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Il nostro lavoro ha avuto fra gli obiettivi principali quello di fornire indicazioni per prevenire l'evoluzione di qualunque alterazione morfologica che veniva riscontrata, oltre a riportarlo a livello di indagine statistica e comunicarlo ai docenti.

Già in caso di atteggiamento viziato è opportuno fornire degli accorgimenti o delle correzioni da effettuare in modo da non farle evolvere in un paramorfismo. Nella valutazione, svolta nella scuola primaria, è emerso che ci sono vari casi di squilibrio posturale e anche diversi paramorfismi e dismorfismi.

Ne consegue che sarebbe opportuno, già in queste età evolutive, svolgere esercizi di rieducazione posturale o trattamenti più mirati negli alunni che presentano alterazioni morfologiche.

Quindi abbiamo riferito alle famiglie, di ogni singolo alunno, di rivolgersi a personale altamente qualificato per poter avere uno screening, ancora più dettagliato, sulla postura e le alterazioni dei propri figli.

Il consiglio che diamo è quello di effettuare le seguenti tecniche ed i seguenti esercizi di correzione, ovviamente diversi, in base ad ogni parametro alterato pervenuto nell'analisi.

Tutte queste tecniche necessitano di essere affiancate da un approccio multidisciplinare, ovvero il ruolo del laureato magistrale in scienze motorie si inerisce in un contesto ben più ampio dove sono presenti ortopedici, nutrizionisti, psicologi, medico di base, ecc.. che collaborando insieme favoriscano il benessere.

Piede piatto

Obiettivo principale è quello di correggere l'eccesiva eversione del piede e svolgere esercizi che favoriscano la muscolatura dell'arco plantare.

Gli esercizi migliori e più semplici sono le camminate, a piedi nudi, su superfici o terreni irregolari.

Da abbinare anche esercizi di ginnastica correttiva: - studio della camminata sulle punte;

98 - posizione diamante;

- studio sollevamento sugli avampiedi; - studio salti sulla funicella;

Iperlordosi

Nella grande maggioranza dei casi è dovuta a un ipotono degli addominali, dei glutei, dei flessori della coscia e ad un ipertono dell’ileo-psoas, del retto femorale, del tensore della fascia lata e degli erettori spinali.

Quindi sarà fondamentale svolgere esercizi di recupero per il primo gruppo dei muscoli citati.

Essendo bambini in via di sviluppo, soprattutto di sesso femminile, ginnaste in particolar modo, si consigliano esercizi a bassissimo impatto sulla muscolatura e quindi effettuati senza alcun sovraccarico.

Risultano fondamentali esercizi di auto-allungamento dei gruppi muscolari retratti, in piedi ed in posizione seduta ed esercizi di mobilità, in particolar modo del bacino.

Ipercifosi

Il trattamento di ginnastica correttiva sarà rivolto a rafforzare gradualmente i muscoli erettori del rachide, i muscoli trasversi del dorso e ad allungare i muscoli pettorali.

Perciò consigliamo i seguenti esercizi:

- posizione di partenza in quadrupedia, braccia sul prolungamento craniale del corpo. Inspirazione, flettere le braccia a candeliere, quindi sollevare ed iper-estendere il busto. Mantenere la posizione per alcuni secondi e poi tornare nella posizione di partenza espirando;

- esercizi di postura e di mobilità per l’articolazione scapolo-omerale; - cigno

99 Per queste due alterazioni morfologiche a carico della colonna vertebrale, iperlordosi e ipercifosi, sono consigliati assieme ai rispettivi esercizi specifici anche tecniche di rieducazione posturale globale, in particolar modo le “squadre Mezieres”.

Lo scopo principale è quello di riarmonizzare i gruppi muscolari, allentandone le tensioni dove presenti e favorendo il ritorno della corretta elasticità di partenza che si era persa a causa dell’alterazione morfologica.

Le diverse posture che vengono proposte al paziente vengono indicate a seconda delle deformazioni del soggetto e delle modalità di compensazione che egli stesso utilizza per proteggerle. Non esistono quindi delle posizioni standard. Non esiste nessuna ricetta, solo alcuni principi di base. In effetti ogni patologia ha una modalità di espressione simile: i sintomi della sciatalgia, ad esempio, sono riconoscibili come il dolore forte al gluteo, nella parte posteriore della coscia, laterale della gamba ecc.. L'accorciamento che provoca il dolore, però, si manifesta spesso in maniera diversa, perciò, due persone, con lo stesso dolore, ma con deviazioni dalla “forma” normale differenti, avranno bisogno di due sedute diverse.

