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– Dirigenti medici a rapporto esclusivo che esercitano l’ALPI - 2016

Nel documento Repubblica italiana Corte dei conti (pagine 36-69)

Fonte: rilevazione C.R.E.A. Sanità 2017 per Osservatorio sui tempi di attesa e sui costi delle prestazioni sanitarie nei Sistemi Sanitarie Regionali

2.3 Il Piano Regionale di governo delle liste di attesa.

La Regione Sardegna aveva avviato azioni finalizzate al governo e al contenimento delle liste di attesa in aderenza alle disposizioni del D.Lgs. 124/1998, art. 3, disciplinando i tempi massimi che devono intercorrere tra la data della richiesta di prestazioni specialistiche ambulatoriali e

31 Fonte: Dichiarazione stampa riportata da “Il fatto quotidiano” 14 maggio 2019.

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di ricovero diurno e l’erogazione delle prestazioni medesime. La Regione ha adottato, quindi, il Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa 2010-2012 (PRGLA), definitivamente approvato32 nel 2011 e ha stanziato – a tali fini- apposite risorse in favore delle Aziende sanitarie (circa 28,5 milioni di euro nel 2010 e circa 21 milioni di euro nel 2011).

In considerazione delle analisi/valutazioni di monitoraggio effettuate e delle disomogeneità riscontrate nell’offerta delle prestazioni, ascrivibili ai limiti del sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione, il competente Assessorato regionale alla sanità ha ritenuto di implementare sia la prima operatività del CUP (infrastruttura informatica – Centro unico di prenotazione), sia l’adeguata sensibilizzazione/formazione dei medici prescrittori (per l’uso sistematico dell’indicazione dei primi accessi e successivi, del quesito diagnostico e della definizione della classe di priorità). Ciò al fine di pervenire all’inserimento e alla gestione di tutta l’attività istituzionale in agende di prenotazione specifiche sul sistema informatizzato33 (con separazione tra primi accessi e successivi, differenziati per classe di priorità).

Nel corso del 2018 le “Linee di indirizzo”34 adottate per la gestione delle Liste di Attesa (come previste dal Piano Nazionale di governo delle liste di attesa 2010/2012 e già introdotte nel sistema regionale della D.G.R 39/57 del 2011) stabiliscono l’elenco di 43 prestazioni ambulatoriali (14 visite specialistiche e 29 di diagnostica strumentale) da sottoporre a monitoraggio con l’obiettivo di garantire al 90% degli utenti l’erogazione delle prestazioni nei tempi definiti secondo le seguenti classi di priorità:

− U (urgente) – da eseguire entro 72 ore;

− B (breve) – da eseguire entro 10 giorni;

− D (differibile) – da eseguire entro 30 giorni per le visite entro 60 giorni per gli accertamenti diagnostici;

− P (programmata) – da eseguirsi entro 180 giorni per accertamenti diagnostici, fino al 31/12/2019.

32 V. D.G.R. 51/19 del 1988; v. D-G-R- 46/44 del 2010; v. D-G-R- 39/57 del 23/09/2011 per l’approvazione del PRGLA.

33 V. D.G.R. 59/5 del 04/12/2018 “Liste di attesa”. Definizione dei raggruppamenti omogenei (RAO) e degli ambiti territoriali”.

34 V. D.G.R. 19/42 del 17/04/2018 “Linee di indirizzo per la gestione delle Liste d’Attesa”.

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Poiché, a fronte degli impegni finanziari, i principali obiettivi originariamente definiti non sono stati completamente raggiunti, nel corso del 2018 l’Amministrazione regionale ha provveduto a riprogrammare le somme ancora disponibili35 (pari a € 2.469.049,96).

Inoltre l’Amministrazione regionale ha ravvisato contestualmente la necessità di alcune specifiche disposizioni destinate a regolamentare l’Attività libero professionale (ALPI), al dichiarato fine di assicurare e massimizzare l’efficacia degli interventi rivolti allo smaltimento delle liste di attesa.

