“IMPEGNO DELLA GIUNTA AD ANALIZZARE LA SITUAZIONE DEI VOLUMI EDIFICABILI DEFINITI, PURCHÉ CONNESSI ALLE SOLE ESIGENZE AGRICOLE” – L’ASSESSORE RO-METTI SU UNA INTERROGAZIONE DI SMAC-CHI (PD)
Il consigliere del Partito Democratico, Andrea Smacchi ha chiesto, attraverso una interrogazio-ne all’assessore all’Urbanistica, Silvano Rometti gli intendimenti della Giunta in merito alla sana-toria degli ‘immobili fantasma’, contenuta nella serie di misure previste nella manovra governa-tiva mirate ad una regolarizzazione delle varia-zioni catastali e in particolare sulla situazione dei volumi edificabili definiti connessi alle sole esi-genze delle attività agricole. Rometti ha assicura-to il consigliere, che si è dichiaraassicura-to “soddisfatassicura-to”, che la Giunta si impegnerà ad “analizzare atten-tamente la situazione” e che “è in programma un’ ampia revisione normativa della materia”.
Perugia,12 ottobre 2010 – “Nel 2004 la Regione Umbria mise in atto un’operazione volta a rego-larizzare alcuni piccoli abusi rispondendo anche ad alcune irregolarità relative a costruzioni senza titolo abitativo. Oggi la Giunta si impegnerà ad analizzare la situazione dei volumi edificabili de-finiti, purché connessi alle sole esigenze delle at-tività agricole.
Abbiamo comunque in programma la rivisitazio-ne delle leggi regionali di programmaziorivisitazio-ne urba-nistica. L’obiettivo è quello di una semplificazione normativa puntando fortemente alla qualità dell’edilizia come mezzo importante per la valo-rizzazione del territorio”.
Lo ha detto l’assessore regionale all’Urbanistica, Silvano Rometti rispondendo ad una interroga-zione del consigliere Andrea Smacchi (PD) relati-va alla “cosidetta sanatoria degli immobili fanta-sma” e quindi la verifica di “percorribilità di una proposta recante la previsione della regolarizza-zione dei volumi edificabili se connessi alle sole esigenze agricole”. L’esponente del Partito De-mocratico ha evidenziato come in Italia siano 2milioni gli ‘immobili fantasma’ e che in Umbria,
“a maggio 2010 si contavano 51 mila immobili non dichiarati”.
L’assessore, nella sua risposta, ha sottolineato che l’agenzia del territorio ha rilevato tutti i pro-blemi di abusivismo.
Del resto – ha aggiunto – la materia dei condoni è concorrente con lo Stato. Posso comunque ga-rantire – ha concluso Rometti – l’impegno ad ap-profondire la situazione di quei volumi edificabili connessi alle esigenze agricole”. Smacchi, su questo impegno dell’assessore di individuare “so-luzioni per rispondere ai cittadini”, si è dichiarato
“soddisfatto” della risposta.
URBANISTICA: “ANALISI SULLA SITUAZIO-NE DEI VOLUMI CONSITUAZIO-NESSI ALLE SOLE ESI-GENZE AGRICOLE” – SMACCHI (PD) PLAUDE ALL’IMPEGNO DELL’ASSESSORE ROMETTI
Il consigliere del Partito Democratico, Andrea Smacchi, esprime, in una nota, la sua soddisfa-zione per le rassicurazioni avute, stamani in Au-la, dall’assessore regionale all’Urbanistica, Silva-no Rometti circa l’impegSilva-no dell’Esecutivo ad ana-lizzare, all’interno di una più ampia revisione normativa in materia, la situazione dei volumi e-dificabili definiti, purché connessi alle sole esi-genze delle attività agricole. L’argomento è rela-tivo “alla sanatoria degli ‘immobili fantasma’, contenuta nella serie di misure previste nella manovra governativa mirate ad una regolarizza-zione delle variazioni catastali”. L’obiettivo è quello di offrire “un’adeguata soluzione al pro-blema dell’uso di un volume definito che risulti prettamente connesso alle sole esigenze reali dimostrate e comunque riconducibile a criteri di ruralità”.
