4 STUDIO CLINICO
4.3 Interpretazione degli esami clinici di laboratorio
Gli esami clinici di laboratorio prescritti dal gastroenterologo al primo controllo del paziente, affetto da Malattia Intestinale Cronico Infiammatoria, includevano i valori della proteina C reattiva (PCR), della velocità di eritrosedimentazione (VES), dell’emoglobina (Hb), dei leucociti e delle piastrine oltre agli esami di funzionalità epatica e renale, che però non abbiamo tenuto in considerazione nel nostro studio osservazionale retrospettivo. Inoltre dobbiamo precisare che inizialmente abbiamo posto l’attenzione sulle frequenze statistiche, in particolare sulla percentuale di pazienti che ad ogni controllo presentava valori clinici di laboratorio alterati.
Alla settimana zero (W0), dunque al primo controllo medico, quello che abbiamo notato è che c’erano dei valori anomali con una PCR alquanto elevata, indice di un’infiammazione in corso e questo succedeva nella maggior parte dei pazienti (vedi Tabella 4.1).
Come si può vedere dalla tabella, riportata di seguito, un caso eclatante è stato quello di un uomo di trentasei anni che aveva riportato una PCR di 184 mg/L quindi notevolmente superiore ai valori di riferimento che in genere devono essere inferiori a 5mg/L.
Era un soggetto fumatore a cui era stato diagnosticato il Morbo di Crohn da circa venti anni e con sede di sviluppo di questa malattia a livello del tratto gastrointestinale superiore, oltreché ad avere un pattern di carattere infiammatorio.
Aveva subito una precedente resezione a livello intestinale e alla prima visita di controllo non faceva uso né di corticosteroidi né di immunosoppressori e questo potrebbe dimostrare il notevole incremento della proteina C reattiva.
Per il resto gli altri pazienti avevano riportato dei valori di PCR che superavano i 5 mg/L chi più, chi meno.
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Nome Sesso Età PCR W0 PCR val. normali
DS uomo 21 16,7 <5 mg/L VD uomo 27 17,4 <5 mg/L SG donna 27 54,0 <5 mg/L GE donna 29 2,0 <5 mg/L GG uomo 30 7,2 <5 mg/L G.G.I donna 31 32,0 <5 mg/L I.B. donna 32 17,7 <5 mg/L BE donna 33 1,0 <5 mg/L R.L. uomo 33 20,0 <5 mg/L ID donna 35 1,3 <5 mg/L CS donna 35 8,1 <5 mg/L SS donna 35 1,0 <5 mg/L IV uomo 36 184,0 <5 mg/L AG donna 36 2,9 <5 mg/L CG donna 37 2,9 <5 mg/L TG uomo 40 1,8 <5 mg/L CR uomo 43 39,0 <5 mg/L L.W uomo 45 20,2 <5 mg/L MG uomo 46 22,6 <5 mg/L MA uomo 46 25,0 <5 mg/L BG uomo 47 5,0 <5 mg/L VR donna 47 9,6 <5 mg/L NR donna 47 1,4 <5 mg/L AG donna 50 5,8 <5 mg/L PA donna 52 9,0 <5 mg/L AL donna 53 5,6 <5 mg/L GC donna 57 17,2 <5 mg/L PC donna 57 7,1 <5 mg/L MG donna 60 9,7 <5 mg/L LG uomo 66 10,7 <5 mg/L MA uomo 66 4,5 <5 mg/L MF uomo 66 12,1 <5 mg/L BS donna 69 18,0 <5 mg/L GN donna 72 62,1 <5 mg/L AM donna 76 7,0 <5 mg/L
Tabella 4.1-Valori della PCR riportati dagli esami clinici effettuati al primo controllo, in particolare alla W0.
Dagli esami clinici di laboratorio abbiamo potuto osservare che la maggior parte dei pazienti mostravano una proteina C reattiva che oltrepassava i valori di riferimento e
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questo succedeva nel 71,43% dei pazienti arruolati contro il 28,57% che invece mostrava dei valori inferiori a 5 mg/L (vedi Figura 4.10).
Figura 4.10-Percentuale di pazienti che mostravano una PCR normale o maggiore ai valori di riferimento (5mg/L).
