L’ANALISI DEL VERDE URBANO PRIVATO E LA PROPOSTA PROGETTUALE
DATI ISTAT – CENSIMENTO DELLA POPOLAZIONE 2001 COMUNE DI PATERNO’
10.11 Indagini sul clima e l’ambiente in Europa, a confronto
Relativamente ad alcuni temi, laddove si è reso possibile, il risultati del questionario sono stati messi a confronto con ricerche che hanno condotto indagini similari. In particolare considerazione sono stati tenuti i risultati delle ricerche condotte da Eurobarometer (2007, 2008), su incarico della Commissione Europea, Unità di Ricerche sull‟Opinione Pubblica, per indagare sui temi dell‟ambiente e dei cambiamenti climatici (Figg. 10.17, 10.18, 10.19). Le indagini rivelano che gli europei sono in maniera sempre più crescente, preoccupati per lo stato di salute dell‟ambiente, ma ancora riluttanti ad intraprendere azioni individuali per la sua tutela e protezione. Il confronto ha messo in evidenza che il grado di allerta e la sensibilità popolare sui temi che riguardano l‟ambiente sono molto alti e cambiano solo lievemente a qualsiasi latitudine.
Altro interessante sondaggio è quello condotto dal Local Government Association (LGA 2008) che indaga sul ruolo delle Amministrazioni Locali in tema di cambiamento climatico. Oltre il 70% del campione è d‟accordo che le Amministrazioni Locali abbiano un ruolo chiave nell‟affrontare i cambiamenti climatici e sostiene che questo tema dovrebbe essere uno dei cinque punti nelle priorità di una Amministrazione. Circa il 60% è convinto che può essere fatto di più nell‟affrontare i cambiamenti climatici con le risorse disponibili e imponendo ai residenti di agire nei confronti del clima, introducendo incentivi finanziari e penalità per incoraggiare le persone a ridurre le emissioni di CO2. Un dato interessante è quello espresso dal 62% del campione il quale si dichiara più propenso a votare per un candidato impegnato a favore della lotta ai cambiamenti climatici nelle elezioni locali.
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Fig. 190.18 - L’attitudine dei cittadini europei verso l’ambiente (Eurobarometer, 2007).
145 10.12 Istanze e proposte dei cittadini
Il questionario ha raccolto le istanze e le proposte dei cittadini sintetizzate nella Tabella 10.2. Tali indicazioni, potrebbero rivelarsi estremamente utili, per comprendere quali sono i bisogni della comunità sui temi indagati e per indirizzare scelte progettuali, della Pubblica Amministrazione.
In totale sono stati raccolti e analizzati 244 suggerimenti e raggruppati successivamente per ambiti omogenei in 9 categorie principali, sulla base del tema indicato (Fig. 10.20).
Informare – Comunicare – Coinvolgere – Educare – 60 Incrementare – Curare aree verdi 60
Ridurre – Eliminare 49 Agire 21
Lotta all‟inquinamento e Riduzione di CO2 15 Rifiuti 14
Protesta 11
Fonti energetiche alternative e Risparmio Energetico 8 Tutela Territorio 6
Controlli- Sicurezza - Sorveglianza 6
Fig. 210.20- Categorie di suggerimenti all’Amministrazione.
I due ambiti con il numero maggiore di indicazioni, sono stati oggetto di ulteriore approfondimento e guida nell‟individuazione di strategie per la proposta progettuale. I termini: informare, comunicare, coinvolgere, educare e sensibilizzare sono tra i più ricorrenti, seguiti da: incrementare curare e piantare alberi.
Ciò che emerge dall‟indagine è la netta percezione e coscienza dei rischi legati ai cambiamenti climatici, oltre ad una diffusa sensibilità verso i temi ambientali e un‟insoddisfazione generalizzata sulle condizioni del proprio ambiente urbano. E‟ stata anche riscontrata una positiva attitudine della comunità, verso l‟adozione di strategie di pedonalizzazione selettive. In ragione di ciò e della volontà
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manifestata, a contribuire in qualche modo a risolvere i problemi ambientali, che affliggono Paternò, come innumerevoli altri centri urbani, con caratteristiche similari, è fondato ritenere che la città possa essere pronta, ad accogliere misure ecologiche sperimentali, finalizzate a contrastare i cambiamenti climatici in atto ed in particolare misure di adattamento, individuabili nel reinserimento del verde in città, nelle sue forme più creative, o nel recupero e riscoperta di tipologie verdi tradizionali4 che in passato hanno garantito situazioni di confort ambientale e
climatico, nella città mediterranea (Fig. 10.21)
Fig. 220.21- Pareti verdi e pergolati a Paternò e San Vito Lo Capo.
4In particolare, la pergola, tra le varie tipologie di arredi verdi delle pertinenze dell‟abitazione, costituisce una modalità di
sistemazione degli spazi aperti (patio, cortile) tra le più diffuse nella città mediterranea. Un‟esperienza interessante di promozione di questa tradizione è stata condotta in Sicilia dal comune di San Vito Lo Capo che ha finanziato ed attuato un progetto di piantumazione sulle sedi stradali di specie rampicanti tradizionali con la collaborazione degli abitanti che si occupano della cura delle piante. Il recupero di questa tradizione locale va incentivato anche attraverso semplici dispositivi normativi, da inserire nello strumento urbanistico.
