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Capitolo 3 Fuoco

3.12 Incendi di boschi

Quando sussiste un acuto pericolo d'incendio di boschi?

È comprovato che la maggioranza degli incendi boschivi è dovuta alla poca at-tenzione nell'accendere fuochi nelle foreste e ai margini dei boschi. Le disatten-zioni hanno effetti particolarmente devastanti quando sussiste un acuto pericolo d'incendio di boschi. Ciò è soprattutto il caso:

 durante gli inverni con poca neve;

 durante un lungo periodo di siccità;

 in presenza di forti venti! Le valli meridionali dei Grigioni sono confrontate ogni primavera con un acuto pericolo d'incendio di boschi a causa del disgelo pre-coce e dei forti venti da nord.

Prescrizioni in materia di fuoco

Il servizio forestale cantonale sorveglia la situazione di pericolo e, in caso di acuto pericolo d'incendio di boschi, proibisce di accendere fuochi nei boschi e nelle loro vicinanze. I Comuni hanno la facoltà di emanare prescrizioni ancora più severe. A causa del frequente pericolo d'incendio di boschi, nella maggior parte dei comuni delle valli meridionali vige quindi un divieto generale di accendere fuochi all'aperto.

Così si possono impedire gli incendi boschivi:

 osservare le informazioni diramate dalla radio, dalla televisione, sui giornali, tramite l'applicazione Meteoswiss come anche sulla pagina internet dell'Ufficio foreste e pericoli naturali Carta pericolo incendio boschivo (gr.ch)

 chiedere ragguagli presso il servizio forestale o presso i pompieri

 rispettare assolutamente i divieti di accendere fuochi

 cautela nell'uso di accendini e articoli per fumatori

 annunciare subito al 118 gli incendi di boschi osservati

Lotta contro gli incendi boschivi

Principio: nel limite del possibile, tutti gli incendi di boschi vengono spenti com-pletamente, in quanto anche la minima fiammella può avere conseguenze impre-vedibili! La lotta contro gli incendi di boschi compete ai pompieri e al servizio fore-stale che sono quindi preparati ed equipaggiati. Da alcuni anni sono stati istituiti dei centri d'intervento regionali dotati di materiale per la lotta contro gli incendi di boschi e sono anche stati allestiti dei semplici concetti d'intervento per l'intero ter-ritorio cantonale.

Nei boschi facilmente accessibili gli incendi boschivi possono essere spenti con maggior rapidità ed efficacia.

E dopo l'incendio nel bosco?

Gli incendi boschivi possono compromet-tere la funzione protettiva del bosco / della foresta.

Per il ripristino ci si affida al seguente prin-cipio:

 Osservare come reagisce la natura.

Nel limite del possibile si devono creare le premesse affinché il bosco possa rigenerarsi in modo naturale.

Sovente si rendono necessarie anche piantagioni di ripristino e semine erba-cee per prevenire l'erosione del suolo.

 Osservare dove si manifestano dei pe-ricoli. Se necessario, oltre ai provvedi-menti nella selvicoltura si devono rea-lizzare anche dei ripari, per es. contro le valanghe, l'erosione o la caduta di sassi.

Il cartello segnala che qui vige un divieto assoluto di accendere fuochi.

Frequenza degli incendi boschivi nei Grigioni

Nei Grigioni si registrano mediamente 20 incendi di boschi all'anno. Tra il 1981 e il 2008 si sono verificati complessivamente 528 incendi di boschi. L’anno 2003 a causa dell’estrema siccità e della canicola estiva ha registrato ben 44 incendi, ci-fra in modo evidente superiore alla media annuale. Solo con tanta fortuna e tra-mite il lavoro professionale ed eccellente delle autorità responsabili si è potuto al-lora evitare il peggio.

Negli anni 1996 fino al 1998 ci sono stati 4 grandi incendi boschivi (Bever, aprile 96; Brusio, marzo 97; Mesolcina, aprile 97; Brusio, aprile 98). I costi delle opera-zioni di spegnimento ammontarono da alcune centinaia di migliaia di franchi a cinque milioni nel caso più estremo.

