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Per un'immagine della Serenissima Arciduchessa M aria Maddalena d'Austria Gran Duchessa d i Toscana Opera

del Bronzino.

I più vaghi d’april teneri fiori Che su volto reai sparse natura E della crespa chioma i bei fulgori Ch’ai fin oro degl’indi il pregio f u r a ; I candori del seno o n d e s’oscura,

L’alba quando fra’ gigli ella vien fuori, Formò qui dentro con mirabil cura, Toscano Apelle, il Fio rentino Allori.

140 F. L. M A N N U C C I

S eco ogn i grazia a colorir s’accinse E dagli occhi si tolse Amor le bende E gli resse la man mentre dipinse.

Chi l’alta im ago ad ammirar non prende?

Bronzili la fece e se m edesm o ei vinse, Dalla cui destra ogni stupor s’attende.

Bibl. Naz. di Firenze, Mgl. Cl. VII, 878, p. 179.

XI.

T em po fu che dell’Arno in su la riva Si facevan sentir cigni canori Maravigliosi in contrastar gli onori Di qual cetra più dolce il Tebro udiva;

E tem po fu che su la terra argiva Vera nutrice degli altier cantori, Trem avano gli spirti anco a’ migliori Intenti al suon che di Firenze usciva.

Or di n ob ile plettro arma la mano E tempra su ’l Sion corde devote N ovellam ente Peregrin Toscano.

E non in van ch’alle soave note Arresta Tonde il G alileo Giordano, E l’eccelso Tabor fronda non scuote.

Bibl. Naz. di Firenze, Mgl. Cl. VII, 632, p. 2

XII.

C om e tosto il vigor n’involi e ’l sangue, Rapace veglio, e pronto a’ nostri danni M uovi il dente vorace e scuoti i vanni Per farne il volto in breve scarno e esangue!

S telle crudeli! è pur [concesso?] a l’angue Cangiar la spoglia e rinnovare gli anni

Miseri ; e fra le noie e fra gli affanni Di beltà umana il fior repente langue ;

Tal dianzi ebbe il crin d’oro, e or l’ha d’argento;

Fanciul dianzi già fu cui copron ora Ispida barba e rughe il viso e il mento.

Vedesi in oriente, ohim è! l’Aurora E in occidente il sole in un momento.

Un dì fugace è l’anno e il m ese un’ora.

Biblioteca Baibcriniana di R o m a; N. A. 3044 nn., xLVl, 17.

R I M E IN E D IT E O R A R E D I G. C H I A B R E R A 141

V A R I E T À

I N D I C A Z I O N I D I N O T I Z I E E D O C U M E N T I SU A. D ’O R IA E G E N O V A

T R A IL 1534 E IL 1549.

Nei du e dotti, densi, importantissimi volumi che Carlo C a p a s s o ha, con l unghi amor os i studi, dedicati alla figura e all’o p e r a del p a p a Paol o in (C. C a p a s s o , Paolo III in Bibl.

stor. Principato, diret t o di P. Egidi, voi. il e III, Messina, Pri nci pat o, 1925) si trovano, nel testo e più nelle note for­

micolanti di indicazioni bibliografiche e archivistiche, n u m e ­ rosi accenni con notizie e do cument i intorno a persone e cose di Ge n ova, e nat ur a l me nt e in primo luogo ad Andrea D ’ Oria, d ur a nt e il p e r i o do di quel pontificato. Raccogliere quel l e indicazioni così sparse mi è sembra t o tanto più utile in q u a n t o i du e grossi volumi del Capasso mancano di un in­

di ce che sar eb be stato certo ampi o e laborioso, data la molti­

t u d i n e delle p e r sone e dei luoghi nominati, ma di indiscutibile utilità, d o p o le più che 1400 pagine dell* opera.

Vol. I pag. 9, η . 1. Tu t t a un*ampia, i mport ant e fonte di n o­

tizie i n t or no ad Andrea D ’ Ori a si ha nelle moltissime e i mp or t an t i sue lettere inedite, che sono distribuite a nno p e r a n n o dal 1534 al 1546 nAVArchivio generai de Simancas - Estad legajosy dal n. 1 3 6 7 / 524 al 1 3 8 0 / 539. Esse meri­

t e r e b b e r o di essere raccolte.

Ibid. Gi udi zi o delPambasciatore imperiale a Roma, card. Garcia de Loaysa, in lettera del settembre 1531 sul gover no del D ’ Or i a a G e no va « viendo che el [ D ' O r i a ] gobi erna la ci udad y quel gover no hecho es cerimonia pues no se hace s i no lo qu e el orden ». Arch. Simancas Est. legajo 852/317.

Ibid. p a g. 12, n. 4. Sui tentativi della Francia per ordire t rame e suscitare congi ure in Genova, import ant e la cor ri spon ­ denz a dell’oratore^ cesareo a Ge nova G o me z Suarez de Figueroa, e specialmente una lettera del 7 marzo 1534 su

D O C U M E N T I S U A. D } O R I Λ E G E N O V A 143

un complotto preparato da Paolo Fregoso ed altri c o n t r o il D’ Oria -

Ardi. Si/nancas, Secr. Mar

y

Tierra

;

legaio

5.

(Per queste mene Cfr. A. Ne r i,

A. D’ Oria e la corte di Mantova,

Genova, 1899, pag. 43 sgg.).