Sempre alla settimana zero (W0) abbiamo studiato l’emoglobina (Hb), il numero di leucociti e di piastrine e la velocità di eritrosedimentazione (VES).
A discrezione del medico per alcuni pazienti affetti da MICI si è ritenuto essenziale valutare solo la PCR, biomarker fondamentale nel monitorare il processo infiammatorio dato che aumenta e si riduce rapidamente.
Per questo motivo nella tabella riportata di seguito in alcuni soggetti non vi sono valori di emoglobina, VES, numero di piastrine e leucociti.
I valori di emoglobina normalmente variano in base al sesso, infatti per le donne sono compresi tra 12,1 e 15,1 g/dl, mentre per gli uomini tra 13,6 e 17,7 g/dl.
Nella tabella 4.2 si può osservare che il numero di leucociti, di piastrine e la velocità di eritrosedimentazione (VES) per la maggior parte non mostravano alterazioni, mentre l’emoglobina evidenziava una sua riduzione soprattutto nelle donne e con una percentuale minore a livello degli uomini.
71,43% 28,57%
PCR alta W0 PCR normale W0
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Nome Sesso Età Hb W0 Leucociti W0 PLT W0 VES W0
DS uomo 21 13,9 6620,0 293000,0 SG donna 27 VD uomo 27 13,1 7300,0 198000,0 30,0 GE donna 29 13,4 6100,0 170000,0 45,0 GG uomo 30 15,5 10910,0 247000,0 3,0 G.G.I donna 31 I.B. donna 32 R.L. uomo 33 BE donna 33 11,7 4410,0 277000,0 12,0 ID donna 35 11,8 6660,0 297000,0 2,0 CS donna 35 13,2 8170,0 343000,0 11,0 SS donna 35 11,0 7000,0 179000,0 6,0 AG donna 36 12,8 10800,0 212000,0 5,0 IV uomo 36 12,9 9100,0 263000,0 6,0 CG donna 37 11,4 5520,0 317000,0 15,0 TG uomo 40 12,8 10000,0 330000,0 CR uomo 43 9,8 12160,0 264000,0 24,0 L.W uomo 45 MG uomo 46 13,6 4590,0 443000,0 14,0 MA uomo 46 12,0 14000,0 445000,0 VR donna 47 NR donna 47 11,8 6610,0 216000,0 22,0 BG uomo 47 14,2 12250,0 342000,0 13,0 AG donna 50 12,0 7990,0 320000,0 22,0 PA donna 52 14,9 10530,0 427000,0 10,0 AL donna 53 11,8 4290,0 207000,0 33,0 GC donna 57 11,9 11900,0 414000,0 PC donna 57 13,1 12800,0 236000,0 MG donna 60 9,5 11010,0 409000,0 29,0 LG uomo 66 16,6 12190,0 336000,0 MA uomo 66 13,8 6000,0 306000,0 38,0 MF uomo 66 13,9 7010,0 203000,0 14,0 BS donna 69 11,3 12580,0 364000,0 36,0 GN donna 72 9,5 7960,0 425000,0 4,0 AM donna 76
Tabella 4.2-Valori di emoglobina, leucociti, piastrine e VES ricavati dagli esami clinici di laboratorio eseguiti alla prima visita di controllo (W0). Come si può vedere dalla tabella sette pazienti non avevano risultati inerenti questi parametri, perché per loro a questo controllo periodico era stata valutata solo la PCR.
Analizzando da vicino i risultati ottenuti dagli esami clinici abbiamo anche in questo caso potuto riportare le percentuali di pazienti che mostravano alterazioni per i singoli esami
45 eseguiti.
A tal proposito i pazienti affetti da MICI che riportavano dei valori di emoglobina inferiori ai valori di riferimento erano il 45,71% (vedi Figura 4.11).
Questa riduzione è probabilmente associata al processo di anemizzazione che si verifica nei soggetti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali a seguito dei fenomeni di sanguinamento che si manifestano attraverso le feci.
Non abbiamo considerato le differenze di sesso perché nello studio delle frequenze abbiamo tenuto conto dei valori dell’Emoglobina delle donne e degli uomini che rientravano nel rispettivo cut-off.