Nel dicembre 2016 ci fu nuovamente un grande incendio boschivo nella valle Me-solcina. I lavori di spegnimento durarono complessivamente più di 3 settimane.

Servizio al telegiornale (in lingua tedesca)

L'assicurazione contro i costi d'intervento dei pompieri e i contributi versati in base alla legge forestale aiutano i Comuni colpiti a coprire i costi delle opera-zioni di spegnimento.

Capitolo 4

Acqua

4.1 Terminologia

L'acqua (H2O) è un composto chimico formato dagli elementi ossigeno (O) e idrogeno (H).

L'H2O è l'unico composto chimico che si manifesta in modo naturale in tutti e tre gli stati d'aggregazione. La designazione acqua viene utilizzata essenzial-mente per definire lo stato liquido. Allo stato solido, quindi congelato, è chia-mato ghiaccio, mentre allo stato gassoso si usa la designazione vapore ac-queo o semplicemente vapore.

Composto chimico dell'acqua (H2O)

In condizioni di pressione normale, l'acqua raggiunge il suo volume minimo e la densità massima (0,999972 g/cm³) a 3.98 °C. Quindi, partendo da questa temperatura iniziale, essa cresce di volume sia durante il riscaldamento sia durante il raffreddamento (in entrambi i sensi, la densità diminuisce). L'acqua presenta complessivamente 41 cosiddette anomalie (irregolarità). Tra le altre cose è un dato di fatto che le bottiglie di vetro riempite d'acqua a raso collo e chiuse in modo ermetico possono scoppiare quando vengono messe in con-gelatore, o anche che le acque ferme (acquitrini, stagni e laghi) non gelano mai completamente fino in profondità. Questi fenomeni sono effetti delle

«anomalie dell'acqua». Ed è grazie a queste anomalie che i pesci non conge-lano nei loro spazi vitali nemmeno durante gli inverni più rigidi.

4.2 Quanta acqua esiste sulla Terra?

Il 71 % della superficie terrestre è ricoperto d'acqua, ciò che equivale a circa 1'385'984'600'000'000'000’000 di litri (=1’386 trilioni di litri oppure

1'386'000'000 km3, chilometri cubi). Qualora si volesse versare tutta que-st'acqua in un cubo in modo da riempirlo, i suoi lati dovrebbero misurare 1'115 km di lunghezza.

Meno del 3 % dell'acqua dispo-nibile sulla Terra è acqua dolce, di cui la maggior parte è costi-tuita dal ghiaccio polare. Solo circa lo 0.03 % dell'intero vo-lume d'acqua presente sulla Terra può essere utilizzato come acqua potabile (approvvi-gionamento d'acqua potabile dalla falda freatica e dai corsi d'acqua). Ciò equivale a circa 415'795'380'000'000’000 litri. Se si volesse versare quest'acqua in un cubo in modo da riempirlo completamente, i suoi lati do-vrebbero avere una lunghezza di 74.6 km.

Quantità d'acqua presente sulla Terra

Presenza d'acqua sulla Terra Quantità d'acqua (in km3)

in %

rispetto al totale

Mari e oceani 1’349’864’600 97.390

Ghiaccio polare, ghiacciai 27’820’000 2.010

Falda freatica, umidità del suolo 8’060’000 0.580

Laghi e fiumi 230’000 0.019

Atmosfera 10’000 0.001

Totale 1’385’984’600 100

I

Il ciclo idrologico globale descrive il complesso circuito di regolazione delle precipitazioni (P), dell'evaporazione (E) e del deflusso (D). Per farsi un'idea dell'ordine di grandezza di questo circuito applicato alla Svizzera, vi propo-niamo il seguente esempio.

Se le precipitazioni che si verificano in Svizzera sull'arco di un intero anno stagnassero su uno strato impermeabile:

a fine anno l'acqua ci arriverebbe fino alla gola.

Gli esperti parlano di 1'456 mm o 1'456 litri per m2.

in media ne evaporerebbero 50 cm, vale a dire che tutta l'acqua sopra alla cintura verrebbe immessa nell'aria.

tutto il resto, vale a dire dalla cintura in giù, defluirebbe verso il mare.

