CARO QUINTO ANNO, TI IMMAGINAVO DIVERSO
INTERNET E L’AGENDA 2030
L’art. 3 dei diritti fondamentali della costituzione di internet stabilisce che internet sia impiegato per l’educazione e per lo sviluppo della conoscenza, come abbiamo già spiegato precedentemente. È formato dunque da 5 punti:
1. la conoscenza attraverso la rete deve essere accessibile a tutti
2. È necessario ricorrere ai diritti morali per espandere le proprie conoscenze 3. ogni persona ha il diritto di sapere come utilizzare internet
4. le istituzioni pubbliche devono impiegare internet per evitare ritardo culturali 5. bisogna utilizzare internet in modo consapevole.
Facendo riferimento ai punti elencati precedentemente, questo articolo è strettamente legato ad alcuni goal dell’agenda 2030, ovvero il 4 e l’8.
L’articolo 4, si occupa di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di ap-prendimento per tutti. Questo articolo si divide in 7 traguardi.
I traguardi riguardanti l’art. 3 sono il 4.3, 4.4 e 4.7.
Il traguardo 4.3 sancisce che ogni uomo e donna abbia accesso ad un’equa istruzione tecnica, van-taggiosa economicamente e di qualità. Questo traguardo dunque riporta al punto numero 1 e 2 dell’art 3, poiché bisognerebbe andare oltre alle disuguaglianze di ogni genere e inoltre è un diritto di tutti avere un’istruzione vantaggiosa, anche con l’impiego di internet.
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Il traguardo 4.4 invece sancisce che i giovani aumentino le proprie abilità tecniche e professionali entro il 2030 e questo può essere possibile anche grazie ad internet.
Invece il traguardo 4.7 implica che entro il 2030 tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le com-petenze necessarie per promuovere uno sviluppo sostenibile e alla valorizzazione delle diversità culturali. Questo traguardo è collegabile ai punti 2 e 4 dal momento che cita i diritti morali, punti fondamentali dell’uomo, mentre il punto 4 come il traguardo 4.7 si occupa di colmare i ritardi cul-turali.
Internet, oltre ad essere strettamente collegabile al goal 4, potrebbe anche essere la chiave per risolvere diversi problemi nel mondo trattati sempre nell’agenda 2030, come ad esempio il goal 8. Questo goal si occupa di incentivare una crescita economica duratura inclusiva e sostenibile e lavoro dignitoso. Questo può essere possibile tramite una buona istruzione.
Il tasso di disoccupazione oggigiorno è sempre più crescente e tra le cause è presente anche internet. Un esempio è l’e-commerce, che porta vantaggi economici ai proprietari di aziende ma aumentano notevolmente il tasso di disoccupazione. Internet dovrebbe essere un nostro alleato, dal momento che se sfruttato nel giusto modo può essere una risorsa inestimabile. Tra i traguardi del goal numero 8, quello che si avvicina maggiormente all’articolo 3 è l’8.2 che si occupa di rag-giungere gli standard di produttività più alti attraverso la diversificazione e il progresso tecnologi-co. Grazie a questo obiettivo possiamo capire in realtà quanto internet possa essere utile ai giorni nostri, in grado di portarci a sviluppi e innovazioni. A dimostrare ciò, l’Onu ha sviluppato una serie di piattaforme con cui è possibile avere dati statistici sui diversi progetti proposti dall’agenda 2030.
Il progetto più importante è un global Pulse, che funge da piattaforma di aggiornamento dei dati che possono essere utili al raggiungimento degli obiettivi degli SDG. (Suistainable Development Goals)
L’ONU inoltre ha sviluppato molti altri progetti che usano diverse strategie di comunicazione digi-tale come app, portali, siti informativi che servono a soddisfare tre scopi ben distinti: comunicare, fungere da infrastruttura, advocacy. Esempio di questa strategia è SDG Site che funge da diffusione e descrizione dei diciassette obiettivi alla base degli SDG e delle diverse campagne attivate nel mondo su questi temi. Le piattaforme digitali intese come advocacy invece sono concepite come siti il cui scopo è promuovere in senso culturale e non solo comunicativo il complesso tessuto di progetti e attività alla base degli SDG. Tra queste spiccano SDG advocates che raccoglie attività di sostegno e promozione da parte di una serie di personaggi pubblici, oppure SDG in Action la app per smartphone che serve come canale di aggiornamento costante sulle attività dell’Agenda 2030.
