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Investimento in Ricerca e Innovazione: il Caso Sardegna

CAPITOLO II: Spesa in R&S: dal contesto Europeo al caso Sardegna

2.2 Investimento in Ricerca e Innovazione: il Caso Sardegna

Inquadrato il contesto europeo, l’analisi prosegue con l’osservazione dei dati della Sardegna rispetto alla perfomance delle altre regioni italiane.

Come riportato in un articolo pubblicato nel 14° Rapporto Crenos15 l’utilizzo della spesa pubblica nella sua “dimensione del governo”, intesa come funzione dell’amministrazione pubblica di assegnare le risorse per i diversi ambiti di competenza, è argomento molto dibattuto sia a livello nazionale, che a livello internazionale. Meno si sa invece dell’impatto sulle economie regionali. Questo è particolarmente vero nell’ambito della spesa in Ricerca e Sviluppo e della definizione della quantità ottimale da investire in un sistema economico, soprattutto dal punto di vista delle prospettive di crescita. La scarsità di risorse potrebbe non generare gli sperati effetti sull’economia e sulla società, allo stesso modo un eccesso di risorse potrebbero non essere correttamente assorbite dal sistema ricerca determinando una non corretta allocazione delle risorse. Su questa ipotesi torneremo nel capito relativo all’analisi qualitativa, in cui verranno forniti alcuni spunti di riflessione relativamente all’assunto di un eccesso di risorse destinate al sistema della ricerca isolano.

Esiste un diffuso consenso sul fatto che un livello minimo di governo sia certamente positivo per l’economia, in relazione, ad esempio, al finanziamento delle funzioni essenziali (core functiones), ma esiste anche un secondo livello di analisi che riguarda gli interventi finalizzati ad accrescere le performance economiche di un dato territorio. In altre parole, il processo decisionale alla base della spesa pubblica è cruciale, e questo a sua volta è determinato dalle istituzioni politiche e dalle forme di governo: le istituzioni politiche definiscono quanto sia conveniente adottare “redistribuzioni mirate” su taluni settori piuttosto che su altri al fine di aumentare il benessere collettivo. Anche se molto complessa da stimare, esiste quindi una relazione diretta tra “utilizzo delle risorse” e performance territoriale e ciascuna va studiata per le diverse componenti della spesa pubblica.

14 CRENoS, Economia della Sardegna 22° Rapporto, CUEC 2015

Massimo Carboni, La Legge Regionale n. 7/2007 a favore della Ricerca Scientifica in Sardegna, Tesi di Dottorato in Diritto ed Economia dei Sistemi Produttivi, Università di Sassari Pag. 38

L’analisi dell’aggregato di spesa riconducibile alla R&S permette di capire se vi sia a livello regionale un orientamento delle risorse verso questa funzione obiettivo, la quale rappresenta una condizione necessaria ma non sufficiente a garantire uno sviluppo della conoscenza, cosi come descritto nel precedente capitolo. Se è vero che la conoscenza è uno degli elementi cruciali dello sviluppo di una società - sviluppo espresso non esclusivamente in termini economici - fondamentale è capire quale sia l’impegno economico e finanziario che l’amministrazione pubblica decide di destinargli.

L’analisi che verrà proposta, utilizza le informazioni fornite dal Dipartimento della Coesione Economica e, più specificatamente, i dati sui Conti Pubblici Territoriali (CPT)16. La banca dati disponibile consente di ricostruire il trend di spesa in R&S per ciascuna regione italiana e di effettuare confronti mirati tra le diverse performance sia territoriali che settoriali.

Il Sistema dei Conti Pubblici Territoriali produce informazioni con riferimento a due distinti universi: il primo relativo alla Pubblica Amministrazione (PA), il secondo esteso al Settore Pubblico Allargato (SPA)17. Sotto il profilo metodologico il dataset fornito dal Ministero

ricostruisce, per ciascun soggetto appartenente al Settore Pubblico Allargato, i flussi di cassa relativi alle spese e alle entrate a livello regionale sulla base dei bilanci consuntivi dell'ente, pervenendo successivamente alla costruzione di conti consolidati per ciascuna Regione italiana. Con particolare riferimento ai dati di spesa, su cui ci si concentrerà nelle elaborazioni seguenti, le informazioni permettono di definire un preciso quadro di analisi sui due macro aggregati più diffusamente utilizzati: Spesa in Conto Capitale e Spese Corrente.