Figura 4.11-Percentuale di pazienti che presentavano valori di emoglobina normali (per le donne compresi tra 12,1 e 15,1 g/dL; per gli uomini compresi tra 13,6 e 17,7 g/dL), più bassi dell’intervallo di riferimento o che non avevano dati a riguardo a causa della non esecuzione dell’esame di laboratorio.
Il numero dei leucociti normalmente varia tra 4.000-10.000 in un millilitro cubo di sangue e non cambia in funzione del sesso.
Diciassette pazienti su trentacinque avevano riportato un numero di leucociti compreso nei limiti di riferimento, undici valori più alti e quindi leucocitosi e sette non avevano eseguito
45,71% 34,29% 20% Hb bassa Hb normale nessun valore
46 esami che permettessero di studiare ciò.
La leucocitosi ovviamente è associata al processo infiammatorio e alla maggiore proliferazione cellulare.
Infatti dalla figura 4.12 si può vedere come il 48,57% dei pazienti arruolati abbia un numero di leucociti normale.
Figura 4.12-Percentuale di soggetti con leucociti alti (leucocitosi), normali quindi compresi nell’intervallo di riferimento o che non riportavano valori riferiti alla settimana zero, a causa della non esecuzione dell’esame.
La conta piastrinica è normalmente compresa tra 150.000 e 450.000 unità per µ L di sangue.
La nostra casistica ha evidenziato che tutti i soggetti arruolati e che avevano eseguito l’esame di conta piastrinica avevano dei valori compresi nell’intervallo di riferimento.
31,43%
48,57% 20%
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In merito a ciò possiamo dire che l’80% dei pazienti aveva un numero di piastrine compreso tra 150.000 e 450.000 unità per µ L di sangue, mentre solo il 20% non aveva dati a riguardo a causa della non esecuzione dell’esame di laboratorio (vedi Figura 4.13).
Figura 4.13-Percentuale di pazienti con numero di piastrine entro i valori di riferimento o che non avevano eseguito l‘esame clinico alla settimana zero.
Infine in ultima analisi abbiamo valutato la VES, ovvero la velocità di eritrosedimentazione, alla settimana zero.
I valori di riferimento della velocità di eritrosedimentazione in genere variano in funzione dell’età e del sesso:
- Uomini con meno di cinquant’anni inferiori a 15 mm/ora; - Uomini con più di cinquant’anni inferiori a 20 mm/ora; - Donne con meno di cinquant’anni inferiori a 20 mm/ora; - Donne con più di cinquant’anni inferiori a 30 mm/ora.
Nel nostro studio abbiamo potuto osservare che gran parte delle donne mostravano una velocità di eritrosedimentazione inferiore a 20 o 30 mm/h, mentre gli uomini per il 42,86% non avevano valori di VES (vedi Figura 4.14 e 4.15).
80% 20%
Piastrine normali nessun valore
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Figura 4.14-Percentuale di donne con valori di Figura 4.15-Percentuale di uomini con valori di
VES alti, normali (compresi nell’intervallo di VES alti, normali (compresi nell’intervallo di
riferimento) o che non avevano eseguito l’esame riferimento) o che non avevano eseguito l’esame clinico alla settimana zero. clinico alla settimana zero.
Finora abbiamo considerato i valori avuti alla settimana zero, quindi al primo controllo, cioè quando il gastroenterologo ha prescritto i primi esami clinici di laboratorio per studiare il paziente e le sue condizioni.
Dopo aver valutato le analisi eseguite e il quadro clinico, il medico ha potuto stabilire la terapia personalizzata adeguata al paziente affetto da MICI.
Al secondo controllo fatto alla dodicesima settimana (W12), precisamente dopo tre mesi tutti i pazienti seguivano già una terapia biologica, fattore da tenere in considerazione per studiare le variazioni degli indici di flogosi e dell’esame emocromocitometrico.
Innanzitutto abbiamo analizzato sempre la proteina C reattiva ( PCR) che nella maggior parte dei pazienti si è ridotta rispetto al primo controllo, questo legato al piano terapeutico assegnato come detto precedentemente (vedi Tabella 4.3).