Quantità d'acqua presente sulla Terra

D

E

P

4.3 Dal bacino imbrifero fino al lago

Nel bacino imbrifero di un torrente selvaggio vengono preparate e spostate sostanze solide, quali detriti, corpi galleggianti (alberi, rami, blocchi di ghiac-cio) e sostanze in sospensione. Dalle sorgenti di materiale solido di fondo i detriti cadono in forre, in seguito al franamento di un pendio le sostanze so-lide presenti sul pendio scivolano a valle e vengono convogliate negli alvei.

Dopo un temporale o in caso di rapido disgelo le grandi masse d'acqua tra-sportano a valle le sostanze solide contenute nell'estuario attraverso il canale di deflusso accumulandolo sul cono di deiezione. In questi periodi l'acqua erode i pendii portandosi dietro tutto quello che riesce a trasportare e ab-bassa il suo alveo, mentre i detriti si rimpiccoliscono per effetto dell'attrito.

Nella zona di distacco i pendii franano a valle e, partendo dal cono di deie-zione, il torrente può distruggere insediamenti e vie di comunicazione oppure seppellire preziose colture sotto una massa di detriti. Sulle rocce morbide, impermeabili e scistose l'erosione provocata dai torrenti è particolarmente forte con effetti devastanti. Molti di loro si sono fatti una cattiva fama a causa della distruzione che hanno seminato (Nolla presso Thusis, Poschiavino nei pressi di Poschiavo, Lammbach nei pressi di Brienz, Grosse e Kleine Schlie-ren presso Alpnach, Illbach presso Sierre).

L'acqua prodotta dallo scioglimento dei ghiacciai e dei nevai, nonché quella dei laghi alpini e dei ruscelli confluisce a valle per poi riversarsi in un fiume dall'andatura più tranquilla e proseguire così il suo cammino verso la pianura.

La sua forza d'erosione dipende dalla quantità d'acqua e dalla velocità di scorrimento. Maggiore è la velocità e più le masse d'acqua sono grandi, tanto più forte è l'erosione. Di norma, più il fiume è lungo più la sua pendenza è dolce (e quindi la velocità minore), in compenso si registra un aumento della massa d'acqua. Così, sebbene il suo modo di agire sia cambiato, la forza erosiva rimane intatta. Nell'ambito della curva delle pendenze distinguiamo quindi tre settori, ovvero il corso superiore, il corso medio e il corso inferiore.

Bacino imbrifero e sistema degli alvei di un torrente (www.planat.ch)

Valli strutturali fluviali con i relativi processi principali (www.klett.de)

Il corso superiore ha una pendenza tale che, a causa della forte velocità di scorri-mento dell'acqua, prevale ancora l'erosione in profondità. I pendii erosi dall'acqua slittano a valle dando origine a delle valli a V nelle zone di roccia morbida rispetti-vamente a delle gole nelle zone caratterizzate da roccia dura.

Nel corso medio la velocità di scorrimento è già sensibilmente calata. Tuttavia, i detriti immessi nell'acqua vengono trasportati oltre cosicché in quel tratto, di norma, si denota un equilibrio tra erosione e sedimentazione. Il fiume può for-mare anse molto ampie (meandri) andando a toccare le rive. Proseguendo, l'ero-sione laterale subentra all'erol'ero-sione in profondità e il fiume si allarga dando ori-gine a un fondovalle. Nelle anse ad ampio raggio l'acqua erode la riva esterna (sponda concava con forte pendenza), mentre sul lato interno del gomito si de-pongono ghiaia e sabbia (sponda convessa piatta).

Nel corso inferiore predomina invece la sedimentazione. Per effetto della pen-denza ridotta, il fiume si dirama dando origine a zone golenali che vengono sal-tuariamente sommerse dalle inondazioni (per es. disgelo). Nei punti in cui il terra-pieno sfocia in un lago, il fiume forma un delta.