(dunque possiamo affermare che internet è un bene prezioso per imparare ed educare attraverso la rete). In conclusione l’utilizzo delle piattaforme digitali introdotte dai Sustainable Development Go-als mostra come non sia un problema delle piattaforme in sé, ma sia un problema della loro politica di utilizzo, dunque da come vengono impiegate. Viviamo in un mondo di tecnologie complesse, è riduttivo vederle come semplici strumenti, è necessario considerarle come orizzonti culturali da scoprire.
LA E-POLICY
Innanzitutto, le TIC (ovvero le tecnologie dell’informazione e della comunicazione) sono degli stru-menti fondamentali per il processo educativo e per l’apprendimento degli studenti e delle studen-tesse. Inoltre le “competenze digitali” hanno un ruolo chiave e bisogna esserne dotati a partire dalla scuola. Quindi è essenziale per ogni Istituto Scolastico disporre di una E-policy, cioè di un documento che ha lo scopo di promuovere le competenze digitali e l’uso delle tecnologie in modo positivo, critico e consapevole, da parte dei ragazzi e delle ragazze, ma anche degli adulti coinvolti nel processo educativo. L’E- policy ha anche il fine di prevenire situazioni problematiche e di rico-noscere e monitorare gli episodi legati ad un utilizzo scorretto degli strumenti.
L’E-policy ha l’obiettivo di esprimere la nostra visione educativa e proposta formativa, in riferimento alle tecnologie digitali. In particolare:
1. l’approccio educativo alle tematiche delle competenze digitali, alla privacy, alla sicurezza online e all’uso delle tecnologie digitali
2. le regole di comportamento e le procedure di utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) nell’ambiente scolastico;
3. I provvedimenti per la prevenzione di comportamenti on-line a rischio;
4. I provvedimenti per la rilevazione e gestione delle situazioni rischiose dovute ad un uso scorret-to delle tecnologie digitali.
Perché è importante dotarsi di una E- policy?
L’E-policy è uno strumento operativo a cui tutta la comunità educante deve fare riferimento, in modo da insegnare e tramandare un approccio alla tecnologia che sia consapevole, critico ed effi-cace, con lo scopo di sviluppare una conoscenza delle opportunità e dei rischi di Internet.
L’E-policy è in grado di fornire delle linee guida per garantire il benessere in Rete e pone le basi per la navigazione in internet e per la conoscenza delle tecnologie digitali e infine per un uso con-sapevole di esse.
Ruoli e responsabilità
Per far sì che l’E-policy sia davvero efficace per la scuola e per tutta la comunità educante è neces-sario che ognuno, secondo il proprio ruolo, s’impegni nell’attuazione e nella promozione di essa.
Esistono diversi ruoli necessari da ricoprire in un istituto per riuscire a far sì che l’E-Policy sia effica-ce. Ecco i principali:
1. Il Dirigente scolastico (che è il garante per la sicurezza di tutti i membri della comunità scolastica) 2. L’Animatore digitale si occupa della protezione e gestione dei dati personali, rischi online, e di
gesti-re le prassi riguardanti percorsi di formazione “scuola digitale” ed “educazione civica”.
3. I docenti hanno il ruolo diretto di diffondere la cultura dell’uso responsabile delle TIC e della Rete, accostando alla didattica l’utilizzo delle tecnologie digitali. Sostengono gli studenti e le studentesse nelle attività di apprendimento e nei laboratori che prevedono l’uso della LIM o di altri dispositivi tecnologici, che si connettono alla Rete.
4. Gli studenti e le studentesse devono rispettare le norme relative all’utilizzo consapevole delle tecno-logie digitali per salvaguardare la propria identità e quella altrui.
Riguardo invece alle violazioni della ePolicy, la scuola le gestirà tramite delle azioni educative o del-le sanzioni, valutando i diversi gradi di gravità deldel-le violazioni.
Inoltre L’E-policy viene aggiornata periodicamente e quando avvengono dei cambiamenti impor-tanti riguardo all’uso delle tecnologie digitali all’interno della scuola. Le modifiche del documento vengono discusse con tutti i docenti. Infine, la E-policy viene condivisa con la comunità scolastica e comunicata al personale, agli studenti e alle studentesse attraverso:
1. la pubblicazione del documento sul sito della scuola;
2. il Patto di Corresponsabilità (che deve essere firmato e compilato dalle famiglie e rilasciato ad esse all’inizio dell’anno scolastico)
Questo documento viene approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio di Istituto e infine viene esposto in modo semplificato negli spazi che sono forniti di pc collegati alla Rete. Gli studenti e le studentesse vengono ovviamente informati sul fatto che sono controllati e supportati durante la loro navigazione online, negli spazi della scuola e sulle regole di condotta necessarie da tenere in Rete.