19,05% 47,62% 33,33% VES alta VES normale nessun valore 21,43% 35,71% 42,86% VES alta VES normale nessun valore
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Nome Sesso Età PCR W12 PCR val. normali
DS uomo 21 9,7 <5 mg/L SG donna 27 14,0 <5 mg/L VD uomo 27 5,8 <5 mg/L GE donna 29 1,2 <5 mg/L GG uomo 30 0,6 <5 mg/L G.G.I donna 31 18,0 <5 mg/L I.B. donna 32 0,7 <5 mg/L R.L. uomo 33 5,0 <5 mg/L BE donna 33 2,9 <5 mg/L ID donna 35 2,9 <5 mg/L CS donna 35 0,5 <5 mg/L SS donna 35 0,8 <5 mg/L IV uomo 36 3,0 <5 mg/L AG donna 36 0,7 <5 mg/L CG donna 37 2,6 <5 mg/L TG uomo 40 2,4 <5 mg/L CR uomo 43 21,0 <5 mg/L L.W uomo 45 5,4 <5 mg/L MG uomo 46 8,2 <5 mg/L MA uomo 46 17,8 <5 mg/L BG uomo 47 5,0 <5 mg/L VR donna 47 8,6 <5 mg/L NR donna 47 1,9 <5 mg/L AG donna 50 5,0 <5 mg/L PA donna 52 1,6 <5 mg/L AL donna 53 0,5 <5 mg/L GC donna 57 5,6 <5 mg/L PC donna 57 4,6 <5 mg/L MG donna 60 17,0 <5 mg/L LG uomo 66 8,7 <5 mg/L MA uomo 66 8,2 <5 mg/L MF uomo 66 3,8 <5 mg/L BS donna 69 11,0 <5 mg/L GN donna 72 4,2 <5 mg/L AM donna 76 4,0 <5 mg/L
Tabella 4.3 -Valori di PCR riportati dagli esami clinici effettuati alla dodicesima settimana (W12).
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Ci sono stati pure dei casi, che rappresentavano una percentuale del 40%, in cui questa proteina superava i valori di riferimento ( vedi Figura 4.16).
Figura 4.16-Percentuale di pazienti che al secondo controllo (W12) mostravano valori di PCR normali (< 5 mg/L) o aumentati.
Il soggetto di trentasei anni, citato precedentemente per aver presentato al primo controllo gastroenterologico una PCR eccessivamente alta, dopo tre mesi invece aveva riportato una proteina nei limiti di riferimento con un calo drastico di essa. I suoi valori di proteina C reattiva sono passati da 184 mg/L a 3 mg/L.
Da ciò si può dedurre come l’introduzione della terapia biologica personalizzata e in questo specifico caso basata su Vedolizumab, farmaco che agisce legandosi a un’integrina presente su alcuni globuli bianchi dell’intestino, abbia dato nel giro di poche settimane i suoi effetti sulla malattia infiammatoria intestinale, nello specifico sul Morbo di Crohn. Alla dodicesima settimana abbiamo riportato anche i valori inerenti gli esami di laboratorio eseguiti per studiare le variazioni di emoglobina, leucociti, piastrine e VES (vedi Tabella 4.4).
40% 60%
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Nome Sesso Età Hb W12 Leucociti W12 PLT W12 VES W12
DS uomo 21 14,7 7900,0 229000,0 SG donna 27 VD uomo 27 14,3 6800,0 225000,0 GE donna 29 12,9 5900,0 201000,0 GG uomo 30 14,5 8680,0 226000,0 6,0 G.G.I donna 31 I.B. donna 32 R.L. uomo 33 BE donna 33 13,8 4000,0 257000,0 ID donna 35 12,1 7200,0 310000,0 2,0 CS donna 35 12,4 12670,0 302000,0 14,0 SS donna 35 11,0 4500,0 306000,0 3,0 AG donna 36 12,3 7400,0 152000,0 IV uomo 36 14,9 10000,0 255000,0 6,0 CG donna 37 11,3 4850,0 271000,0 11,0 TG uomo 40 13,6 9000,0 303000,0 CR uomo 43 12,8 12650,0 194000,0 L.W uomo 45 MG uomo 46 13,8 14500,0 379000,0 MA uomo 46 13,7 7460,0 372000,0 13,0 VR donna 47 NR donna 47 13,0 6500,0 224000,0 BG uomo 47 13,9 11250,0 257000,0 AG donna 50 11,5 6970,0 412000,0 22,0 PA donna 52 14,5 7240,0 328000,0 AL donna 53 11,1 5160,0 144000,0 20,0 GC donna 57 12,6 10400,0 309000,0 PC donna 57 12,7 9610,0 229000,0 MG donna 60 11,0 9140,0 519000,0 LG uomo 66 17,2 15030,0 338000,0 10,0 MA uomo 66 13,0 4500,0 262000,0 MF uomo 66 13,6 6710,0 106000,0 BS donna 69 10,5 10580,0 373000,0 GN donna 72 12,6 6170,0 265000,0 4,0 AM donna 76
Tabella 4.4-Valori di emoglobina, leucociti, piastrine e VES riportati dai pazienti alla dodicesima settimana (W12). Come si può notare dalla tabella sette pazienti a questo controllo periodico sotto
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Per l’emoglobina ancora una volta non abbiamo tenuto conto del sesso del paziente.