Le massicciate di pietrisco formate dall'acqua scivolano sopra il frontale del delta e non si sedimentano in senso orizzontale, bensì formano degli strati obliqui, ciò che costituisce un'eccezione. La sabbia e il fango vengono invece trasportati più in avanti nel lago.

4.4 Come si formano le piene?

È chiamato piena lo stato di un corso o di uno specchio d'acqua in cui il livello dell'acqua o il suo deflusso raggiungono o superano un determinato livello (so-glia). Nella quasi totalità dei casi le piene vengono provocate da fenomeni meteo-rologici, ovvero da processi atmosferici.

Gli eventi quali le precipitazioni estreme, che si manifestano in modo molto vio-lento oppure durano a lungo, possono scatenare una piena. Le piene possono però anche essere causate per effetto di un rapido disgelo dovuto a un sensibile e repentino aumento della temperatura.

L'interazione tra configurazione del terreno (rilievo), saturazione idrica del ter-reno, vegetazione, quantità di detriti che possono essere mobilitati, ripartizione della neve nonché interventi tecnici ai corsi e agli specchi d'acqua (per es. argini, bacini di ritenuta, ecc.) determinano la predisposizione di un bacino imbrifero a formare delle piene.

A dipendenza del sistema di anse, le piene producono effetti differenziati. Nei si-stemi di torrenti predominano il trasporto e la sedimentazione di sostanze solide.

Qui si registrano prevalentemente fenomeni quali deposito di materiale alluvio-nale, erosione delle rive e alluvionamenti da sedimento grossolano. Viceversa, nei corsi e negli specchi d'acqua del fondovalle prendono il sopravvento le inon-dazioni, ma possono manifestarsi anche fenomeni quali l'erosione delle rive e dell'alveo, ciò che provoca degli scalzamenti. Inoltre possono verificarsi degli in-nalzamenti del letto.

In considerazione dei possibili effetti prodotti, nella prassi, per quanto riguarda la Svizzera, il pericolo di piena viene suddiviso nelle seguenti categorie:

 deposito di materiale alluvionale;

 inondazione;

 erosione delle rive.

I provvedimenti atti a combattere e arginare le piene sono elencati e illustrati nel capitolo 4.7 «Introduzione alla gestione dei rischi».

Corso superiore

Corso medio

Corso inferiore

Mare o lago

Erosione in profondità Trasporto Erosione laterale Sedimentazione

4.4.1 Deposito di materiale alluvionale

I depositi di materiale alluvionale sono sedimentazioni di colate detritiche fuori dall'alveo. Spesso contengono componenti molto grossolane. In senso più lato vengono annoverate tra i depositi di materiale alluvionale anche ulteriori sedi-mentazioni di detriti torrentizi per effetto di processi fluviali.

Come sorge un deposito di materiale alluvionale?

Un deposito alluvionale (chiamato anche colata detritica o flusso detritico) è una massa pastosa composta di acqua e sostanze solide (sabbia, ghiaia, sassi, bloc-chi, legname) con un elevato tenore di sostanze solide (circa dal 30 al 60 %) che spesso scorre a velocità sostenuta. Questo fenomeno si manifesta in alta monta-gna e nelle Prealpi, precisamente nei luoghi caratterizzati da un fondo geologico sensibile all'erosione, quale il flysch (anche torbiditi che sono sedimenti clastici ossia deposizione di materiale a opera di correnti d’acqua torbide) o l'ardesia dei Grigioni, che fornisce materiale incoerente. Inoltre ci vogliono acqua e una pen-denza sufficiente (almeno 25 -30 %). Numerosi bacini imbriferi di torrenti presen-tano queste premesse.

L'evento scatenante può essere costituito da precipitazioni persistenti, da forti piogge, da grandine e/o da un disgelo particolarmente intenso. In definitiva il de-posito di materiale alluvionale si produce per effetto della liquefazione di mate-riale incoerente oppure a causa della rottura di un'ostruzione dell'alveo.