In ogni seduta il terapeuta deve inventare, creare su misura una sequenza organizzata di esercizi posturali in funzione della situazione che si presenta.

100 Un’altra tecnica di rieducazione posturale utilizzata è il metodo Souchard.

Anche questo esercizio consiste in una riprogrammazione delle catene muscolari, fondamentale per il trattamento di alterazioni morfologiche a carico del rachide.

(tratto da: www.fisioclinic.eu)

Atteggiamento scoliotico

La ginnastica correttiva è basata su diversi esercizi svolti in diverse posizioni: in quadrupedia, in decubito supino o in posizione eretta.

I muscoli della parte concava, del tratto del rachide interessato, sono retratti e mantengono le vertebre inclinate dalla parte della curva scoliotica, quindi bisogna eseguire esercizi mirati di allungamento.

I muscoli che sono in allungamento dalla convessità della curva devono lavorare in posizione accorciata, viceversa si dovrà potenziare, in una posizione di stiramento, quelli che si trovano nella convessità della curva.

Di fondamentale importanza risultano le posture e gli esercizi di allungamento del rachide.

Ci sono due grandi categorie di esercizi:

- quelli simmetrici: eseguiti da entrambi i lati del rachide;

- quelli asimmetrici: si effettuano da un solo lato del tronco e del rachide in modo da coinvolgere solo quella parte. I pazienti che presentano un importante curvatura dovranno svolgere questa tipologia di esercizi.

101 Il paziente scoliotico deve rendersi conto, sempre di più, dell'inclinazione della sua colonna vertebrale, per riuscire a correggerla nel miglior modo possibile. Vengono spesso utilizzati strumenti come lo specchio ortopedico, le fotografie e il muro.

Oltre a tutto ciò, assume un ruolo cruciale la corretta postura che si assume quotidianamente, evitando quindi posizioni che favoriscano retrazioni dei gruppi muscolari che già hanno un deficit.

Infine è importante la presa di coscienza e risultano fondamentali gli esercizi di auto-allungamento, le sospensioni alla spalliera con l’utilizzo di tecniche tratte dal metodo Klapp.

Ginocchio valgo

Nella grande maggioranza dei casi il deficit è a livello della muscolatura mediale, dei muscoli adduttori e anche dei muscoli della coscia.

Possono essere utili esercizi per il recupero del tono muscolare di questi gruppi, da svolgere a carico naturale o con delle bande elastiche con resistenza minima. Inserire la caviglia dentro la banda e poi muovere la gamba, estesa, in direzione latero-mediale. Per i più piccoli da svolgerlo con la stessa metodologia ma senza banda elastica.

Utile utilizzare anche una palla morbida da collocare in mezzo alle cosce, vicino alle ginocchia e da posizione seduta avvicinarle stringendo la palla.

Ginocchio varo

Al contrario occorrerà potenziare i muscoli abduttori dell'anca. Quindi in questo caso, stessa tipologia di esercizio, con banda elastica, inserire una caviglia all'interno e però effettuare un movimento in direzione medio-laterale con la gamba estesa.

Altro esercizio, sdraiati su un fianco, effettuare abduzioni dell'arto che risulta libero, poi sull'altro fianco effettuare la stessa dinamica di esercizio.

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Sovrappeso

Pur non essendo un'alterazione morfologica ma bensì una patologia, il sovrappeso, come visto in precedenza, è dovuto all'innesco di diversi fattori che agiscono fra di loro, contribuendo ad un aumento del peso corporeo; ragione per cui soprattutto in questi casi, si necessita di una maggiore collaborazione fra tutte le figure professionali e competenti per questa patologia (psicologo, medico, laureato in scienze motorie e non da meno il supporto delle famiglia).

Infatti, le cause principali sono le seguenti: - dislipidemie;

- fattori psicologici; - disordini alimentari; - ridotta attività sportiva; - fattori genetici;

- malattie.

I bambini necessitano di un piano di lavoro individualizzato che si abbini a un corretto stile di vita, una corretta alimentazione e una corretta attività sportiva. Il sovrappeso, se non preso in considerazione, può evolvere in obesità che a sua volta aumenta tutti i fattori di rischio ed oltre a accentuare le problematiche già presenti, può favorire lo sviluppo di malattie o patologie ben più pericolose. Pertanto, in ambito motorio, consigliamo di far intraprendere ai bambini qualsiasi tipo di attività fisica a carattere prevalentemente aerobico.

In questi è sia importante un piano di lavoro con esercizi mirati ed individualizzati, ma è altrettanto necessario un approccio al soggetto, soprattutto a livello psicologico riguardante in particolar modo la motivazione e la continuità.

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