Viene, pertanto, previsto quanto segue:

− l’Attività libero professionale non può annualmente comportare, per singola struttura (da intendersi Struttura Complessa o Struttura semplice Dipartimentale), un volume di prestazioni, globalmente considerati, superiore a quello assicurato dalla medesima struttura per i compiti istituzionali, valutata anche la tipologia delle prestazioni;

− in ogni caso l’ALPI non può comportare per ciascun dirigente un volume orario superiore a quello assicurato per i compiti istituzionali. Tale condizione, in armonia con la logica aziendale, va verificata, di norma ogni anno. Per l’attività di ricovero la valutazione dei volumi di attività è riferita anche alla tipologia e complessità delle prestazioni (art. 54, comma 5 CCNL 2000 Aree della Dirigenza);

− nel caso in cui si verifichi un superamento dei limiti regionali stabiliti come tempi massimi per l’erogazione di prestazioni in attività istituzionale, la libera professione intramuraria riferita a quelle stesse prestazioni dovrà essere temporaneamente ridotta o, al limite, sospesa fino al ripristino delle condizioni conformi ai tempi deliberati.

Le linee di indirizzo in argomento dispongono, altresì, il monitoraggio con cadenza semestrale da parte dell’apposito Gruppo permanente di lavoro (GRLA), prevedono che entro il 21/12/2018 siano definitivamente informatizzate le agende per tutte le 43 prestazioni oggetto del monitoraggio e controllo, e assegnano alle Aziende sanitarie il mandato a provvedere alla formazione dei medici prescrittori.

35 In tali termini cit. D.G.R. 59/5 del 04/12/2018 pag. 1.

30

In tale occasione vengono assunte anche specifiche iniziative per la messa a regime della ricetta dematerializzata farmacologica e specialistica, con l’obiettivo di raggiungere il 70% delle prescrizioni entro il 31 dicembre 201936.

Per una puntuale e analitica disamina delle numerose problematiche, si rinvia alle deliberazioni della Giunta regionale e ai rispettivi allegati, citate nel presente paragrafo.

36 V. D.G.R. 32/51 del 2019 e 42/35 del 2019.

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3 IL PIANO NAZIONALE DI GOVERNO SULLE LISTE DI ATTESA PER IL TRIENNIO 2019-2021 (PNGLA)

3.1 Il PNGLA 2019-2021.

La presente indagine è rivolta da un lato a verificare le attività intraprese dall’intervento pubblico regionale per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della gestione delle liste di attesa. Dall’altro, poiché, tali attività non possono disarticolarsi rispetto alla più generale programmazione nazionale, deve considerare il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) 2019-2021, approvato dal Ministero della Salute e dalle Regioni nel febbraio 2019 di cui si riferiscono per brevità di sintesi i suoi obiettivi principali37:

1. le Regioni hanno 2 mesi di tempo per recepire il PNGLA con un Piano regionale;

2. vengono stanziati 350 milioni di euro in tre anni (2019-2021) nella Legge di bilancio 2019 per ridurre le liste di attesa e garantire più efficienza, responsabilità, trasparenza, facilità e semplicità;

3. qualora per una prestazione specialistica (prime prestazioni in classe di priorità) venga superato il tempo massimo di attesa previsto per legge, il paziente residente potrà recarsi, secondo una specifica procedura, in una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi;

4. con il CUP on-line i pazienti potranno consultare in tempo reale l’attesa relativa a visite ed esami erogati in regime istituzionale o in libera professione nonché prenotare e modificare gli appuntamenti già presi;

5. i controlli saranno prescritti dal professionista che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al MMG/PLS per la prescrizione, le Aziende devono prevedere idonee modalità per consentire la prenotazione da parte del medico specialista;

37 Fonte Ministero della Salute: 10 punti chiave sul PNGLA 2019-2021.

32

6. sarà obbligatorio per il medico prescrittore stesso indicare nelle prescrizioni le classi di priorità previste dal nuovo Piano; per la Classe P (prestazione Programmabile) è previsto, dal 1° gennaio 2020, un tempo massimo di attesa di 120 giorni;

7. nelle strutture che non rispetteranno i tempi di attesa individuati dalla Regione si potrà attuare il blocco dell’attività libero professionale intramuraria;

8. i Direttori Generali potranno essere rimossi se non rispetteranno i tempi massimi di attesa stabiliti per legge;

9. la Regione vigila sul rispetto del divieto di sospendere l’attività di prenotazione (liste bloccate, agende chiuse);

10. il paziente può richiedere alla Direzione sanitaria o alla Direzione medica ospedaliera di prendere visione della sua posizione nella Agenda dei ricoveri.