Un'ostruzione d'alveo è un intasamento dell'alveo prodotto da un ristagno di le-gname galleggiante, detriti o altro materiale. Questa massa intrisa d'acqua può scorrere a valle, nella maggioranza dei casi a scatti, a velocità sostenuta (da 40 a 60 km/h) nell'alveo o lungo vecchi solchi a girapoggio.

Un deposito di materiale alluvionale possiede una notevole forza erosiva. È infatti in grado di spostare grandi masse di detriti e pietrisco (blocchi con un volume di vari m3, tronchi d'albero, automobili, ecc.). Lungo i margini della colata detritica si formano dei cordoni detritici. Sul cono di colata detritica, la massa si arresta im-provvisamente dando origine alle tipiche sedimentazioni non assortite chiamate depositi di materiale alluvionale con i relativi frontali e lobi detritici.

Che tipi di danno possono prodursi?

La forza erosiva di un deposito di materiale alluvionale può provocare importanti abbassamenti del letto con relativa destabilizzazione delle scarpate di sponda.

Inoltre si producono anche danni dovuti all'impatto del frontale detritico che pos-sono essere ulteriormente rafforzati per effetto dei blocchi di pietra trasportati.

D'altro canto si manifestano anche danni imputabili ai massicci depositi di blocchi di pietra, detriti e legname sul lobo detritico. Possono quindi essere colpiti dalla

forza distruttrice di un deposito di materiale alluvionale fabbricati, strade, ma an-che persone. Il pericolo viene stabilito in base alle tracce lasciate da eventi pre-cedenti, nonché al rilevamento del potenziale di detriti e alla pendenza dell'alveo.

Colata detritica a Bondo, 25.08.2017, fotografo Ruben Wyttenbach, Berna

4.4.2 Inondazione

È chiamata inondazione, o allagamento, la sommersione temporanea di una superficie di terreno. Le sostanze e i materiali solidi trasportati dall'acqua si depositano sulla superficie inondata (alluvionamento da sedimento grosso-lano).

Ostruzione presso il bagno pubblico di Klosters 2005; foto: J. Jägli

Come si formano le inondazioni?

Le piogge intense o di lunga durata nonché il disgelo possono aumentare no-tevolmente il deflusso. L'alveo non riesce più a contenere tutta l'acqua e stra-ripa. Inoltre l'alto contenuto di detriti può portare a una colmata dell'alveo creando le premesse favorevoli per un'inondazione. Anche le ostruzioni che provocano dei ristagni d'acqua possono dar adito a delle inondazioni.

In caso di piena persistente sussiste il pericolo d'inondazione per effetto della rottura di una diga.

Si distinguono due forme di inondazione che possono comunque manife-starsi a fasi alternate:

 Inondazione dinamica

Sui terreni in pendenza, lungo i torrenti e i fiumi alpini, l'acqua fuoriesce dall'alveo ad alta velocità. Per effetto della notevole energia di scorri-mento, trascina a valle grandi masse di detriti e pietrisco che vengono de-positati fuori dall'alveo (alluvionamento da sedimento grossolano). Di norma, le inondazioni dinamiche sono di breve durata (alcune ore). Infatti, a causa della pendenza del terreno, l'acqua defluisce abbastanza rapida-mente, provocando eventualmente nuove erosioni.

 Inondazione statica

Qualora il livello dell'acqua di uno specchio o di un corso d'acqua pianeg-giante si alza lentamente può dare origine a uno straripamento progres-sivo. Nei terreni pianeggianti l'acqua si muove solo lentamente o rimane addirittura ferma.

Quali danni possono sorgere?

Nel caso delle inondazioni dinamiche i danni vengono provocati dalle forti correnti. Sovente si manifestano simultaneamente dei fenomeni d'erosione.

Viceversa, di fronte a un'inondazione statica vengono causati dei danni per effetto della profondità dell'acqua nella zona inondata. Spesso si registrano dei danni d'umidità nelle opere in muratura. In seguito all'acqua e ai detriti de-positati, le inondazioni possono danneggiare il pianterreno e i sotterranei dei fabbricati nonché le colture. I danni d'erosione provocati per effetto dell'affos-samento (abbasdell'affos-samento del letto dovuto alle correnti) si manifestano soprat-tutto nei pressi di pilastri in muratura, tralicci e fabbricati.