Perugia, 12 ottobre 2010 – “La proroga governa-tiva per gli accatastamenti, solo fiscale, non dà soluzioni per un reale riconoscimento catastale dei fabbricati. Gli intendimenti della Giunta re-gionale ad impegnarsi ad analizzare, all’interno di una più ampia revisione normativa in materia, la situazione dei volumi edificabili definiti, purché connessi alle sole esigenze delle attività agricole, soddisferebbe pienamente le contraddizioni poste in essere dalla norma del Governo nazionale”.
Così Andrea Smacchi (PD) in merito alla sua in-terrogazione, alla quale ha risposto in Aula, sta-mani, l’assessore regionale all’Urbanistica, Silva-no Rometti, relativa alla sanatoria degli ‘immobili fantasma’, contenuta nella serie di misure previ-ste nella manovra governativa mirate ad una re-golarizzazione delle variazioni catastali. Smacchi ricorda che “si rischia di pagare per ottenere la sanatoria fiscale e poi trovarsi a dover comunque abbattere il fabbricato perché non ha preventi-vamente ottenuto una piena legittimazione edili-zia ed urbanistica. Se la finanedili-ziaria del Governo non dà soluzioni a questa contraddizione, - so-stiene - in Umbria saranno in 50mila a trovarsi in un paradossale ‘tilt’ burocratico ed amministrati-vo”. “Bene farebbe la Giunta – spiega - ad intra-prendere un percorso che permetta la legittima-zione di un volume comunque riconducibile a cri-teri di ruralità, così da accompagnare all’emersione degli abusi una regolarizzazione di modesta entità”. L’esponente del Partito Demo-cratico fa sapere che “anche la Toscana, Regio-ne che da decenni ha fatto della difesa e promo-zione turistica del suo territorio un cavallo di bat-taglia, ha previsto con la Legge regionale n.
1/2005 ed il relativo regolamento di attuazione la realizzazione di manufatti precari la cui volu-metria massima ammissibile è di 40 mq e l'altez-za massima è 2,5 m. L'Amministrazione comuna-le – continua - potrà predisporre uno specifico regolamento che specifichi e disciplini ulterior-mente le caratteristiche tipologiche e dimensio-nali dei manufatti. Anche altre Regioni italiane, come il Lazio ed il Trentino Alto Adige, si sono mosse sulla stessa linea normativa e, in questo momento di difficile crisi economica mi sono
sen-URBANISTICA/EDILIZIA
tito in dovere di lanciare l’allarme su un possibile fallimento generalizzato della cosiddetta sanato-ria degli immobili fantasma”. Per Smacchi si trat-ta di “una situazione che mette il proprietrat-tario nella condizione di spendere per accatastare, as-soggettandosi all’imposizione fiscale, per poi suc-cessivamente trovarsi a dover assolvere ad un eventuale ordine di demolizione”. Smacchi com-menta quindi come “i provvedimenti del Gover-no, limitandosi a procrastinare i tempi di accata-stamento, non risolvono di fatto il problema dell’abusivismo e pongono anzi i proprietari di fronte ad una delicata situazione di riconosci-mento dei fabbricati irregolari che rimangono comunque illegittimi per gli strumenti urbanistici dei Comuni. Smacchi esprime quindi la sua sod-disfazione per quanto assicurato in Aula dall’assessore Rometti “perché si rende disponi-bile – commenta - a studiare un provvedimento in grado di offrire un’adeguata soluzione al pro-blema dell’uso di un volume definito che risulti prettamente connesso alle sole esigenze reali dimostrate e comunque riconducibile a criteri di ruralità all’interno di attività prettamente agricole o agrituristiche. Si tratta – conclude Smacchi – di una via d’uscita utile sia al fisco che ai gestori di attività rurali, che verrebbe incontro ad un’esigenza di tantissimi cittadini ed allo stesso tempo capace di sostenere le imprese agricole, in un momento particolarmente difficile per l’intero comparto”.