Inoltre l’allegato A (PNGLA) prevede che “l’attuazione del Piano Nazionale Cronicità nelle varie realtà regionali, potrà comportare un miglioramento della gestione dei tempi di attesa, in riferimento all’implementazione dei relativi Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali. Il governo delle liste di attesa è, altresì, fortemente connesso ad altri processi che, sia a livello centrale che periferico, si ripercuotono sulle modalità organizzative del rapporto domanda-offerta. Nella ridefinizione di tali modalità, devono essere assicurati criteri per garantire la coerenza tra quanto riportato nel Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa e: quanto definito in materia di ricetta medica dematerializzata di cui al D.M. 2 novembre 2011; gli orientamenti delineati in materia di Piano Nazionale Anticorruzione vigente; gli obiettivi dei contratti e degli Accordi collettivi nazionali, sia per quanto attiene le modalità prescrittive sia per l’Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI); gli indirizzi definiti in materia di accreditamento istituzionale, compresi quelli di cui al Manuale TRAC dell’Intesa del 20 dicembre 2012, e quelli per la stipula dei contratti con gli erogatori, in particolare per quanto riguarda la gestione trasparente e programmata del volume e della tipologia delle prestazioni oggetto degli accordi, anche rispetto alle Linee Guida Nazionali - sistema CUP e successive integrazioni...

Il PNGLA si propone di condividere un percorso per il Governo delle Liste di Attesa, finalizzato a garantire un appropriato, equo e tempestivo accesso dei cittadini ai servizi sanitari che si realizza con l’applicazione di rigorosi criteri di appropriatezza, il rispetto delle Classi di priorità, la trasparenza e l’accesso diffuso alle informazioni da parte dei cittadini sui loro diritti e doveri.

33

Per la piena attuazione del PNGLA verrà istituito, presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, entro 120 giorni dalla stipula della presente Intesa, l’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa composto da rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Agenas, di tutte le Regioni e Province Autonome, dell’Istituto Superiore di Sanità e dalle Organizzazioni civiche di tutela del diritto alla salute. L’Osservatorio, oltre ad affiancare Regioni e Province Autonome nell’implementazione del Piano, provvederà a monitorare l’andamento degli interventi previsti dal presente atto, rilevare le criticità e fornire indicazioni per uniformare comportamenti, superare le disuguaglianze e rispondere in modo puntuale ai bisogni dei cittadini”.

3.2 Il recepimento in Regione Sardegna del PNGLA (intesa tra Governo, le Regioni e le Province Autonome del 21 febbraio 2019). I riscontri e le risposte della Regione.

La Regione Autonoma della Sardegna con DGR n. 21/24 del 04/06/2019 ai sensi dell’art. 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, ha recepito l’Intesa, tra il Governo, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano, sul Piano nazionale di governo delle Liste d’attesa (PNGLA) per il triennio 2019 – 2021, di cui all’art. 1, comma 280, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, del 21 febbraio 2019 (Repertorio atti n. 28/CSR)” e rinviato ad un successivo provvedimento della Giunta l’approvazione del Piano regionale di governo delle liste d’attesa (PRGLA) 2019-2021 rivolto a definire in modo dettagliato tutti i punti di cui all’allegato A, punto 2, dell’Intesa medesima.

Attualmente il Piano regionale delle liste d’attesa è in fase di definizione.

In sede istruttoria l’Ufficio di controllo ha chiesto38 al competente Assessorato regionale alla sanità di conoscere le misure adottate in attuazione della richiamata deliberazione di recepimento dell’intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, unitamente a una relazione illustrativa delle principali problematiche in atto relativamente agli esercizi 2018-2019. Sono stati richiesti anche i reports sul monitoraggio delle liste di attesa con l’indicazione dei tempi medi di attesa aggiornati all’ultimo semestre 2019, ed ogni altra

38 Nota istruttoria n. 775 del 19/02/2020.

34

iniziativa, atto, documento, lavoro conoscitivo, studio o approfondimento assunto dalla Regione Autonoma della Sardegna e ritenuto utile per le finalità istruttorie.