Settorialmente la costruzione dei Conti Pubblici Territoriali viene effettuata coerentemente con il sistema di classificazione di Contabilità Pubblica nazionale e tiene altresì conto delle esigenze di riclassificazione europea per l’analisi dei flussi di spesa18. Il sistema comprende

circa 30 voci costruite in funzione di specifici usi delle informazioni dei CPT, tra cui “Spesa in Ricerca e Sviluppo (R. & S.)”, oggetto della nostra analisi. In questa voce rientrano tutte le spese fatte dall’amministrazione per il funzionamento ed il finanziamento delle attività di enti e strutture pubbliche destinate alla ricerca scientifica di base e applicata; rientrano inoltre tutte le attività per il sostegno, tramite prestiti o sussidi, alle attività di ricerca e sviluppo svolta dal settore privato.

16 Si veda De Luca et al (2005)

17 In particolare la definizione adottata per la Pubblica Amministrazione coincide fondamentalmente

con quella della contabilità pubblica italiana ed è costituita da enti che, in prevalenza, producono servizi non destinabili alla vendita. Il Settore Pubblico Allargato, rispetto alla composizione della PA, si caratterizza per l'aggiunta di un settore Extra PA che include una molteplicità di soggetti che operano a livello sia centrale che locale - come le agenzie e gli enti collegati- che producono servizi di pubblica utilità sotto il controllo diretto o indiretto da parte di un ente pubblico.

18 Classificazione internazionale della spesa pubblica per funzione (Cofog) -

http://www.istat.it/it/archivio/6427 e Classificazione CPT dei Settori d'attività dell'intervento

pubblico -

http://www.dps.gov.it/opencms/export/sites/dps/it/documentazione/CPT/Classificazione_CPT_dei_ settori_di_attivita.pdf

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L’analisi regionale è stata condotta confrontando i livelli e le dinamiche temporali della spesa in R&S in Sardegna con quelle delle altre regioni del Mezzogiorno e per meglio rappresentare il posizionamento dell’Isola verranno proposti confronti con il dato medio italiano e con quello dei principali aggregati territoriali.

Complessivamente nel periodo 2005 – 2013 sono stati spesi nell’Isola circa 103 milioni di euro, il dato medio del Mezzogiorno era di 139 milioni di euro e quello italiano pari a 187 milioni. La Sardegna ha un rapporto Spesa Pubblica in R&S su PIL mediamente più alto rispetto alle regioni del Mezzogiorno e al dato medio italiano. I due sotto periodi presi in considerazione evidenziano un ottimo posizionamento dell’isola: fatto 100 il valore nazionale, il dato medio 2005 - 2013 colloca la Sardegna al di sopra della media nazionale di 52 punti e di 15 punti sopra quella del Mezzogiorno. La buona performance isolana è ancora più accentuata per il sotto periodo 2008 – 2011, in cui rispettivamente per l’Italia e per il Mezzogiorno il differenziale è di 68 e di 45 punti.

Grafico 5. Spesa Totale in R&S su PIL (Italia=100)

Fonte: DPS - CPT

Oltre alla Sardegna, spiccano le performance di alcune regioni come il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, la Campania. È da considerare tuttavia che la “spesa pubblica” in R&S in molte esperienze regionali può andare a sostituirsi alla mancanza di investimenti privati in questo settore, tipico caso in cui l’amministrazione pubblica interviene nei citati esempi di

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fallimento del mercato. È pertanto presumibile che per regioni come il Piemonte, Lombardia, Veneto ecc., il basso livello medio di spesa pubblica rispetto al resto dell’Italia sia compensato da investimenti privati.

Altro spunto di riflessione interessante emerge dalla rappresentazione proposta nel grafico sottostante in cui è rappresentata la dinamica della spesa totale in R&S prendendo in esame i tassi di crescita medi annui dei due sotto periodi, il 2005 – 2008 e il 2009 – 2013. La posizione di ciascuna regione nei diversi quadranti indica la propensione delle regioni a garantire livelli di crescita costanti a favore della R&S. Nello specifico solo quattro regioni – tra cui la Sardegna – si posizionano nel primo quadrante con tassi positivi nei due sotto periodi, mentre il secondo gruppo di regioni – più numerose – nel terzo e nel quarto quadrante hanno almeno uno dei due tassi di crescita negativi.

Grafico 6. Dinamica della spesa Totale in R&S

Fonte: DPS - CPT

Dai dati finora rappresentati emerge molto chiaramente come nell’isola vi sia stata una forte concentrazione di risorse nel settore R&S, in particolare nel periodo 2008 – 2011, appunto condizionata dall’intervento del policy maker regionale.

Il dato emerge ancor più chiaramente dalla rappresentazione proposta nel grafico successivo, in cui si mettono a confronto i livelli di spesa con i relativi tassi di crescita, limitatamente al periodo in esame e proponendo un confronto tra spesa totale e spesa corrente. Si rileva come la Sardegna, come già evidenziato in precedenza, stia sopra il dato medio nazionale nei livelli di spesa, ma più interessante è la posizione rispetto all’asse orizzontale, in cui la crescita della spesa totale è superiore al 10% e quella della spesa corrente addirittura del 26%.