La percentuale di donne e di uomini, che avevano riportato emoglobina inferiore ai valori di riferimento al primo controllo, dopo tre mesi vedevano una sua ulteriore riduzione. Infatti come si può notare dalla figura 4.17 riportata di seguito, solo il 22,86% dei pazienti ha valori inferiori a 12,1 g/dl per le donne e a 13,6 g/dl per gli uomini, contro il 45,71% osservato alla settimana zero.
Figura 4.17-Percentuale di pazienti che alla dodicesima settimana (W12) presentavano valori di emoglobina normale (compresa nell’intervallo di riferimento sia per gli uomini che per le donne), bassa o che non avevano riportato valori a riguardo a causa della non esecuzione dell’esame clinico.
Dal grafico riportato nella figura 4.18 anche la percentuale di pazienti con un numero di leucociti alto è variata rispetto al controllo precedente.
Alla settimana zero la percentuale di pazienti con leucocitosi era del 31,43% contro il 20% riscontrato a questo secondo controllo.
Quindi anche in questo caso abbiamo potuto osservare un miglioramento nelle condizioni cliniche dei pazienti.
22,86%
57,14% 20%
53
Figura 4.18-Percentuale di soggetti che alla dodicesima settimana manifestavano numero di leucociti alto (leucocitosi), normale o che non avevano riportato valori per la non esecuzione dell’esame clinico.
Il numero di piastrine alla dodicesima settimana per circa il 70% dei pazienti era compreso tra 150.000 e 450.000 unità per µ L di sangue.
A questo controllo, però, oltre ad avere casi in cui non si avevano dati a riguardo si avevano pure condizioni in cui piccole percentuali di pazienti mostravano piastrinopenia o piastrinosi (vedi Figura 4.19).
In genere il numero alto di piastrine è attribuibile al fatto che il processo infiammatorio della malattia condizioni lostimolo verso una maggiore sintesi di esse quindi aumenta in risposta alle citochine pro-infiammatorie.
D’altro canto la diminuzione del numero di piastrine si sviluppa in caso di sanguinamento cronico. 20% 60% 20% leucociti alti leucociti normali nessun valore
54
Figura 4.19-Percentuale di pazienti che alla dodicesima settimana (W12) avevano un numero di piastrine compreso nell’intervallo di riferimento o che evidenziavano segni di piastrinosi, piastrinopenia o addirittura che non avevano riportato valori a riguardo per la non esecuzione dell’esame clinico di laboratorio.
Infine dopo tre mesi, abbiamo sempre valutato la velocità di eritrosedimentazione (VES) che per la maggior parte dei pazienti affetti da MICI non aveva riportato dei valori a causa della non esecuzione dell’esame clinico (vedi Figura 4.20 e 4.21).
Figura 4.20-Percentuale di donne che alla dodicesima settimana (W12) presentavano valori della velocità di eritrosedimentazione normali (compresi nell’intervallo di riferimento) o che non avevano riportato valori per la non esecuzione dell’esame clinico di laboratorio.
5,71% 2,86% 71,43% 20% piastrine basse piastrine alte piastrine normali nessun valore 33,33% 66,67% VES normale nessun valore
55
Figura 4.21-Percentuale di uomini che alla dodicesima settimana (W12) presentavano valori di VES normali (compresi nell’intervallo di riferimento) o che non avevano riportato valori a causa della non esecuzione dell’esame clinico di laboratorio.
