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Impatto delle importazioni di beni cinesi nei paesi SSA, sulle esportazioni del Sudafrica

4 Sudafrica: investimenti diretti dalla Cina e rapporti commerciali

4.3 Il commercio bilaterale Sudafrica-Cina

4.3.3 Impatto delle importazioni di beni cinesi nei paesi SSA, sulle esportazioni del Sudafrica

Finita la politica dell’apartheid, le esportazioni dei manufatti dal Sudafrica sono cresciute molto, mediamente del 9,4% all’anno tra il 1997 e il 2010. Negli stessi anni le esportazioni della Cina crescevano ancora di più, del 23,4% all’anno. Di conseguenza le esportazioni della Cina nei paesi SSA del campione, pari al 4,4% nel 1997 sono arrivate al 21% nel 2010, mentre quelle del Sudafrica sono calate dal 17,4% nel 1997 al 13% nel 2010.

Come riassume il seguente schema, l’impatto del commercio cinese può avere effetti diretti (nel commercio bilaterale) e indiretti (nel commercio con il resto del mondo); vi è concorrenza se i prodotti sono sostituti oppure, al contrario, se sono complementari non vi è (Edwards & Jenkins, 2013).

Effetti Concorrenza Complementarità

Diretti Le importazioni cinesi sostituiscono

i prodotti domestici

Esportazioni verso la Cina, Importazioni di parti dalla Cina

Indiretti Perdita della quota di mercato (in

cui è entrata la Cina) in paese terzo

Coinvolgimento nella rete globale di produzione cinese

Lo studio di Edwards e Jenkins (2014) analizza il crowding-out effect della concorrenza cinese sulle esportazioni del Sudafrica nei dieci paesi partner africani più importanti (Angola, Repubblica Democratica del Congo, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico, Nigeria, Tanzania, Zambia, Zimbabwe), che contano l’87% delle esportazioni di beni manifatturieri nella SSA e il 18% di quelle totali nel 2008. La concorrenza cinese è più forte nei beni manifatturieri, e pertanto il focus è su questi, divisi per tecnologia (alta, media e bassa) e sulle risorse utilizzate, con l’Harmonized System (HS)43

in modo da poter verificare la reale concorrenza sullo stesso tipo di prodotto.

43Sistema internazionale di classificazione dei prodotti che vengono scambiati sul mercato, sulla base di codici che definiscono via via più specificatamente il prodotto.

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Sia per la Cina che per il Sudafrica la crescita nelle vendite è passata dai prodotti esistenti ai mercati esistenti (intensive margin) alle esportazioni sia di nuovi prodotti che verso nuovi mercati (extensive margin). Con “mercati” nuovi o esistenti si intendono segmenti di mercato, come ad esempio fasce di consumatori o di produttori, all’interno del mercato paese.

Alla crescita totale delle esportazioni ha contribuito l’aumento delle esportazioni di nuovi prodotti, dal 1997 al 2010 del 25,4% in Sudafrica contro il 54,4% in Cina. I nuovi prodotti sono stati il motore più importante di crescita delle esportazioni nei paesi africani, più per la Cina che per il Sudafrica, come mostra il grafico 4.13.

4.13 Quote in punti percentuali di extensive margin nella crescita di esportazioni verso l’Africa, dal 1997 al 2010

Fonte: The margins of export competition: A new approach to evaluating the impact of China on South African exports to Sub-Saharan Africa (2014)

Ad eccezione della Nigeria, in tutti i paesi l’incremento delle importazioni dalla Cina è dovuto a prodotti nuovi o nuovi mercati, con uno scarto notevole rispetto alle percentuali del Sudafrica. La differenza principale nei prodotti sta nella categoria: le esportazioni dalla Cina sono concentrate in prodotti a bassa o alta tecnologia, quelli sudafricani, invece, media tecnologia o basi per i manufatti.

La crescita delle esportazioni del Sudafrica ha rallentato quella delle altre economie africane attorno. Una ragione è il contributo lieve all’extensive margin del Sudafrica delle esportazioni di prodotti ad alta tecnologia (17,3% in Sudafrica, contro il 67,7% in Cina), più alto invece nei prodotti di base per i manufatti (42,7% in Sudafrica contro il 56% in Cina).

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Le conseguenze della penetrazione cinese nel mercato sudafricano possono essere essenzialmente quattro.