147 10.13 Analisi dell’attività edilizia
Un ulteriore fase dell‟ indagine, orientata a sondare le reali possibilità di applicazione di “Indici di Qualità Ambientale”, allo scopo di incrementare il patrimonio verde in città è stata condotta presso l‟Ufficio Urbanistica del Comune, che ha fornito i dati relativi al numero e tipologia di concessioni ed autorizzazioni, rilasciate nel triennio 2008/2010 (Tabb. 10.3, 10.4).
Al fine di poter verificare l‟applicabilità di tali misure, alla realtà di una città compatta, di medie dimensioni e valutare, inoltre, l‟opportunità di elaborare un nuovo Indice, rispondente alle necessità della città, sono stati analizzati i dati dell‟attività edilizia ed urbanistica distinguendoli per tipologie di intervento e ubicazione (Fig. 10.22). Nel triennio in esame, risultano rilasciate un totale di 456 concessioni all‟interno del perimetro urbano (P.U.) e 82 fuori dal suo perimetro (Fig. 10.23). Le autorizzazioni, invece, sommano ad un totale di 212 all‟interno del perimetro urbano e 35 al suo esterno.
Fig. 230.22- Tavola ricognitiva delle concessioni rilasciate nel triennio 2008/2009,
all’interno del perimetro urbano.
Tab. 240.3 – Incidenza delle concessioni dentro e fuori il perimetro urbano
anno Concessioni dentro il P.U. Concessioni fuori dal P.U.
2008 192 40
2009 140 23
2010 124 19
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Fig. 250.23 – Incidenza delle concessioni dentro e fuori il perimetro urbano.
anno Autorizzazioni dentro il P.U. Autorizzazioni fuori dal P.U.
2008 93 11
2009 57 7
2010 62 17
Totale 212 35
Tab. 260.4 – Incidenza delle autorizzazioni dentro e fuori il perimetro urbano.
Tenendo conto della vasta gamma di tipologie verdi disponibili, idonee a soddisfare requisiti di qualità ambientale e a contribuire a creare una Infrastruttura Verde Urbana, unitamente alle aree verdi già esistenti, è possibile ipotizzare che se anche soltanto nel 50% delle concessioni rilasciate (228), si fossero riscontrate le condizioni ottimali per la realizzazione di due tipologie di verde, facilmente inseribili in lotti edificati, privi di spazi liberi; tetti e pareti verdi, la dotazione arborea del Comune, avrebbe avuto, soltanto nel triennio considerato, un notevole incremento, con grandi benefici per la qualità dell‟aria, il clima ed il benessere della popolazione.
È stata, infine, condotta una prima stima sommaria (Tab. 10.5) dei risultati ottenibili sulla base dell‟attività edilizia attuale, nel caso in cui venissero introdotte nel piano urbanistico, interventi a favore della creazione dell‟Infrastruttura Verde Urbana. Ipotizzando di intervenire su 228 edifici, con una superficie media di 80 mq, un‟ altezza ed un fronte di 10 m, assumendo di poter realizzare sulla metà degli stessi, un tetto verde e sull‟altra metà, una parete verde (nel caso delle pareti verdi, la superficie totale ottenuta è stata dimezzata, tenendo conto delle aperture sul prospetto) sarebbe possibile ottenere i seguenti risultati:
Tab. 270.5 –Ipotesi di applicazione “tipologie verdi”.
0 50 100 150 200 250
anno 2008 anno 2009 anno 2010
Dentro P.U. Fuori P.U.
Tipologie
verdi Edifici/mq Totale mq di verde
Tetti verdi 114 x 80 9.120
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Pertanto, nel triennio in esame ed alle condizioni descritte, l‟incremento della vegetazione all‟interno del perimetro urbano, sarebbe stata di 14.820 mq, seppure con tipologie di verde non confrontabili con quelle tradizionali. Nel caso delle autorizzazioni, non analizzate al fine dell‟incremento di verde in città, l‟Amministrazione potrebbe procedere a richiede azioni “verdi”, che comportino un minore onere per il cittadino, ma che possano, in maniera anche minima, rispetto alle concessioni, arricchire il patrimonio ecologico della città, senza gravare sulle casse delle Amministrazioni Pubbliche, le quali sarebbero esonerate da spese di impianto, oltre che di gestione e manutenzione del verde, ottenuto attraverso l‟uso a regime di “Indici di qualità ambientale”.
Il passo successivo potrebbe essere quello della messa a regime di questa modalità attraverso l‟introduzione di un “Indice di qualità ambientale” disegnato per la realtà locale ed inserito nello strumento urbanistico. Naturalmente l‟”Indice
di Qualità Ambientale”, non può da solo assolvere al compito di ” rinverdire la
città”, soprattutto in un momento in cui il perdurare della crisi economica sta rallentando l‟attività edilizia, come si evince dai dati, forniti dall‟Ufficio Urbanistica. Nel triennio, si è infatti riscontrato un decremento dell‟attività edilizia pari al 35%, per le concessioni rilasciate all‟interno del perimetro urbano e oltre il 50% per quelle fuori dal perimetro. Una tale strategia, deve necessariamente, essere associata ad ulteriori azioni e meccanismi codificati, condivisi dai progettisti e dagli uffici tecnici comunali, che non lascino spazio ad interpretazioni ed approssimazioni.
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