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“INCONTRO A BREVE CON LA GIUNTA”

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 135-138)

SICUREZZA DEL LAVORO

“INCONTRO A BREVE CON LA GIUNTA”

SOCIALE

Su iniziativa della terza Commissione consiliare di palazzo Cesaroni, presieduta da Massimo Bu-coni, sono stati ascoltati i rappresentanti umbri del cosiddetto terzo che abbraccia il mondo del volontariato, delle cooperative sociali. Al termine dell'incontro dal quale è emersa una pesante si-tuazione nel settore della assistenza ad anziani, inabili e nuove povertà provocata dagli effetti congiunti della crisi economica e di tagli alla spe-sa pubblica, la III Commissione, ha unanime-mente deciso di incontrare entro sei-otto giorni la Giunta regionale, per fare il punto della situa-zione ed eventualmente adottare primi interventi urgenti.

Perugia 18 ottobre 2010 – Come mai prima in passato la crisi economica e i tagli alla spesa pubblica stanno facendo sentire anche in Umbria i loro effetti sui soggetti più deboli, sugli anziani soli e spesso inabili, sul mondo della non auto-sufficienza. Sono in aumento le situazioni di po-vertà ed ormai frequenti i casi di risposte negati-ve alle tante richieste di assistenza e di aiuto. La denuncia viene dal cosiddetto Terzo settore che abbraccia il mondo del volontariato, delle coope-rative sociali, delle stesse associazioni dei con-sumatori. In una audizione tenutasi a Palazzo Cesaroni, su iniziativa della Terza Commissione consiliare, presieduta da Massimo Buconi, questa realtà molto ramificata e che opera giornalmente a contatto diretto con le realtà sociali più difficili, oltre a descrivere una situazione particolarmente difficile ha chiesto con forza di essere ascoltata dalle istituzioni sulle problematiche di un mondo radicalmente cambiato e, soprattutto, di poter far sentire la propria voce nei momenti decisio-nali, anche cambiando le attuali forme di parte-cipazione che “fino ad oggi hanno escluso il terzo settore, ad esempio dalla stesura dei piani attua-tivi o dalle modalità di applicare i tagli alla spesa pubblica”. Al termine della audizione, alla quale sono intervenuti, Carlo Biccini (segretario regio-nale del terzo Settore); Wladimiro Zaffini (Lega Coop); Andrea Liberati, Giuliano Massinelli (Con-sumatori), Franca Menculini e Francesca Bondì, la terza Commissione, su proposta del presidente Buconi ha stabilito di convocare al più presto, entro sei - otto giorni, un incontro con la Giunta regionale, in primo luogo per valutare quali scel-te si possono fare, anche nel breve periodo. Dal-la audizione è emerso una forte preoccupazione per gli effetti di una crisi destinata a continuare e per la troppo lunga gestazione di provvedimenti, quali la legge e il fondo per la non autosufficien-za. Sono stati chiesti maggiori controlli sulla ge-stione delle strutture per anziani, sia ai fini del-l'accertamento della qualità dei servizi che dei costi. E' stato chiaramente posto il problema dei diversi costi gestionali, ad esempio fra gli asili-nido gestiti dai comuni, pari a 1.200 euro mensili a bambino, e quello privato o in convenzione, non superiore ai 600-700 euro. Su temi come questo, è stato detto dai rappresentanti del terzo settore, “è arrivato il momento di discutere, sen-za remore mettendoci tutti intorno ad un tavolo”.

Preoccupazioni sono venute dal mondo della co-operative sociali. “Qui si è già in situazione di cri-si occupazionale dovuta a tagli ai servizi di ascri-si- assi-stenza, con 700 domande di Cassa integrazione in deroga su 1500 operatori”. Attenzione partico-lare e una diffusa preoccupazione sui temi solle-vati è emersa anche dai singoli consiglieri pre-senti. Per Franco Zaffini (Pdl) “un' audizione utile che richiede a tutti un alto di qualità della politica perché niente è più garantito”. Per Damiano Stu-fara (Prc) ex assessore regionale si servizi socia-li, “non è a rischio l'offerta dei servizi, ma il si-stema stesso del Welfare, che il presidente della Bce Trichet proprio in queste ore, ha definito un lusso per la Comunità europea”. A giudizio di An-drea Smacchi (Pd) “si è ormai oltre la razionaliz-zazione, servono scelte prioritarie per non ri-schiare la chiusura come emerso di recente per la storica Comunità di Capodacqua di Gubbio”.