L’Assessorato regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha fornito riscontro in data 06/03/202039, producendo una serie di dati sul monitoraggio delle liste di attesa (in continuo aggiornamento) e formulando significative considerazioni che, brevemente, di seguito si riferiscono.

La nota assessoriale precisa che alla citata deliberazione n. 21/24 del 04/06/2019 di recepimento dell’Intesa ha fatto seguito la DGR n. 32/51 dell’08/08/2019 di approvazione delle prestazioni specialistiche e degli esami oggetto di prescrizione medica dematerializzata.

In tale circostanza l'Assessore dell'Igiene e Sanità e dell'Assistenza Sociale ha richiamato la DGR n. 59/5 del 04/12/2018, in cui venivano definiti i raggruppamenti di attesa omogenei (RAO) e gli ambiti territoriali relativi (v. precedente paragrafo 2.3).

Il c.d. “Manuale RAO” comprende le schede delle 43 prestazioni (14 visite specialistiche e 29 prestazioni strumentali) soggette a monitoraggio dei tempi di attesa, elencate nel precedente Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa. L'Assessore ha osservato che “nell'ottica del processo di dematerializzazione della prescrizione medica delle prestazioni specialistiche e degli esami e nell'ambito della strategia per la risoluzione delle problematiche legate alla gestione delle liste d'attesa, risulta opportuno procedere all'approvazione del catalogo delle prestazioni mediche oggetto di ricetta dematerializzata … già oggetto di una sperimentazione in corso nel periodo decorrente dall'01/07/2019 al 30/09/2019, presso i medici di medicina generale. Il detto catalogo è predisposto sulla base dell'elenco delle prestazioni monitorate nell'ambito del Piano nazionale di Governo delle liste d'attesa predisposto dal Ministero della Salute”40. La deliberazione è stata assunta sentito il Comitato permanente regionale dei medici di Medicina generale, che è pervenuta all'approvazione del menzionato catalogo delle prestazioni specialistiche ed esami oggetto di prescrizione medica (ricetta) dematerializzata.

La nota dell’Assessorato della Sanità riferisce, inoltre, che il catalogo è stato oggetto di una sperimentazione nel periodo decorrente dall’01/07/2019 al 30/09/2019 presso i medici

39 Cfr. nota n. 5424 del 06/03/2020.

40 Cfr. DGR n. 32/51 dell’08/08/2019.

35

prescrittori dell’Area socio sanitaria (ASSL) di Sanluri e di Cagliari e (secondo fonti del Ministero Economia e delle Finanze) che tale sperimentazione ha permesso di raggiungere il 27% di ricette dematerializzate sul totale regionale delle prescrizioni specialistiche del mese di settembre 2019.

L’Assessorato regionale aggiunge che con ulteriore DGR n. 42/35 del 22/10/2019 (“Decreto Ministeriale del 2 novembre 2011. Ricetta dematerializzata. Avvio a regime della dematerializzazione della ricetta medica per prestazioni specialistiche in Regione Sardegna”) ha esteso a tutto il territorio regionale l’utilizzo della ricetta dematerializzata, attraverso apposite linee guida per i prescrittori e per gli erogatori, fissando l’obiettivo del 70% delle prescrizioni su ricette dematerializzate da raggiungersi entro il 31/12/2019.

*****

L’Assessorato comunica quali obiettivi intenda nel proseguo conseguire:

− Obiettivo 1: implementazione o ammodernamento del sistema CUP interaziendale o regionale;

− Obiettivo 2: collegamento al sistema CUP di tutti gli erogatori (pubblici o privati accreditati);

− Obiettivo 3: inserimento nel sistema CUP di tutte le agende pubbliche e private;

− Obiettivo 4: attuazione di canali di accesso digitalizzati al sistema CUP internazionale o regionale.

Nelle risposte si illustrano anche ulteriori azioni previste in ambito informatico con il fine dichiarato di “…alleggerire le criticità del servizio di CUP regionale…”.

