Il programma denominato Jasmine (il cui acronimo significa Azione Comune a Sostegno degli Istituti di Microfinanza in Europa) è stato lanciato al fine di realizzare alcuni degli obiettivi individuati nella Comunicazione della Commissione Europea del 13 novembre 2007 “Iniziativa europea per lo sviluppo del microcredito a sostegno della
crescita e dell’occupazione”167.
In tale Comunicazione, la Commissione ha riconosciuto il forte potenziale del microcredito all’interno dell’economia europea ed ha sottolineato il bisogno di facilitare l’accesso al credito ai soggetti più economicamente vulnerabili. Inoltre, a fronte dei dati Eurostat, che prevedevano un forte aumento della domanda di microcredito (oltre 700.000 soggetti), la Commissione ha ritenuto necessario predisporre delle strategie atte a favorire il maggiore coinvolgimento di istituti non bancari nel settore della microfinanza.
Jasmine, una delle quattro iniziative di ingegneria finanziaria introdotte dalla
politica di coesione dell’U.E., è nata grazie alla collaborazione tra la Commissione, la Bei168 ed il Fei per fornire supporto tecnico e sostegno finanziario alle istituzioni non bancarie che praticano microcrediti in Europa, ed è stata avviata in via sperimentale all'inizio del 2009 con un progetto pilota della durata di tre anni169.
Per quanto riguarda il supporto finanziario, la Bei ha messo a disposizione 20 milioni di euro per consentire al Fei di partecipare a progetti di co-finanziamento
167 Quest’iniziativa è in linea con la Strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione e punta a migliorare
l'accesso al microcredito in Europa. Essa si articola in quattro punti: migliorare l’ambiente istituzionale e politico degli stati membri, cambiare il clima per renderlo più favorevole all’imprenditoria, promuovere la diffusione di buone pratiche, mettere maggiore capitale a disposizione degli istituti di microcredito.
168 A proposito del rapporto tra la Bei e gli investimenti, nel punto 29 del Parere del Comitato delle Regioni
«Sinergie tra investimenti privati e finanziamenti pubblici a livello locale e regionale (2013/C 139/02) si afferma che: “a metà del 2000 il volume annuale dei prestiti erogati dalla BEI era aumentato da 10
miliardi di ECU nel 1998 a 45 miliardi di euro, per balzare a 79 miliardi di euro nel 2011 (anno in cui si è raggiunto il picco) per compensare il calo degli investimenti privati durante la crisi. Per la fine del 2011 il valore totale dei prestiti in corso non rimborsati era aumentato di oltre un terzo, arrivando a 395 miliardi di euro; la BEI ha svolto un ruolo centrale nel mettere a disposizione capitale in tutta l'UE e nel sostenere gli investimenti in alcuni Stati dell'area dell'euro che si trovano in difficoltà, tra cui la Grecia, il Portogallo e la Spagna”
169 L’iniziativa vede coinvolte diverse istituzioni: quelle europee come Commissione, Bei e Parlamento
(che offriranno una parte dei fondi disponibili per le politiche di coesione e altre risorse predisposte della Bei) e altri partners finanziari come banche pubbliche e private, la rete di Eurofi (gruppo di lavoro e riflessione su servizi finanziari e bancari europei) e i singoli donatori.
69 (insieme a banche, istituzioni finanziarie, agenzie di sviluppo ecc.) a favore di operatori di microfinanza170.
Per quanto riguarda il sostegno tecnico171 l’iniziativa Jasmine si rivolge ad istituzioni non bancarie, come ad esempio le credit unions, le Organizzazioni Non Governative e gli enti benefici. Le prime, infatti, hanno accumulato una grande esperienza nel campo dei crediti di piccole dimensioni in quanto da lungo periodo operano nella sfera del sociale per offrire alle famiglie in difficoltà la possibilità di accedere ad una finanza più a buon mercato. Le seconde, dall’altro lato, hanno sempre mostrato un forte impegno nella raccolta di fondi a favore dello sviluppo delle comunità e per la realizzazione di progetti ad impatto locale172.
L’obiettivo previsto per il lungo periodo dal programma Jasmine è quello di migliorare le capacità dei fornitori di microcredito, sostenendo il loro potenziamento e sviluppare un ambiente finanziario tale da stimolare una collaborazione tra istituzioni bancarie e non173.
In particolare ciò avviene supportando i fornitori di microcredito, appositamente selezionati, attraverso specifiche forme di assistenza tecnica così da migliorare la qualità delle operazioni di erogazione di microcredito. Attraverso questo strumento si tenta,
170 CASSOLA B., Il microcredito nelle BCC, Roma, 2010, 61.
171“La Commissione ha finanziato la componente di assistenza tecnica di JASMINE con 7 milioni di euro
messi a disposizione dal Parlamento europeo nel quadro di un'azione preparatoria richiesta da quest'ultimo (EPPA). Questi fondi promuovono lo sviluppo degli istituti di microfinanziamento nell'UE e sono utilizzati dalla Commissione per fornire finanziamenti di avviamento agli erogatori di microcredito non bancari”. Relazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e
Sociale Europeo e del Comitato delle Regioni Attuazione dello Strumento Europeo Progress di
Microfinanza – 2010, Bruxelles, 11.4.2011, COM(2011).
