• Non ci sono risultati.

Scheda di sintesi delle interazioni dell’ambito di progetto con le singole risorse individuate nella valutazione ambientale; interazioni che dovranno essere approfondite in sede

Nel documento COMUNE DI CAPANNOLI REGOLAMENTO URBANISTICO (pagine 166-170)

progettuale

Grado di interazione Molto elevato

Elevato Medio basso Molto basso

Nullo

Risorse energetiche x

Acque x

Rischio idraulico x

Rischio geomorfologico x x

Paesaggio collinare x

Paesaggio della piana x

Viabilità e traffico x

Sistema degli insediamenti x

Sistema della sosta x

f) Modalità di attuazione

Piano attuativo di intervento unitario. L’attuazione del piano può avvenire anche per comparti.

A M B I T I U N I T A R I D I R E C U P E R O U T O E Capannoli

Scheda Norma 1.8 AUR

Ambito unitario di recupero:

“Ex stabilimento Ferretti”

a) Il Progetto: i dati urbanistici e dimensionali

 Superficie territoriale: 85.878 mq

 Sono consentiti interventi fino alla ristrutturazione urbanistica mediante recupero delle volumetrie esistenti. Poiché è previsto lo scorporo di superfici del capannone per la formazione di viabilità ed altri spazi scoperti o coperti interni al complesso da assoggettare all’uso pubblico, sarà consentito il riutilizzo di tali volumi con un incremento del 20% a condizione che l’ uso pubblico risulti da apposita convenzione con il Comune.

 In caso di demolizione di volumi tecnici impropri (es. cabine elettriche) è consentito il riutilizzo delle volumetrie per le destinazioni ammesse nella zona.

 Nella zona posta sul retro del complesso edilizio e all’interno dell’ambito è consentito realizzare una stazione di servizio carburanti con annessa una struttura per attività affini quali: lavaggio, locali uffici e piccola officina per riparazioni auto e gomme per un massimo di 1000 mc; tale intervento dovrà rispondere dei requisiti previsti nella normativa di settore e a quanto disposto nel Regolamento Comunale sul sistema distributivo dei carburanti che verrà adottato dal Comune, oltre a non risultare di intralcio alla viabilità.

 Altezza massima consentita nella ricostruzione delle volumetrie da recuperare e riutilizzare per le destinazioni ammesse nella zona: mt 9.50; il 20% della superficie coperta potrà prevedere un’altezza massima di mt 11,50.

Destinazioni ammissibili: commercio anche per media e grande distribuzione, ivi compresi i pubblici esercizi, attività artigianali, direzionali, funzioni di servizio e ricettive, pubblici servizi, pubblico spettacolo, attività di svago e ricreative e servizi alla persona. Sono altresì ammesse:

spazi di foresteria e n. 1 alloggio per il custode.

b) Caratteristiche funzionali e morfologiche

 La riconversione commerciale è subordinata al reperimento degli standard di parcheggio

 Il perimetro dell’ambito comprende le aree all’interno delle quali dovranno essere riorganizzate le volumetrie per gli interventi edilizi oltre la ristrutturazione edilizia; tali interventi dovranno assicurare la massima funzionalità tra edifici e standards e garantire equilibrio fra edificato e spazi scoperti; inoltre all’interno del perimetro dell’ambito sono riportati gli spazi pubblici. La viabilità pedonale e carrabile e spazi connessi che risultano già assoggettati all’uso pubblico a seguito di

convenzione stipulata con il Comune, potranno essere rivisti e/o adeguati in funzione della riorganizzazione degli spazi interni al capannone.

 Le nuove edificazioni dovranno assumere caratteristiche costruttive, formali e tipologiche coerenti con i modelli desumibili dalla tradizione degli agglomerati consolidati locali.