Sempre nelle citate risposte, vengono illustrate le modalità di accesso ai servizi da parte degli utenti, attraverso i CUP delle Aziende, secondo differenti numeri telefonici gestiti o reindirizzato sul centralino regionale (1533). Ad avviso dell’Assessorato il sistema informativo in atto e l’infrastruttura (telefonica) manifestano un tasso di eventi d malfunzionamento pressoché irrilevante.

Nei successivi paragrafi si riferiscono i dati dei monitoraggi regionali sui tempi d’attesa resi disponibili nella presente sede istruttoria.

36

In concomitanza con la conclusione istruttoria è stato adottato il Piano regione di governo delle liste d’attesa (D.G.R. n. 62/2G del 04/12/2020), con cui si da mandato alle Aziende del SSR di adottare i rispettivi Piani attuatori di governo delle liste di attesa secondo le indicazioni del Piano regionale.

37

4 L’INTERVENTO FINANZIARIO NEGLI ESERCIZI 2018-2019 PER IL PNGLA

4.1 L’intervento statale.

L’art. 1, comma 510, della legge 30/12/2018, n. 145 (Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021) ha previsto che “Per l’attivazione di interventi volti a ridurre, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano nazionale di governo delle liste di attesa, i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, secondo il principio dell’appropriatezza clinica, organizzativa e prescrittiva, mediante l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie, come previsto dall’art. 47 -bis della legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, è autorizzata la spesa di 150 milioni di euro per l’anno 2019 e di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021”.

Con il successivo decreto del Ministro della salute del 20/09/2019 adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, avente ad oggetto “Ripartizione tra le regioni dei fondi per la riduzione dei tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie” sono stati definiti i criteri e le modalità ai fini del riparto del fondo anzidetto tra le Regioni.

In particolare, il Decreto ha definito l’indicatore da soddisfare per l’erogazione della prima tranche dei fondi, consistente in una quota fissa uniforme per ogni Regione pari a

€ 4.210.526,32. Tale indicatore comporta la presentazione da parte della Regione di un programma delle attività per l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie, con relativo cronoprogramma, e la verifica del programma con esito positivo da parte dell’Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa, istituito presso la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute.

38

La Direzione Generale della Sanità della Regione Sardegna ha provveduto a presentare al Ministero della Salute il richiesto programma delle attività, completo del relativo cronoprogramma. Tale programma, tra l’altro, richiama la D.G.R. 33/27 del 08/08/2013 con la quale erano state approvate le Linee guida in materia di attività libero professionale intramuraria ambulatoriale (ALPI). La Regione successivamente ha approvato sia lo schema di convenzione tra Azienda e professionista (per lo svolgimento dell'attività libero professionale intramuraria presso lo studio privato del professionista), sia le direttive alle Aziende Sanitarie per il superamento degli inadempimenti rilevati (D.G.R. 53/3 del 03/11/2015). Dai citati provvedimenti si ricava che attualmente sul sistema CUP regionale viene registrata in agende di prenotazione appositamente create41 la quasi totalità dell’attività svolta in libera professione intramuraria

Il programma è stato valutato positivamente dall’Osservatorio nazionale sulle liste di attesa.

A seguito di tale valutazione, la totalità dei fondi previsti per la prima tranche, relativa all’anno 2019, pari a € 4.210.526,32, è stata trasferita dallo Stato alla Regione.

Gli obiettivi strategici del programma prevedono (v. anche paragrafo 3.2):

− Obiettivo 1: Implementazione o ammodernamento del sistema CUP interaziendale o regionale;

− Obiettivo 2: Collegamento al sistema CUP interaziendale o regionale di tutti gli erogatori (pubblici/privati accreditati);

− Obiettivo 3: Inserimento nel sistema CUP interaziendale o regionale di tutte le agende pubbliche/private;

− Obiettivo 4: Attivazione di canali di accesso digitalizzati al sistema CUP interaziendale o regionale.