Inoltre nella Risoluzione del Parlamento europeo del 6 maggio 2010 sulla relazione annuale 2008 della Banca europea per gli investimenti (2009/2166(INI) (2011/C 81 E/23) è stato richiesto che la partecipazione della BEI al programma Jasmine, inizialmente di 20 milioni di EUR, venisse raddoppiata.
172 L’assistenza tecnica offerta dal programma Jasmine è disponibile fino alla fine del 2013. L’European
Microfinance Network (EMN) ha recentemente selezionato alcune attività necessarie ad implementare i
“Microfinance Development services”. E’ stato proposto dall’EMN, infatti, di organizzare dei workshops sul microcredito al fine di fornire informazioni ed incoraggiare le buone pratiche nel settore della microfinanza europea e di costituire un online help-desk permanente (il “Jasmine HelpDesk”) così da rispondere alle domande più frequenti relative all’utilizzo dello strumento di microfinanza in Europa.
173 L’iniziativa Jasmine risulta complementare allo Strumento Progress di Microfinanza. Infatti nella
Relazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni: Attuazione dello strumento europeo Progress di microfinanza – 2011 del 17.7.2012 COM(2012) si afferma quanto segue: “JASMINE prepara i fornitori di microcredito affinché
siano ammissibili ad un ulteriore sostegno. Vari beneficiari di JASMINE si sono rivolti con esito positivo a Progress Microfinanza, ad es. JOBS MFI (BG), Mikrofond (BG), Créasol (FR), Qredits (NL), FAER (RO) e Patria Credit (RO). Dall'altro lato, vari intermediari di Progress Microfinanza (ad es. Qredits e microStart) hanno poi presentato domanda per JASMINE. Questo dimostra la complementarietà delle due iniziative.”
70 pertanto, di rendere gli intermediari finanziari più preparati, sostenibili e credibili così da accrescere la loro competenza in materia ed ottenere più facilmente nuovi capitali174.
Sistemi innovativi di accesso ai finanziamenti come Jasmine, Jeremie e CIP sono, infatti, in grado non solo di stimolare l’attività imprenditoriale ma anche di facilitare la sostenibilità delle nuove iniziative, favorendo lo sviluppo ed il benessere economico e sociale della comunità.
L’attività concreta prevista dal programma prevede innanzitutto una selezione da parte del FEI degli istituti di microcredito non bancari, ma anche delle banche dotate di licenza che forniscono prodotti di microfinanza ma che non siano mai state valutate da agenzie di rating.
I richiedenti, previa manifestazione d’interesse tramite il sito internet del Fei, devono possedere i seguenti requisiti: devono operare in un Paese membro dell’Unione Europea, possedere più di 150 clienti attivi nell’ultimo anno, essere impiegati in azioni sociali e dimostrare la propria strategia interna175.
Dopo la fase di selezione dei candidati, vengono valutate attentamente dalle agenzie di rating176 una serie di aspetti inerenti alla gestione operativa dell’istituzione, in particolare vengono vagliate le procedure interne di decisione, le attività di gestione quotidiana e vengono effettuate attività comparative con gli standards esistenti, valutando gli interventi necessari per rendere le istituzioni che praticano microcredito più competitive ed affidabili.
L’attività di rating è, dunque, in grado di individuare con esattezza gli accorgimenti necessari alle MFIs per raggiungere gli standards utili ad attirare il capitale privato, espandere il proprio raggio d’azione e diventare sostenibili.
Una volta effettuata la selezione ed aver evidenziato le aree dell’attività che necessitano di un miglioramento, è prevista l’offerta agli enti beneficiari di assistenza gratuita e di attività di formazione specifica a favore del personale e del gruppo dirigente
174 Cfr. BORGOMEO C. (a cura di), Microcredito. Dimensioni e prospettive del prestito sociale in Italia,
Bologna, 2012.
175 EUROPEAN UNION REGIONAL POLICY, Supporting micro-credit providers with Jasmine,
Lussemburgo, 2010.
176 L’attività di selezione è effettuata da due agenzie di rating coinvolte nell’iniziativa: “Microfinanza
71 dell'istituto effettuate dagli esperti del Microfinance Centre e la predisposizione di una banca dati on-line accessibile a tutti gli istituti di microfinanza177.
L’offerta di tali servizi di assistenza è focalizzata sul raggiungimento di quattro obiettivi: gestione del rischio, pianificazione strategica, governance e gestione dei sistemi di informazione.
La conclusione del processo di valutazione dell’istituzione di microfinanza testimonia il raggiungimento di uno standard qualitativo che garantisce all’ente stesso la possibilità di godere di un’ “etichetta” di affidabilità.
