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Indice di rischiosità delle 11 Banche di Credito Cooperativo selezionate per la Federazione Emilia Romagna

2,74% 4,14% 3,59% 0,06% 13,20% 1,16% 3,06% 1,11% 2,50% 1,12% 8,57% 0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00% 14,00% 16,00% 18,00% 20,00%

Indice di rischiosità - BCC della Federazione Emilia Romagna

Il Grafico 3 espone il livello di rischio di tasso di interesse per le BCC della Federazione Emilia Romagna. Anche in questo caso per tutte le banche del campione l’esposizione al rischio di tasso di interesse è ben sotto la soglia di attenzione stabilità del 20%. Così come per le BCC della Federazione Toscana, anche nelle BCC dell’Emilia Romagna, l’esposizione al rischio di tasso è nella maggior parte dei casi riscontrata a fronte di un più veloce riprezzamento delle passività rispetto alle attività. In media, le BCC prese in considerazione della Federazione Emilia Romagna, presentano un rischio di tasso pari al 3,75%, valore bene sotto la soglia di attenzione ed inferiore rispetto alla media registrata per le 13 BCC della Toscana.

Nel complesso le 24 BCC del campione presentano in media un esposizione al rischio di tasso di interesse pari al 5,005%, un valore al sotto della soglia di vigilanza, frutto delle diverse esposizioni delle banche elaborate.

4.3.2 Analisi del rischio di tasso di interesse ed il processo di raccolta e del credito

Tralasciando la suddivisione in funzione dell’appartenenza regionale alle due Federazioni di riferimento, come precisato, al fine di completare l’analisi circa la distribuzione degli indici di rischiosità a fronte del rischio di tasso, si è proceduto ad una ripartizione delle banche del campione in tre gruppi dimensionali. La ragione di tale iniziativa è da ricondursi alla difficoltà di confrontare misure (quali quelle concernenti gli indici di rischiosità del rischio di tasso d’interesse) con ordini di grandezza fortemente diversi in quanto tale dislivello può causare una mancanza di obiettività nella lettura dei risultati.

Inoltre la dimensione degli impieghi (unitamente a quella della raccolta) è un fattore che influenza il livello del rischio di tasso d’interesse del Banking Book delle banche.

Esemplificando il procedimento di classificazione, è stato preso in considerazione il livello degli impieghi come “misura” della dimensione di una banca e sono stati così individuati tre cluster: 1. Gruppo A è costituito dalle banche i cui impieghi non superano la soglia dei 300 milioni di euro €;

2. Gruppo B è costituito dalle banche i cui impieghi non superano la soglia dei 700 milioni di euro €;

3. Gruppo C è costituito dalle banche i cui impieghi risultano maggiori/uguali a 700 milioni di €.

Tabella 4: Suddivisione in tre gruppi in base alla dimensione degli impieghi Gruppo A (impieghi < 300 mln €) Gruppo B (300 mln €< impieghi <700 mln €) Gruppo C (Impieghi > 700 mln €)

Bcc Elba Bcc Maremma Bcc Romagna Est

Bcc Apuana Bcc Romagna Occidentale Bcc Forlì BCC Altro Reno Bcc Centro Emilia Bcc Malatestiana

Bcc Masiano Bcc Castenaso Bcc Ravennate e Imolese

Bcc Cascina Bcc Gatteo

Bcc Bancasciano Bcc Signa

Bcc Pescia Bcc Valdichiana Bcc Pontassieve Bcc Cavola e Sassuolo Bcc Area Pratese Bcc Pistoia

Bcc Rimini Bcc Valdinievole

Nella successiva Tabella 5 si propone il rapporto impieghi alla clientela su Total Asset. Tale indice strutturale mira a fornire una misura del peso degli impieghi erogati sul totale attivivo dello stato patrimoniale. Tale rapporto dipenderà dalla quantità di crediti erogati dalla singola banca, pertanto sarà diverso a seconda del periodo economico e delle politiche d’impiego sotenute. In base ai risultati ottenuti per tale rapporto è stata effettuata una nuova suddivisione, diversa dalla precedente, che ci permette di ottenere un ulteriore termine di analisi in cui suddividere il lavoro. La scelta di effettuare questa suddivisione è dettata dal fatto che il valore Total Asset rappresenta anch’esso, così come gli impieghi alla clientela, un indicatore della dimensione dell’intermediario, infatti, come già specificato, tale dato congiuntamente alla scelta dell’utilizzo di medelli interni, viene utilizzato ai fini dell’applicazione delle metodologie di misurazione dei rischi, per la classificazione delle banche in tre classi, secondo quanto previsto dal principio di proporzionalità.

Al fine di ottenere tre gruppi di banche si è proceduto a suddividerle come segue, denominando le classi con A,B e C a seconda della misura del rapporto:

 Banche di classe A: con un valore del rapporto impieghi/total asset < al 60%;  Banche di classe B: il rapporto è compreso tra la percentuale del 60% ed il 70%;  Banche di classe C: impieghi/total asset > 70%.

Come si può notare la suddivisione delle classi non è coincidente con quella ottenuta nella tabella 4. Per 16 banche del campione l’indice è compreso tra il 60% ed il 70%, solo 3 BCC mostrano un indice inferiore al 60%, a fronte di una quota degli impieghi alla clientela che è di molto inferiore rispetto al total asset, infine, 4 BCC hanno un rapporto superiore al 70%, sintomo che gli impieghi

rappresentano una buona quota dell’importo del totale attivo. Da precisare che nel corso del 2012 la quota degli impieghi erogati dagli intermediari si è attesta in dinimuzione, come confermato anche nelle successive analisi, tale dinamica pertanto, potrebbe aver influito negativamente sui risultati ovvero aver innalzato il valore del rapporto. Un ultima osservazione riguarda il collegamento con la suddivisione precedentemente ottenuta (Tabella 4). Infatti, le banche con un maggior livello degli impieghi nella suddivisione in esame, presentano un basso indice impieghi /total asset, al contrario le banche che nell’ambito della misurazione degli impieghi presentano una grandezza medio- piccola, nel caso della suddivisione in base al rapporto impieghi/totale attivo, mostrano valori compresi tra il 60% ed il limite massimo da noi assunto 80%.

Tabella 5: Rapporto impieghi alla clientela/Total Asset

Rapporto impieghi alla clientela/Total Asset

Gruppo A Gruppo B Gruppo C

Bcc Malatestiana 56,47% Bcc Gatteo 63,00% Bcc Pontassieve 71,14% Bcc Romagna Est 58,27% Bcc Centro Emilia 63,03% Bcc Romagna Occidentale 71,73% Bcc Masiano 59,97% BCC Altro Reno 63,15% Bcc Castenaso 73,93% Bcc Pescia 64,08% Bcc Pistoia 76,27% Bcc Bancasciano 64,28% Bcc Cascina 79,90% Bcc Valdichiana 65,09% Bcc Rimini 65,52% Bcc Cavola e Sassuolo 66,41% Bcc Apuana 67,74% Bcc Elba 68,22% Bcc Valdinievole 68,59% Bcc Signa 69,04% Bcc Maremma 69,31% Bcc Ravennate e Imolese 69,42% Bcc Forlì 69,52% Bcc Area Pratese 69,67%

Inoltre, si espone nel grafico 4 una visione di insieme del campione in funzione degli impieghi. Nel corso dell’analisi affrontata verrà utilizzata una suddivisione nei tre gruppi di banche laddove si renderà necessaria, in alternativa ci si avvale della distribuzione in ordine degli impieghi come segue nel succesivo grafico.

Grafico 4: Suddivisione in base alla grandezza degli Impieghi