Vol. Il, pag. 578, n. 2. Tutta la cor ri s pondenza del F i g u e r o a , ambasciatore imperiale a Genova, dal 1534 in

Arch. Sirnan- cas Est.

dal

legalo

1367/574 in poi.

Vol. I pag. 99-100 e η. 1. Ordini e istruzioni di Carl o V ad A.

D’ Oria per preparare la difesa dei regni di Napoli e Sicilia contro i barbareschi; lettera 11 gi ugno 1534,

Arch. Si/nan cas Est. legajo

861 / 320.

Ih., pag. 101 e n. 3. Paolo in, appe na eletto, invita A, D ’ O r i a a recarsi a Roma per trattare della difesa cont ro i b a r b a ­ reschi.

Archivio segreto Vaticano, Minut. brev

., Arm. 40, to. 49, il. 12.

Ih., pav. 100, η. 1, pag. 101 e n. 6. Il D ’ Ori a che si er a m o s s o da Napoli alla notizia della mort e di C l ement e vii, t rat t a subito col nuovo papa accontentandosi di un c o n t r i b u t o di navi anche minore di quello c h ’ egli offriva, p ur c h é i m m e ­ diato. Lettere deU’ainbasciatore imperiale Ciffuentes d a R o m a 3 ottobre,

Arch.. Si/nancas Est. leg.

1310/ 501 ; e 29 o t t o b r e ibip. 861 / 320.

Ib., pag. 104 e η. 1. Francesco i non vuol unire le s ue navi a quelle del papa per combattere i barbareschi t e m e n d o un attacco del D ’ Oria su Marsiglia - Lettera Ciffuentes, 4 april e 1535,

Arch. Si/nancas Est. leg.,

863/321.

Ih., pag. 114-115 e n- 3. Dopo la presa di Tunisi pe r p ar t e di Carlo v, il D’ Oria con le sue lentezze i mpedisce la s p e d i ­ zione di Algeri. Questa attitudine più che a n e gl ige nz a o incapacità, va riferita a ragioni politiche, al s u o de s ide r io cioè che l’imperatore non si trattenesse sulle coste d ’Africa come volevano gli spagnuoli, ma passasse subi to in Italia.

Lettere dell’oratore mantovano Ciovanni Agnell o al d u c a di Mantova; 5, 6, 13 agosto e dell’ oratore Fr. P e r e g r i n o

al duca, 26 agostoT

Ardi, di Stato, Mantova,

fase. 885.

Ib., pag. 228 e n. 3, 268-9 e note. A. D ’Ori a è m a n d a t o a G e ­ nova dall’imperatore per intensificare gli a r ma ment i c o n t r o la Francia. A Genova si c o nc ent rano i fanti e i d en a r i provenienti dalla Spagna e si allestiscono le altre cose n ec es ­

144 V I T O V I T A L E

sarie. Il D ’ O r i a sostien la spedizione di Provenza e spinge i ns i st ent e me nt e Carl o v all’azione. Nu me r os e sue lettere in pro pos i to, del marzo 1536,

Arch. Simancas

,

Est. leg.

1369, 1525 (Cfr. Ga e t a n o Ca p a s s o,

Un manipolo di lettere di Andrea e Giannettino D ’ Oria

, in

Giornale storico e lette­

rario della Liguria

, 1906, p. 37.

Ib., pag. 292-293, η. 1 (con ricca bibliografica). Tentativo del cont e G u i d o Rangone, d ’accordo coi Fieschi e coi Fregoso, di at taccar G e n o va (30 e 31 agos t o 1536), fallito per i soc­

corsi mandat i da And r e a Doria. Lettere del Doria e del Fi- g u e r o a in

Arch. Simancas

,

Est. leg.

1369/525;

Arch. di Stato di Modena

,

Avvisi,

31 agosto.

Ib. pag. 302 sgg. C o nv e g n o di G e n o v a tra Carlo V e Pier Luigi Far ne s e legato di Pao l o III, che non riguar da però partico^

l ar me nt e cose genovesi.

Ib. p. 434 e n. 2. R a p p o r t o di A. Dori a all’ imperatore sulle varie offerte di Ar i a d en o Barbarossa, coi suoi giudizi e ri­

lievi e con la c onc l us ione non sia d a prestarvi fede,

Arch.

Simancas, Est. leg.

204.

Ib., pag. 438-9. Azione del D ’ O r i a nella mancata difesa di Corfù c on t r o S ol i mano ; sue spiegazioni e malcontento del papa.

Lettera D ’Or i a « de Galera da Napoli » 16 settembre 1537;

Arch. di Stato, Parma, Carte farti. Napol;

Lettera Arcella ibid. ; Lettera Rivaliati al nunzio di Spagna, 20 sett. ;

Arch.

Vaticano

,

Lett. Principi

, voi. 14 A, fol. 24 sgg.

Ib., pa g . 451, n. 1. L ’orator e imperiale a Roma Aguillar co mu­

nica al D ’ Ori a la costi t uzi one della lega cristiana contro i Tur c hi , 15 a g o s t o ;

Are. Simancas, Est. leg.

8 66/ 32 2 . Ib., pag. 431 n. 3 e 493 n. 4. Domeni co Centurione mandat o

dal P a p a a trattare col Duc a di Savoia la cessione della r occa di Nizza pri ma del c onve gno che Paolo III doveva avervi con Carl o V. Lettere Cent uri one, 5 maggio 1538,

Arch. di St.