I principali benefici che l’accesso al programma produce sui suoi beneficiari sono: “1)Access to external opinions from specialized experts on institutional processes and
standards; 2)Better understanding of the strengths and weaknesses of the organization and guidance for alignment to best practice; 3)Increased visibility through rating reports which can represent a “marketing tool” to improve access to external funding source; 4)Trainings by experts of MFC with extensive knowledge of international microfinance practices and in-depth expertise of the European marke; 5)Tailored-made training contents which take in consideration also the general crisis context” 178 .
Il programma Jasmine è di fondamentale importanza in quanto costituisce la prima ed unica iniziativa europea che offre assistenza tecnica alle istituzioni di microfinanza179.
Nel settembre 2009 è stata data per la prima volta l’opportunità ai providers del microcredito di esprimere il loro interesse sulla possibilità di ricevere l’assistenza tecnica predisposta dal programma in questione. Da quando l’iniziativa è stata lanciata, ben 71
microcredit providers hanno goduto delle attività di supporto e di assistenza tecnica
offerte da Jasmine.
PerMicro180, vincitrice nel 2009 del FGDA (Fondazione Giordano dell’Amore)
Microfinance Award come migliore istituzione che pratica microcredito in Italia, è una
177 Clausola 4.3 del Codice europeo di buona condotta per l’erogazione di microcrediti prevede che “le
informazioni sui singoli enti erogatori di microcrediti saranno di pubblico accesso tramite una banca dati online. Si raccomanda agli enti di rendere note queste informazioni nelle relazioni annuali e in altre sedi rilevanti”.
178 FGDA, The role of the public sector in the microfinance programmes in Europe. Third appointment:
JASMINE programme Tematic workshop “think” series, Milano, Settembre 2011, www.fgda.org
179 E’ stata prevista l’istallazione di un'unità operativa presso la sede del Fei al fine di sostenere le MFIs
non bancarie e per far si che vengano adottate le best practice così da assicurare un attestato di qualità riconosciuto a livello nazionale, così CASSOLA B., il microcredito delle BCC buone pratiche, strumenti,
processi, op. cit.,61-62.
180 PerMicro PerMicro è la più importante società di microcredito in Italia ed opera su tutto il territorio
72 delle 7 istituzioni italiane181 selezionate dal FEI per ricevere l’assistenza tecnica offerta dal programma Jasmine.
Questa istituzione italiana possiede un forte potenziale di crescita sia sotto l’aspetto economico che sociale ed è per questo che il supporto professionale offerto da Jasmine è in grado di costituire un importante mezzo per migliorare la struttura esistente182.
Questo programma ha avuto il merito di migliorare l’attività di molte istituzioni micro finanziarie, grazie soprattutto alla possibilità di accedere a fondi strutturali europei e alla maggiore disponibilità di risorse economiche necessarie per il finanziamento di progetti imprenditoriali.
Tuttavia, il raggiungimento di obiettivi importanti attraverso l’iniziativa Jasmine è risultato spesso ostacolato da procedure amministrative troppo lunghe e complesse. Quanto appena affermato è confermato della Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2011 sugli aspetti pratici della revisione degli strumenti dell’UE per il sostegno al finanziamento delle PMI nel prossimo periodo di programmazione (2012/C 188 E/02). Nel punto 24, infatti, il Parlamento Europeo “mette in rilievo che la corretta applicazione
di tali strumenti (CIP, JEREMIE E JASMINE) è attualmente ostacolata da procedure amministrative oltremodo complesse; chiede alla Commissione di fare in modo che sia più facile avvalersi dei Fondi strutturali in relazione agli strumenti per il finanziamento delle PMI, particolarmente per finanziare fondi di rotazione per regimi di garanzia, evitando però di creare strutture che siano doppioni di sistemi esistenti, ad esempio a livello nazionale”183.
181 Le altre istituzioni italiane selezionate dal Fei per godere durante l’anno 2013 delle attività di supporto
predisposte da Jasmine sono: 1) ACAF Italia; 2) Banca di Credito Cooperativo (BCC) Mediocrati; 3) Banca di Credito Cooperativo (BCC) Emilbanca; 4) MAG Verona; 5) Prestiamoci; 6) Un raggio di Luce.
182 PerMicro grazie all’iniziativa Jasmine ha anche ricevuto un sostegno finanziario e si è proposta come
candidata per ottenere garanzie attraverso il programma Progress.
183 Sullo stesso punto anche il Parere del Comitato Economico e Sociale Europeo in merito alla
Comunicazione della Commissione: Regioni europee competitive grazie alla ricerca e all'innovazione. Un
contributo al rafforzamento della crescita e al miglioramento quantitativo e qualitativo dell'occupazione
COM(2007) 474 def. (2008/C 211/01) “sottolinea con forza l'esigenza che Jasmine sia uno strumento
volontario di semplificazione ed eliminazione degli ostacoli burocratici, procedurali e concettuali all'uso congiunto di programmi pan-europei, comunitari, nazionali e regionali, in linea con un accelerato sviluppo dello Spazio europeo della ricerca — ERA”.
73
5.2 Codice Europeo di buone pratiche: uno strumento di tutela per i