In primo luogo, l’ingresso di esportatori cinesi in un nuovo prodotto o mercato può influire sulla probabilità di fornitori esistenti o alternativi, ossia causarne l’uscita dal mercato nel caso dello stesso prodotto per effetto sostituzione dei consumatori, o permetterne l’ingresso nel caso di prodotti complementari (extensive-extensive margin).

In secondo luogo, variazioni nei prezzi o volumi delle esportazioni cinesi già esistenti verso un particolare mercato influiscono sui prezzi e volumi di prodotti sia esportati che venduti nel mercato: se i prodotti importati sono sostitutivi è più probabile l’uscita dal mercato dei produttori locali, se i prodotti importati dalla Cina sono complementari possono giovare positivamente alle esportazioni dei prodotti sudafricani verso paesi terzi (intensive-intensive margin).

In terzo luogo, l’entrata cinese con un nuovo prodotto in un nuovo mercato sudafricano può aiutare o ridurre le esportazioni sudafricane verso un paese terzo (extensive-intensive margin).

Infine, variazioni di volumi di importazioni di beni cinesi in Sudafrica possono causare l’entrata o uscita (sempre a seconda della natura sostitutiva o complementare del prodotto) dei fornitori che competono sullo stesso paese (intensive-extensive margin).

In ordine, dagli studi di Edwards e Jenkins (2014), risulta che l’ingresso della Cina in una nuova combinazione di prodotto-destinazione (extensive-extensive margin) riduce la probabilità di esportare manufatti per il Sudafrica dello 0,7%, inducendo alcuni produttori locali a uscire dal mercato.

Nonostante la relazione statistica, il crowding-out effect del commercio cinese sulla gamma di prodotti esportati dal Sudafrica è piccolo, poiché entrambi sono entrati in nuove combinazioni di prodotto e mercato, dove l’effetto della domanda dei consumatori nel paese di destinazione domina sull’effetto marginale dell’arrivo della Cina.

Nel secondo caso (intensive-intensive margin) un incremento dell’1% delle esportazioni cinesi verso i paesi SSA porta ad una riduzione delle esportazioni del Sudafrica pari a 0,053%; l’effetto maggiore si verifica sui prodotti mediamente tecnologici e le basi per manufatti. In questo caso si verifica l’effetto crowding-out dominante (grafico 4.14).

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Grafico 4.14: Esportazioni del Sudafrica, controfattuale ed impatto (come effetto

crowded-out) di un incremento delle importazioni cinesi (intensive-intensive margin), in

milioni di dollari, alla zona SSA

Fonte: The margins of export competition: A new approach to evaluating the impact of China on South African exports to Sub-Saharan Africa (2014)

L’impatto marginale negli anni novanta era minimo, mentre dal 2002 cresce, poiché i volumi delle importazioni dalla Cina sono superiori. L’effetto maggiore, in termini di valore in milioni, si verifica in Mozambico e Zambia, mentre in termini di proporzione (% delle esportazioni) in Angola e Nigeria, che nel 2010 risultano essere i più influenzati.

A soffrire più della concorrenza sono i prodotti poco tecnologici e per cui in produzione il fattore intensivo è la forza lavoro, mentre viene molto meno avvertita sui prodotti sofisticati e sulle materie prime. Dato che i prodotti poco tecnologici occupano meno del 25% delle esportazioni del Sudafrica totali, l’effetto è limitato.

Bisogna però considerare che negli ultimi anni le esportazioni cinesi si sono diversificate, includendo anche prodotti di media e alta tecnologia. Il crowding-out effect risulta maggiore sui prodotti mediamente tecnologici, e più limitato su quelli molto tecnologici.

Questi risultati considerano solo l’impatto delle importazioni di beni cinesi in Sudafrica sulle esportazioni del Sudafrica verso gli altri paesi africani, senza contare gli effetti indiretti, come le esportazioni di prodotti complementari o l’accesso per la popolazione a tessuti a prezzi minori che facilitano la diffusione dei negozi sudafricani in tutta l’Africa. Pertanto, l’impatto totale potrebbe risultare positivo (Edwards & Jenkins, 2014).

Nel terzo caso (extensive-intensive margin) l’impatto risulta essere positivo, ma non statisticamente significativo.

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Nell’ultimo caso (intensive-extensive margin) l’incremento dei volumi delle esportazioni cinesi aumenta la probabilità di uscita dal mercato dei locali (o ne blocca l’entrata).

4.3.4 Impatto delle importazioni di beni cinesi sul settore manifatturiero in Sudafrica,