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Grafico 7. Spesa R&S propensione alla crescita, media Italia=1

Fonte: DPS - CPT

Passando all’analisi di trend di spesa della R&S, si osservano le dinamiche della spesa totale, corrente e in conto capitale, in un confronto tra la Sardegna, il Mezzogiorno e il dato nazionale, con particolare riferimento a tre sotto periodi: 2005-2007, 2008-2010 e 2011- 2013.

I dati mostrano chiaramente come il trend di crescita fino al 2010 sia positivo e superiore rispetto ai dati medi delle altre regioni, con un tasso di crescita del 3.5% per l’ultimo periodo considerato, rispetto ad un tasso costantemente negativo per le regioni del Mezzogiorno e relativamente più basso per quello medio italiano.

Il dato più rilevante emerge, tuttavia, dalla scomposizione della spesa nei due principali aggregati: la crescita della spesa corrente in R&S per il periodo 2008 – 2010 cresce ad un tasso medio annuo dell’8.64%, mentre gli investimenti in conto capitale decrescono del 2.97%. Anche rispetto al PIL, il trend di crescita della spesa corrente è significativo rispetto a quanto si rileva per Mezzogiorno e Italia.

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Tabella 1. Spesa in R&S - tassi di crescita medio annui

2005-2007 2008-2010 2011-2013 2005-2007 2008-2010 2011-2013 2005-2007 2008-2010 2011-2013 Sardegna 2,07 8,64 -3,17 0,78 -2,97 -1,94 1,12 3,52 -2,90 Mezzogiorno 1,01 -0,53 -1,69 5,28 -0,31 16,41 2,32 -0,76 5,26 ITALIA 0,82 -0,63 -0,32 5,33 3,77 -2,65 1,89 1,23 -2,17 2005-2007 2008-2010 2011-2013 2005-2007 2008-2010 2011-2013 2005-2007 2008-2010 2011-2013 Sardegna 0,97 8,82 -2,76 -0,22 -3,16 -1,52 0,98 1,24 1,04 Mezzogiorno -0,13 -0,27 -1,55 4,05 -0,08 16,49 0,94 0,91 1,11 ITALIA -0,37 -0,53 -0,44 4,04 3,96 -2,78 0,72 0,74 0,68

Tassi di Crescita in R&S

Tassi di Crescita in R&S su PIL

Area Spesa Corrente Spesa Conto Capitale Spesa Totale

Area Spesa Corrente Spesa Conto Capitale Spesa Totale

Fonte: DPS - CPT

I trend di crescita della spesa pubblica in ricerca nell’isola sono ancora più evidenti nei grafici sotto riportati. Il primo evidenzia la spesa totale in R&S della Sardegna, confrontando il dato con quello del Mezzogiorno e ponendo uguale a 100 il dato medio italiano. Si evidenzia inoltre come tra il 2009 e il 2010 i livelli di spesa medi siano superiori a quelli medi delle regioni del mezzogiorno, discostandosi soltanto di 30 punti rispetto al dato medio italiano. Emerge chiaramente come, a partire dal 2008, la linea di tendenza assume una forma a campana con il valore massimo nei livelli di spesa nel 2009, che poi tende a decrescere fino al suo livello minimo registrato nel 2011. I flussi di spesa scomposti nelle due principali componenti confermano come sia la componente della spesa corrente a determinare le elevate performance sulla spesa totale in Ricerca e Sviluppo evidenziate nella nostra regione. I due grafici sotto riportati evidenziano, infatti, per la spesa corrente, elevati livelli di spesa, superiori anche alla media del mezzogiorno e nel 2009 e 2010 superiori anche a quelli medi italiani. Il dato regionale supera quello del Mezzogiorno nel 2008 mantenendosi sempre su stanziamenti superiori a quelli delle altre regioni. Dopo il 2010 il rating della nostra regione scende nuovamente sotto lo standard nazionale con un buon posizionamento, pari a 80 punti, rispetto a quello medio italiano posto uguale a 100. Il dato delle spesa in conto capitale evidenzia, invece, una situazione diametralmente opposta con un decremento degli investimenti a partire dal 2008, se pur con una lieve inversione di tendenza registrata a partire dal 2011.

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Grafico 8. Spesa totale in R&S, numeri indice (Italia=100)

Fonte: DPS - CPT

Grafico 9. Spesa R&S in conto capitale e corrente, numeri indice (Italia=100)

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