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L’imprenditoria cinese in Lombardia

4 Localizzazione Dell’imprenditoria Cinese In Italia: Un Confronto Tra Distretti

4.6 L’imprenditoria cinese nelle principali regioni italiane

4.6.2 L’imprenditoria cinese in Lombardia

Secondo i dati ISMU, al 1°luglio 2012 i cinesi residenti nella regione Lombardia ammontano a quota 60.000, invece il loro numero in provincia di Milano è pari a 32.050 unità; nella sola città di Milano il totale dei cinesi residenti è pari a 24.666 unità.55 Prima di passare ad analiz- zare i dati Unioncamere relativi alla consistenza delle imprese cinesi nei vari settori, tracce- remo una breve panoramica sulla storia dell’imprenditoria cinese a Milano, che è la prima città italiana in cui la comunità cinese si è insediata tra gli anni venti e trenta. I due settori tradizionali dell’insediamento cinese in Italia sono quello manifatturiero e quello della risto- razione. I primi cinesi giunti a Milano dalla provincia dello Zhejiang attraverso la Francia negli anni venti si inserirono inizialmente nel commercio ambulante e successivamente si dedica- rono alla produzione delle cravatte, i cui proventi permisero a molti cinesi di diventare essi stessi proprietari dei laboratori. Coloro che non riuscivano ad avviare attività commerciali di tipo autonomo, facevano i mendicanti per strada vendendo spiedini a bordo di un carretto o piccoli oggetti in pietra di Qingtian.56 Durante la Seconda Guerra Mondiale i cinesi diedero l’avvio al settore della pelletteria, producendo inizialmente cinture in cuoio, per poi passare anche alle borse e ai portafogli. Si tratta di un modello produttivo in continua evoluzione che ha permesso agli artigiani cinesi di acquisire una mentalità sempre più imprenditoriale. Per quanto riguarda il settore della ristorazione, il primo ristorante cinese venne aperto a Roma alla fine degli anni quaranta, mentre a Milano l’apertura del primo ristorante cinese risale all’inizio degli anni sessanta. I primi ristoranti cinese a Milano non erano importanti solo per- ché proponevano sapori tipici della cucina cinese, ma erano considerati luoghi di incontro tra connazionali e un’occasione per l’ampliamento della catena migratoria.57 Mentre nel 1955 i cinesi residenti registrati all’anagrafe erano poco più di 300, nel 1965 essi sono passati a cir- ca 700, per poi raggiungere le 1000 unità nel 1975.58 A partire dagli anni novanta i cinesi hanno ampliato il loro raggio d’azione, affiancando alla ristorazione i servizi di take-away e i

55

Gian Carlo BLANGIARDO (a cura di), ”L’immigrazione straniera in Lombardia” La dodicesima indagine regiona-

le, Fondazione ISMU, Milano, 2013, pp.29-38, disponibile su

http://www.ismu.org/upload/files/515198ac019ce.pdf (10/09/2013).

56

LIAO Dake 廖大珂, “Yidali Huaren xianzhuang” 意大利华人现状 (Situazione dei cinesi residenti in Italia), in

Bagui Qiaoshi, 2, 1995, p.50. 57

Daniele COLOGNA, Patrizia FARINA, Arturo LANZANI, Lorenzo BREVEGLIERI, Cina a Milano: famiglie, ambienti

e lavori nella popolazione cinese a Milano, Milano, Abitare Segesta Editrice, 1997, pp.105-131, 214-216. 58

LI Minghuan 李明欢, Ouzhou Huaqiao Huaren lishi 欧洲华侨华人历史 (Storia dei Cinesi d’oltremare in Euro- pa), Huaqiao Chubanshe, 2002, p.830 in FU Yiqiang 傅义强, “Gaige kaifang yilai Oumeng guojia zhong de Zhongguo dalu xin yimin” 改革开放以来欧盟国家中的中国大陆新移民 (Nuovi migranti cinesi nell’Unione Eu- ropea dalle riforme d’apertura ad oggi), Shijie Minzu, 1, 2009, p.63.