Complessivamente possiamo concludere che alla dodicesima settimana i valori erano per la maggior parte stabilizzati dalla terapia, ma con alcuni casi in cui questi erano ancora molto variabili.
In questo lasso di tempo, però, non si erano manifestati eventi avversi, non era avvenuta nessuna somministrazione di steroidi, nessuna ospedalizzazione, nessun intervento chirurgico.
Alla cinquantaduesima settimana (W52), quindi precisamente dopo un anno tutti i pazienti avevano una remissione della malattia senza steroidi e trentatre dei trentacinque pazienti presi in esame evidenziavano una risposta clinica alla malattia infiammatoria cronica intestinale.
La PCR dopo un anno nella maggior parte dei pazienti arruolati nel nostro studio osservazionale si è mantenuta entro i valori di riferimento tranne per alcuni in cui si è avuto un innalzamento di essa e altri che non hanno riportato valori a causa della non esecuzione dell’esame clinico di laboratorio (vedi Tabella 4.5), legato al fatto che non si sono presentati al controllo periodico per il monitoraggio della malattia e della terapia.
28,57%
71,43%
VES normale
56
Nome Sesso Età PCR W52 PCR val. normali
DS uomo 21 4,8 <5 mg/L VD uomo 27 1,6 <5 mg/L SG donna 27 0,1 <5 mg/L GE donna 29 1,8 <5 mg/L GG uomo 30 0,7 <5 mg/L G.G.I donna 31 I.B. donna 32 R.L. uomo 33 BE donna 33 2,7 <5 mg/L ID donna 35 2,8 <5 mg/L CS donna 35 5,6 <5 mg/L SS donna 35 0,8 <5 mg/L AG donna 36 0,9 <5 mg/L IV uomo 36 0,2 <5 mg/L CG donna 37 2,5 <5 mg/L TG uomo 40 2,2 <5 mg/L CR uomo 43 10,0 <5 mg/L L.W uomo 45 MG uomo 46 4,0 <5 mg/L MA uomo 46 18,6 <5 mg/L BG uomo 47 5 <5 mg/L VR donna 47 10,5 <5 mg/L NR donna 47 4,1 <5 mg/L AG donna 50 0,4 <5 mg/L PA donna 52 3,8 <5 mg/L AL donna 53 5,6 <5 mg/L GC donna 57 8,3 <5 mg/L PC donna 57 1,3 <5 mg/L MG donna 60 36 <5 mg/L LG uomo 66 7,7 <5 mg/L MA uomo 66 3,8 5 mg/L MF uomo 66 7,2 <5 mg/L BS donna 69 110 <5 mg/L GN donna 72 2,5 <5 mg/L AM donna 76 1,9 <5 mg/L
Tabella 4.5-Valori di proteina C reattiva riportati dagli esami clinici eseguiti alla cinquantaduesima settimana (W52). Come si può osservare nella tabella mancano i dati di quattro pazienti che non si sono presentati al controllo annuale.
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Alcuni pazienti arruolati hanno mostrato un incremento della proteina C reattiva probabilmente legato a una riacutizzazione della malattia e al fatto che la terapia biologia personalizzata nel tempo abbia perso la sua efficacia (vedi Figura 4.22).
Figura 4.22-Percentuale di pazienti con valori di PCR alti ( > di 5mg/L), normali (compresi nell’intervallo di riferimento) o che non riportavano valori a riguardo, perché non hanno si sono presentati al controllo periodico previsto per la cinquantaduesima settimana.
Alla cinquantaduesima settimana (W52), come fatto ai controlli precedenti, abbiamo studiato i risultati ottenuti dall’esecuzione delle analisi di laboratorio dell’emoglobina, dei leucociti, delle piastrine e della velocità di eritrosedimentazione (vedi Tabella 4.6).
Anche in questo caso, così come alla dodicesima settimana, ci sono stati pazienti che non hanno riportato valori per questi parametri o perché da parte del medico è stato ritenuto importante studiare solo la PCR o perché hanno saltato il controllo annuale.