 Le coloriture o le pannellatute esterne sono da concordare con l’UTC

c) Accessi, distribuzione viaria, infrastrutture e servizi, sistema di depurazione

Si dovrà assicurare uno sviluppo organico ed in continuità infrastrutturale ed insediativa con la limitrofa zona produttiva esistente mediante l’utilizzo, come elementi progettuali di riferimento, dell’orditura delle viabilità e dei fabbricati esistenti in tale zona.

 Nella zona posta sul retro del complesso edilizio e all’interno dell’ambito è consentito realizzare una stazione di servizio carburanti con annessa una struttura per attività affini quali: lavaggio, locali uffici e piccola officina per riparazioni auto e gomme per un massimo di 1000 mc

 Il sistema delle infrastrutture e delle aree per la sosta dovrà contribuire a determinare l’identità della nuova trasformazione ed un complesso di spazi integrati per i servizi e per lo svago

 Le aree da destinare a parcheggio di uso pubblico dovranno essere collocate in modo da favorire il massimo utilizzo, in aree facilmente accessibili dalla viabilità pubblica, e dovranno essere piantumate

 Dovrà essere elaborato uno studio della funzionalità del sistema di circolazione veicolare e pedonale e della sosta all’interno dell’AUR sia per le strade pubbliche che per quelle private o di uso pubblico

 Dovrà altresì essere elaborato uno studio inerente il sistema di distribuzione del maggior traffico indotto nel contesto della viabilità territoriale di riferimento

 Il progetto delle nuove costruzioni dovrà contenere riferimenti ai sistemi previsti di produzione energie da fonti rinnovabili

 riguardo alla risorsa idrica, dovrà essere verificata l’adeguatezza della rete di distribuzione e il sistema di approvvigionamento, in base al fabbisogno idrico

 riguardo al sistema di depurazione, previo accertamento della non capacità dell’impianto pubblico, dovranno essere previsti sistemi di depurazione autonomi che rimarranno attivi e funzionanti fino al potenziamento del depuratore comunale

 Si intendono richiamate le condizioni alla trasformabilità elencate all’art. 53 della NTA del R.U.

d) Interventi di riqualificazione e protezione ambientale

 Dovrà essere individuata una fascia di almeno 50 metri sul confine dell'ambito a nord libera da edificazioni per garantire la tutela dell'area di margine e quale filtro tra l'edificato ed il territorio rurale; per la maggior quantità possibile di tale fascia/cortina andrà previsto il mantenimento a

verde attraverso un attento studio della dislocazione delle urbanizzazioni primarie fuori terra quali, ad esempio, gli spazi della sosta

 Dovranno essere eliminati annessi e manufatti abusivi

 Dovranno essere sostituiti o ristrutturati tutti i manufatti impropri, in contrasto morfologico con il contesto ambientale, esistente e di progetto.

 Le aree non edificate dovranno essere progettate quali spazi verdi, di parcheggio piantumato e di servizi tecnologici e impianti

e) Modalità di attuazione

Permessi di Costruire o S.C.I.A. previo convenzionamento con il Comune per la definizione dei tempi, delle modalità di attuazione degli interventi pubblici, di uso pubblico e di quelli privati;

obbligo di un planivolumetrico di insieme con dettaglio delle sistemazioni generali.

In assenza di plani volumetrico è ammesso l’inserimento di attività all’interno del capannone esistente per le porzioni che alla data di approvazione del R.U. (20.04.2009) risultavano in corso di ristrutturazione subordinatamente alla verifica di idoneità, da parte del Comune, delle reti di urbanizzazione e degli standards di parcheggio richiesti dalla normativa di settore.

Inoltre, al fine di tutelare le aree di margine, con espresso riferimento agli indirizzi e direttive della scheda d’ambito n. 8 del PIT/PPR, è prescritto di redigere un progetto che contenga il dettaglio degli elementi di mitigazione paesaggistica degli interventi proposti rispetto alle specifiche peculiarità del circostante territorio agricolo.

U T O E Capannoli

Nel documento COMUNE DI CAPANNOLI REGOLAMENTO URBANISTICO (pagine 166-170)