• Non ci sono risultati.

3. Home Festival e la città di Treviso

3.2. Sicurezza e viabilità

3.2.4. Influenze esterne

La storia dei festival e delle manifestazioni musicali è stata segnata da alcuni eventi tragici che hanno causato dei cambiamenti importanti nelle procedure di sicurezza adottate.

Durante il concerto dei Pearl Jam, dell’edizione 2000 del Roskilde Festival in Danimarca, un incidente provocò 9 morti e 26 feriti, di cui 3 gravi. Le nove vittime morirono schiacciate dalla folla contro il main stage. Dopo essere cadute a terra durante il concerto, le vittime non riuscirono a rialzarsi in tempo e vennero letteralmente calpestate dalla folla, morendo soffocate. Gli agenti della sicurezza si recarono sul posto non appena la musica cessò ma era già troppo tardi. La morte di queste nove persone fu un tragico incidente e l’anno successivo ci furono dei notevoli cambiamenti alle norme relative ai piani di sicurezza dei festival internazionali, al fine di evitare degli episodi simili. Dopo l’incidente del 2000, il festival di Roskilde investì su misure di sicurezza sempre più sviluppate, tanto da essersi affermato attualmente come uno dei festival più sicuri a livello internazionale.

Un altro avvenimento coinvolse uno dei più grandi festival del panorama internazionale: Glastonbury, in Inghilterra. Nel caso del festival inglese, gli organizzatori decisero di annullare l’edizione del 2001 del festival, a causa di un inaspettato afflusso di 150.000 visitatori senza biglietto che rischiava di creare disagi come l’edizione del 2000 del Roskilde.

Tra i peggiori eventi che segnarono i processi di gestione della sicurezza dei festival va citato anche il festival di Woodstock. Durante la manifestazione non si ebbero morti ma vi furono notevoli disagi dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza a causa dell’ affluenza consistente e inaspettata di migliaia di visitatori. Questa circostanza classificò l’evento come

69

l’esempio più rappresentativo di disorganizzazione e pericolo, causato dall’incombenza di una sproporzionata presenza di visitatori in una location non adatta.

Anche Home Festival fu coinvolto in uno scandalo, per via di un incidente non direttamente collegato alla manifestazione. Durante l’edizione del 2014 del festival avvenne un incidente che coinvolse due giovani che stavano risalendo il cavalcavia di San Giuseppe a piedi. Uno dei due ragazzi perse la vita ma le telecamere di videosorveglianza della zona scagionarono completamente il festival da ogni responsabilità. All’ora in cui si è verificato l’incidente, il cavalcavia era affollato di pedoni provenienti o diretti al festival. L’incidente fu causato da una vettura condotta da una persona che guidava in stato di ebbrezza che non è da considerare in relazione con la manifestazione in quanto proveniva da tutt’altra direzione.

Le misure impartite e adottate da Home a seguito di questo incidente furono comunque importanti. All’organizzazione venne richiesto, infatti, il presidio costante di ambo le rampe del cavalcavia e della rampa che sale dal centro della città verso via Cattaneo. Contestualmente fu aumentato il numero delle navette che partivano dal parcheggio del mercato ortofrutticolo per consentire agli utenti un trasporto più agile verso l’area del festival. L’incidente, anche se non direttamente collegato con Home, fu un pretesto per comprendere la necessità e l’importanza di presidiare anche le aree limitrofe al festival. Per questo motivo, venne definito un percorso pedonale alternativo in grado di assicurare il raggiungimento dell’area in piena sicurezza. Questo tragitto è stato individuato nella strada parallela al cavalcavia, che dispone di un sottopasso pedonale.

Con la nuova circolare Minniti, dello scorso 8 Giugno 2017, emanata a seguito degli eventi di Torino durante la partita di calcio della Juventus, è stato richiesto di aumentare ulteriormente il livello di sicurezza all’interno delle aree che ospitano eventi di grande portata. Home festival, per la sua location ampia e isolata, si presta bene all’applicazione delle ferree misure di sicurezza richieste dal governo. L’area del festival, infatti, è facilmente circoscrivibile e permette una corretta gestione dei corridoi di sicurezza all’interno dell’area e dei flussi pedonali interni.

Dal 2016 il festival ha introdotto misure di sicurezza cautelari antiterrorismo. Il primo accorgimento introdotto è stato il controllo dei tir diretti alla zona doganale adiacente. I tir in entrata sono stati sottoposti a check incrociato, durante le giornate del festival, da parte della guardia di finanza e della polizia di dogana tramite l’utilizzo dei registri doganali, dei documenti del mezzo e dei documenti del conducente. Qualora il mezzo risultasse

70

registrato correttamente per le operazioni doganali viene scortato all’interno dell’area fino al deposito doganale. Qualora, invece, non fosse presente nelle liste fornite, viene accompagnato in un’area di sosta alternativa, individuata nel parcheggio adiacente allo stadio di rugby di Monigo, fino al termine dello svolgimento della manifestazione.

A seguito degli avvenimenti terroristici verificatisi negli ultimi anni, nell’edizione del festival 2017, è stata richiesta l’installazione di blocchi di cemento lungo il percorso pedonale verso l’area. Questi, oltre a regolare la velocità dei mezzi autorizzati in entrata, hanno la funzione di prevenire eventuali attacchi terroristici, realizzati con le modalità riscontrate negli ultimi anni.

A seguito dell’attentato jihadista di Barcellona dello scorso Agosto 2017 è stata anche indetta una riunione urgente al fine di richiedere il raddoppio delle misure di sicurezza ai due principali eventi in programma nella regione Veneto nel mese di Agosto: Ama Festival di Asolo e Home festival.