URBANISTICA: “MODIFICARE IL PIANO CA-SA PER RIQUALIFICARE L’EDILIZIA UMBRA ATTRAVERSO INTERVENTI SUGLI EDIFICI DEGRADATI” – CHIACCHIERONI (PD) PRE-SENTA SUA PROPOSTA DI LEGGE
Il consigliere regionale del Partito democratico, Gianfranco Chiacchieroni ha presentato oggi a Palazzo Cesaroni la sua proposta di legge che lancia il progetto “Dream City”, mirato a “varare un programma di rottamazione e ricostruzione nell’edilizia, che faccia da stimolo alla ripresa di un settore in sofferenza e che dia modo di riqua-lificare, valorizzare e mettere in sicurezza alcuni quartieri, soprattutto periferici, delle città”. Una iniziativa legislativa che ha lo scopo di apportare modifiche e integrazioni al così detto ‘Piano casa’
le cui norme sono contenute nella legge regiona-le n.13/2009. Le finalità riguardano, tra l’altro:
l’ulteriore incremento delle politiche di rinnovo urbano rispetto a quelle relative al consumo del suolo non urbanizzato; la riqualificazione e il re-cupero degli ambiti urbani degradati;
l’adeguamento degli immobili già edificati alla normativa antisismica”.
Perugia, 14 ottobre 2010 - “Sviluppare una grande discussione sul rinnovo urbanistico delle nostre città e ridare impulso al settore delle co-struzioni. I tempi di approvazione di questa pro-posta di legge dipenderanno dal coinvolgimento e dalla partecipazione della Giunta regionale.
Questo atto arriverà comunque in Commissione, per la discussione, sin dai primi giorni di novem-bre”. Così Gianfranco Chiacchieroni al termine della conferenza stampa in cui, stamani a Palaz-zo Cesaroni, ha presentato (unico firmatario) una proposta di legge concernente “Misure per im-plementare la riqualificazione dell’ambiente co-struito. Modifiche e integrazioni del Titolo II della legge regionale n.13/2009 (norme per il governo del territorio e la pianificazione e per il rilancio dell’economia attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente).
In sintesi si tratta dell’apporto di alcune modifi-che al così detto ‘Piano Casa’ modifi-che prevedono la possibilità di attivare un circolo virtuoso di pro-gettazione e realizzazione di interventi che mira-no alla riqualificazione architettonica, strutturale e ambientale degli edifici esistenti, oltre all’obiettivo di incidere su più ampia scala, con-sentendo la possibilità di riqualificazione di intere aree. Tutto ciò, nell’ottica del miglioramento del-la prestazione energetica degli edifici e, più in generale, della riqualificazione urbanistica. Sono previste per questo importanti misure incenti-vanti, in termini di premialità edilizia che posso-no diventare ancora più cospicue se, nell’ambito degli interventi, vengono realizzati spazi adibiti a nidi d’infanzia.
Gli interventi previsti nella legge hanno come fi-nalità: l’ulteriore incremento delle politiche di rinnovo urbano rispetto a quelle relative al con-sumo del suolo non urbanizzato; la riqualificazio-ne e il recupero degli ambiti urbani degradati;
l’adeguamento degli immobili già edificati alla normativa antisismica; la cura della qualità am-bientale, per una migliore qualità della vita e del benessere psico-fisico delle persone all’interno delle zone urbane e non urbane; la riqualificazio-ne delle zoriqualificazio-ne produttive ed in particolare di quel-le dismesse; il risparmio delquel-le risorse naturali non rinnovabili, mediante l’incremento della pro-duzione di energia da fonti rinnovabili.