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bar. Come afferma Daniele Cologna, l’imprenditoria cinese a Milano ha dato vita a “un’enclave socioeconomica”, in cui la ristorazione è stato il primo segmento di mercato di un’economica etnica, che ha favorito l’attivazione di catene migratorie, strategie di business familiare e la diversificazione delle attività imprenditoriali.59

Il grafico in Figura 4-18 mostra che al primo trimestre del 2013 la regione Lombardia si collo- ca subito dopo la Toscana per numero di imprese individuali cinesi presenti sul proprio terri- torio, che ammontano a 8.212 unità, con un valore percentuale del 18,95% sul totale nazio- nale. Oltre alle attività di vendita ambulante e di ristorazione, l’imprenditoria cinese a Mila- no si è distinta anche nelle attività manifatturiere e nel commercio all’ingrosso e al dettaglio, come dimostra la Tabella 4-7. Mentre in Toscana l’attività per eccellenza svolta dagli im- prenditori cinesi è quella manifatturiera, nella regione Lombardia essa è preceduta dal commercio all’ingrosso e al dettaglio, che attesta la presenza di 2.456 ditte. Le attività mani- fatturiere sono al secondo posto e registrano una consistenza di 2.311 imprese. A differenza della Toscana in cui le attività di ristorazione superano a malapena le 200 unità, in Lombardia esse ammontano a quota 1.937. Come per la Toscana, anche per la Lombardia gli altri settori presentano valori irrilevanti ai fini del nostro confronto.

59 Daniele COLOGNA, “Oltre l’ethnic business. Strategie di sviluppo e nuovi scenari d’integrazione socioecono-

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Settore Regione Lombardia

Agricoltura, silvicoltura, pesca 14

Attività manifatturiere 2.311

Fornitura di acqua, reti fognarie 1

Costruzioni 96

Commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli 2.465

Trasporto e magazzinaggio 4

Attività dei servizi di alloggio e ristorazione 1.937

Servizi di informazione e comunicazione 32

Attività finanziarie e assicurative 11

Attività immobiliari 4

Attività professionali, scientifiche e tecniche 61

Noleggio, agenzie di viaggi, supporto alle imprese 47

Istruzione 0

Sanità e assistenza sociale 2

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 78

Altre attività di servizi 935

Imprese non classificate 214

Totale 8.212

Val. percentuale 18,95%

Tabella 4-7: Densità ditte cinesi per settore. Fonte: Elaborazione propria su dati Infocamere.

Il secondo dato che andremo ad analizzare riguarda il numero delle persone attive nate in Cina per classe di carica e settore economico. I dati presenti nella Tabella 4-8 mostrano che al 31 dicembre 2012 nella regione Lombardia il numero di persone attive nate in Cina e che ricopre una carica all’interno di un’impresa ammonta a 11.652 unità. Anche in questo caso, la maggior parte ricopre la carica di titolare, soprattutto nelle attività manifatturiere (2.285), nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (2.495) e nelle attività dei servizi di alloggio e risto- razione (1.876). Le cariche di socio e amministratore presentano una consistenza inferiore, rispettivamente 1.110 e 2.511, e sono impegnati anche in questo caso nelle attività di vendi- ta al dettaglio e all’ingrosso (194 soci e 653 amministratori) e nei servizi di ristorazione (744 soci e 1.298 amministratori).

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Regione Lombardia Classe di

carica

Settore Altre cari-

che

Amministratore Socio Titolare Persone atti-

ve totali

Agricoltura, silvicoltura, pesca 1 2 - 14 17

Estrazione di minerali da cave - - - - -

Attività manifatturiere 3 149 44 2.285 2.481

Fornitura di energia elettrica, gas - 5 - - 5

Fornitura di acque, reti fognarie - 5 - 1 6

Costruzioni 1 27 3 95 126

Commercio all’ingrosso e al detta- glio

25 653 194 2.459 3.331

Trasporto e magazzinaggio 0 5 - 5 10

Attività dei servizi di alloggio e ri- storazione

41 1.298 744 1.876 3.959

Servizi di informazione e comunica- zione

1 25 5 34 65

Attività finanziarie e assicurative - 11 1 11 23

Attività immobiliari - 77 35 5 117

Attività professionali, scientifiche e tecniche

3 56 8 55 122

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

1 21 3 43 68

Istruzione - 1 - - 1

Sanità e assistenza sociale - 1 1 2 4

Attività artistiche, sportive, di in- trattenimento

1 62 20 68 151

Altre attività di servizi 101 102 52 878 1.133

Imprese non classificate 0 11 0 22 33

Totale 178 2.511 1.110 7.853 11.652

Tabella 4-8: Numero persone attive nate in Cina per classe di carica e settore economico. Fonte: Elaborazione propria su dati servizio studio e statistica C.C.I.A.A. di Venezia.