Le installazioni tecniche (riscaldamento/serbatoio, quadro elettrico) e i locali di servizio (impianti per lavatrici e asciugatrici, motori di ascensori ecc.) sono sovente collocati nei piani interrati. I cantinati vengono inoltre sempre più spesso adibiti a taverna o locale per hobby. Di conseguenza, la vulnerabilità ai danni in caso di inondazione aumenta sensibilmente.

4.4.3 Erosione delle rive

È chiamata erosione delle rive l'asportazione di materiale pietroso e mate-riale incoerente dalle scarpate di sponda per effetto della forza trainante di un corso d'acqua.

Erosione delle rive a Klosters 2005; foto: Chr. Wilhelm, UFPN

Come si forma un'erosione delle rive?

Qualora in caso d'inondazione la corrente è sufficientemente forte, l'acqua nell'alveo riesce ad assumere e a trascinare con sé sostanze solide (detriti e materiale più fine). L'acqua corrente esercita un effetto erosivo sia sui lati (erosione delle rive) sia in profondità (erosione del letto, erosione di profon-dità):

 Erosione delle rive

A dipendenza della potenza del corso d'acqua e della capacità di resi-stenza della scarpata di sponda, il materiale della scarpata può essere eroso per effetto dell'erosione delle rive e/o dell'erosione del letto. La con-sistenza della scarpata di sponda dipende dalle caratteristiche del mate-riale (per es. dimensione del granulato) e dalla vegetazione. L'erosione delle rive provoca frane di sponda e spostamenti dell'alveo.

 Erosione del letto ed erosione di profondità

Quando l'acqua si abbassa e la portata d'acqua si normalizza, il materiale trasportato, piuttosto grossolano, si deposita, mentre il materiale più fine viene rimosso, formando un rivestimento naturale del letto. In occasione della prossima piena è possibile che questo venga nuovamente squar-ciato (erosione del letto). Ciò provoca un abbassamento del letto le cui proporzioni dipendono dalla forza trainante e dalla capacità di trasporto dell'alveo, rispettivamente dalla resistenza e dalla consistenza del fondo.

La portata dell'erosione del letto rispettivamente l'abbassamento del fondo (erosione in profondità) dipendono dalla quantità d'acqua trasportata, dallo stato del letto, dalla conformazione geologica, dalla pendenza, dalla geome-tria dell'alveo, nonché dalla quantità e dalla composizione dell'apporto di so-stanze solide provenienti dai segmenti di letto superiori e dalle scarpate. Nei depositi di materiale alluvionale si denota sovente una spiccata tendenza all'erosione. L'erosione e la sedimentazione cambiano spesso a piccoli vo-lumi.

Quali danni possono insorgere?

In seguito a una possibile modifica del corso dell'alveo sono minacciate le co-struzioni vicine all'acqua, quali i ponti. Per effetto del franamento delle scar-pate di sponda potrebbero essere minacciate anche le costruzioni (fabbricati, strade e ferrovie) sopra il livello della piena. Di conseguenza, la potenza me-dia del franamento della scarpata, che ci si aspetta, costituisce un criterio de-terminante per indicare l'intensità del processo d'erosione.

4.5 Piena - cosa fare?

È possibile proteggersi dalle conseguenze di un'alluvione adottando alcuni provvedimenti mirati. È importante, anzi vitale, comportarsi correttamente:

Proteggere le persone e gli animali Proteggere i fabbricati e i beni mobili

Prima dell'evento

 Informazioni sul tempo tramite il sito www.meteoschweiz.ch o www.wet-teralarm.ch

 Preparare aiuti quali generi alimen-tari, acqua potabile, medicinali di pronto soccorso, attrezzi, pala, pic-cone, illuminazione d'emergenza

 Preparare aiuti quali generi alimen-tari, acqua potabile, medicinali di pronto soccorso, attrezzi, pala, pic-cone, illuminazione d'emergenza

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