Un richiamo alla famiglia come principale e indi-spensabile riferimento lo ha fatto Sandra Mona-celli (Udc), mentre Palo Brutti (Idv) ha ipotizzato

“tagli prioritari e non lineari al bilancio regionale per dare una risposta politica ai problemi”, e su una linea simile, “ci impegneremo a varare scelte chiaramente a favore degli ultimi”, si è espresso Gianluca Cirignoni (Lega Nord). In apertura dei lavori il presidente della Commissione Massimo Buconi (Socialisti) aveva motivato la decisione di ascoltare il terzo Settore, come “scelta politica assolutamente prioritaria a favore delle fasce più deboli alle prese con problemi economici e di sa-lute, che il mondo del volontariato vive giornal-mente e può descriverci ai fini di iniziative legi-slative o di provvedimenti da sottoporre al Con-siglio regionale”.

“BENE LA CONVENZIONE FIRMATA OGGI DA REGIONE, CEU E ANCI UMBRIA. E’ IL RICO-NOSCIMENTO DELLA FUNZIONE SOCIALE ED EDUCATIVA DELLE PARROCCHIE” – LA SODDISFAZIONE DI SANDRA MONACELLI (UDC)

Il capogruppo consiliare dell’Udc, Sandra Mona-celli esprime soddisfazione per la convenzione che oggi è stata firmata da Regione, Ceu (Confe-renza episcopale umbra) e Anci Umbria che rap-presenta “un ottimo rilancio della legge regionale n.28/2004, con la quale la Regione Umbria ha riconosciuto la funzione sociale, educativa e for-mativa svolta dalle parrocchie mediante gli ora-tori”. Per Monacelli, “il gesto di oggi rappresenta un buon inizio verso un finanziamento agli orato-ri consistente e stabile nel tempo, come la desti-nazione di un capitolo di bilancio. Si tratta – ha rimarcato – di un ottimo investimento per la promozione umana dei giovani, i nostri uomini e donne di domani”.

Perugia, 18 ottobre 2010 – “La convenzione fir-mata oggi da Regione, Conferenza Episcopale Umbra e ANCI Umbria è certamente un ottimo rilancio della legge regionale n.28/2004, con la

SOCIALE

quale la Regione Umbria ha riconosciuto la fun-zione sociale, educativa e formativa svolta dalle parrocchie mediante gli oratori”. Così il capo-gruppo dell’Udc, Sandra Monacelli che ricorda come, proprio gli oratori “si configurano sempre più non soltanto come luoghi di aggregazione giovanile, ma vere e proprie realtà di coesione sociale, ricreando quel tessuto che permette di prevenire situazioni di disagio dove spesso si è costretti ad intervenire, successivamente, in ma-niera tardiva ed inefficace, a volte addirittura creando un ambiente familiare per chi non lo ha o ce l'ha fortemente compromesso”. “Su questo terreno – spiega il capogruppo dell’Udc - gli ora-tori possono essere un grande sostegno e costi-tuiscono di certo un'innovazione del modello so-ciale sin qui seguito nella nostra regione. In Um-bria, - fa sapere - se ne contano ben 110 e con-siderando il nutrito numero di giovani e adulti che un'organizzazione del genere comporta, sia-mo davvero di fronte ad un popolo del volonta-riato, che a titolo gratuito sta svolgendo una ve-ra e propria opeve-ra sociale. Bene ha fatto quindi la Regione Umbria a dotarsi di una legge che dà il giusto riconoscimento a questo ruolo, ma oc-corre dare ali a queste norme con strumenti co-me quello che oggi è stato co-messo in atto”. Mona-celli invita, quindi, “a guardare con favore a que-ste iniziative, certi che la collaborazione fra isti-tuzioni e Chiesa Cattolica potrà essere molto fruttuosa anche sul piano operativo, andando ol-tre il retorico e semplice elogio verbale che, se non è accompagnato da azioni concrete, rischia di diventare ipocrita e demagogico”. “Considero il gesto di oggi – osserva l’esponente centrista - un buon inizio verso un finanziamento agli oratori consistente e stabile nel tempo, come la destina-zione di un capitolo di bilancio. Si tratta di denaro pubblico interamente destinato ad atti-vità e strutture, non essendoci spese di ‘persona-le’ in quanto composto da volontari, quindi – conclude Monacelli - un ottimo investimento per la promozione umana dei giovani, i nostri uomini e donne di domani”.

TRASPORTI

“CHE FINE HANNO FATTO IL 'BIGLIETTO

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