sono profondi, con buona capacità drenante e bassa dispersione di acqua. Il terreno si lascia penetrare agevolmente dalla vite, assicurandole un buon rifornimento di liquidi e sostanze minerali, per la produzione di vino.

Il territorio della Daunia ha il riconoscimento dell’IGT per le seguenti tipologie di vino:  bianchi, anche tipologie frizzante, spumante, uve stramature e passito;

 rossi, anche nelle tipologie frizzante, uve stramature, passito e novello;  rosati, anche nelle tipologie, spumante, novello.

Tra i vitigni utilizzati ricordiamo, il Negroamaro, il Nero di Troia22, la Falanghina, il Fiano e le Malvasie.

2.6.2 Il territorio ed i vini delle Murge

Le Murge (dal latino “murex”, che significa “murice”, roccia aguzza) sono un altopiano di forma quadrangolare, situato nella Puglia centrale. L’area è delimitata a nord dal Tavoliere delle Puglie, a ovest dalla Basilicata e a sud dalle Terre di Bari. La peculiarità della zona è la presenza di importanti fenomeni carsici, con falde acquifere in alcuni casi anche molto profonde e una miriade di grotte, lame e gravine. Il paesaggio lascia spazio a quello della pre-murgia che corrisponde al territorio di Castel del Monte.

Anche questo territorio ha ottenuto il riconoscimento IGP “Puglia” che devono avere le seguenti caratteristiche: “Puglia” bianco – bianco frizzante – bianco passito; “Puglia rosso” – rosso passito – rosso novello – rosso rosato.

Il territorio ha ottenuto anche la denominazione di origine controllata “Castel del Monte”, riservata ai quei vini provenienti dai vigneti:

 per il bianco, anche frizzante, dallo Chardonnay, Sauvignon, Bombino e Pampanino;

 per i rossi, dal nero di Troia, Aglianico, Cabernet e Montepulciano. 2.6.3 Il territorio ed i vini della Bassa Murgia e della Valle d’Itria

All’interno di questo territorio, che lambisce le provincie di Brindisi e Lecce, si individuano due aree che, pur presentando un profilo pedoclimatico tendenzialmente uniforme, si caratterizzano storicamente per la presenza di pratiche vitivinicole molto differenti. Nella bassa Murgia, estrema propaggine meridionale dell’altopiano delle Murge, si coltivano uve a bacca rossa. Nella Valle d’Itria, che a dispetto del nome non è una vera e propria valle, ma una depressione carsica, da sempre si coltiva la varietà a bacca bianca. Il clima qui è caratterizzato da inverni rigidi ed estati generalmente lunghe, calde ma miti e sempre ventilate.

Il territorio presenta un paesaggio agrario caratterizzato da residui boschi di querceti e leccio misti a vegetazione spontanea mediterranea, che costituiva la copertura naturale del territorio prima della presenza dell’uomo. Il paesaggio rurale, attualmente è caratterizzato da tipici, eleganti e lineari muretti a secco che delimitano e sostengono il terreno agrario lentamente accumulatosi nel tempo e sul quale sono stati impiantati i vigneti. La pietra in simbiosi con la vite, è parte integrante della Valle d’Itria e ne costituisce l’immagine visiva con i famosi “Trulli”. Costruzioni coniche in pietra a secco e tradizionali ricoveri nelle campagne, ma anche abitazioni permanenti, per gli agricoltori.

I vigneti, per la maggior parte di piccole dimensioni, utilizzano i vitigni “Verdeca”, che vuole un terreno fresco e profondo ed il vitigno “Bianco d’Alessano” più rustico, che produce bene sulle colline esposte al sole.

L’uno fornisce al vino il profumo ed il sapore, l’altro la stoffa ed il corpo. Insieme costituiscono la formula per produrre lo splendido vino bianco denominato “Locorotondo”.

2.6.4 Il territorio ed i vini della Magna Grecia

Dai pendii delle Murge fino alla piana tarantina e alle coste ioniche, la vite costituisce un tratto peculiare della Puglia.

Il territorio corrisponde alla provincia di Taranto, nell’area che si estende alle spalle della Valle d’Itria in direzione del mare. Si tratta di una zona tendenzialmente pianeggiante, con lievi rilievi collinari nella porzione più interna, le cosiddette “terre rosse” di natura prevalentemente argilloso-sabbiosa, conferiscono un carattere identitario al paesaggio agrario.

E’ il luogo per eccellenza per la produzione della DOC “Primitivo di Manduria” riferita a due tipologie di vino rosso (di base e di riserva) che dal punto di vista analitico ed organolettico permettono una chiara individuazione e tipizzazione legata all’ambiente geografico. Infatti l’etimologia della parola rivela la predisposizione di questo vitigno alla precocità nella maturazione che permette di ottenere un vino di ottimo gusto ed alquanto ricercato.

2.6.5 Il territorio ed i vini del Salento

Il Salento, anche chiamato penisola salentina perché interamente circondata dal mare, è la punta estrema della regione, una vera e propria lingua di terra incuneata fra l’Adriatico e lo Ionio. La conformazione di questo territorio è prevalentemente pianeggiante. E’ un territorio molto assolato, il cui clima mediterraneo si caratterizza per le estati lunghe e calde e le costanti brezze marine che spirano sui vigneti. Il suolo è di natura prevalentemente argillosa, ma con la presenza anche di terreni calcarei e terreni rossi che costituiscono un habitat ideale per la produzione di vino.

Diversi sono i vigneti utilizzati che vanno dal Bianco di Alessano al Greco alle Malvasie ai Cabernet Sauvignon e Chardonnay per i vini bianchi; al Primitivo, al Pinot nero, per i rossi. Il Salento in tal modo, ha ottenuto il riconoscimento dell’indicazione geografica tipica – IGP e su tutti, il DOC per il “Salice Salentino”.

3. Un caso storico … la vendita della Cantina Sociale di Locorotondo –

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