41 Cfr. Allegato 1 nota RAS Prot. n. 5424 del 06/03/2020.

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Tabella 1 – Intervento finanziario statale

Ambito Azioni Budget tronche 1 Tipo spese

Infrastrutture CUP Strumenti di governante e monitoraggio

Reingegnerizzazione sistema CUP Sviluppo strumenti di gestione risorse

Integrazione gestione amministrativo/contabile Miglioramento funzionalità, performance e user experience (back Alce)

Cittadino

Miglioramento funzionalità, performance e user

experience (front office) 60.000,00 € Software

Nuovi canali di accesso/comunicazione

Totale 4.210.526,32 €

Fonte: Direzione Generale Sanità RA

4.2 L’intervento regionale di finanziamento dei Protocolli operativi per abbattimento liste d’attesa.

Sul fronte dell’intervento finanziario regionale sono state stanziate per il triennio 2019-2021 (D.G.R. n. 46/47 del 22/11/2019) e ripartite fra le Aziende del Servizio sanitario regionale, risorse economiche destinate all’abbattimento delle liste di attesa, pari a € 10.500.000 (€ 3.500.000 per ciascuno anno), destinate al personale del SSR per garantire l’erogazione di prestazioni aggiuntive e pari a € 11.297.191,86 destinate al potenziamento della produttività dei servizi42 (liquidate con la determinazione n. 1203 dell’11/12/2019 ad ATS, derivanti da economie di spesa nell’anno precedente).

Si può conseguentemente osservare che l’intervento finanziario si muove essenzialmente verso due direzioni: a)da un lato – con i fondi statali – si vuole potenziare l’hardware ed il software a vantaggio della infrastruttura CUP, con la finalità di migliorare la funzionalità e le performance del sistema in generale: “Per l’attivazione di interventi volti a ridurre i tempi di attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, secondo il principio dell’appropriatezza clinica, organizzativa

42 Cfr. Nota Direzione Generale della Sanità n. 5424 del 06/03/2020 pervenuta in sede istruttoria.

40

e prescrittiva, mediante l’implementazione e l’ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l’accesso alle strutture sanitarie”43.

Dall’altro lato – con i fondi regionali – ci si propone di ottenere prestazioni aggiuntive incentivando il personale coinvolto nell'erogazione delle prestazioni stesse, al fine di ridurre i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali specialistiche. A tale scopo la Direzione regionale della Sanità ha sottoscritto, con ciascuna Azienda del Servizio sanitario, un protocollo operativo nel quale è stato dettagliato il piano di potenziamento delle prestazioni, stabilendo l’ordine di grandezza del numero di prestazioni aggiuntive che ogni Azienda si impegna ad erogare, a fronte delle risorse assegnate per l’annualità 2019, e le modalità con cui tale offerta aggiuntiva deve essere resa al cittadino attraverso il CUP regionale su agende informatizzate pubbliche, atte a garantirne la trasparenza.

I protocolli operativi sono stati siglati nel mese di dicembre 2019 tra la Direzione regionale della Sanita ed i Dirigenti generali delle Aziende Sanitarie, richiamando integralmente il contenuto e gli obiettivi di cui alla D.G.R. n. 46/47 del 22/11/2019 e con particolare riferimento alle risorse economiche destinate all’abbattimento delle liste di attesa. La tabella che segue riassume la posizione di ogni singola Azienda.

Tabella 2 – Sintesi dei protocolli operativi

Annualità 2019 - Protocollo Operativo

Tipologia Importo Riferimenti Finalità

A.T.S.

schema di cui all'allegato al presente protocollo operativo.

Le risorse sono erogate in favore del personale dell'Azienda entro 5 giorni dalla stipula

del presente protocollo

DGR n. 51/23 del 17/11/2017 Determinazione

di liquidazione (Direzione generale della Sanità) n. 971

del 21.09.2018

Le risorse sono erogate prioritariamente per le attività delle

segreterie CUP e del personale amministrativo coinvolto. all'allegato 2 al presente protocollo.

ATS provvede a bandire le ore necessarie per l'erogazione di dette

prestazioni.

AOU Cagliari

AOU Sassari

AO BROTZU

Fonte: Direzione Generale Sanità RA

Fonte: Direzione Generale Sanità RA

Nel documento Repubblica italiana Corte dei conti (pagine 36-69)

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