28,57%
60% 11,43%
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Nome Sesso Età Hb W52 Leucociti W52 PLT W52 VES W52
DS uomo 21 14,9 8400,0 202000,0 16,0 VD uomo 27 14,9 8300,0 202000,0 5,0 SG donna 27 GE donna 29 12,7 5000,0 186000,0 30,0 GG uomo 30 15,9 9840,0 254000,0 10,0 G.G.I donna 31 I.B. donna 32 R.L. uomo 33 BE donna 33 14,0 5200,0 265000,0 19,0 ID donna 35 12,0 7580,0 307000,0 7,0 CS donna 35 11,7 6200,0 190000,0 14,0 SS donna 35 11,7 6100,0 282000,0 2,0 AG donna 36 13,0 7500,0 160000,0 IV uomo 36 15,2 7810,0 311000,0 CG donna 37 13,5 9100,0 265000,0 TG uomo 40 13,0 7400,0 301000,0 CR uomo 43 13,9 11540,0 216000,0 L.W uomo 45 MG uomo 46 13,7 4770,0 477000,0 MA uomo 46 13,8 13400,0 422000,0 VR donna 47 NR donna 47 11,8 8080,0 226000,0 BG uomo 47 13,9 8550,0 254000,0 AG donna 50 13,8 6500,0 362000,0 31,0 PA donna 52 15,0 7720,0 351000,0 AL donna 53 GC donna 57 13,5 9240,0 297000,0 PC donna 57 13,3 7240,0 220000,0 MG donna 60 12,2 6400,0 373000,0 LG uomo 66 17,3 14250,0 299000,0 10,0 MA uomo 66 14,3 7500,0 294000,0 MF uomo 66 13,7 7980,0 239000,0 BS donna 69 12,8 4640,0 229000,0 35,0 GN donna 72 11,5 5640,0 240000,0 AM donna 76 12,1 3780,0 161000,0 30,0
Tabella 4.6-Valori di emoglobina, leucociti, piastrine e VES riportati dagli esami clinici effettuati alla cinquantaduesima settimana. Come si può notare dalla tabella per sette pazienti non si sono avuti dati inerenti questi parametri di studio.
Il processo di anemizzazione nei pazienti di sesso femminile e maschile si è ridotto rispetto alla dodicesima settimana.
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Infatti la percentuale di persone di entrambi i sessi che mostravano l’emoglobina inferiore ai limiti di riferimento è diminuita ancora rispetto al controllo fatto nei mesi precedenti (vedi Figura 4.23)
Figura 4.23-Percentuale di pazienti che alla cinquantaduesima settimana hanno mostrato valori di emoglobina entro i limiti di riferimento, più bassi di questi o che non riportavano valori per la non esecuzione dell’esame clinico di laboratorio.
Il numero dei leucociti anche in questa circostanza era per la maggior parte dei soggetti arruolati compreso tra 4.000 e 10.000 unità per µ L di sangue.
Solo il 20% dei pazienti non aveva valori che riguardavano il numero di leucociti, mentre l’8,57% manifestava leucocitosi e il 2,86%, quindi solo un paziente su trentacinque, presentava un numero di leucociti di 3780 unità per µ L di sangue (vedi Figura 4.24). Si trattava di una paziente di settantasei anni che aveva una leucopenia sicuramente di natura costituzionale e non correlata alla terapia biologica somministrata.
17,14%
62,86% 20%
60
Figura 4.24-Percentuale di pazienti che alla cinquantaduesima settimana (W52) presentavano leucocitosi (numero di leucociti superiore a 10.000 unità per µ L di sangue), leucopenia (numero di leucociti inferiore a 4.000 unità per µL di sangue), numero di leucociti nei limiti di riferimento o che non avevano valori per la non esecuzione dell’esame clinico.
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Dopo un anno il numero delle piastrine era alterato in un indivuduo su trentacinque presentandosi superiore a 450.000 unità per µ L di sangue.
Questa piastrinosi era sicuramente correlata al processo infiammatorio e al conseguente incremento della sintesi di piastrine.
Il resto dei pazienti o possedeva valori normali di piastrine o non aveva eseguito l’esame a riguardo (vedi Figura 4.25).
Figura 4.25-Percentuale di pazienti che alla cinquantaduesima settimana possedevano un numero di piastrine compreso nei limiti di riferimento, che non avevano eseguito l’esame clinico a riguardo o che presentavano