Nella proposta legislativa di Chiacchieroni, un ruolo centrale spetta alle amministrazioni comu-nali che dovranno individuare le aree e gli edifici con le caratteristiche necessarie rientranti nella legge. L’iniziativa di Chiacchieroni è contenuta nel 'Progetto Dream City' redatto dagli architetti Camillo Bacchi e Mattia Marchesi che, in confe-renza stampa, ne hanno illustrato le linee guida e soprattutto hanno voluto dimostrare, attraver-so numerose diapositive, come sia possibile ridi-segnare i quartieri, creare continuità architetto-nica con il nucleo storico e soprattutto demolire e ricostruire le abitazioni, seguendo gli ultimi ritro-vati in fatto di efficienza energetica e di resisten-za sismica a “costo zero” per i proprietari. In conclusone ha preso la parola anche l’architetto Paolo Luccioni, che ha contribuito alla redazione della proposta di legge, per sottolineare come tutto ciò rappresenti “una impostazione culturale, più che tecnica. Si tratta della salvaguardia del territorio, del rapporto fra la città murata e la sua espansione. Dell’equilibrio – ha concluso - tra la natura e l’azione dell’uomo”.
URBANISTICA/EDILIZIA
EDILIZIA: “IL PIANO CASA PRESENTATO DA CHIACCHIERONI E’ QUASI TOTALMENTE SOVRAPPONIBILE AL NOSTRO” – NEVI (PDL): “DISPONIBILI A DISCUTERE CON-GIUNTAMENTE LE DUE PROPOSTE DI LEG-GE”
Il capogruppo del Pdl Raffaele Nevi, primo firma-tario di una proposta di legge del suo partito sul-le modifiche da apportare al Piano casa, concor-da con il consigliere del Pd Chiacchieroni, il quale stamani ha presentato una sua proposta di legge in merito. “Siamo disponibili ad avviare la di-scussione sulle due proposte di legge in modo congiunto – dice Nevi – e siamo anche curiosi di capire se il centrosinistra, come ha fatto Chiac-chieroni, avrà il coraggio di riconoscere il falli-mento della legge regionale varata dalla Loren-zetti che, a causa dei pesanti vincoli stabiliti, non ha prodotto risultati.
Perugia, 14 ottobre 2010 – “Ho letto con grande interesse la proposta di legge presentata dal consigliere Chiaccheroni, che riscrive totalmente il cosiddetto ‘Piano casa Lorenzetti’ e l'ho trovata quasi totalmente sovrapponibile a quella presen-tata la settimana scorsa dai consiglieri del PdL di cui il sottoscritto è primo firmatario”. La dichia-razione è del capogruppo del Pdl Raffaele Nevi, il quale spiega che si trova d’accordo con Chiac-chieroni su due questioni fondamentali: quella di rivedere la legge regionale “13/2009” che, in vir-tù dei pesanti vincoli apposti dal centrosinistra, non ha prodotto risultati vanificando la brillante idea che Berlusconi aveva lanciato, e che oggi anche Chiaccheroni riprende, e cioè di dare un sostanzioso premio di cubatura a chi completa la sua casa (+25 per cento) o a chi fa una riqualifi-cazione urbanistica (+35 per cento) estendendo il tutto anche alle zone agricole, prima totalmen-te escluse; poi quella di aumentare la qualità e non solo la quantità del costruito, cercando di in-centivare i cittadini affinché migliorino le condi-zioni delle famiglie e del nostro territorio che è stato spesso devastato da una edilizia povera e non ecocompatibile, contestualmente a nuove occasioni di lavoro per le nostre piccole imprese”.
“Siamo fin da subito disponibili – aggiunge Nevi - ad avviare la discussione sui due disegni di legge in modo congiunto e siamo anche curiosi di capi-re se il centrosinistra, come ha fatto Chiacchero-ni, avrà il coraggio di riconoscere il fallimento di questo provvedimento della Giunta Lorenzetti di cui, come al solito, si erano magnificate le doti non più di un anno fa, specialmente da parte del-la sinistra radicale”.